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NAZARENES
'ORIT'
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Un
altro bel regalo del Reggae Africano: i Nazarenes. I fratelli Madhane
e Noah Isac Tewolde sono nativi dell’Eritrea ed hanno a lungo
vissuto in Etiopia, prima di trasferirsi in Svezia e di dare vita al loro
originale (poi vedremo perché) african reggae con il nome di Nazarenes.
Va detto che i due, molto popolari in Etiopia ed Eritrea, hanno riscosso
un successo non indifferente anche in Svezia e Germania, dove questo loro
‘Orit’ è distribuito addirittura da una major, se non erro la BMG;
inoltre i due cantanti si sono esibiti piu’ volte anche in Italia
riscotendo consensi unanimi. Parlavo prima dell’originalità del duo:
questa si incarna in diversi aspetti della musica dei Nazarenes.
Innanzitutto i due artisti africani con questo disco sono stati i primi
sulla scena reggae a cantare in Trigrignia,
l’antichissima lingua dell’Eritrea, affondando le radici del loro
reggae proprio negli albori della cultura afro. Anche musicalmente
parlando, pero’, questo ‘Orit’ è un album di reggae africano molto
atipico; infatti, i riddims su cui si estendono le deliziose e antiche
armonie vocali dei due sono una sorta di one drop elettronico, frutto di
un massiccio uso di tastiere e strumentazione digitale. Pertanto la fonte
d’ispirazione principale, come per quasi tutto il reggae africano,
rimane l’easy skanking style di Bob Marley, ma in un’inedita (almeno
per gli artisti africani) elettro-versione letteralmente ipnotica. Ad
aumentare l’effetto ipnosi ci si mettono le armonie vocali dei due
vocalists, sicuramente inquadrabili nella tradizione degli Abyssinians e
degli Israel Vibration, ma caratterizzate da un sapore orientaleggiante e
arcano tutto Etiope ed Eritreo. Per questi motivi credo che ‘Orit’ sia
un capitolo assolutamente da non perdere del Reggae Africano e non solo.
RasWalter
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