Risponde Paolo Martini, autore del viaggio da
Torino alla Calabria
Si pedala agili e il
collo non fa male
Prima di iniziare il viaggio, Paolo Martini
aveva già trascorso diversi chilometri su questa particolarissima
bicicletta. La Recumbent, per l'avventuroso lettore, è un mezzo di
grande funzionalità e comodità soprattutto se si vogliono
intraprendere lunghi viaggi. La posizione in sella ben diversa da
quella cui siamo abituati, permette alcuni importanti vantaggi che si
riscontrano non solo una volta messo il piede a terra, ma anche
durante la pedalata. Che piaccia o meno, la Recumbent rappresenta un
mezzo efficiente (e abbastanza veloce in pianura) per il cicloturismo
anche molto impegnativo. Paolo Mattini, una volta tornato a casa, ci
spiega come ha scoperto prima e si è innamorato poi di questo tipo di
bici.
- E' stato per caso. Ne ho vista una a Torino ed è nata la curiosità.
Grazie ad Internet sono entrato in contatto con la Recumbent italiana:
ho scoperto che a Trieste c'è il Recumbent Show ogni anno e lì ho
cominciato a prendere informazioni.
- Dove l'hai acquistata?
- Ne posseggo due attualmente ed entrambe acquistate a Trieste.
- Serve qualche accortezza particolare nella guida?
- Nessuna in particolare anche se serve un certo periodo di
ambientamento prima di poter andare forte.
- E in discesa?
- Il baricentro basso delle Recumbent aiuta la guidabilità, ma in
discesa molto dipende dalle propensioni che ognuno ha per la velocità.
Dopo un po' si guida con la stessa disinvoltura di una bici normale.
- E in salita?
- Non potendosi alzare sui pedali, la salita richiede sempre l'uso
di rapporti molto agili. Le ruote di piccolo diametro, poi, accorciano
ancora di più i rapporti e pedalare in agilità viene praticamente
spontaneo. Nel mio viaggio ho sempre cercato l'agilità e solo così
sono riuscito a superare le salite improvvise. Considerando che avevo
anche un carrello agganciato alla bici, salvaguardare le proprie
energie diventa una regola di sopravvivenza.
Chi è abituato alla bicicletta tradizionale
potrebbe guardare questa tipologia con un certo scetticismo. La tipica
andatura sui pedali con la Recumbent diventa impossibile. Cambia anche
il punto di vista in sella a queste bici: stando seduti ad una
distanza ridotta da terra, è diverso il modo di vedere la strada, il
paesaggio, gli altri ciclisti e le automobili. Insomma tutto un altro
mondo. In comune però c'è il fatto che si deve pur sempre pedalare. in
modo diverso, ma sono sempre le gambe il motore della Recumbent. Una
volta acquisita confidenza con la bici, però, il divertimento non
manca. Ed è lo stesso viaggiatore a raccontarlo.
- La posizione in sella è l'aspetto che più stupisce di una
Recumbent: come ti è sembrata dopo tutti quei chilometri?
- Quando la mattina mi alzavo, magari dopo una notte in tenda e
con la schiena indolenzita non vedevo l'ora di salire in sella e
mettermi in viaggio. Questa cosa mi ha stupito: la Recumbent, secondo
me, è la bici migliore per viaggiare perché la schiena non è
sollecitata e non si possono avere problemi come irritazioni ed
indolenzimenti del soprassella perché questo non è affatto coinvolto.
Non solo. La posizione particolare che il ciclista assume in sella a
queste bici gli permette dei movimenti del collo che sulla bici
tradizionale sono proibiti. Il che tradotto in termini comprensibili a
chi fa del cicloturismo, significa poter tenere il collo e il capo in
una naturale posizione eretta e ruotarli più agevolmente per godersi
il paesaggio. Per questo le Recumbent sono il mezzo a pedali che
sempre più riscuote successo fra i cicloturisti americani, europei ed
infine anche italiani.
- Serve un particolare tipo di abbigliamento?
- Proprio perché l'inguine non tocca la sella, i calzoncini da
Recumbent non prevedono il classico fondello giacché risulterebbe
inutile. Per il resto non ci sono particolari differenze.
- Quali caratteristiche tecniche deve avere una bici simile per
poter funzionare bene?
- E' importante che le torsioni siano ridotte al minimo e allora
si vedono anche telai realizzati in carbonio e titanio. I prezzi però
sono molto salati.
- Quanto pesa la tua bici senza carrello?
- Non pesa poco, nonostante le dimensioni lascino immaginare
chissà quale leggerezza. Pesa 16 chili, poiché i materiali e le
tecnologie nel settore non sono al pari della bici tradizionale. lo
portavo dietro un fardello non indifferente.
- Qual è il prezzo minimo di una Recumbent per poter viaggiare
sicuri e comodi?
- Più o meno quanto la mia, cioè circa 1.600 Euro.