L'ITALERI OTTIENE IL MASSIMO
CON UN PO' PIU' DEL MINIMO

3 a 0 ai Pirati, grazie al dominio di Matos e Betto nelle prime due partite, ed al ritrovato attacco biancoblù in gara 3, con Cretis in serata negativa e Milano vincente. Torna anche la "grinta del capitano".


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30 Maggio 2004. Se non ci fosse stata gara3, il titolo sarebbe stato "L'Italeri ottiene il massimo con il minimo", ma in una gara, bella ed avvincente, anche se non per "palati fini", nella quale per la prima volta quest'anno gli avversari vedono i lanci di Cretis, va rimarcata la prova d'orgoglio dell'attacco biancoblù, che ci ha fatto rivedere la "nostra Fortitudo". Con il minimo sforzo invece l'Italeri aveva portato a casa gara1, grazie ad uno straordinario Matos, autore di una completa da 9 inning e un solo punto concesso agli avversari, al secondo inning, subendo cinque valide e concedendo quattro basi, a fronte di ben 12 eliminazioni al piatto. Cinque sole valide erano sufficienti all'Italeri per vincere il match, aiutata anche dagli errori dei riminesi, con Saipe che per 6 inning ipnotizzava l'attacco biancoblù (2 valide, 5 basi, 7 k, due punti dei quali uno solo pgl) e Patrone che subiva 3 punti al settimo inning, senza pgl, perché condizionati da un errore precedente. Il giorno dopo Fabio Betto indovinava la miglior partita della stagione, lanciando sette riprese filate senza subire alcun punto, ma occorreva la salvezza di Milano per condurre in porto l'incontro, a causa di un sofferto rilievo da parte di Corradini. Anche in questa circostanza, in una partita scivolata via velocemente, l'attacco dormiva un po' sugli allori, dopo una buona partenza, grazie anche ai lanci del "sempreverde" Cabalisti. Le prove di Matos e Betto, dunque, sono state decisive per preservare i nostri unici due rilievi per la partita di sabato sera, nella quale anche l'attacco ha saputo scrollarsi dal torpore delle gare precedenti. Un vero e proprio "manuale" per fare di necessità virtù, sopperendo alle lacune quantitative del monte, ed anche alle assenze sul diamante, quella di Sheldon per squalifica in gara1 e quella di Solano, per acciacchi, in gara3. Un ormai ritrovato Fontana e la grinta del capitano hanno fatto il resto, con l'ausilio di quasi tutti i compagni di squadra, a partire da Rigoli e Pantaleoni, ma, con un po' di fantasia, anche da parte di Urueta... 

Cronaca

Gara1 si apre nel segno di Matos e dell'Italeri che nella seconda parte dell'inning segna due punti senza battere valido (basi a Rigoli e Dallo, scelta difesa su Liverziani, volata di Solano ed errore della difesa). In apertura di secondo, però, i riminesi vanno a segno, sfruttando un doppio di Marione Chiarini ed un singolo di Gaiardo. Poi la gara entra nel dominio assoluto dei lanciatori, con l'Italeri che lascia qualcosa sulle basi, frutto non tanto di valide (la prima, del capitano, arriva solo alla quarta ripresa), quanto di basi per ball concesse dal finalmente convincente Saipe. Da registrare anche almeno un paio di eliminazioni di giocatori biancoblù, con assistenza degli avversari a casa base. Matos invece, come ci ha abituato, soffre un po' nei primi inning, poi, come un diesel di vecchia concezione, inizia a crescere con il passare delle riprese di gioco. La Telemarket non segnerà più, mentre l'Italeri metterà il risultato in cassaforte al settimo inning, segnando i tre punti del 5 a 1 finale, grazie ad un buon attacco contro Patrone, schierato a sorpresa da Romano come rilievo. Con un solo out, l'oriundo riempie le basi, ma compie un'ottima eliminazione a casa base (una di quelle citate) su una legnata di Frignani. La battuta successiva di Antigua fa entrare il punto del 3 a 1, ma viene chiamato errore, dunque questo punto ed i due successivi battuti a casa da una strepitosa battuta di Fontana non entrano nel pgl di Patrone, ma forse nella sua coscienza sì. Da notare che Antigua nell'azione si fa eliminare come un pollo, sempre a casa base, per aver indugiato dopo il passaggio in terza, cosicché, interrompendosi l'inning, Fontana non ha potuto gioire per un sicuro triplo, ma solo per un doppio (e anche i pbc potevano essere tre anziché due). Fossero tutti qua i problemi...

Gara2 è all'insegna di Fabio Betto, che tiene i Pirati a secco per sette inning filati, concedendo appena cinque arrivi in base, con quattro valide e una base per ball. In una partita senza battute extrabase la Fortitudo ottiene il massimo risultato, sfruttando ancora una volta le incertezze riminesi, contro un ottimo Cabalisti (7.1 IP, 5 valide e 3 basi per ball), che però subisce 3 punti a inizio gara, fra il secondo e il terzo inning. Al secondo inning entra un punto per un errore di Osuna, con Frignani, Solano e Antigua in base per valida, mentre al terzo inning i punti ad entrare sono due, propiziati da una valida di Dallospedale, che ruba la seconda, poi arriva in terza, con una doppia rubata (Liverziani era in prima per base per ball), e a basi piene (intenzionale a Frignani), è Antigua a battere una volata di sacrificio, che per scelte sbagliate della difesa ospite permette anche a Liverziani di segnare punto. Un vantaggio sufficiente per condurre in porto una partita velocissima (2 ore e un quarto), con gli attacchi svogliati di fronte a due pitcher in palla, ed il solo rilievo di Corradini a dare qualche patema all'ottavo inning (1 punto subito, frutto di due valide ospiti, più un colpito), e puntuale giunge la scelta di sostituire Ricki con Milano che completa senza problemi la salvezza.

In gara3 si vede finalmente l'attacco riminese, subito autore di due valide al primo inning, senza frutto. Al secondo inning, invece, Cretis, con due out, subisce due doppi in sequenza, da parte di Castrì e Crociati, che valgono il punto del vantaggio dei Pirati. Al terzo inning la serata no di Cretis si evidenzia con altri due punti subiti, frutto di un singolo di Rodriguez e due doppi in sequenza di Gaiardo e Di Pace. Nella seconda parte si sblocca finalmente l'attacco biancoblù, con una cavalcata di Urueta, in base per colpito, che s'invola dalla prima base, sfruttando un doppio di Sheldon ed un errore di Buccheri, ma entra un punto e nulla più. Rimini ristabilisce immediatamente le distanze al quarto inning, sfruttando al meglio un errore di Pantaleoni su Baccelli, poi giunto in seconda e mandato a casa da Osuna. Partita avvincente, la Fortitudo reagisce immediatamente, e nella seconda metà dell'inning segna un altro punto, lasciando qualcosa di importante nelle basi, grazie ad un singolo di Pantaleoni, che si rifà. All'inizio del quinto inning, Mazzotti capisce che non è la sera di Rollo (4.0 IP, 8 valide subite, la metà doppi, 3 pgl), ed indovina la mossa di inserire un rinfrancato Corradini, desideroso di riscossa. Una scelta decisiva per bloccare le mazze ospiti, che riceveranno da Ricki un paio di basi, ed otterranno una sola valida, ininfluente. Al suo ingresso, a dire il vero, Ricki viene "salvato" da una presa straordinaria di Rigoli su una battuta centrale di Gaiardo, con Chiarini ormai proiettato addirittura verso la terza base, quindi uccellato con un lancio in prima da doppia eliminazione. L'Italeri, rinfrancata, cresce, e al quinto inning il capitano, Lele Frignani, suona la carica: valida di Sheldon (3 su 3 per lui alla fine, oltre a un bunt), base a Rigoli, bunt del Dallo, base intenzionale "tecnica" per Liverziani (Marchesano si rifiuta di lanciare, fra i fischi dell'attonito pubblico), e poi il capitano, questa sera in veste di "cleanup", visto il forfait di Solano per problemi al ginocchio, indovina la battuta giusta, che vale i punti del pareggio. Ma non è finita, perché arriva anche il vantaggio, grazie ad una battuta in diamante di Fontana. La Fortitudo, però, non riesce ad infliggere agli avversari il colpo di grazia, ed i Pirati non perdonano, sporcando il ruolino di Milano, closer di razza, entrato per rilevare un Corradini che stava faticando a chiudere il settimo inning, comunque ancora in vantaggio. Il fattaccio avviene all'ottavo inning, con Fabio che, con due strike a suo favore, si ostina a cercare il filo interno e colpisce Chiarini. Come da manuale, i pirati trasformano questo regalo in oro, spostando superMario in seconda con un bunt, e mandandolo a casa con una valida di Di Pace. Ma la Fortitudo non ci sta proprio, e nella seconda parte dell'inning segna i tre punti che spengono ogni velleità degli ospiti, riempiendo ancora le basi (singolo di Pantaleoni, sacrificio di Sheldon, base a Urueta, base intenzionale a Rigoli) con Ilo Bartolucci sul mound, ed il Dallo, riscattando un weekend opaco, indovina finalmente una delle sue valide a destra, che vale due punti, risultato poi arrotondato da una volata di Liverziani. Milano ottiene la sua seconda vittoria stagionale e chiude il trittico con una vinta e una salvezza. Mike Romano invece finisce la partita vicino al bullpen ospite, allontanato dagli arbitri dopo una vibrata e vivace protesta. 

 Commento finale

Importantissimo en plain, e, come ci ricorda Mauro "Loggione", con Rimini capita molto, ma molto raramente. Certo, la Rimini di oggi è ancora molto malmessa, ma occorreva davvero il conforto di qualche segnale positivo, e di segnali ne sono arrivati parecchi, molti dei quali positivi, specie in gara3 (almeno dal punto di vista psicologico). Nonostante la sconfitta di Grosseto, avevamo detto che se Matos non era in questo momento il numero uno del torneo fra i pitcher stranieri, poteva tranquillamente essere il numero 2. La gara contro Rimini conferma questa impressione, e fa alzare ulteriormente le quotazioni del pitcher dominicano. Direi che in questo momento Navarro e Matos sono una spanna sopra i colleghi, poi viene Ventura, il Saipe visto al Falchi, poi via via i vari Lopez, Heredia, Medina, Sanchez Lopez, Chavez, e come fanalino di coda un irriconoscibile Martin Sanchez. Ma la sorpresa più lieta giunge da Fabio Betto, che sembra essersi dimenticato in fretta il cappotto di Grosseto, rispondendo con una prova magnifica, nella quale, oltre a non aver subito punti, ha potuto lanciare per 7 inning filati, dando indicazioni positive e tranquillità a chi sta lavorando per incrementare quantitativamente (e spero anche con innesti di qualità, che non fa mai male) il nostro monte, molto short. Dunque ci siamo potuti permettere anche una serata storta da parte di Cretis, che evidentemente è un essere umano, visto che i nostri due unici rilievi (dei quali uno, Corradini, in pratica a "mezzo servizio") non si erano sprecati troppo. Nell'ultima settimana nel forum di baseball.it si è parlato, o meglio, straparlato, della situazione del monte di lancio biancoblù, perché chiunque è in grado di rendersi conto della situazione di emergenza in atto. Condivido però le opinioni rassicuranti di qualche esponente vicino alla società, perché la realtà è quella che abbiamo visto in questo trittico, e tanto basta in questo momento preciso della stagione, ovviamente fra 3 settimane in quel di San Marino per la coppa dei Campioni, la situazione dovrà migliorare. Per il discorso di Fabio Frignani, utilizzato come rilievo nelle partite con ampio scarto (positivo o negativo), tale scelta non fa una piega, e condivido pienamente l'editoriale di Pachos su Fuoricampo. E' inutile fare i fenomeni e sdegnarsi dell'ingresso in campo di un uomo che, come ho avuto occasione di affermare anche nell'ultimo commento, ha la F blù stampata sul petto e si presta per la causa a questi rilievi, malgrado il suo compito in squadra sia ben altro. Sono convinto che se Fabio potesse davvero allenarsi come pitcher quanto occorre, non sarebbe tanto peggio di tanti mestieranti che rilevano in diverse compagni di A1 con una certa frequenza. E' evidente che in un momento di penuria di lanciatori, per motivi dettati dalla contingenza degli infortuni e non dalla tirchieria di qualcuno, la carta Fabio Frignani va spesa, eccome se va spesa, e dobbiamo solo ringraziarlo. Vedere Fabio lanciare non è certo un buon motivo per smettere di pagare il biglietto del Falchi, come affermato da qualcuno, che è vero che si è un po' rincarato negli ultimi anni, ma val sempre il doppio o il triplo rispetto a certi spettacoli che ci tocca vedere in sport ben più blasonati e nei quali gli atleti sono ben più pagati, spettacoli che paghiamo a caro prezzo, e magari un paio di ingressi o tre valgono il costo dell'abbonamento per una intera stagione dell'Italeri, campione d'Italia, che meriterebbe ben più affluenza, rispetto a quella ancora scarsa vista al Falchi, tra l'altro nella classica contro Rimini.

Dopo questo piccolo sfogo, rimane lo spazio per un breve commento sulla prestazione offensiva della Fortitudo, che complessivamente è stata sicuramente sotto tono, anche se gara3 ha in parte attenuato questa sensazione. Una media battuta di 238 (contro 221 degli ospiti) è veramente scarsa per la Fortitudo, e diversi battitori sono usciti dal trittico con medie gravemente insufficienti (solo due giocatori sopra i 200 di media !!!). Per di più mancano le battute pesanti, solo quattro doppi in tutto il trittico, tanti quanti ottenuti dai riminesi nella sola gara 3. Di gara3 rimane la grinta ed il carattere che quest'anno non avevamo ancora visto, almeno in modo netto, che ci ha permesso di ribaltare le sorti di un incontro che poteva finire male, che ci ha fatto rivedere lo spirito di chi vuole vincere (come sapete non mi piace molto il termine "vincente"). Non è un caso se sugli scudi troviamo gente come Lele Frignani, che rappresenta oggi l'orgoglio fortitudino, ma anche Fontana e Sheldon. Ma un po' tutti hanno portato il loro mattoncino, a partire da Rigoli (molto scarso al box, ma tante cose utili) e Pantaleoni, ancora una volta il più continuo al box, ma anche il Dallo ha battuto i punti decisivi, sul conto pieno, lo stesso Antigua continua a mietere colti rubando, facendosi perdonare le prestazioni per ora insufficienti al box. Forse solo Claudio Liverziani ha deluso in tutte e tre le gare, e fatica non tanto a trovare la consueta media battuta e le basi regalate, sempre tante, anche intenzionali, quanto a trovare le valide pesanti e quelle decisive. Nessun fuoricampo ancora, pochi extrabase, poche valide nei momenti che contano. Per quanto riguarda "el Pipe" Urueta, con un po' di fantasia, anzi molta, si può dire che anche lui ha portato un utile contributo. Sicuramente è stato eccezionale nel momento della riscossa a metà gara3, quando, in base perché colpito (mai perché colpisce lui...), è partito in tromba su un doppione di Sheldon, ed è arrivato a casa "in men che non si dica, che sembrava Varenne".

Quella vista al Falchi è senz'altro una Rimini ancora a molte ombre e poche luci. Sta accumulando sempre più "disavanzo" in classifica, e francamente si comincerebbe un po' a dubitare del suo tradizionale "ritorno di fiamma". Come al solito ci smentirà, ma ad oggi è a quattro partite da Parma, meritatamente al quarto posto della classifica, grazie ad un 3 a 0 in trasferta contro la temibile San Marino. Ma non solo, Rimini è terzultima, appena due partite sopra Anzio. Tutto questo, tuttavia, mentre la squadra si sta completando ed anche in modo interessante. Tagliato Oropeza, è arrivato niente meno che Liu Rodriguez, utilizzato nell'inedito ruolo di interbase, con l'eternauta Osuna spostato in terza. L'arrivo di Buccheri (ottimo anche in difesa come esterno centro), assieme a Chiarini, agli stessi Rodriguez e Osuna, a Crociati, Di Pace, Gaiardo e Castrì, rendono il lineup dei Pirati di tutto rispetto. I frutti a Bologna non si sono ancora visti, gara3 a parte. La difesa invece ha lasciato un po' a desiderare, soprattutto con l'ancora inesperto Baccelli dietro il piatto e lo stesso Rodriguez, evidentemente non ancora in ritmo nel nuovo ruolo. Bene invece Crociati. Il monte di lancio riminese rimane a mio avviso, almeno potenzialmente, fra i migliori del torneo, con partenti del calibro di Saipe, Patrone, Marchesano e Cabalisti. Saipe finora ha deluso, ma al Falchi ha fatto vedere il suo valore e quanto potrà essere utile per il prosieguo. Sostanzialmente questa rimane una squadra da playoff, ma la classifica in questo momento piange davvero tanto, e le avversarie non staranno là ad aspettare. 

IL GIUDIZIO SUI SINGOLI. 

OTTIMI: Matos, arriva anche la completa da nove inning, in un momento nel quale risparmiare i rilievi è ossigeno puro per l'Italeri; Betto, evidentemente l'aria del Falchi gli fa bene, e risponde con una grande prestazione, sovvertendo tutti i pronostici e sconfessando chi come me lo aveva prematuramente giudicato inadeguato al ruolo di partente fisso, dunque merita il titolo di MVP.

BUONI: Milano, con un salvezza ed una vittoria nel giro di poche ore sarebbe da inserire di diritto nella categoria superiore, non foss'altro che andava evidenziata pienamente la prestazione dei colleghi partenti. La vittoria gli costa uno dei rarissimi punti pgl: davvero un buon cambio!!! Frignani, ti vogliamo così, capitano, come in gara3, e la squadra ne trae un visibile beneficio; Fontana, è una soddisfazione personale per uno che ha sempre creduto in questo giocatore, che esce dal weekend con una media battuta ancora poco soddisfacente, ma con 3 punti battuti a casa al suo attivo, che gli valgono un metro di pizza. 

DISCRETI: Corradini, nel rilievo di gara2 emerge la sua condizione di "mezzo servizio", e fa bene Mazzotti ad interrompere un'inerzia che rischiava di renderlo protagonista negativo del pomeriggio. In serata infatti il ragazzo si riprende bene, ancora difficoltà di controllo, ma comunque un ottimo rilievo, con una sola valida concessa; Rigoli, quest'anno a fasi alterne in attacco, sempre bene in difesa, in questo weekend molte cose utili al suo attivo; Antigua, un braccio al fulmicotone lo rende in questo momento il miglior ricevitore del torneo, ed ancora una volta gli si perdonano le sciocchezze in attacco; Sheldon, quando conta e si avvicina il nostro David al box di battuta c'è sempre da aspettarsi qualcosa di buono, come avviene puntualmente in gara3; Dallospedale, in un weekend decisamente sofferto, trova il modo di lasciare un segno tangibile della sua presenza battendo i punti vincenti in gara3, e rimedia alla scarsa vena al box, con ottimi movimenti sulle basi e colpi come bunt, non certo fra i migliori del suo repertorio, ma riusciti ottimamente. 

SUFFICIENTI: Solano, condizionato dai malanni ad un ginocchio, vive un weekend di tutta tranquillità, riposando in gara3; Urueta, le voci di taglio purtroppo non lo toccano, ed è sempre il solito ed inconcludente Pipe, il quale però si fa apprezzare per una corsona in gara3, successiva ad un colpito, e ad una base per ball guadagnata in una circostanza che lo vedeva con il compito di eseguire un bunt, evento di una certa rarità, che avevamo visto probabilmente solo quando c'era ancora la "lima" Dall'Olio.

INSUFFICIENTI: Cretis, è anche lui un essere umano, chissà se è stata una semplice serata negativa, oppure il peso di raggiungere Glorioso come numero di partite vinte; Liverziani, al di là delle solite basi che sapientemente sa guadagnarsi, e del terrore che continua ad incutere a chi gliele regala, anche intenzionalmente, manca ancora l'acuto, la zampata vincente, ed in questo trittico anche la quantità e la media battuta.

Mazzotti & C., Una conduzione ai limiti della perfezione, in particolare come gestione dei lanciatori. Se la squadra non batte, allora avanti con le rubate, con i bunt ed altre alchimie.

    punti H / AB BAVE RBI E     punti H / AB BAVE RBI E
gara1 Italeri 5 5 / 27 185 3 0 VS Telemarket 1 5 / 31 161 1 4
gara2 Italeri 3 5 / 27 185 2 0 VS Telemarket 1 6 / 31 194 1 1
gara3 Italeri 8 10 / 30 333 7 1 VS Telemarket 5 10 / 33 303 5 3
totale Italeri 16 20 / 84 238 12 1 VS Telemarket 7 21 / 95 221 7 8

Le altre squadre

Ancora sugli scudi Grosseto, che mantiene la testa solitaria in classifica, andando a vincere tre gare con autorità in quel di Paternò, con i siciliani ripiombati nell'oblio dopo due weekend consecutivi senza vittorie. Prosegue invece la crisi di Nettuno, che si aggiudica la sola gara 2 contro un Modena corsaro e in crescita. Ottimo stato di salute di Parma, giunti alla sesta vittoria consecutiva che vale il quarto posto in solitario, ai danni di un San Marino un po' in caduta libera, e sconfitto a domicilio. Nel "derby dei poveri" Anzio espugna per due volte il diamante di Rho, condannando i lombardi ad una retrocessione ormai certa, e preservando per se stessa una speranza di rimonta, verosimilmente ai danni di Paternò, dalla quale è separata da appena due vittorie.

Il dominio maremmano è sempre più evidente, e il ruolino della Prink ricorda tanto quello che fu della stessa Italeri l'anno scorso, una Fortitudo che però ribatte colpo su colpo, pur senza impressionare, e ad una settimana di distanza appare ancor più di fondamentale importanza la vittoria in gara3 allo Jannella.

Statistiche e classifica

statistiche lanciatori

lanciatore gara spec. inning l. h bb k er
Matos 1 WO 9.0 5 4 12 1
Betto 2 WO 7.0 4 1 4 0
Corradini 2 R 0.2 2 0 0 1
Milano 2 SA 1.1 0 0 2 0
Cretis 3 ST 4.0 8 0 4 3
Corradini 3 R 2.2 1 2 1 0
Milano 3 WO 2.1 1 1 2 1
totale italeri       21 8 25 6

statistiche battitori

battitore valide turni a.b. media punti b.c. extrabase altro
Sheldon 3 6 500 0 1 2b 1 sh
Frignani 5 11 455 2 2 2b  
Pantaleoni 4 10 400 2   1 sb, 1 gwrbi, 1 E
Dallospedale 2 10 200 2   3 sb, 2 sh, 1 gwrbi
Fontana 2 11 182 3 1 2b 1 sb
Solano 1 6 167 1   1 sf, 1 gwrbi
Liverziani 1 7 143 1   1 sf, 1 sb, 1 cs
Antigua 1 9 111 1   1 sf, 1 sh
Rigoli 1 9 111 0   2 sb, 1 sh
Urueta 0 5 0 0    
totale Italeri 20 84 238 12 4 2b 3 sf, 5 sh, 8 sb, 1 cs, 1 E

classifica dopo la settima giornata

squadra                vinte perse  pct. differenza

Prink Grosseto          18     3    857      ==

Italeri Bologna         17     4    810       1

Danesi Nettuno          14     7    667       4

Ceci & Negri Parma      12     9    571       6

Fiume Modena            11    10    524       7

T&A San Marino           9    12    429       9

Città Normanni Paternò   8    13    381      10

Telemarket Rimini        8    13    381      10

Elettron Anzio           6    15    286      12

Saim Rajo Ambrosiano     2    19    096      16