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REALIZE 'Cio'
Che è Stato Fatto'
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Questo bel disco
d’esordio dei Realize dimostra quanto il Reggae Italiano sia cresciuto
negli ultimi anni; infatti, il lavoro di giovani band come questa
- nata col nome di Vicolo D nel 1998 e che sa interpretare, con
padronanza e maturità invidiabili, stili reggae diversi quali il roots,
il lovers e il dub – è davvero confortante e ci fa capire che il nostro
panorama della musica in levare è ormai abbastanza ricco e vario. I
Realize - Torcia, Ricky,
Palma, Andrea, Tasca, Vinz e Vice - con questo ‘Cio’ che è stato
fatto’ si inquadrano nell’ala piu’ lovers dell’Italian reggae e
questo non è assolutamente un punto a sfavore della band dato che a) non
è facile fare canzoni d’amore reggae senza correre il rischio di
incappare in suoni caraibici da spiaggia; b) considerata la mostruosa
popolarità che il genere ‘amoroso’ gode nel nostro paese, la loro
scelta potrebbe rivelarsi quanto mai indovinata. Ma dicevo prima della
capacità del gruppo di interpretare diversi stili: i Realize si
dimostrano efficaci anche quando spostano il cursore su argomenti piu’
conscious e suoni piu’ roots, come nel caso della stupenda
‘Il Mio Sentiero’ e di ‘Jesus’,
un pezzo davvero delicato (con richiami a ‘Forever Loving Jah’ di
CheTeLoDicoAffà) dedicato a Gesu’ che farebbe diventare rosso
d’invidia Christafari, Willie Williams e tutta la schiera degli artisti
‘Gospel Reggae’. Non so in effetti se il gruppo possa inquadrarsi nel
filone del ‘Christian Reggae’, ma sarebbe una cosa interessante e
nuova per il reggae italiano. In ogni caso il gruppo – che deve molto
anche alla scuola di bands quali RNTickets (lo stile vocale del lead
singer Torcia è chiaramente ispirato da quello di Stena che ha anche
partecipato alla produzione del disco) – suona un reggae giovane e
piacevole abbastanza ispirato. Non è un caso infatti, che la band stia
registrando un album col giamaicano Raymond Wright (ex shocking Vibes Crew),
che ha accompagnato in tour e con cui è apparsa sulla compilation
‘Rasta Snob Sound System vol.6’ col brano ‘A Nice Way to be wrong’. Non
posso non augurare pertanto a questa giovane e bella realtà del nostro
rub-a-dub di continuare su questa strada con lo spirito che li ha
accompagnati finora.
RasWalter
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