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SAEL & Friends
'Sael & Friends'
Avevo già accennato altrove alla variegatezza e alla ricchezza della
scena reggae francese, che trae non poco del proprio vigore dai
protagonisti del rub a dub dei suoi
territori d’Oltremare ( basti pensare al recente successo del kanako
Flamengo e della sua Posse con l’album ‘Vibes a Paris').Questo ‘Sael
& Friends’, interessantissimo showcase dei talenti reggae della
Martinica, è un altro dolcissimo frutto del sempre piu’ verde albero
del reggae francofono. Prodotto dal sagace Don Miguel che lo ha fatto
uscire per l’etichetta di casa sua, la Don's Music, il lavoro mi ha
sorpreso subito per la sua freschezza e per l’incredibile flusso di vibes che
emana... alla faccia degli scettici e degli integralisti
che infestano il mondo reggae (di casa nostra e non solo)!. Non a caso la
versione del disco che ho qui davanti a me, è addirittura una ‘Edition
Collector’, un digipack con l’aggiunta di 4 brani inediti rispetto
alla prima versione dell’album; questo perché sia in Francia che in
Martinica ‘Sael & Friends’è diventato un ‘istant classic’.
L’album, come ci suggerisce il titolo, è costruito intorno alla
figura del dotatissimo cantante Sael,
qui accompagnato da altri mordaci cantanti e deejay antillani -
quali Lieutenant, Thorn e soprattutto il folle Pleen Pyromane, degnissimo
allievo del Prophet Capleton – che si esibiscono in combo (ma a volte
anche in solitaria) col succitato conscious roots singer. Sael fa parte
della schiera di cantanti diplomatisi alla scuola del grande Garnett Silk
(e brani come ‘Hello Mama’ sono lì a dimostrarlo), ma non stiamo
assolutamente parlando d un novello Ras Shiloh; in Sael lo stile vocale
del compianto Arcangelo è soltanto il seme su cui poi è cresciuta la sua
ricca florescenza vocale. Il suo elegantissimo francese e le indovinate
spruzzate di sonorità acustiche antillane – con le quali il buon Don
Miguel reintreptreta in maniera assolutamente personale classicissimi
riddims, come quelli di ‘Bam Bam’, ‘Here I Come’ and ‘Forever
Loving Jah’ - rendono
questo disco un lavoro gustosamente esotico ma perfettamente inserito
nella tradizione del dancehall roots che va adesso per la maggiore in
Jamaica. Abbiamo a che fare pertanto con un album top class, un perfetto
cocktail tropicale dissetantissimo (nonché nutriente cibo per la mente)
da bere nell’affollato, afoso e squallido bar della società di inizio
millennio. RasWalter
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