Novembre 2003
n.11

Testo di Sabrina Protano
Foto di Paolo Palmieri

 

Sportivamente
in
poltrona

1° Recumbent Show a Bologna

 

  • In posizione seduta o all'indietro. E' questa la caratteristica delle bici reclinate, a due e tre ruote. Modello bizzarri con componenti e prezzi non certo fuori dagli schemi.
    Per verificare abbiamo partecipato al 1° Recumbent show.

In redazione arriva l'invito: domenica 5 ottobre, ai giardini Margherita di Bologna, ha luogo il 1° Recumbent show. Il raduno è fissato alle ore 9. Allegato al programma compare la foto di un ragazzo sorridente a bordo di una bicicletta dalle piccole ruote, ma lunga. E' una reclinata. Vado a dare un'occhiata. La mattinata è splendida e luminosa, ma c'è un vento incessante che solleva valanghe di foglie secche. Nonostante ciò, incontro gruppi di ciclisti che pedalano controvento.
Non è per dire, ma si vede che deve essere una gran fatica. Ecco, la fatica. Sembra che il primo punto a favore della reclinata sia la grande comodità che ti permette di essere veloce senza fare troppa fatica. Lo so solo perché l'ho letto. Arrivo ai giardini e incontro Stefano Bonazzoli. è la persona che ha organizzato il raduno. L' istruttore alla scuola di Mtb Gemini (www.geminimtb.it). [...]
Gli appassionati che si contano nel nostro Paese sono circa un centinaio e, per la maggior parte, sono membri del "Gruppo italiano recumbent", che ha sede a Trieste.
- Una volta, mi dice uno dei partecipanti al raduno, hanno pubblicato sul Corriere della Sera una mia foto mentre pedalo in sella a una reclinata. Una foto grande con la didascalia: "la bici strana".
- E quando andate in giro con questa bicicletta la gente come reagisce?
- A volte il traffico si ferma, tutti ci guardano, sicuramente i bambini sono i più curiosi.
La postura è estremamente naturale, la schiena è comodamente appoggiata e la sella è una specie di poltrona regolabile. Il peso dei corpo spostato all'indietro rende la reclinata il mezzo migliore per effettuare lunghi percorsi. E' meno faticosa la salita e molto più sicura la discesa.
Solitamente chi si dedica a questo tipo di bìcicletta proviene dall'esperienza della mtb. Si tratta di persone che nutrono un grande amore per la natura, hanno il gusto dei Viaggio e trovano nella reclinata il mezzo ideale. Alla lunga non stanca e, soprattutto, non dà problemi alla prostata o mal di schiena.
Non resta che provarla. Siccome posso scegliere, decido dì salire su un modello che ha una sella larga, tipo seggiolino, però imbottita e con dietro uno schienale alto e ampio. Mi ripeto che devo vincere il primo momento di imbarazzo, perché sedersi, appoggiare la schiena e stendere le gambe mi sembra un po' strano. Poi però parto, ed è davvero speciale. Mi viene da ridere, cosi "spaparanzata", pedalo e davanti agli occhi non ho l'asfalto grigio e un pezzo di manubrio, ma il cielo e alberi che mi sembrano enormi.
Questo è l'altro vantaggio di cui mi avevano parlato, una visione a 180 gradi. Ma questo è un dettaglio. che non si può tradurre a parole, bisogna proprio provarla.