- In posizione seduta o all'indietro. E'
questa la caratteristica delle bici reclinate, a due e tre ruote.
Modello bizzarri con componenti e prezzi non certo fuori dagli schemi.
Per verificare abbiamo partecipato al 1° Recumbent show.
In redazione arriva
l'invito: domenica 5 ottobre, ai giardini Margherita di Bologna, ha luogo
il 1° Recumbent show. Il raduno è fissato alle ore 9. Allegato al
programma compare la foto di un ragazzo sorridente a bordo di una
bicicletta dalle piccole ruote, ma lunga. E' una reclinata. Vado a dare
un'occhiata. La mattinata è splendida e luminosa, ma c'è un vento
incessante che solleva valanghe di foglie secche. Nonostante ciò, incontro
gruppi di ciclisti che pedalano controvento.
Non
è per dire, ma si vede che deve essere una gran fatica. Ecco, la fatica.
Sembra che il primo punto a favore della reclinata sia la grande comodità
che ti permette di essere veloce senza fare troppa fatica. Lo so solo
perché l'ho letto. Arrivo ai giardini e incontro Stefano Bonazzoli. è la
persona che ha organizzato il raduno. L' istruttore alla scuola di Mtb
Gemini (www.geminimtb.it).
[...]
Gli appassionati che si contano nel nostro Paese sono circa un centinaio
e, per la maggior parte, sono membri del "Gruppo
italiano recumbent", che ha sede a Trieste.
- Una volta, mi dice uno dei partecipanti al raduno, hanno pubblicato sul
Corriere della Sera una mia foto mentre pedalo in sella a una reclinata.
Una foto grande con la didascalia: "la bici strana".
- E quando andate in giro con questa bicicletta la gente come reagisce?
- A volte il traffico si ferma, tutti ci guardano, sicuramente i bambini
sono i più curiosi.
La postura è estremamente naturale, la schiena è comodamente appoggiata e
la sella è una specie di poltrona regolabile. Il peso dei corpo spostato
all'indietro rende la reclinata il mezzo migliore per effettuare lunghi
percorsi. E' meno faticosa la salita e molto più sicura la discesa.
Solitamente chi si dedica a questo tipo di bìcicletta proviene
dall'esperienza della mtb. Si tratta di persone che nutrono un grande
amore per la natura, hanno il gusto dei Viaggio e trovano nella reclinata
il mezzo ideale. Alla lunga non stanca e, soprattutto, non dà problemi
alla prostata o mal di schiena.
Non resta che provarla. Siccome posso scegliere, decido dì salire su un
modello che ha una sella larga, tipo seggiolino, però imbottita e con
dietro uno schienale alto e ampio. Mi ripeto che devo vincere il primo
momento di imbarazzo, perché sedersi, appoggiare la schiena e stendere le
gambe mi sembra un po' strano. Poi però parto, ed è davvero speciale. Mi
viene da ridere, cosi "spaparanzata", pedalo e davanti agli occhi non ho
l'asfalto grigio e un pezzo di manubrio, ma il cielo e alberi che mi
sembrano enormi.
Questo è l'altro vantaggio di cui mi avevano parlato, una visione a 180
gradi. Ma questo è un dettaglio. che non si può tradurre a parole, bisogna
proprio provarla.