Gara1: Prink Grosseto - Italeri Bologna 3 a 0
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Play by play (da baseball.it) Statistiche (da sito Fibs) |
10 Ottobre 2004.
Orgoglio, coraggio, passione. Miglior "defender" del triangolino
tricolore non poteva esserci. Questa Fortitudo è capace di far
dimenticare agli appassionati la grinta di Nettuno e Rimini per come ha
saputo parare i colpi e le bordate della potente corazzata biancorossa, e
torna da Grosseto con il sorriso e la tranquillità di chi può giocare ad
armi pari questa stupenda, straordinaria finale scudetto che vede le due
grandi forze del campionato 2004 contrapporsi senza esclusioni di colpi in
una serie che pare custodire i requisiti per essere davvero molto lunga.
Due partite innanzitutto vere, una gara2 giocata al cardiopalmo, capace di suscitare una ad una tutte le emozioni che questo sport è in grado di offrire agli appassionati. Il "beisbol" italico è forse lontano parente dallo sport nazionale giocato in USA, ma lo spettacolo ed il pathos di questa finale non fanno rimpiangere, almeno al sottoscritto, di essere a Grosseto invece che a New York o San Francisco. Una sfida giocata sui nervi e sulla psicologia, comunque dominata da fior di lanciatori e da attacchi vogliosi di rompere quella sordina imposta dai pitcher. Risultati dunque condizionati da episodi, situazioni, mosse tattiche, con interminabili inning difensivi capaci di tenere con il fiato sospeso i sostenitori di ambo le parti per decine di minuti, e figuriamoci chi ha sentito le partite per radio. Non è riuscito l'esperimento del pulman, ma non erano pochi i bolognesi che hanno raggiunto la terra maremmana per gustarsi almeno una o entrambe di queste sfide entusiasmanti, in una cornice di pubblico davvero fantastica, soprattutto nella partita del venerdì, con lo stadio Jannella dipinto di biancorosso, con qualche macchia bolognese. Grande cuore di piccola città, che talvolta, come è successo in passato, gioca lo scherzo di andare oltre al tifo "politically correct", ma che in questi due giorni si è dimostrato davvero pienamente degno di questo meraviglioso sport. Fra gli appassionati bolognesi, davvero tanti sui gradoni dello Jannella hanno avuto una riflessione durante gli interminabili extrainning, intima, a bassa voce ed alcuni ad alta voce, di come questo sport abbia catturato una parte importante del loro cuore e della loro vita, maledicendo e contemporaneamente benedicendo lo smisurato amore per questa disciplina. Grande la liberazione alla fine di gara2, una gioia che ha ammorbidito le coronarie a rischio e che ha distribuito l'adrenalina necessaria per tenere mente e corpo sveglio per il lungo ritorno a casa. In molti hanno rivisto Bologna e il proprio letto all'alba di questa mattina. Ma veniamo alla cronaca di questo primo weekend di baseball vero, al cardiopalma. Gara1 iniziava nella cornice straordinaria di uno Jannella vicino al tutto esaurito, ricco di colori biancorossi, cuscini, bandierine, tamburi, coreografie con palloncini che si libravano in aria, pon pon girls, fuochi artificiali, numerosi e fastidiosi rotoli di carta che invadevano il retro di casa base. La tensione era alle stelle, e su Grosseto e su Navarro pesava il ritorno dei maremmani alla finale, tra l'altro partendo da favoriti, mentre su biancoblù pesava il quasi obbligo di vincere subito, sfruttando la presenza in pedana del proprio partente principe: Jesus Matos. Nei primi inning la profezia sembrava avverarsi: Navarro con qualche difficoltà chiudeva gli inning senza subire punti, ma "sprecando" diversi lanci, mentre Matos faceva lo stesso con la metà del lavoro. Poche valide per parte, ma una Fortitudo che sembrava poter spiccare il volo da un momento all'altro. Poi al quarto inning il patatrac, per i biancoblù: Matos veniva toccato, subendo uno di quei suoi rari momenti di difficoltà, che di solito durano lo spazio di un inning, ma che in una partita stretta possono risultare letali. E così è stato. Con uno fuori, Ramos Gizzi esegue un bunt a sorpresa perfetto, destinato ad incidere molto a livello psicologico sulle sorti dell'inning e del match. Matos infatti subisce il colpo e Carvajal lo tocca con un'altra valida, poi arriva Francone Casolari a battere a casa i due punti con un doppio. L'Italeri va un po' in confusione, Ozuna batte un pop velenoso destinato a cadere alcuni metri oltre il cuscino di seconda base, Solano si fa sotto ma non trattiene la pallina, cosicché Casolari può giungere salvo in terza e Ozuna in prima base. C'è solo un out e per Bischeri basta una volata di sacrificio per battere il terzo punto biancorosso. Navarro sarà capace di difendere il risultato fino alla fine, migliorandosi alla distanza ma effettuando almeno 120 lanci globali, in una partita che per la sua carriera italiana rimarrà agli annali: una completa shutout nei playoff. Certo che per uno che ha lanciato per 12 anni in major league, forse sono "quisquiglie". Peccato, perché l'Italeri era arrivata davvero ad un passo dalla segnatura al terzo inning, con uomini in prima e in seconda base e nessun out, ma purtroppo Dallospedale commette l'unica leggerezza in un weekend per lui molto positivo, sbagliando un bunt, ben difeso da Navarro con l'eliminazione del corridore in terza base, poi chiudendo l'inning con due K consecutivi. Questi due episodi hanno segnato la partita dell'Italeri, incapace di reagire di fronte ad un pitcher solido che cresceva man mano che passavano gli inning. Alla fine 5 valide per la Fortitudo, battute da Liverziani, Hecker e Dallospedale, a fronte delle 7 maremmane, mentre gli errori sono stati 3 per parte. Matos ha comunque lanciato una partita più che dignitosa, in campo per sette inning e un'ottantina di lanci (martedì sarà molto più fresco del rivale), senza concedere alcuna base ball. Corradini ha lanciato l'ottavo inning difensivo concedendo una valida ed una base. Navarro ha lanciato 9 inning subendo solo cinque valide e concedendo appena una base per ball. Parte sfavorita l'Italeri in gara2: contro l'ex Mister zero, alias David Rollandini, Mazzotti inserisce a sorpresa Todd Incantalupo, una mossa accolta con qualche dubbio da parte di diversi sostenitori al seguito, ma capace di sfruttare al meglio l'ampia rotazione a nostra disposizione, considerato che da metà della prossima settimana l'oriundo non sarà più disponibile, dovendo far ritorno negli States. Parte sfavorita anche perché, dal punto di vista psicologico, il KO di gara1 rischia davvero di farsi sentire. Invece partiamo bene in attacco, capaci di colpire da subito uno dei baluardi del monte biancorosso. Rigoli lo battezza con una valida, dopo avergli fatto fare alcuni lanci, poi arrivano basi gratis per Dallospedale e Solano con Rigoli che segna il primo punto biancoblù delle finali grazie ad un lancio pazzo, e l'inning si chiude con due uomini biancoblù sulle basi. Grosseto mette subito in difficoltà Incantalupo, che al primo inning si salva con freddezza ma con molta fatica, lasciando anch'egli le basi piene. Dopo un secondo inning tranquillo, l'Italeri riapre le danze al terzo inning, quando torna a riempire le basi, senza sfruttare la situazione: per la seconda volta Lele Frignani si trova al box di battuta con un out e basi piene. Nella parte bassa i toscani puniscono con due punti, quando Incantalupo sembrava avviato a risolvere un'altra situazione difficile. Questa volta, con basi piene (singoli di De Franceschi e Ermini, colpito Casolari) Ozuna gira una palla sul conto pieno che fa davvero male, e produce il vantaggio maremmano. L'Italeri sembra subire, ed al quarto inning finisce la prova di Incantalupo, che concede base a Esposito e difende malissimo il bunt di Andrea De Santis. Con nessun out entra Bazzarini. Inizialmente Stefano sembra subire l'emozione: strano pop corto di De Franceschi che cade ma c'è una eliminazione in terza perché nessuno si era mosso, poi Bazzarini stesso va verso il monte disinteressandosi di ciò che avveniva nelle basi (lui aveva difeso la terza base), cosicché i due grossetani in base avanzano (corridori in seconda e terza), poi arriva un colpito e la valida di Carvajal che fa entrare il 4 a 1 per la Prink. Da quel momento Bazzarini concede poco o nulla (tre basi ball e un lancio pazzo fra il quinto e l'ottavo inning). La Fortitudo sembra subire l'inerzia, ma al settimo inning arriva un'altra occasione per Frignani, di nuovo basi piene, ma questa volta con due out: il risultato è il medesimo: strikeout come al primo e terzo inning! Ad aiutare la Fortitudo ci pensa il manager toscano Medina, che all'inizio dell'ottavo inning inserisce Ginanneschi al posto di Rollandini. Singolo di Antigua, poi gli out di Fontana e Sheldon sembrano poter mettere la pietra miliare sulla partita, ma, dopo l'ennesimo singolo di Hecker, arriva, come sempre sbertucciato dai suoi concittadini, David Rigoli, che questa volta reagisce con una valida di importanza vitale, che vale il 4 a 2. Medina evidentemente ha già visto troppo, ed inserisce il suo closer, Coppola, che però subisce subito una "scoppola" da un grande Dallospedale, che qualche inning prima si era distinto per una straordinaria presa in tuffo. La valida di Davide vale addirittura i punti del pareggio: 4 a 4!!! In realtà (la valida era a destra) De Franceschi prova a tuffarsi in avanti per prenderla al volo, ma non ci riesce e viene superato dal rimbalzo: se l'attendeva e la raccoglieva probabilmente entrava un solo punto. Aria di extrainning, perché la Prink subisce il colpo ma al nono inning l'Italeri non ne approfitta, perché con Pantaleoni in base (sostituendo Lele Frignani, finalmente sbloccato con un bel singolo) Antigua esegue malissimo un bunt ed entrambi sono out (evento di una rarità estrema). Nella parte bassa entra Milano per l'ottimo Bazzarini e si presenta con tre strikeout in 12 lanci... Extrainning. Al decimo inning la Fortitudo non punge, mentre nella parte difensiva soffre tantissimo e solo un grande Sheldon evita il peggio. Con Ozuna in seconda (singolo e bunt di sacrificio di Bischeri), Milano colpisce Esposito, e le cose sembrano precipitare quando De Santis spedisce una palla velenosa e secca verso Sheldon, che assorbe, pesta il suo sacchetto, spara in prima e completa il doppio gioco fra il tripudio e le coronarie che saltano fra i sostenitori biancoblù. All'inizio dell'undicesimo inning l'Italeri colpisce come un cobra: ancora singolo del Dallo, poi in seconda per un batti e corri di Liverziani, che però è out, poi base intenzionale a Solano, poi strepitosa doppia rubata dei due, infine volata a destra, molto corta, da parte di Pantaleoni, con De Franceschi che spara a casa base e Dallospedale che arriva salvo per pochi centimetri in tuffo: 5 a 4. Il risultato diventa definitivo nella seconda parte dell'inning, con i sostenitori Fortitudo che vengono trasferiti direttamente in clinica geriatrica, tanti sono gli anni di vita persi nel vedere questa interminabile e vittoriosa gara. Non mancano le proteste maremmane, visto che, con un out e un uomo in base, sul conto pieno viene chiamato uno strikeout su Ramos non gradito da giocatore e pubblico, mentre l'ultimo out, manco a dirlo per K, è niente meno su Franchino Casolari, ed è anche il quinto successo personale per Fabio Milano, eroe e lanciatore vincente di gara2. I commenti a queste due gare potrebbero sprecarsi. Cercherò di contenere al minimo. Gara1 è stata dominata da due straordinari pitcher. Navarro ha avuto il sangue freddo di uscire meglio dalle poche situazioni difficili, soprattutto negli inning iniziali. In principio siamo stati capaci di farlo lanciare molto, poi una volta andati in svantaggio abbiamo cominciato ad avere fretta, agevolandolo, infine abbiamo cominciato a vederlo, ma con facili volate, come si dice, "sui birilli", consentendo facili eliminazioni agli esterni biancorossi per la vittoria maremmana. Giusto il rilievo di Corradini per non affaticare troppo Matos, al quale non va addebitata la sconfitta, se non sul piano statistico. Peraltro sul terzo punto non c'entra nulla. Il problema è che abbiamo battuto davvero poco, ma al cospetto avevamo un Navarro riposato, cosa che non succederà in gara4 e nell'eventuale gara7. Con questo spirito probabilmente Mazzotti ed i ragazzi hanno assimilato e digerito la sconfitta, e dopo la lunga attesa in quel di Castiglion della Pescaia, è arrivata l'ora del secondo playball e la squadra è sembrata subito tonica e concentrata. Subito a punto, eliminate le sbavature difensive, purtroppo è mancata nei primi inning la cattiveria per mettere a frutto i danni che stavamo producendo a Rollandini, che piano piano si è ripreso. Soprattutto il capitano non è stato capace di sfruttare alcune grosse occasioni a basi piene. La rotazione di Mazzotti, criticabile, ha comunque prodotto alla fine il risultato migliore, la vittoria. Va detto che, almeno sulla carta, Incantalupo non è l'unico dei nostri pitcher che può avere difficoltà a contenere la verve dell'attacco migliore del torneo (anche Matos ha avuto il suo inning difficile), ed i due punti entrati al terzo inning erano inevitabili. Era una gara da vincere in attacco, e alla fine abbiamo battuto 12 valide contro 7. Pronta la sostituzione di Todd in apertura del quarto inning, ma Bazzarini, ancora freddo, ha subito l'unica vera valida del suo incontro, per altro in un inning condizionato dall'unico errore biancoblù della serata (proprio di Incantalupo), che è valsa i punti del 4 a 1. Ma il Bazza si è dimostrato all'altezza delle sue ultime prestazioni e ha chiuso le porte ai maremmani, permettendo al proprio attacco di provarle tutte per rientrare in partita. L'errore del manager toscano è stato quello di togliere Rollandini all'inizio dell'ottavo inning. Nei playoff non si fa, anche se non era pensabile che Ginanneschi, ottimo rilievo per tutta la regular season, potesse crollare in quel modo. Grande reazione dei biancoblù e perfetta la scelta di inserire Milano nell'ultimo inning, perché il Bazza rischiava di essere vicino al capolinea. A quel punto la Fortitudo si è travestita da "vincente" ed ha vinto come tale, anche se con pieno merito, come testimonia la differenza fra le valide. La freddezza di Milano, la perfezione della difesa, con Sheldon ancora sugli scudi, il cinismo dell'attacco, capace di sfruttare l'unica vera occasione capitata negli extrainning, dopo gli sprechi dei 9 inning regolamentari: queste sono le doti per chi vuole "volare in alto, solo dove osano le aquile". Così si vincono gli scudetti, ed i maremmani dovranno fare altrettanto, se intendono davvero scucire dalle nostre maglie già da quest'anno il prezioso triangolino tricolore. Ora la Prink dovrà davvero dimostrare qualcosa, e dovrà farlo lontano dal suo splendido e caldo stadio. Dovrà fare i conti con un monte di lancio più corto. Con Navarro e Rollandini già utilizzati a dovere, l'unico partente "di rilievo" ancora intonso è De Santis, mentre i biancoblù hanno a disposizione Cerbone, Cretis, Betto ed un Matos meno "spremuto" di Navarro. I toscani sono dunque costretti ad attaccarsi al proprio partente italiano, che alcuni danno in non ottime condizioni di forma. Se sta bene è obiettivamente favorito in gara3, mentre gara4 e gara5 le vedo più favorevoli al partente biancoblù. La differenza potrebbero farla gli attacchi, ora che si sono "liberati" dai vari Navarro, Rollandini e Matos, almeno in versione fresca e riposata. Dunque impossibile azzardare un pronostico, visto anche l'andamento delle prime due gare. Posso solo dire che, salvo che una delle due squadre sia capace di chiudere il conto già dopo gara5, vedo uno scudetto in maremma con grande percentuale di possibilità se la Prink riesce a vincere due volte a Bologna, mentre vedo la Fortitudo favorita se avviene il contrario, anche se con una percentuale minore, visto che si dovrà tornare a vincere almeno una volta a Grosseto, ed abbiamo visto che non è per niente facile... In tutti i casi, se dopo gara1 l'inerzia era a tutto favore dei toscani, la boa di gara2 ha invertito gli equilibri. Gara3 sarà il termometro, ed alcuni dicono che chi vincerà quella partita vincerà anche lo scudetto. Non è detto, anche se è probabile che accada. Io in realtà sono convinto che gara5 potrebbe essere ancora più importante, e non è detto che la vincente di gara3 e quella di gara5 sia la stessa squadra. Alcune note di colore. In gara2 è stato distribuito gratuitamente il supplemento al Corriere di Maremma, quattro pagine dedicate alla finale di baseball, con il resoconto di gara1. Un articolo, a mio avviso poco "politically correct", mette il dito un una "piaga" biancoblù, criticando le prestazioni di Antigua e Solano, autori effettivamente di una brutta prova ("La brutta copia di due campioni"). Consiglio ai due di leggere attentamente il pezzo e rispondere sul campo. Fausto lo ha fatto in parte in gara2. Ce n'è anche per l'odiato ex, David Rigoli, risultato poi decisivo in gara2. Continuate a scrivere, per favore... Altra "chicca" nell'editoriale di Matteo Alfieri, che si conclude con "...Al sogno adesso mancano 81 eliminazioni. Forza ragazzi." Purtroppo, per i simpatici maremmani, in gara2 di eliminazioni ne sono state "sprecate" già 33, ma il sogno sembra ancora lontano ... se non altro di almeno una partita, anche se noi ci auguriamo, non ce ne vogliate, di qualche anno. Anche se l'arrivo di Buccheri, che alcuni danno molto vicino ad indossare la casacca biancorossa dall'anno prossimo, potrebbe accorciare i tempi. Per finire le proteste degli amici grossetani in gara2 su alcune chiamate dell'arbitro di casa base mi sembrano comprensibili ma non tolgono nulla al merito della Fortitudo, anche qualora la moviola RAI dovesse dimostrare la loro ragione. Anzitutto le chiamate sono state sfavorevoli o favorevoli all'una e l'altra squadra, come avviene nel 90% delle partite. Nessuna delle due squadre si può lamentare. Poi basta dare un occhio alle statistiche per vedere chi ha prodotto di più in gara2... GIUDIZIO SUI SINGOLI Jesus Matos: LO, 7.0 IP, 7 H, 0 BB, 4 K, 2 ER. VOTO 7. Subisce i toscani per un solo inning, e ciò determina una sconfitta, sulla quale però non ha troppe colpe, sicuramente non è stato aiutato dall'attacco. Riccardo Corradini: RF, 1.0 IP, 1 H, 1 BB, 0 K, 0 ER. NON GIUDICABILE. Todd Incantalupo: ST, 3.0 IP, 4 H, 3 BB, 4 K, 2 ER. VOTO 6. Contiene fino a quando può e con questi maremmani si può davvero poco. Capace di togliersi da situazioni spinose a suon di K, ma non basta per prolungare questa esperienza da partente. Stefano Bazzarini: R, 5.0 IP, 1 H, 3 BB, 7 K, 0 ER. VOTO 8. Il ragazzo friulano non finisce più di stupire: una quasi vittoria nella sua prima finale, ripetendo l'ottimo rilievo della semifinale. Il più in forma dei pitcher biancoblù. Vogliamo rivederlo presto, non se ne può fare a meno. Fabio Milano: WO, 3.0 IP, 2 H, 1 BB, 5 K, 0 ER. VOTO 8. Soffre, sbuffa, vince. Non fatelo vedere per favore agli scout della major league, e per Mazzotti, ricordati di essere prima di tutto manager dell'Italeri, poi collaboratore dei Mariners... David Rigoli: 2 su 9 (1 rbi, 2 sb, 1 sh). VOTO 7. I fischi sembrano non condizionarlo troppo. In gara1 purtroppo come in campionato, in gara2 per fortuna come nei playoff. Davide Dallospedale: 4 su 9 (2 rbi, 1 2b, 2 sb). VOTO 8. Come qualcuno affermava sugli spalti, il Dallo è maturato ed è decisivo anche in chiave playoff. Un capitale da conservare con molta cura. Claudio Liverziani: 2 su 6 (1 sb). VOTO 7. Navarro non lo teme e lo sfida, ma per due volte gli va male. In gara2 gli girano al largo. Insomma, è ancora pericoloso ma non è ancora il vero Claudione. Ce ne sarà bisogno se vogliamo arrivare fino in fondo. Fausto Solano: 1 su 8 (1 sb, 1 E). VOTO 5.5. Inesistente in attacco ed in qualche circostanza un po' nel pallone in difesa nella gara d'esordio, meglio in gara2. Sicuramente non è quello del campionato. Forza Fausto, c'è tanto bisogno anche di te. Daniele Frignani: 1 su 8. VOTO 5. Con il cuore spezzato, ma sarei ingiusto ed ipocrita se esprimessi un giudizio diverso da questo per queste due partite. Al di là della media battuta, gli sprechi di gara2 potevano costarci davvero caro. Ci aveva stupito positivamente nella semifinale, lo ha fatto negativamente a Grosseto, perché lui è sempre stato uno capace di battere nei momenti caldi. Una partita storta può sempre capitare. Nilson Antigua: 1 su 10 (2 E). VOTO 5. Voto anche benevolo, perché chiude perfettamente il weekend da dimenticare per i nostri bombardieri principe. In più ne ha combinate di tutti i colori. Sono ancor più severo del giornalino dei maremmani, ma credo di potermelo permettere perché ho la F nel cuore e so che il buon Nilson risponderà sul campo. Robert Fontana: 1 su 8 (1 cs). VOTO 5.5. Premesso che merita comunque la riconferma, questa volta il simpatico Robert (detto il piccione, per come si è mosso sulle basi) non esce dal weekend con risultati molto incoraggianti, ma anche lui si rifarà a Bologna. David Sheldon: 1 su 8 (1 2b). VOTO 6.5. Al box di battuta talvolta è irritante, per la fretta che ha, ma quando batte lo fa pesantemente, anche se invano. Invece il solito baluardo in difesa, ed una buona fetta della vittoria porta il sapore di Dave. Evan Hecker: 4 su 8. VOTO 8. Il soldatino merita una promozione. Sarà difficile ora toglierlo dal campo. L'utilità fatta a persona. Giovanni Pantaleoni: 0 su 1 (1 rbi, 1 sf, 1 gwrbi). VOTO 7. Due brevi apparizioni, una ininfluente, una decisiva, anche se la volata poteva essere troppo corta, se a correre non ci fosse stato uno come il Dallo. Giudizio positivo infine per il manager che ha lavorato molto sulla tattica e sulla strategia anche se non sempre le sue mosse hanno inquadrato perfettamente l'obiettivo (a volte non per colpa sua). |
15 Ottobre 2004. Ieri sera doveva disputarsi gara5, ma nel tardo pomeriggio si sono aggravate le condizioni meteo sulla città di Bologna ed è iniziato a piovere, pioggia che poi si è trasformata in diluvio nei minuti precedenti all'orario fissato per l'inizio del match.
Tutto normale, se si pensa che siamo a metà Ottobre, e la mia proposta di prolungare l'estate di almeno un paio di mesi purtroppo non è ancora stata accolta da chi di dovere, anche se l'effetto serra probabilmente renderà il tutto realizzabile nei prossimi anni. Ma per ora non è così, ed anche se chi scrive vorrebbe vedere baseball almeno da febbraio a novembre, la realtà dice che, almeno in Italia, almeno nel nord, bisogna programmare il termine della stagione al massimo nei primi giorni di Ottobre. Lo dico con una vena polemica verso chi ha stilato il calendario 2004, gli stessi che hanno "regalato" alla Fortitudo una difficile sfida con Nettuno proprio alla vigilia della Coppa dei Campioni ed alla vigilia dei playoff stessi. Tenuto conto che questo era un anno olimpico, si poteva al limite provare ad anticipare l'inizio del torneo, e magari pensare ad un piccolo "sacrificio", riducendo la fase di preparazione della nazionale olimpica, e visti i risultati ottenuti magari avrebbe anche sortito un effetto positivo.
Non voglio fare il piagnone e mettere in discussione la superiorità, seppur non così evidente come vedremo in seguito, della compagine grossetana, che sta conducendo la serie finale per 3 a 1, ma anche un bambino può capire che questi rinvii, se non penalizzano l'Italeri, quantomeno agevolano la Prink. Peraltro non siamo certi di poter giocare né stasera (venerdì), né domani, né dopodomani, visto che le previsioni su Bologna e su Grosseto non promettono nulla di buono. Potrebbe essere che lo scudetto quest'anno venga assegnato in Novembre, oppure ci si dovrà trasferire nei palasport...
Il mio ragionamento parte da un presupposto semplice semplice: l'Italeri ha compiuto una scelta - visto anche l'impegno di Coppa - di dotarsi, fra mille sacrifici e infortuni, di un monte di lancio che consenta di alternare diversi lanciatori partenti di buona affidabilità: Incantalupo e Cerbone sono già stati utilizzati, Bazzarini è stato utilizzato come rilievo lungo, ma poteva essere tranquillamente un partente, Cretis e Betto devono ancora lanciare. E' evidente che questa scelta ha il vantaggio di poter schierare, nelle quattro ipotetiche gare riservate ai lanciatori italiani, anche quattro lanciatori "freschi", che nella serie lanceranno solo in quella partita. Addirittura si poteva ipotizzare di utilizzare uno di questi lanciatori anche nella seconda gara dello straniero, oppure nella stessa gara7. Una scelta che paga se l'avversario, come nel caso di Grosseto, di partenti di una certa affidabilità ne ha solo 2 (oltre allo straniero), seppur di ottima levatura, come Rollandini e De Santis, 3 se contiamo anche Ginanneschi, che però negli ultimi anni contro di noi ha quasi sempre perso. Tra l'altro questa serie ha dimostrato che i partenti della Prink si sono rivelati superiori, seppur di poco, a quelli della Fortitudo, dunque incontrarli di nuovo a distanza di pochi giorni avrebbe potuto equilibrare questo divario. Navarro, autore venerdì scorso di più di 120 lanci, avrebbe dovuto lanciare martedì, invece ha avuto un giorno in più per recuperare, ed a questi livelli è tanto. Ma ancor più Rollandini, che ha lanciato sabato, anch'egli per 120 lanci, potrebbe tranquillamente lanciare stasera, o addirittura sabato o domenica, o lunedì, a seconda di quando si riuscirà a giocare questa benedetta gara5, totalmente riposato, mentre in realtà gara5 si doveva giocare mercoledì, e probabilmente Medina avrebbe dovuto scegliere se farlo lanciare, oppure affidarsi a Ginanneschi, piuttosto che Badii e Luciani, ancora intonsi. Anche perché l'eventuale gara6, che avrebbe dovuto giocarsi stasera, con Rollandini in campo in gara5 avrebbe visto una scelta orientata su De Santis, autore di una completa il martedì (si sarebbe dovuto giocare lunedì), scelta un po' azzardata con la serie in equilibrio (se si arriva a gara 6 la serie è in equilibrio). Insomma, mi sono un po' perso, ma spero si sia inteso il senso di quello che volevo dire... Sapendolo prima, la Fortitudo avrebbe potuto per esempio dire a Cerbone ed Incantalupo di tenersi pronti per l'anno prossimo e fare con i lanciatori che ha utilizzato in buona parte del torneo, sarebbe stato più che sufficiente (Matos, Cretis, Betto e Bazzarini possibili partenti, con Corradini e Milano a rilevare), visto il ritmo che ha preso questa finale, e con i soldi risparmiati ... magari si poteva tenere il Pipe (ah, ah, ah, non ridete troppo), oppure - ovviamente la scelta andava fatta per tempo ed il giocatore tesserato in tempo utile - cercare quel bomber che quest'anno manca tanto all'Italeri.
Colgo l'occasione di queste lamentazioni - che, ripeto, nulla tolgono al grande valore dimostrato finora dai maremmani, che d'altra parte hanno dominato la regular season ed hanno dei lanciatori partenti davvero straordinari - per fare un po' il punto della situazione, aiutandomi con le statistiche delle prime quattro partite.
punti | H | / | AB | BAVE | RBI | E | punti | H | / | AB | BAVE | RBI | E | ||||
gara1 | Italeri | 0 | 5 | / | 32 | 156 | 0 | 3 | VS | Prink | 3 | 8 | / | 30 | 267 | 3 | 3 |
gara2 | Italeri | 5 | 12 | / | 43 | 279 | 4 | 1 | VS | Prink | 4 | 8 | / | 37 | 216 | 4 | 1 |
gara3 | Italeri | 1 | 4 | / | 27 | 148 | 1 | 2 | VS | Prink | 2 | 7 | / | 36 | 194 | 2 | 1 |
gara4 | Italeri | 1 | 8 | / | 31 | 258 | 1 | 1 | VS | Prink | 3 | 7 | / | 32 | 219 | 2 | 0 |
totale | Italeri | 7 | 29 | / | 133 | 218 | 6 | 7 | VS | Prink | 12 | 30 | / | 135 | 222 | 11 | 5 |
Se la matematica non è un'opinione, a livello offensivo le squadre si sono equivalse come media battuta. La Prink però ha battuto con regolarità, 7/8 valide ogni partita, mentre l'Italeri ha battuto in gara2, "sbattucchiato" in gara4, mentre in gara1 e gara3 ha sparato a salve. L'Italeri inoltre ha commesso due errori in più, e ripensando agli effetti dei 7 errori biancoblù (4 Solano, 2 Antigua e 1 Incantalupo), questi hanno permesso l'entrata di 4 punti (vedremo anche dopo nel pgl), anche se non si sono rivelati determinanti: 2 punti in gara2 (errore di Incantalupo), poi vinta, un punto sia in gara1 che in gara4 (errori di Solano), entrambe le volte hanno significato il punto del 3 a 0, che non ha inciso sul risultato, ma certamente sul morale dei ragazzi in quel momento, che si trovavano a dover recuperare un maggior divario. Ma il divario fra i punti battuti a casa (quasi il doppio) pesano la vera differenza che c'è stata in campo: i maremmani hanno saputo battere al momento giusto, sono stati capaci di sfruttare le occasioni, la Fortitudo no. 6 punti battuti a casa contro 29 battute valide sono veramente pochi, ed in netta controtendenza rispetto al rendimento in regular season, quando si parlava di "Italeri cinica".
lanciatore | gara | spec. | ip | h | bb | k | er | lanciatore | gara | spec. | ip | h | bb | k | er |
Matos | 1 | LO | 7.0 | 7 | 0 | 4 | 2 | Navarro | 1 | WO | 9.0 | 5 | 1 | 6 | 0 |
Corradini | 1 | RF | 1.0 | 1 | 1 | 0 | 0 | ||||||||
Incantalupo | 2 | ST | 3.0 | 4 | 3 | 4 | 2 | Rollandini | 2 | ST | 7.0 | 6 | 4 | 11 | 1 |
Bazzarini | 2 | R | 5.0 | 2 | 3 | 7 | 0 | Ginanneschi | 2 | R | 0.2 | 3 | 0 | 0 | 3 |
Milano | 2 | WO | 3.0 | 2 | 1 | 5 | 0 | Coppola | 2 | LO | 3.1 | 3 | 2 | 0 | 1 |
Cerbone | 3 | LO | 7.1 | 6 | 0 | 5 | 2 | De Santis R. | 3 | WO | 9.0 | 4 | 5 | 5 | 1 |
Incantalupo | 3 | RF | 1.2 | 1 | 0 | 3 | 0 | ||||||||
Matos | 4 | LO | 6.2 | 7 | 4 | 7 | 2 | Navarro | 4 | WO | 9.0 | 8 | 2 | 9 | 1 |
Corradini | 4 | RF | 2.1 | 0 | 1 | 2 | 0 | ||||||||
totale Italeri | 30 | 13 | 37 | 8 | totale Prink | 29 | 14 | 31 | 7 |
Ed è incredibile - il baseball non è solo statistica - pensare ad una serie sul 3 a 1 (tra l'altro l'unica vittoria Italeri è avvenuta all'extrainning) a fronte di una tabella come quella sopra esposta che testimonia il perfetto equilibrio fra le due squadre. "Monte contro monte" vede una sostanziale parità nelle valide e nelle basi ball concesse (mancano però i colpiti che vedono un vantaggio maremmano), così come sostanzialmente sono equivalenti i punti guadagnati sul lanciatore, davvero pochi, tra l'altro, mentre le eliminazioni al piatto vedono addirittura un buon vantaggio a favore della squadra soccombente. Guardando meglio la statistica si nota che i pgl subiti dai partenti sono 8 (tutti) per i biancoblù, contro 3 (meno della metà) per i biancorossi, contro un numero di valide che rimane bilanciato. E' stato proprio contro i nostri partenti che i maremmani hanno saputo affondare quando hanno avuto occasione, mentre contro i rilievi non hanno raccolto niente, nonostante 6 valide ed altrettanti basi ball guadagnate. Vista la disponibilità del bullpen biancoblù, i partenti andavano forse sostituiti più tempestivamente, e quando è stato fatto (gara2) si è vinto.
battitore | H | AB | AVE | RBI | XB | ALTRO | battitore | H | AB | AVE | RBI | XB | ALTRO |
Rigoli | 4 | 15 | 267 | 1 | 1 3b | 1 sh, 4 sb | De Franceschi | 5 | 17 | 294 | 0 | 1 2b | |
Dallospedale | 5 | 15 | 333 | 2 | 1 2b | 1 sh, 2 sb, 1 cs | Ermini | 5 | 18 | 278 | 0 | 1 2b | |
Liverziani | 3 | 12 | 250 | 0 | 2 sb | Ramos Gizzi | 4 | 15 | 267 | 0 | 2 2b | 1 sh, 1 cs, 1 E | |
Solano | 1 | 13 | 77 | 1 | 1 sf, 1 sb, 4 E | Carvajal | 4 | 14 | 286 | 3 | 1 sb, 1 E | ||
Frignani D. | 2 | 15 | 133 | 1 | Casolari | 2 | 15 | 133 | 2 | 2 2b | 1 gwrbi | ||
Antigua | 4 | 17 | 235 | 0 | 2 cs, 2 E | Ozuna | 3 | 15 | 200 | 2 | 2 sb, 1 E | ||
Fontana | 4 | 16 | 250 | 0 | 1 cs | Bischeri | 1 | 14 | 71 | 1 | 1 2b | 2 sh, 1 sf, 1 E | |
Sheldon | 1 | 14 | 71 | 0 | 1 2b | 1 sh | Esposito | 3 | 13 | 231 | 1 | ||
Hecker | 5 | 13 | 385 | 0 | De Santis A. | 3 | 14 | 214 | 2 | 2 sh, 1 cs, 2 gwrbi | |||
Pantaleoni | 0 | 3 | 0 | 1 | 1 sf, 1 gwrbi | Navarro | 1 E | ||||||
Incantalupo | 1 E | ||||||||||||
totale Italeri | 29 | 133 | 218 | 6 | 2 2b, 1 3b | 3 sh, 2 sf, 9 sb, 4 cs, 7 E | totale Prink | 30 | 135 | 222 | 11 | 7 2b | 5 sh, 1 sf, 3 sb, 2 cs, 5 E |
La tabella offensiva dimostra quello che è il baseball. Media battuta pressoché identica, anche se i maremmani hanno battuto più extrabase, e non si può dire che non abbiano pesato (doppio di Casolari in gara1, doppio di Bischeri, che poi è andato a segnare in gara3). La Prink ottiene quasi il doppio dei punti battuti a casa. Vuol dire che è stata più capace di battere al momento giusto. I maremmani hanno anche saputo distribuire il numero delle valide, ed ognuno ha svolto il suo compito. I leadoff De Franceschi, Ermini e Ramos sono quelli che hanno realizzato un numero maggiore di valide (l'oriundo anche qualche base ball), come c'è da aspettarsi dai leadoff, ma non hanno battuto punti a casa, tutto normale. Chi segue ha battuto di meno, ma in modo proficuo, mandando a casa i corridori nelle basi: 3 rbi per Carvajal, 2 per Casolari, Ozuna e De Santis, 1 per Bischeri ed Esposito. In Fortitudo gli unici a battere con una certa continuità sono stati Rigoli, Dallospedale, Fontana ed Hecker (Antigua ha praticamente battuto solo in gara4), rispettivamente numero 1, 2, 7 e 9 del lineup (gara4 a parte), dunque Rigoli e Dallospedale hanno la possibilità di battere rbi, e ciò è avvenuto, ma non si spiega perché i numeri 3, 4, 5 e 6 del lineup (leggi Liverziani, Solano, Frignani e Antigua) non abbiano fatto altrettanto, visto che si sono ritrovati il numero 9, 1 e 2 spesso in base, e lo stesso Liverziani, grazie alle basi ball, è stato in base una volta su 2. Purtroppo la parte centrale del lineup è stata insufficiente, almeno quando ha avuto l'occasione per far segnare i compagni. Infatti, se guardiamo la media battuta, Frignani ha battuto come Casolari, mentre Solano e Sheldon hanno battuto come Bischeri. Emerge inoltre come i toscani abbiano avuto tanto dalla parte bassa del lineup, che nelle prime due partite a dire il vero ha latitato. I due punti battuti da Andrea De Santis sono stati classificati come i punti vincenti battuti a casa nelle due partite disputate a Bologna. In particolare 3 dei 4 punti battuti a casa dalla Prink in gara3 e gara4 si devono a valide degli ultimi due battitori del lineup biancorosso. Nella "parte debole" della Fortitudo, solo Pantaleoni (peraltro solo 3 turni di battuta per lui) ha battuto un punto a casa, peraltro vincente, anche se nell'occasione era schierato in sostituzione di Frignani. Da rilevare infine che un terzo dei punti battuti a casa della Fortitudo siano avvenuti con volata di sacrificio, ad ulteriore dimostrazione di quanto i biancoblù abbiano faticato ad eseguire battute valide decisive. Per concludere, dalle statistiche emerge come i biancorossi siano stati più efficaci nei bunt di sacrificio, quasi mai falliti quando sono stati chiamati da Medina, mentre la Fortitudo ha provato a forzare il gioco, come era logico aspettarsi da una squadra che doveva inventarsi qualcosa per avanzare sulle basi, ed il risultato è meno negativo di quanto si sia percepito guardando le gare, visto che ci sono state 9 basi rubate, a fronte di 4 colti (69% sul totale tentativi, ma la media in campionato superava l'80%), mentre dall'altra parte, al di là delle apparenze, Nilson faceva buona guardia, concedendo appena 3 rubate, a fronte di 2 colti rubando. Degli errori si è già detto, ma va stigmatizzato il calo di concentrazione difensiva da parte di Solano, evidentemente direttamente proporzionale al suo calo di efficacia offensiva.
Che fare per esaurire questa tendenza: è difficile trovare dei correttivi tattici quando non entrano le battute, soprattutto nei momenti decisivi. Tra l'altro, almeno Navarro mi ha dato l'impressione di gestire i nostri battitori come il gatto con il topo, soprattutto in gara4, uscendo maestosamente dalle situazioni difficili che si era creato. In tutti i casi, anche se non è per molti spettacolare, occorre insistere con i bunt quando il leadoff va in base. Occorre insistere nella forzatura del gioco, provando anche più batti e corri, oltre che i tentativi di rubata. Spesso non siamo riusciti ad avanzare quando ci sono state eliminazioni in diamante e avevamo uomini in base. Una mossa poteva essere la "rivoluzione" del lineup, ma non ha portato grandi frutti quando è stata applicata in gara4. Probabilmente non ha pagato la scelta di fare avanzare Solano al secondo spot, mentre il capitano, desideroso di riscossa, è stato spostato troppo indietro. Un'altra scelta può essere quella di rimaneggiare la squadra per quel che si può, in fondo non c'è molto da perdere, inserendo innanzitutto Pantaleoni dall'inizio, e magari provando anche Bidi Landuzzi. Inserire due nuovi elementi, che tra l'altro sono ben capaci di battere, può dare una scossa decisiva alla squadra. Per quanto riguarda i lanciatori invece, vista l'estrema disponibilità di pitcher (gli italiani saranno quasi tutti freschi e riposati, Bazzarini e Cerbone compresi), si può provare la tattica di inserire un rilievo al primo piccolo segnale di cedimento del pitcher. A meno che il rilievo sia scarso (non è il caso della Fortitudo) oppure in giornata negativa, l'inserimento di un nuovo lanciatore di solito disorienta i battitori avversari almeno per un paio di inning. Ma i veri correttivi che occorrono sono quelli mentali, e credo che la vera Fortitudo, se riesce a venire fuori, possa tranquillamente vincere tre gare consecutive contro la pur fortissima Grosseto, come stava per avvenire al Falchi a fine agosto, ricordate?