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OOKLAH
THE MOC 'Ites Massive'
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Mai
sentito parlare di Jahwaian Music? No? Beh, con questo termine si suole
indicare la musica prodotta nell'ambito della giovane e scalpitante scena
reggae Hawaiana, una nuova forza del mercato globale della musica in
levare
che sta suscitando un interesse inaspettato, anche se potrebbe
rivelarsi soltanto una moda passeggera. Se ben ricordate infatti, agli
ultimi Grammy Awards a contendersi il prestigioso premio per la sezione
reggae c'era un album intitolato 'Island Warriors', che per poco non
soffiava la statuetta ad uno che di cognome fa Marley (Damian) e che altro
non era se non una compilation di brani di artisti reggae Hawaiani. Va
precisato che, da quello che è dato conoscere, la Jahwaian Music è un
genere molto ibrido che deve al reggae gran parte delle atmosfere ma che
poi sostanzialmente è forte debitrice di generi quali l'hip
hop o la musica Pop in generale e le produzioni
di gente come O-Shen o Chief Ragga sono lì a testimoniarlo. Per
questo motivo, un gruppo come Ookla the Moc (il nome deriva da un cartone
animato) rappresenta l'eccezione di un genere eccezionale (nel senso di
peculiare). Infatti, il gruppone di Jah Gumby , Ras Bird e compadres - a
cui non interessa per niente dare vita ad esotici brani pop 'reggaeggianti'
- è una band strictly roots and dub di primissimo livello. Il loro album
d'esordio 'Ites Massive' ci mostra infatti un gruppo conscious di
insospettabile inventiva e vitalità in un vero e proprio stato di grazia.
Il loro è una sorta di one-drop dub davvero potente, con brani dal mood
molto rilassato ed easy skanking spruzzati sapientemente di energici
accenti dub che li rendono un qualcosa di assolutamente irresistibile. Le
melodie dolcissime (quasi da diabete) del corpulento Ras Bird ,
l'evocativo e massiccio uso dei fiati e le bass lines assolutamente
originali di Jah Gumby (nella foto) contribuiscono a rendere quest'album un pezzo
davvero pregiato. L'unico neo è rappresentato da una certa ripetitività
a livello di ritmi, avrebbe infatti giovato all'album una minore
insistenza sulle ritmiche 'lente' e rilassate con l'aggiunta di qualche
pezzo steppers in piu', magari. In ogni caso questo è un album fortemente
consigliato, specialmente a chi ritiene che 'il reggae di una volta' non
si fa piu'.
RasWalter
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