E' ANDATA GRASSA !!!

Grosseto - Bologna. Navarro e Rollandini annullano l'attacco biancoblù nelle prime due partite, vinte da una Prink cinica in gara1, dirompente in gara2, dove c'è la "manifesta". L'Italeri poi si aggrappa a "San Cretis" per limitare i danni, aiutato da un Fabio Milano in aria di "beatificazione".


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23 Maggio 2004. Paolo "Loggione" Berti di Ciao Baseball in apertura di gara1 ha paragonato questo trittico alla tappa del Mortirolo (è in corso il Giro d'Italia). Il suo collega, Gianluca Rizzo, in pieno diluvio di valide maremmane nel corso di gara2, rettificava paragonando questa trasferta in quel di Grosseto alla scalata dell'Everest. Niente paura: purtroppo il Pirata (quello di Cesenatico) non è più con noi e sta scalando le vette del cielo, ma fra noi è ben presente Rollo Cretis, che di scalate vincenti ne ha fatte davvero tante, da ieri sera tante quante il suo pitching coach Radaelli, e ad un passo dall'altro mito, Glorioso. E la scalata di gara3 è stata davvero di quelle fondamentali, non tanto in termini di prospettive di classifica (siamo solo ad un terzo di regular season), quanto in ragione del significato "psicologico" di questa vittoria, che restituisce coraggio ad una Fortitudo che poteva uscire dal trittico con il morale a terra, ed una Grosseto che poteva invece uscire con troppe certezze. E se questa sfida al vertice era la sfida fra i due lineup più forti del campionato, ancora una volta è stato invece dimostrato quanto contino i lanciatori in questo sport. Fino a quando i battitori biancoblù hanno dovuto affrontare i lanci di Navarro e Rollandini è stata notte, quando i maremmani hanno schierato qualsiasi altro pitcher è tornata la luce; viceversa la Fortitudo ha potuto appoggiarsi al suo pitcher principe, l'inossidabile Cretis, e al suo miglior closer, Fabio Milano, trovando la tranquillità per potersi finalmente distendere in attacco. Il baseball, dicono ancora i nostri cronisti, è anche una questione di centimetri. Ed è anche una questione di tempi. C'è il tempo giusto per una valida, c'è il tempo giusto per un extrabase, c'è il tempo giusto per ricevere una base regalata. L'Italeri ha lasciato un patrimonio di uomini sulle basi in questo weekend, che sono ancora lì ad aspettare uno che li mandi a casa. Dieci rimasti in base in gara1, contro i 4 maremmani, e in una partita finita per 4 a 2 contano, eccome se contano. Allora una battuta può finire nel guanto, oppure a cinque centimetri dallo stesso. Una battuta valida può arrivare in un certo momento oppure in un altro: è la stessa valida, ma può valere niente, oppure fare molto male, soprattutto se ci sono compagni in posizione punto. Venerdì l'Italeri ha segnato appena due punti, nonostante 8 valide, due basi ball conquistate e 3 errori maremmani. A Grosseto sono bastate 9 valide, una di più, ma meglio collocate e soprattutto alcune delle quali extrabase, una sola base e un solo errore, per segnare il doppio dei nostri punti. Stava succedendo anche in gara3, ma sappiamo come è andata a finire. In gara2, partita senza storia, vediamo comunque i maremmani ottenere il massimo dalle valide realizzate. Siamo ad una partita dalla Prink. E' andata davvero grassa!

Cronaca

Sfida all'ok corral in gara1, dove si affrontano quelli che sembrano essere i due migliori pitcher del torneo. Cifre molto simili fra i due alla fine (Matos: 8.0 ip, 9h, 1bb, 6k; Navarro: 9.0 ip, 8h, 2bb, 7k) ma la differenza è invece ben tangibile, a favore del maremmano ex major, ancora imbattuto in questo campionato. Matos infatti concede quasi tutto nella prima metà della sua gara, e gli è fatale il 4° inning, nel quale subisce tre punti, molti in un solo inning per una partita "stretta". Navarro si concede praticamente solo al 4° inning, ma limita i danni, ed un po' nel finale, ormai stanco, uscendo da situazioni spinose a suon di eliminazioni al piatto. L'ex pro infatti mette la sordina alle mazze biancoblù nei primi tre inning, anche se l'Italeri rimane con due uomini in base sia al primo che al terzo, grazie a due basi per ball e due errori difensivi. Dall'altra parte Matos subisce già un punto al primo inning: solo homer di Ramos, sfidato imprudentemente dal nostro pitcher, che poteva gestire il massimo vantaggio in modo diverso (due out e due strike sull'oriundo). Un doppio di Ozuna in apertura di seconda ripresa sembra il viatico per un crollo di Jesus, che però risponde con due K consecutivi, ed una successiva eliminazione al volo. Tre su e tre giù alla terza ripresa mantengono l'Italeri in gara e forniscono ulteriori rassicurazioni sul pitcher dominicano. Il quarto inning è quello decisivo. Dopo l'out di Frignani, si sblocca finalmente l'attacco biancoblù, con i singoli in sequenza di Antigua, Fontana e Pantaleoni. Entrano due punti anche perché Sheldon rifinisce l'attacco con una volata di sacrificio. La forma strepitosa di Grosseto si evidenzia al cambio di campo, quando le battute in sequenza su Matos sono addirittura 4 (Carvajal, Casolari con il triplo del pareggio, Ozuna per il nuovo vantaggio, Ermini), con Alagna che imita Sheldon e fissa il punteggio sul 4 a 2 definitivo con una volata di sacrificio. Da quel momento Matos concede poco o nulla, ma ormai è troppo tardi, anche perché l'attacco biancoblù continua a subire Navarro, e solo negli ultimi due inning si risveglia con due singoli all'ottavo (Liverziani in apertura e Frignani con un solo out) e al nono inning (Pantaleoni in apertura e Rigoli con un solo out), ma in entrambe le circostanze spreca i due uomini in base, che nell'ultima ripresa arrivano entrambi in posizione punto, con Liverziani che ha la palla giusta da battere sul conto pieno, film già visto altre volte, ma questa senza il lieto fine, e solo con una sigla statistica: K7 per Navarro.

Gara2 è un tormento per la Fortitudo, come è un tormento farne il resoconto. Basti dire che la gara è finita per manifesta inferiorità al settimo inning, con l'Italeri che si è trovata sotto per 12 a 0, ed i due punti della bandiera sono entrati proprio all'ultimo attacco, con Luciani sul monte che aveva sostituito un Rollandini quasi perfetto, che aveva concesso ai biancoblù una sola valida, di Dallospedale. Entrato il figlio d'arte sono partite le mazze bolognesi, quanto meno tardivamente, punendo oltremodo il rilievo grossetano. Doppi di Dallo e Liverziani, singoli di Fontana e Pantaleoni. I grossetani avevano segnato punti in tutti gli inning giocati, sembrava la gara2 dell'anno scorso, con l'Italeri che si affannava a contenere la pressione "idrica" dei grossetani, con delle "guarnizioni" deboli e vecchie, che facevano acqua da tutte le parti. Il povero Fabio Betto è uscito decisamente demolito da questo scontro, e credo che per un po' girerà al largo dalla maremma, anche se gli regalassero una vacanza premio. La difesa imbarazzante dei compagni non l'ha certo aiutato, e quando è entrato, l'ingegner Corradini è stato subito battezzato, ripetendo in modo amplificato il difficile pomeriggio di Anzio. Non c'è stato rispetto neppure per Fabio Frignani, che ha sudato sette camicie per chiudere l'ultimo out, dopo aver sognato per un momento di lanciare l'unico inning senza punti subiti dai biancoblù. Gloria per la parte bassa del lineup grossetano, e gloria soprattutto per l'oriundo Rollandini, che hanno fatto la Fortitudo per un pomeriggio piccina piccina, più piccina della matricola Rho, che nello stesso momento conquistava la prima agognata vittoria stagionale in quel di Modena.

Gara3 sembra per un po' la fotocopia di gara1, con l'Italeri sprecona e la Prink pronta a sfruttare ogni minima occasione per segnare punto. In realtà c'è un oceano in questo momento fra le prestazioni di Navarro e quelle di De Santis, ma l'Italeri non ne approfitta, restando a bocca asciutta per i primi quattro inning, nonostante 4 basi per ball e altrettante valide (due volte Antigua non sfrutta una situazione di basi piene). Dall'altra parte al primo inning è subito goal, e con il minimo sforzo: out di De Franceschi, triplo di Francia, volata di sacrificio di Ramos. 1 a 0. Rimarrà l'unico punto dei grossetani. Cretis concederà un doppio, sempre a Francia, un singolo a Carvajal, uno ad Ozuna, uno ad Ermini ed uno ad Esposito, prima di lasciare la pallina a Milano. Tutti rigorosamente spalmati, senza compagni nelle basi, e nessuna base per ball concessa. In queste condizioni anche la cinica Grosseto non può segnare. Da rilevare alcuni colti rubando provvidenziali da parte di Antigua. L'Italeri invece si sblocca finalmente al quinto inning, aperto dal solito Dallospedale, la cui valida è seguita, dopo l'out di Liverziani, da quelle in sequenza di Solano, Frignani (punto del pareggio), Antigua (si fa perdonare con i punti del 3 a 1) che decreta la fine della gara di De Santis. Con Coppola va in base anche Fontana, per un errore, e Pantaleoni batte il punto del 4 a 1, che sarà il risultato definitivo. L'attacco Italeri si siede, e non sfrutta alcune incertezze mostrate da Coppola, mentre gli ultimi due inning sono lanciati da Badii e Ginanneschi, con la Fortitudo impegnata a pensare a come difendere il vantaggio ai cambi di campo. Milano completa la salvezza, entrando sul 4 a 1 e con un uomo in base ad inizio ottavo inning, chiudendo la ripresa senza patemi, aiutato anche dal colto rubando su Esposito. Al nono inning Fabio elimina al piatto Ramos, poi Carvajal batte su Solano per una facile eliminazione. La sofferenza però si prolunga, perché due lanci sul conto pieno con Casolari e Ozuna al box vengono giudicati ball, regalando ad Ermini la palla del potenziale pareggio, che però si spegne giustamente nel guanto del capitano, Lele Frignani. Da rilevare che al quarto inning, dopo una chiamata di strikeout, Sheldon si attardava nelle proteste e veniva espulso. Il nervosismo del dugout biancoblù fruttava anche l'espulsione del pitching coach, Radaelli. Non è escluso che il quinto inning pirotecnico e decisivo sia stato proprio influenzato positivamente anche da questo episodio.

Commento finale

Questo scontro al vertice offre numerosissimi spunti. La vittoria in gara3 è davvero taumaturgica, ed evita una trasferta che stava trasformandosi in una vera e propria disfatta per i biancoblù. Arriva comunque il primo weekend negativo per l'Italeri, che comunque rimane ad un'incollatura dalla capolista. L'Italeri torna a casa con appena 8 punti segnati, pochi. Ha sprecato molto in gara1 e gara3, ma sostanzialmente l'attacco è stato neutralizzato dai partenti avversari nelle due sconfitte. In gara1 sono mancate le "zampate decisive", ed in gara3 in fondo si è segnato solo al quarto inning. In particolare gli otto punti sono stati distribuiti in soli 3 inning, sui 25 disputati. Gara2 è stata un vero e proprio strazio, con un attacco capace di battere solo a "babbo morto" ed una difesa inguardabile. Alcuni dei nostri battitori escono da questo trittico quanto meno ridimensionati. Solano si è ripreso solo in gara3, dopo due partite a secco. In gara1 Mazzotti ha dovuto sostituire Dallospedale, dopo tre eliminazioni al piatto consecutive, poi Davide si è ripreso nelle altre due partite. Lo stella di Liverziani è rimasta a lungo spenta in maremma, e anche il capitano è stato latitante in attacco, fino al punto del pareggio in gara3. Urueta è stato pressoché nullo, ma anche da Sheldon, Rigoli e Antigua è arrivato poco, anche se il dominicano ha battuto i punti vincenti di gara3, mentre Sheldon quello del provvisorio vantaggio in gara1. Si può dire che il più costante è stato Pantaleoni, che sembra in crescita al box: buona notizia. Qualcosina anche da Fontana. Complessivamente la sfida fra gli attacchi è favorevole ai maremmani, capaci di colpire un po' di più, ma soprattutto in modo più pesante e decisivo. L'Italeri invece chiude con un miserrimo 237 in battuta, condito da appena 3 extrabasi, due delle quali su Luciani in gara due, sotto di dodici punti.

Ma come detto la differenza c'è stata soprattutto sul monte di lancio. Le prime difficoltà di Matos si erano intraviste ad Anzio, ma l'attacco maremmano, più cinico di quello laziale, ha messo un po' a nudo qualche limite del pitcher dominicano, che peraltro si è prontamente ripreso nella seconda parte della gara, segno che comunque rimane un lanciatore affidabile e forse secondo solo dietro a Navarro fra gli stranieri. Impietoso il confronto fra Rollandini e Fabio Betto. Il nostro, che ha dei precedenti non certo favorevoli contro Grosseto, è parso davvero in grande difficoltà ed ha dovuto subire la seconda sconfitta stagionale, dopo quella di Anzio (si torna sempre là). Emerge purtroppo che, di fronte a lineup di un certo peso, questo non è ancora un lanciatore sul quale riporre piena fiducia, specialmente in un momento in cui il rilievo di Corradini non ha la stessa affidabilità degli ultimi due anni, visto anche che il ragazzo giustamente non può trascurare il lavoro per dedicarsi a tempo pieno allo sport, e i risultati purtroppo si vedono già, anche questo è il baseball in Italia. I malanni di Bazzarini e la "fuga" di Cerbone sono stati avvenimenti piuttosto intempestivi, che scoprono un monte di lancio che ad oggi non potrebbe mai e poi mai reggere una finale di coppa dei campioni ed un playoff, nonostante la tenuta di Cretis, Milano e Matos. Ad oggi la differenza con Grosseto si gioca proprio qua, e non sempre si potrà contare sul fatto che la gara di Rollo è comunque in cassaforte, come è avvenuto in tutti gli scontri contro i maremmani, da un anno a questa parte. Si sente dire in giro che ci potrebbe essere un rinforzo già pronto, probabilmente un oriundo in attesa dell'espletamento delle pratiche burocratiche necessarie al suo tesseramento. Facimm' am'press, lu temp è tirann. Ma io preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno. Penso alla manifesta inferiorità dell'anno scorso, proprio a Grosseto, mentre l'Italeri stava dominando il campionato, ed ha continuato a dominarlo, proprio a partire dalla successiva gara del sabato sera. Penso anche all'altra sconfitta, più di misura, subita in casa, sempre da Grosseto, sempre in gara2. Penso alla disfatta in gara1 del playoff, poi ci ricordiamo tutti come è proseguita la serie. Ogni volta la Fortitudo è stata capace di riprendersi prontamente dalle sconfitte, anche quest'anno. Poi in fondo giocavamo contro i migliori, che in questo momento sono migliori anche di noi, ma la situazione potrà cambiare. Ci aspettano tre trittici impegnativi, da qua alla fine del girone d'andata, da qua alla settimana di Coppa dei Campioni. Saranno ulteriori banchi di prova per testare lo stato di salute dei biancoblù. L'anno scorso a questo punto eravamo a 17 vittorie e 1 sconfitta, quest'anno a 14 e 4, e non è comunque male.

Bisogna fare i complimenti a Banchi per come ha saputo costruire una squadra molto rinnovata e ricca di oriundi, senza subire contraccolpi. Di solito queste operazioni - vedi Parma - necessitano di un periodo di avviamento, di un periodo nel quale cercare l'amalgama e la condizione. Invece Grosseto è partita in tromba e sta offrendo il miglior baseball del torneo. Una operazione tra l'altro inedita per la squadra maremmana, abituata a far abbondante ricorso ai prodotti del vivaio. Una operazione certamente discutibile, che ha visto la società allontanare diversi giocatori "autoctoni", dopo aver "fatto fuori" gli allenatori, inserendo numerosi oriundi e due Nettunesi doc, il primo è De Franceschi, una vecchia bandiera degli odiati rivali laziali, l'altro vecchio marpione è Francone Casolari, che in realtà è di Anzio. A parte questi due, autori di un weekend abbastanza tranquillo tutto sommato, le mazze maremmane hanno battuto con buona continuità, ma soprattutto in modo pesante. Forse Grosseto ha perso appena qualcosina in difesa rispetto l'anno scorso, ma ha guadagnato davvero tanto in attacco, dove peraltro era già molto pericolosa, con mazze del calibro di Martinez, Rodriguez e Gasparri. Ma la vera sorpresa sono stati gli innesti sul monte di lancio. Grosseto passa dal monte più corto d'Italia a quello più profondo e di qualità. Ormai Badii, Luciani e persino Ginanneschi rappresentano un optional, quasi dei soprammobili per un monte di lancio che potrebbe in questo momento farsi bastare le prestazioni di Navarro, Rollandini, De Santis, che al di là della partita no rimane il miglior partente di scuola italiana, almeno fra quelli sotto i 30 anni, oltre al rilievo di Coppola. Forse un limite è rappresentato dall'indebolimento offensivo allorquando si tenta un po' di turnover, inserendo giovani prospetti, come Sgnaolin e Andrea De Santis. In questo senso la squadra biancoblù è sicuramente più "lunga" (monte di lancio a parte).

IL GIUDIZIO SUI SINGOLI. 

OTTIMI: Cretis, non può che essere il MVP biancoblù della serie, visto che l'Italeri è costretta ad aggrapparvisi per restare a vista della capolista. La sua solita partita, che incontri Rho, Parma e Grosseto per lui fa lo stesso.

BUONI: Milano, nonostante quelle due basi ball all'ultimo inning, Fabio regge ancora una volta la pressione e completa un'altra salvezza da aggiungere all'album dei ricordi, aggiungendo altre due eliminazioni al piatto e mantenendo il suo pgl pressoché intonso. Pantaleoni, ha provato diversi ruoli difensivi, con alterna fortuna, mentre in attacco è stato l'unico ad uscire dal trittico con una buona media e prestazioni di continuità, che, aggiunte a quelle del trittico precedente, ci dicono che Giovanni è già quello visto nei migliori momenti di Rimini e della Nazionale.

DISCRETI: Matos, che all'esame più difficile ha scoperto di non essere il numero 1, ma solo il numero 2. Basta studiare un po' di più.

SUFFICIENTI: Fabio Frignani, va a soffrire sul monte di lancio con la devozione di chi ha la F stampata sul petto, rivelandosi quel rilievo aggiunto che consente di preservare Milano per l'importante chiusura serale. Dallospedale, giudizio condizionato dal pessimo approccio al box mostrato in gara1 e dai due errori, che si aggiungono ad altri commessi nei weekend precedenti, facendolo retrocedere nelle statistiche difensive che lo hanno sempre visto ai massimi livelli in A1. Liverziani, perché da lui ci si attende sempre qualcosa di più, specie quando dal suo giro di mazza dipende la sorte della squadra. Ancora a secco di homer quest'anno, ed anche gli extrabase non abbondano, pur mantenendo una media battuta di tutto rispetto ed una media di arrivi in base eccellente, grazie alle tante basi gratis che sa procurarsi. Solano, perché dopo ciò che ha mostrato finora sarebbe un delitto dargli l'insufficienza. Salva il suo weekend statistico in gara3, dando una grossa mano alla squadra. Fontana, in questo momento è titolare di diritto e se lo è guadagnato. Purtroppo non c'è posto in difesa, e Robert subisce questa disabitudine nelle rare volte in cui viene impiegato in fase difensiva. Antigua, raggiunge la sufficienza per come si distingue dietro al piatto e per la battuta vincente in gara3, dopo alcuni sprechi. Daniele Frignani, vale il discorso fatto per Nilson: difesa e battuta del pareggio in gara3, per il resto non è ancora il miglior Lele.

INSUFFICIENTI: Betto, sperando che questa brutta parentesi sia superata al più presto e con grinta. Stringi i denti Fabio, c'è un grande bisogno di te. Corradini, dopo averlo ammirato negli ultimi anni come rilievo quasi perfetto, controllato, con medie pgl da favola, eccolo arrivare e raggiungere la squadra solo il sabato, a pochi minuti dal match, per giocarsi il suo rilievo settimanale. Purtroppo, soprattutto nel suo ruolo, la concentrazione "sul pezzo" è fondamentale, e non è certo sua colpa se ciò non può avvenire al massimo. Rigoli, forse infastidito dall'inspiegabile odio verso di lui da parte del suo ex pubblico, dalla gente della sua città, non è capace di fornire un rendimento degno della sua fama. Sheldon, un'altra volata di sacrificio e nulla più. Questa volta non irreprensibile nemmeno in fase difensiva, per la precisione non compie i soliti miracoli, e in più si fa espellere in una gara da vincere a tutti i costi, e che ci vedeva ancora sotto. Urueta, torniamo al solito discorso: se questo non batte a che cosa serve? Con Hecker a disposizione poi... La sua giovane età consiglia di dargli altre chances, ma le perplessità si accumulano settimana dopo settimana.

Mazzotti & C., per quanto riguarda il monte di lancio è difficile inventarsi qualcosa, per il resto si sono viste alcune scelte di rimescolamento ed avvicendamenti in corso d'opera sicuramente coraggiose, pur improduttive. Il nervosismo del dugout in gara3 testimonia quanta tensione ci fosse in quel momento, nel quale sembrava andasse tutto storto, ed il primo fusibile che salta è sempre quello del "focoso" Radaelli. I fusibili ci sono apposta per non fare andare "in corto" l'impianto, che infatti ha ripreso a funzionare alla perfezione, per nostra fortuna.

    punti H / AB BAVE RBI E     punti H / AB BAVE RBI E
gara1 Italeri 2 8 / 35 229 2 1 VS Prink 4 9 / 30 300 4 3
gara2 Italeri 2 5 / 25 200 2 4 VS Prink 12 13 / 32 406 9 0
gara3 Italeri 4 10 / 37 270 4 1 VS Prink 1 7 / 31 226 1 1
totale Italeri 8 23 / 97 237 8 6 VS Prink 17 29 / 93 312 14 4

Le altre squadre

Mentre Grosseto e Bologna si sfidavano testa a testa, altrove avveniva il miracolo della resurrezione. Parma, reduce dal cocente 0 a 3 di Bologna, si rifaceva con l'identico risultato (unica tripletta del weekend) contro la pericolosa Paternò, e a questo punto diventa davvero difficile esprimere un giudizio sugli altalenanti ducali. Rimini approfittava dei limiti emergenti di Nettuno, imponendosi due volte, sfruttando l'inconsistenza del monte di lancio tirrenico e qualche infortunio di troppo degli avversari, aiutata anche dal ritorno di Buccheri. Rho vinceva addirittura la prima gara stagionale in quel di Modena, subendo due sconfitte nelle altre partite. Infine Anzio si aggiudicava per la prima volta quest'anno un trittico, sconfiggendo per due volte l'ambiziosa San Marino.

Iniziando da quest'ultimo confronto vanno citate le prove dei pitcher: Heredia in gara1 disputa una grande partita subendo un unico punto in otto inning, mentre Martignoni, ancora in grande stato di forma, consegna l'unica vittoria ai titanici (McNamara 5 su 5 e 3 rbi), con l'ennesima completa. In evidenza i giovani dell'Anzio. Decisiva in gara1 una valida di Scorziello all'ultimo inning, che valeva i due punti della vittoria locale (2 a 1). In gara 3 non basta a San Marino il 5 su 5 con 3 rbi di Rovinelli.

Rho subisce ancora le pessime prestazioni dei suoi pitcher Sanchez e Stefani, e vince la prima partita grazie alla coppia Bernazzani - Brown. Per converso i modenesi sfruttano le prestazioni di Ventura e Lucena (completa da 1 pgl per il secondo), mentre Toriaco cede subito in gara2 alle bordate dei lombardi (homer di Saccardo da due e Carrozza 3 su 4 con 3 rbi).

Paternò paga pesantemente in gara1, con Sanchez autore di una brutta prova e D'Ignoti che in meno di un inning concede 3 valide, quattro basi e 6 pgl. Punto della bandiera (11 a 1) con un solo homer di Agli. Gara2 molto più stretta, terminata all'extrainning con il 3 a 2 per i ducali, nonostante Parma termini con sole cinque valide contro le dieci degli ospiti, incapaci di sfruttare anche i 4 errori parmigiani. Due tripli per Chapelli e quattro colti fuori base da Parisi, contro una rubata. In gara3 si ripete uno schema simile al pomeriggio, ma Parma vince addirittura per 7 a 3.

Infine nella classica Rimini - Nettuno Chavez vince la sfida del peggiore contro Saipe. Entrambi finiscono presto la loro fatica, ma Chavez la finisce prestissimo. Da rilevare il rilievo finale di Mariani: 4 riprese, 9 valide, 6 basi, 7 pgl. Vincente Cabalisti. In gara2 la prima parte del lineup tirrenico batte più di un plotone di fabbri ferrai, e ne fa le spese soprattutto Patrone, ancora sconfitto. Solo homer di Schiavetti e D'Auria. Vincente Ricci, con salvezza di Colaceci. Dura solo due inning la prova di Masin in gara3, sommerso dalla furia dei pirati (6 valide, 5 basi, 7 pgl). Per Marchesano facile vittoria. Da notare per i Riminesi nel weekend: Osuna 6 su 8, 3 rbi, Di Pace 5 su 10, 5 rbi, mentre Buccheri si presenta con un 5 su 13, condito da 5 rbi (uno vincente).

Diventa davvero interessante la prossima sfida al Falchi fra Fortitudo e Pirati, più di una volta "corsari" a Bologna in un passato non troppo lontano. Rho - Anzio invece rischia di diventare una sfida per la sopravvivenza, soprattutto per i padroni di casa, che se non colgono almeno un paio di vittorie possono già prematuramente salutare la massima serie. Nettuno - Modena invece potrà dare utili indicazioni sulla tenuta degli indiani tirrenici, per capire se anche il terzo posto è a disposizione per la truppa di centro classifica. Grosseto cercherà conferme in quel di Paternò, mentre San Marino - Parma diventa una succosa sfida in chiave playoff. Cinque squadre pressoché appaiate al quarto posto, ultimo utile per accedere ai tempi supplementari del campionato, un campionato che sta decollando trittico dopo trittico. Allacciamoci le cinture, dunque.

Statistiche e classifica

statistiche lanciatori

lanciatore gara spec. inning l. h bb k er
Matos 1 LO 8.0 9 1 6 4
Betto 2 LO 2.0 5 4 3 6
Corradini 2 R 3.0 5 0 2 2
Frignani Fabio 2 RF 1.0 3 0 0 1
Cretis 3 WO 7.0 7 0 4 1
Milano 3 SA 2.0 0 2 2 0
totale italeri       29 7 17 14

statistiche battitori

battitore valide turni a.b. media punti b.c. extrabase altro
Pantaleoni 5 10 500 1

 

1 sb, 1 E

Dallospedale 3 9 333 0

1 2b

1 sb, 2 E

Fontana 3 10 300 2

1 2b

 

Liverziani 3 10 300 1

1 2b

1 E

Solano 3 10 300 0

 

2 sb, 1 E

Antigua 2 11 182 2

 

2 sb, 1 E, 1 gwrbi

Frignani 2 11 182 1

 

1 sb

Rigoli 2 11 182 0

 

1 sh

Sheldon 0 6 0 1

 

1 sf

Breveglieri 0 1 0 0

 

 

Urueta 0 7 0 0

 

 

Deligia 0 1 0  

 

 

totale Italeri 23 97 237 8

3 2b

1 sf, 7 sb, 1 sh, 6 E

classifica dopo la quarta giornata

squadra                vinte perse  pct. differenza

Prink Grosseto          15     3    833      ==

Italeri Bologna         14     4    778       1

Danesi Nettuno          13     5    722       2

T&A San Marino           9     9    500       6

Fiume Modena             9     9    500       6

Ceci & Negri Parma       9     9    500       6

Città Normanni Paternò   8    10    444       7

Telemarket Rimini        8    10    444       7

Elettron Anzio           4    14    222      11

Saim Rajo Ambrosiano     1    17    056      14