BASEBALL EUROPEAN CUP 2004

MOLTO DELUSI

La forse peggiore prestazione della Fortitudo Italeri degli ultimi anni avviene proprio nella finale europea. Matos poco protetto da una difesa inguardabile, inaccettabile, amatoriale; solo Milano limita i danni, ma a giochi ormai chiusi. In attacco due fiammate di Liverziani e Sheldon, poi il vuoto totale.

Ai forti olandesi la meritata riconferma ai massimi livelli europei, ma dall'Italeri ci si attendeva una prova di maggiore orgoglio ed una eventuale sconfitta più decorosa, senza nulla togliere ai ragazzi, evidentemente traditi dall'emozione.


Gara1 - Gara2 - Gara3 - Semifinale - Finale

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Gara1: MR. COCKER HCAW (NED) vs. FORTITUDO BOLOGNA, Serravalle (Rsm) 15.06.04

Nel segno di Jesus Matos e della difesa biancoblù.

La disfida si presentava difficile ed irta di pericoli, vuoi per la caratura dell'avversario e in particolare del suo pitcher partente, vuoi per l'orario (10 del mattino), vuoi per le scorie del weekend contro Nettuno, vuoi per i pochi giorni di riposo concessi a Matos dalla gara da lui lanciata venerdì scorso. La partita, per palati estremamente fini, non ha deluso le attese, e l'Italeri si è fatta trovare perfettamente pronta ad una sfida internazionale di alto livello, conclusa per 1 a 0 dopo appena due ore di gioco, sostenuta dalla straordinaria prestazione del proprio pitcher partente, Jesus Matos, autore di una completa no hit, aiutato da una splendida difesa, con vere e proprie prodezze da parte di Sheldon, Frignani ed anche Liverziani in occasione dell'ultimissimo out. Fino al settimo inning (esattamente 6.2) il nostro pitcher stava disputando un perfect game, poi ha concesso la prima base agli avversari (4 ball), con l'uomo che ruba la seconda - e sarà l'unica volta che gli olandesi raggiungeranno una posizione punto - replicando nell'inning successivo con il leadoff, poi eliminato da un doppio gioco da urlo confezionato da Sheldon, che prima raccoglie al volo una linea, poi spedisce un siluro in prima a Liverziani che coglie fuori base l'attonito corridore, e dà un bel colpo di grazia alle ambizioni olandesi. La partita difensiva dell'Italeri è impreziosita dalle 11 eliminazioni al piatto da parte di Matos e da un altro paio di azioni difensive "da Major", al quarto inning Sheldon neutralizza una battuta insidiosissima di Milliard e spara in prima per l'out (poteva diventare un doppio o triplo), al sesto inning Frignani raccoglie al volo con un tuffo spettacolare una lunga e potente battuta del leadoff (Cranston) che a sua volta poteva diventare un extrabase, difendendo il vantaggio appena siglato dall'Italeri, ma notevole è anche la presa di Liverziani per l'ultimo out del match, con assistenza all'accorrente Matos che completa la sua straordinaria gara eliminando l'ultimo uomo affrontato.

Dunque, goleador e portieri. Il goleador, intendendo chi ha materialmente segnato il punto, è David Rigoli, "mandato a rete", come veniva commentato sugli spalti, da Claudio Liverziani, autore della volata di sacrificio che vale la vittoria. In realtà l'Italeri ha cominciato da subito a colpire, anche se con moderazione, il forte pitcher olandese, quel Calvin Maduro ex stella dei Baltimore Orioles (come ci ricorda Simone Motola): al primo inning David Rigoli aveva ripreso il discorso interrotto con l'unica valida realizzata nel weekend, il triplo dell'ultimo suo turno di battuta in gara3 con Nettuno, replicando con un singolo, poi andando in seconda su sacrificio di Dallospedale ed in terza sull'eliminazione di Liverziani, ma Solano non ne approfittava. Al terzo inning Pantaleoni (leadoff) piazzava subito un doppio al centro, ma l'Italeri sprecava la ghiotta occasione, con il Panta che giungeva solo in terza. Dopo due inning senza emozioni offensive, al sesto inning arrivava il momento decisivo: con Sheldon out, Rigoli andava ancora in valida (a destra) e stavolta il Dallo lo seguiva con un gran doppio non raccolto dall'esterno centro avversario, con Rigoli che poteva andare in terza base e segnare punto sulla successiva volata al centro di Liverziani. Al settimo inning ancora il leadoff in base, con Frignani che conquistava una base ball, ma ancora la Fortitudo non ne approfittava (alla fine 7 rimasti in base contro 1 degli olandesi). All'ottavo inning la Fortitudo sembra poter arrotondare, ancora con il leadoff subito in prima grazie ad una valida di David Sheldon; questa volta Rigoli si fa eliminare, ma Dallospedale replica il doppio, questa volta a destra, ma Sheldon viene bloccato in terza, e né Liverziani, né Solano sono in grado di mandare i due compagni a casa base. Al nono ancora il leadoff in base, per un errore difensivo su una battuta di Frignani, ma anche in questo caso la Fortitudo ha già la testa alla successiva ed ultima difesa e si finisce con un niente di fatto. Tanto basta per la prima vittoria.

Una vittoria importante perché questa partita, dall'altissimo valore tecnico, aveva tutte le caratteristiche di uno spareggio, perché sembrava scritto che una di queste due ottime squadre dovesse fungere da agnello sacrificale al cospetto di un San Marino che molti vogliono almeno in semifinale. Dunque ancor più corretta la scelta di utilizzare da subito il nostro miglior pitcher, Jesus Matos, e di farlo rimanere in pedana fino alla fine, vista la caratura della sua prestazione ed i pochi lanci effettuati, malgrado la completa. Il non aver dovuto utilizzare rilievi è ossigeno puro per il nostro monte di lancio, che ora teme molto di meno il tour de force che l'attende nei prossimi giorni, e lo stesso Matos sarà certamente disponibile ed in forma per la partita di sabato, che speriamo davvero valga una posta in gioco molto alta. Nella seconda gara contro i tedeschi del Paderborn, che tutti danno come squadra debole del girone, ma è meglio non fidarsi, ci sarà la possibilità credo di alternare i nostri lanciatori, preservando i partenti italiani per le due successive partite più impegnative. Si è detto delle perle difensive, ma va anche sottolineata la prova offensiva di Dallospedale, autore di due doppi straordinari e di una smorzata di sacrificio, di David Rigoli, autore di due singoli. Fra gli altri sette battitori solo in due sono stati in grado di colpire il forte pitcher avversario: Pantaleoni e Sheldon, mentre Liverziani questa volta si è fatto trovar ben presente nel momento decisivo, con la volata di sacrificio che è il punto vincente battuto a casa. Per quanto riguarda Antigua, è stato autore di un 1 su 2 nei bunt, specialità non certo in cima alle sue preferenze ed attitudini. Sotto tono in attacco Solano e Fontana.

Statistiche

Lanciatori: Matos (WO), 9.0 ip, 0 h, 2 bb, 11 k, 0 er; Maduro (LO), 9.0 ip, 6 h, 1 bb, 2 k, 1 er.
Battitori Italeri: Rigoli 2 su 4, Dallospedale 2 su 3 (2 2b, 1 sh), Liverziani 0 su 3 (1 rbi, 1 sf), Solano 0 su 4, Frignani 0 su 3 (1 bb), Antigua 0 su 3 (1 sh), Fontana 0 su 4, Pantaleoni 1 su 4 (1 2b), Sheldon 1 su 3. In difesa formazione tipo. DH Fontana.


Gara2: FORTITUDO BOLOGNA vs. PADERBORN (GER), Riccione (I - Rn) 16.06.04

Più difficile del previsto e di quanto dica il punteggio finale

La sfida con i tedeschi del Paderborn, vincenti a sorpresa nella gara d'esordio contro i padroni di casa del San Marino, è da prendere con le molle, malgrado i pronostici della vigilia. Il risultato finale di 8 a 2 per i biancoblù non deve trarre in inganno, in quanto maturato nell'ultimo terzo di gara, fino a quel momento condotta dall'Italeri con il minimo vantaggio. A dire il vero la Fortitudo comincia nel migliore dei modi, facendo presupporre un pomeriggio tranquillo in quel di Riccione: Frignani manda a casa già al primo inning sia Rigoli (valida per lui) che Dallospedale (colpito), mentre al secondo inning è Rigoli a mandare a casa per il 3 a 0, con una volata di sacrificio, David Sheldon autore di un triplo. Arriva comunque la reazione dei tedeschi al terzo inning, anche se già in precedenza avevano colpito il nostro partente, Todd Incantalupo, autore comunque di una buona prova, una preziosissima completa da 2 pgl. Due punti entrati per un paio di valide in successione, concretizzate da una volata di sacrificio ed un'altra valida. Da quel momento però il pitcher biancoblù concederà poco o nulla, ma anche dall'altra parte il partente tedesco, il dominicano Ozuna, non scherza, ed i punti della tranquillità arrivano solo quando il lanciatore si stanca e viene poi sostituito da un rilievo non certo di primo livello. Al settimo Rigoli conquista una base ball, poi va in seconda per un perfetto bunt di Dallospedale, indi in terza per una battuta in scelta difesa di Liverziani. Solano batte, ma l'esterno non raccoglie ed entra un punto, poi sulla successiva battuta di Frignani arriva un errore di tiro del terza base, comunque buon elemento, ed entra il punto del 5 a 2. All'ottava ripresa viene sostituito Ozuna, ormai cotto, non solo dal sole, peraltro non cocente grazie ad una piacevole brezza marina, ed il rilievo Fechtig comincia a subire valide come se piovesse, anche se alla fine il conto sarà curiosamente 11 a 9 a favore dei tedeschi. Entrano dunque i punti dell'8 a 2 grazie alle valide di Pantaleoni, Rigoli, Dallospedale e Liverziani, alla volata di sacrificio di Sheldon e altri errori.

Prova concreta dell'Italeri, capace di sfruttare ogni momento di defaillance degli avversari. Ciò non avviene dall'altra parte, terzo inning escluso. Da rimarcare comunque la prova di Todd Incantalupo, nonostante le numerose valide subite da parte del combattivo attacco tedesco. Sugli scudi ancora David Rigoli, autore di un ottimo 3 su 3, una base ball e una volata di sacrificio. Ottima anche la prestazione di Sheldon, e fondamentale la battuta di Frignani che ha portato i primi due punti, per poter iniziare la gara in discesa. La completa di Incantalupo permette di mantenere i nostri rilievi praticamente intonsi. Tra l'altro, con la seconda sconfitta di San Marino, gara3 diventa ininfluente ai fini della classifica, in quanto l'Italeri è già prima del girone, e aspetta solo di sapere la seconda dell'altro girone con la quale disputare la semifinale di venerdì. Dunque niente sforzi in gara tre sia sul monte di lancio che in campo, dove ci si attende venga concesso un turno di riposo ai giocatori bisognosi di recupero o reduci da infortuni, a partire da Solano, apparso non troppo lucido in attacco in queste due gare, e magari sarebbe bene altresì far riposare Antigua, un vero e proprio forzato dietro al piatto.  

Statistiche

Lanciatori: Incantalupo (WO), 9.0 ip, 11 h, 1 bb, 8 k, 2 er; Ozuna (LO), 7.0 ip, 5 h, 5 bb, 2 k, 4 er; Fechfig (RF), 1.0 ip, 4h, 0 bb, 0 k, 2 er.
Battitori Italeri: Rigoli 3 su 3 (1 rbi, 1 sf, 1 bb), Dallospedale 1 su 4 (1 sh), Liverziani 1 su 3 (1 rbi, 1 bb, 1 hp), Solano 0 su 4 (1 bb), Frignani 1 su 4 (2 rbi), Antigua 0 su 4, Urueta 0 su 3 (1 bb), Pantaleoni 1 su 3 (1 bb), Sheldon 2 su 3 (1 3b, 1 rbi, 1 sf). In difesa formazione tipo. DH Urueta


Gara3: FORTITUDO BOLOGNA vs. T&A SAN MARINO (RSM), Serravalle (Rsm) 17.06.04

Inutile sconfitta nel derby

Doveva essere la gara decisiva per determinare la prima del girone, invece è diventata una partita il cui esito era totalmente ininfluente ai fini della classifica finale, che avrebbe visto in ogni caso l'Italeri prima e la T&A quarta. Il San Marino, dunque, ottiene la "vittoria della bandiera", grazie ad una Fortitudo che ha giocato con il freno a mano tirato, attenta a non far stancare troppo, né tanto meno infortunare, i propri battitori e contemporaneamente andare ancora al risparmio dei pitcher. Antigua viene risparmiato dietro il piatto (a ricevere Bidi Landuzzi) ed è utilizzato come dh, mentre Fontana è all'esterno destro, al posto di Pantaleoni. Durante la gara vengono avvicendati anche Frignani, Landuzzi, Sheldon e Solano, mentre fra i lanciatori viene utilizzato Betto per i primi sei inning, poi Corradini e Milano un inning a testa "per scaldarsi", con il compito di chiudere la gara affidato a Fabio Frignani.

La partita, comunque di un certo interesse, vede una buona tenuta da parte dei pitcher partenti, con Scarcella in grado di tenere a freno le mazze biancoblù. La T&A segna due punti al quarto inning, grazie ad una base ball, un doppio di McNamara, un'altra valida di Finetti ed una volata di sacrificio di Rovinelli, punteggio poi arrotondato nel quarto inning, con un solo homer centrale di Collicchio. Da quel momento l'Italeri ha chiuso la saracinesca, ma non ha avuto la forza, o forse la volontà, di reagire e riprendere in mano il match, salvo al sesto inning, quando abbiamo riempito le basi con zero out, e negli ultimi due inning quando a rilevare Scarcella sono saliti sul monte prima Nyari, poi Mangeri. Con Nyari la Fortitudo ha avuto Rigoli in terza base, per triplo, ma non è stata in grado di mandarlo a casa, mentre all'ultimo inning, con Mangeri sul monte, c'è stata addirittura la palla per il sorpasso, perché Fontana si è trovato a battere con i corridori agli angoli, ma ne è sortita "solo" una volata di sacrificio, per il punto della bandiera.

Poco da commentare su una partita che aveva il valore di un'amichevole. L'unica considerazione che viene spontanea è che fino ad ora la Fortitudo, pur essendo inserita nel girone più difficile, ha avuto, o meglio si è guadagnata, una strada abbastanza in discesa, potendo praticamente preservare intonsi i propri rilievi ed il proprio lanciatore italiano migliore per la semifinale. Le indicazioni pervenute dall'attacco indicano in Rigoli il battitore più in forma di questo torneo. Questa volta David ha scelto il momento giusto per presentarsi e farsi trovare pronto, nonostante il cattivo rendimento in campionato. I campioni si vedono anche in questo: nello scorso playoff era toccato in particolar modo a Liverziani ed Antigua, ma non solo, questa volta abbiamo Rigoli, e speriamo davvero regga così fino alla fine...

Statistiche

Lanciatori: Betto (LO), 6.0 ip, 5 h, 4 bb, 1 k, 3 er; Milano (R), 1.0 ip, 0 h, 0 bb, 0 k, 0 er; Corradini (R), 1.0 ip, 1 h, 0 bb, 3 k, 0 er; F. Frignani (RF) 1.0 ip, 0 h, 1 bb, 0 k, 0 er;  Scarcella (WO), 7.0 ip, 3 h, 2 bb, 3 k, 0 er; Nyari (R), 1.0 ip, 2 h, 0 bb, 1 k, 0 er; Mangieri (SA), 1.0 ip, 2 h, 1 bb, 1 k, 1 er.
Battitori Italeri: Rigoli 2 su 4 (1 3b, 1 bb), Dallospedale 0 su 5, Liverziani 1 su 4, Solano 1 su 2, [Pantaleoni 0 su 2], Frignani 0 su 2, [Breveglieri 1 su 2] Antigua 1 su 4, Fontana 0 su 2 (1 rbi, 1 sf, 1 bb), Landuzzi 1 su 3, [Deligia 0 su 1]  Sheldon 0 su 1, [Urueta 0 su 2 (1 bb)]. DH Antigua


Semifinale: FORTITUDO BOLOGNA vs. DACI BRNO (CZE), Serravalle (Rsm) 18.06.04

IN FINALE !!!! Nel segno del "Frantoio

Un fuoricampo interno da quattro punti è una delle tante rarità che ci offre il fantastico sport del batti e corri, e Robert Fontana, che ne è stato l'autore, se ne ricorderà per parecchio tempo, e per parecchio tempo se ne ricorderanno i sostenitori bolognesi che hanno avuto la fortuna di vederlo. Robert ora è un "eroe", e sono veramente strafelice perché se lo merita davvero, ed ha dimostrato, se ce ne fosse bisogno, di non essere un semplice rinforzo a questa squadra di campioni, ma uno dei campioni di questa fantastica squadra, comunque vada. Siccome la F del "beisbòl", contrariamente - ahimé -  ai cugini della palla a spicchi, ha nella sua storia anche la bella abitudine di saper vincere .... vabbé non dico altro.

La storia di questa partita racconta di una Fortitudo decisa fin da subito a far capire che la parentesi del giorno prima era stata davvero una parentesi, e va subito a segno già al primo inning. Il solito Rigoli batte subito valido, poi arriva fino alla terza base, dopo una rubata, sull'eliminazione di Dallospedale, poi a casa su un errore difensivo dei Cechi, temutissimi alla vigilia. Arriva subito il pareggio: un errore di Liverziani fa arrivare in seconda un battitore ceco, poi mandato a casa da un singolo di un compagno, ma l'Italeri non demorde, e ripassa in vantaggio nella seconda parte della seconda ripresa, grazie a un triplo del sempre più gasato Rigoli, che manda a casa Pantaleoni (base ball). Nell'inning successivo la svolta del match, con Frignani e Solano a batter valido e Antigua a ricevere una base (altra rarità). E' il turno di Fontana per entrare nella storia, e probabilmente Robert si sarebbe anche accontentato di mandare a casa un compagno con una volata di sacrificio, ma la sua lunga battuta non è preda del guanto proteso in tuffo dell'esterno avversario, poi la palla si perde e Robert viene fatto girare verso casa base, per il punto del 6 a 1. I cechi vanno in tilt completo, e il frastornato pitcher prima colpisce Pantaleoni, che viene ignorato dalla difesa mentre ruba la seconda, poi il "furto" si ripete per la terza, e basta una volata di Sheldon per chiudere l'inning già sul 7 a 1. L'orgoglio ceco, tuttavia, provoca una reazione capace di mettere in difficoltà Cretis e la difesa biancoblù, quando al quarto inning due valide ed un doppio fruttano per fortuna un solo punto. Ma altri due punti arrivano al sesto inning, grazie a un singolo, un triplo ed una volata di sacrificio. Con il vantaggio ridotto a soli tre punti l'Italeri ha il dovere di tornare a farsi sentire, e arriva subito nella seconda metà dell'inning una reazione che sfrutta la stanchezza del pitcher partente e le incertezze del rilievo, condite da un balk ed errori difensivi, capaci di riportare l'Italeri di nuovo ad un vantaggio più consistente (9 a 4), per chiudere poi i conti all'ottavo inning, quando un doppio di Solano manda a casa due compagni in base per ball, poi lo stesso dominicano segna il dodicesimo punto, grazie ad una volata di sacrificio del connazionale Antigua. Ancora una volta il compito di chiudere il match è riservato a Fabio Frignani, che limita i danni subendo un solo punto, ed ancora una volta i nostri rilievi sono risparmiati per l'importante finale di domani, un obiettivo raggiunto dopo 18 anni di attesa.

La Fortitudo si è fatta trovare pronta per questa importante prova, soprattutto in attacco dove, oltre al solito Rigoli, si è visto il capitano, Lele Frignani, e si è tornato a vedere Fausto Solano, anche se per i motivi sopra citati l'eroe di giornata è un certo Robert Fontana. Cretis ha sofferto di fronte ad un attacco non certo domo e rassegnato, ottenendo il risultato di limitare i danni al minimo necessario, tenendo anche conto che il primo punto segnato dai cechi non gli va certo attribuito. E comunque, anche Rollo è riuscito a "far risparmiare" il nostro monte di lancio, che in vista della gara di domani è di tutto rispetto, con un Matos che speriamo abbia completamente recuperato le fatiche di martedì, che avrà comunque alle spalle due rilievi come Corradini e Milano praticamente intonsi. Dallo svolgimento di questa partita e delle precedenti emerge quanto ogni uomo schierato da Mazzotti sia stato importante al fine del raggiungimento della finale europea, ed ulteriori commenti vanno riservati al dopo partita di domani sera, contro i quasi invincibili Neptunus di Rotterdam, che hanno asfaltato i connazionali che con tanta difficoltà battemmo nella gara d'esordio. Siccome il baseball è una questione di centimetri, giochiamo su quel "quasi".

Statistiche

Lanciatori: Cretis (WO), 8.0 ip, 7 h, 0 bb, 5 k, 3 er; F. Frignani (RF), 1.0 ip, 3 h, 1 bb, 0 k, 1 er; Yatsyuk (LO), 5.0 ip, 9 h, 3 bb, 1 k, 9 er; Minarik (RF), 3.0 ip, 4 h, 2 bb, 0 k, 3 er.
Battitori Italeri: Rigoli 2 su 4 (1 rbi, 1 3b, 1 bb), Dallospedale 1 su 4 (1 bb, 1 sb), Liverziani 1 su 4 (1 bb, 1 sb), Solano 2 su 5 (2 rbi, 1 2b), Frignani 3 su 4 (1 rbi), Antigua 1 su 3 (1 rbi, 1 sf, 1 bb), Fontana 2 su 5 (4 rbi, 1 hr), Pantaleoni 1 su 3 (1 bb, 1 hp, 3 sb), Sheldon 0 su 4 (1 rbi). In difesa formazione tipo. DH Fontana


Finale: NEPTUNUS ROTTERDAM vs. FORTITUDO BOLOGNA, Serravalle (Rsm) 19.06.04

Italeri tradita dall'emozione, purtroppo non c'è partita.

Veramente difficile commentare una prestazione di questo tipo, perché il divario fra le squadre in campo a San Marino era talmente ampio da far pensare, in alcuni momenti, ad un confronto fra una squadra di A1 ed un'altra come minimo di A2, ed in alcuni momenti quasi amatoriale. Inspiegabile l'atteggiamento dei biancoblù, se non ci si rivolge alle categorie dell'emozione, dell'inesperienza a questi livelli. Ancor più inspiegabile come certi giocatori che vestono da anni i panni della nazionale, e sono pronti a difendere i colori della maglia azzurra ad Atene, o anche certi stranieri, che hanno sostenuto di peso la squadra nella prima parte del torneo, possano essersi resi protagonisti di una serata così storta, in difesa e in attacco. Mi riferisco in particolare a Solano e Dallospedale, assunti a simbolo della "barca biancoblù" perché artefici di errori marchiani e di un atteggiamento negativo anche al box, ma pochi davvero possono salvarsi dal naufragio, se non Fabio Milano, che si dimostra ancora una volta affidabile nel suo ruolo, ed in parte Claudio Liverziani, che in attacco prova a suonar la carica con un solo homer, che rimarrà l'unico punto segnato dalla Fortitudo. Cerca di imitarlo David Sheldon, ma la sua battuta si stampa sulla recinzione, e i compagni che lo seguono sono del tutto incapaci di portarlo a casa, compreso David Rigoli, che spegne proprio in finale quella striscia di partite eccellenti che lo potevano laureare mvp del torneo.

Voglio chiarire che, oltre alla delusione, non c'è alcuna cattiveria nelle mie affermazioni, che si limitano a fotografare la realtà di una partita vista ieri sera. I ragazzi sono comunque ampiamente giustificati, anche e soprattutto per quanto hanno fatto vedere fino alla finale e complessivamente negli ultimi anni, e comunque il secondo posto (lo dice uno ormai abitudinario del luogo) è una posizione di tutto onore, si gode una bella vista da lassù, soprattutto quando si hanno di fronte avversari di quel calibro. Se si trattasse di atleti professionisti pagati profumatamente, probabilmente le considerazioni potrebbero essere diverse, ma in questo caso no, non me la sento proprio di crocefiggere questi splendidi ragazzi, che mantengono intatto il loro onore, malgrado questa sconfitta poco onorevole. Poco si poteva fare ieri sera per invertire la tendenza, ma anche qualche scelta tecnica ha lasciato alcuni dubbi, e c'è da chiedersi cosa sarebbe successo se si fosse operato in modo diverso. Al secondo inning Solano andava in base per ball, poi sulla battuta di Lele Frignani, il capitano era eliminato millimetricamente, e Solano fatto girare colpevolmente in terza base, dove era a sua volta eliminato. Sappiamo che Fausto attualmente non è certo il nostro miglior corridore sulle basi, anche a causa dell'infortunio al ginocchio dal quale è reduce. Probabilmente era più lineare un'altra scelta, quella di provare a mandare Solano in seconda con un bunt, poi sperare in una valida di Antigua o Fontana. La stessa sostituzione di Matos, che ha poche colpe a dire il vero, è stata anche contestata da qualche spettatore, ed è avvenuta in un momento difficile, a basi piene, e purtroppo una valida su Milano ha fatto entrare due punti (sul pgl del dominicano). Successivamente Milano è stato in grado di contenere le mazze olandesi, come obiettivamente Jesus non era riuscito, anche se, come detto, danneggiato dalla difesa. Allora ci si chiede se sarebbe stato meglio sostituire Matos all'inizio dell'inning in questione (il quarto), oppure farglielo concludere e sostituirlo in quello successivo.

Sono tutte disquisizioni che lasciano il tempo che trovano, perché fatte a posteriori. Il baseball è così, e la stessa scelta che ha premiato gli olandesi (sostituire il pitcher nel corso del quarto inning) ci ha condannati definitivamente, ma non si può provare quale esito avrebbe dato anticipare o posticipare la nostra analoga scelta. In ogni caso la quasi totale inconsistenza dell'attacco fortitudino ci avrebbe comunque condannato ad una sconfitta certa, magari più stretta, ma indubbiamente inevitabile.

Per la cronaca, i Neptunus schierano Cordemans, temutissimo pitcher, che ha poche difficoltà a chiudere il primo inning con tre su e tre giù, nonostante qualche piccola difficoltà a centrare l'area di strike. Nella seconda parte invece battono subito gli olandesi con il leadoff Comenencia, sulla quale valida il miglior Sheldon avrebbe anche potuto far qualcosa di più, mentre sulla successiva battuta di Benner era Liverziani, con un errore, a sprecare l'assistenza dello stesso Sheldon. Con due uomini in base, arriva puntuale e perfetto il bunt degli olandesi, ed i successivi due punti battuti a casa da una valida un po' fortunosa di Legito. La botta è tremenda, ed è ancor più tremenda l'azione del secondo inning precedentemente descritta, che impedisce all'Italeri quanto meno di accorciare le distanze. Nella seconda parte dell'inning il nervosismo biancoblù diviene ancor più evidente: con due out e due uomini sulle basi, Dallospedale si fa incredibilmente scavalcare da una rimbalzante di Comenencia, che non viene classificata errore, ma dalle tribune l'impressione è di un atteggiamento difensivo a dir poco allegro, che frutta il 3 a 0. Il terzo inning vede Pantaleoni (colpito) arrivare sino in terza, anche grazie ad una rubata e ad una palla mancata, ma gli attaccanti biancoblù non sfruttano, con Rigoli che, sul conto pieno, spreca tutto trasformando un probabile ball in un pop altissimo e facile preda della difesa. Nella seconda parte entra un'altro punto olandese, anche questa volta in modo rocambolesco, con Rigoli che prima compie una bella eliminazione al volo su una battuta lunga, poi si protende per raccoglierne una successiva corta, ma gli arbitri dicono che la pallina ha toccato il suolo, poi lo stesso battitore è colto rubando in seconda, ma a Solano cade la pallina (!?!), e gli olandesi puniscono, con un altro texas fortunoso per il 4 a 0. La rabbia biancoblù esplode al quarto inning con un solo homer di Liverziani, lungo sul centrodestra del campo, e successivamente si riescono anche a riempire le basi con due out (2 basi ball e un errore), fruttando il cambio del pitcher olandese, ma con Becker in pedana (perfetto o quasi fino alla fine) Pantaleoni spreca l'occasione del potenziale pareggio o addirittura vantaggio biancoblù, che avrebbe potuto cambiare le sorti del match. Nella seconda metà dell'inning viene confermato Matos, che ripaga con un K, ma dal secondo battitore arriva una valida che un buon interbase avrebbe anche potuto trattenere (ma il Solano di ieri era tutt'altro che un buon interbase). Matos subisce l'ennesimo colpo e questa volta reagisce con un colpito e con un'altra battuta subita, questa volta ben difesa da Solano, che in società con Dallospedale non è poi in grado di completare una banale eliminazione, che sarebbe addirittura potuta sfociare in un doppio gioco. E' troppo anche per Mazzotti, e Matos paga per tutti. L'ingresso di Milano non evita la valida del 6 a 1, ma poi Fabio chiude bene l'inning e finalmente riesce a tenere a secco gli olandesi, almeno fino all'ottavo, quando subisce un triplo, concretizzato con il settimo punto olandese da un lancio pazzo, dell'ormai stanco rilievo bolognese, mentre il punto dell'8 a 1 arriva con una battuta in scelta difesa, con Corradini sul monte, segnato da Benner, in terza base per una battuta su Milano, difesa ancora una volta malissimo dai compagni. La Fortitudo, dal fuoricampo di Liverziani in poi, fa poco o nulla per ottenere uno straccio di rimonta, ed anche l'arrivo di Sheldon in terza base all'ottavo inning viene vanificato dai compagni.

L'Italeri chiude la gara con un eloquente 2 su 29 e ora dovrà rimboccarsi le maniche per potersi re-immergere nel campionato italiano, che presenta subito da venerdì prossimo un ospite al Falchi che potrebbe crearci più di un grattacapo, quel Paternò che nel weekend ha umiliato il Nettuno, portandosi al quinto posto, assieme al risorto Rimini, che ha strapazzato i lombardi del Rho al loro domicilio, mentre Grosseto continua a volare solitario in testa alla classifica, con tre vittorie ad Anzio, anche se la terza di misura. Il derby Parma - Modena è invece avvincente, ed i ducali strappano le prime due partite, lasciando ai canarini un'agevole e netta vittoria in gara3. San Marino - Italeri sarà invece recuperata il 23 e 24 luglio, dunque tra poco più di un mese torneremo "sul luogo del delitto". 

Statistiche

Lanciatori: Matos (LO), 3.1 ip, 7 h, 1 bb, 3 k, 3 er; Milano (R), 4.0 ip, 4 h, 2 bb, 6 k, 1 er, 1 E; Corradini (RF), 0.2 ip, 0 h, 0 bb, 1 k, 0 er; Cordemans (ST), 3.2 ip, 1 h, 3 bb, 1 k, 1 er; Becker (WO), 5.1 ip, 1 h, 1 bb, 5 k, 0 er.
Battitori Italeri: Rigoli 0 su 4 (1 E), Dallospedale 0 su 4, Liverziani 1 su 3 (1 rbi, 1 hr, 1 bb, 1 E), Solano 0 su 3 (1 bb, 2 E), Frignani 0 su 3 (1 bb), Antigua 0 su 4, Fontana 0 su 3 (1 bb), Pantaleoni 0 su 2 ( 1 hp, 1 sb), Sheldon 1 su 3 (1 2b). In difesa formazione tipo. DH Fontana

Note ulteriori: 5 errori classificati, ma in realtà se ne potevano contare un altro paio. Solano due volte strikeout, una a testa per Dallospedale, Frignani (anche una battuta in doppio gioco), Pantaleoni e Sheldon. L'Italeri non ha potuto completare il quarto giro completo del lineup.

Statistiche totali Fortitudo Italeri all'european cup 2004

lanciatori:
Matos (1 WO, 1 LO), 12.1 ip, 7 h, 3 bb, 14 k, 3 er (erave 2.19), 1 hp
Incantalupo (1 WO), 9.0 ip, 11 h, 1 bb, 8 k, 2 er (erave 2.00), 1 E
Betto (1 LO), 6.0 ip, 5 h, 4 bb, 1 k, 3 er (erave 4.50), 2 hp
Cretis (1 WO), 8.0 ip, 7 h, 0 bb, 5 k, 3 er (erave 3.37)
Milano (2 R), 5.0 ip, 4 h, 2 bb, 6 k, 1 er (erave 1.80), 1 E, 1 wp
Corradini (1 R, 1 RF), 1.2 ip, 1 h, 0 bb, 4 k, 0 er (erave 0.00), 1 hp
F. Frignani (2 RF), 2.0 ip, 3 h, 2 bb, 0 k, 1 er (erave 4.50)

Totale Italeri: 3 WO, 2 LO, 44.0 ip, 38 h, 12 bb, 38 k, 13 er (erave 2.66), 4 hp, 1 wp

battitori:
Rigoli 9 su 19 (bave 474), 2 3b, 2 rbi, 3 bb, 1 sb, 1 sf, 1 E
Dallospedale 4 su 20 (bave 200), 2 2b, 1 bb, 1 sb, 2 sh
Liverziani 4 su 17 (bave 235), 1 hr1, 3 rbi, 3 bb, 1 hp, 1 sb, 1 sf, 2 E
Solano 3 su 18 (bave 167), 1 2b, 2 rbi, 2 bb, 2 E
D. Frignani 4 su 16 (bave 250), 3 rbi, 2 bb
Antigua 2 su 18 (bave 111), 1 rbi, 1 bb, 1 sh, 1 sf
Fontana 2 su 14 (bave 143), 1 hr4, 5 rbi, 2 bb, 1 sf
Pantaleoni 3 su 14 (bave 214), 1 2b, 2 bb, 1 hp, 4 sb
Sheldon 4 su 14 (bave 286), 1 2b, 1 3b, 2 rbi, 1 sf
Landuzzi 1 su 3 (bave 333)
Urueta 0 su 4, 2 bb
Breveglieri 1 su 2 (bave 500)
Deligia 0 su 1

Totale Italeri: 35 su 150 (bave 233), 5 2b, 3 3b, 2 hr, 17 rbi, 18 bb, 2 hp, 7 sb, 3 sh, 5 sf, 7 E

Giudizio finale sui singoli

lanciatori:

Jesus Matos (voto 7) un bel 10 per la gara d'esordio, un 5 per la finale, con l'aggravante che era appunto la finale, anche se la sua responsabilità nella sconfitta non arriva al 10%. Ha un po' il vizio di Maeda, talvolta ha fretta di chiudere l'eliminazione al piatto quando è al massimo vantaggio, e puntualmente becca valido. Ha "caricato poche volte la molla" nella finale, forse era stanco.

Todd Incantalupo (voto 7) per la vittoria e per come ha saputo riprendersi dopo una crisi, lanciando una completa (anche se con troppe valide a carico), ed in fondo sarebbe un rilievo.

Fabio Betto (voto 6) la partita non contava nulla, ma arriva una sconfitta che non fa mai bene, soprattutto per un pitcher che ha bisogno di trovare fiducia, soprattutto in se stesso. 4 basi regalate e 2 colpiti in sei inning dimostrano ancora una certa difficoltà nel controllo.

Rolando Cretis (voto 6.5) che questa volta è aiutato non poco dall'attacco per la vittoria in semifinale, ma denuncia di essere ancora in una fase di calo, che speriamo duri poco. Regge comunque per otto riprese.

Fabio Milano (voto 7) esegue sempre efficacemente il suo ruolo. Peccato per quella valida subita in finale, che chiude ogni residuo di speranza per l'Italeri, anche se i due punti vanno nel pgl di Matos. Evidentemente non gli porta bene entrare a basi piene in quel di San Marino (remember last year?), ma si riprende ottimamente e ferma l'attacco olandese, fino a quando regge la condizione (in fondo è abituato a lanciare un paio di inning a gara).

Fabio Frignani (voto 6.5) coraggio e dedizione. Ancora una volta c'è stato bisogno di lui per risparmiare fatiche al nostro monte corto.

Riccardo Corradini (non giudicabile) utilizzato con il contagocce, chiude con ben 4 eliminazioni al piatto su 1.2 inning giocati, una media non da lui. L'unico senza punti subiti. Non è comunque serio esprimere un giudizio.

battitori:

David Rigoli (voto 8) peccato che in finale non riesca distinguersi in quell'orrendo coro stonato, ma fino a quel momento è stato senza dubbio il miglior attaccante del torneo. Dopo San Marino ritroviamo un giocatore che fin'ora in campionato era stato al di sotto dei suoi rendimenti abituali. E' importante che in un torneo di questo genere, che paragoniamo ad una serie di playoff, arrivino questi segnali da Rigoli, che talvolta invece proprio nei playoff subisce dei cali.

Davide Dallospedale (voto 5) con il cuore insanguinato esprimo un voto di bocciatura ad uno dei miei pupilli, che non si era mosso male nelle prime 4 gare, senza strafare, ma la sua finale grida vendetta.

Claudio Liverziani (voto 6.5) luci ed ombre per il nostro Claudione, che però dà un segnale da campione in finale, purtroppo non raccolto dai compagni. La media battuta è bassa per lui, anche se in media con la squadra, e i 2 errori commessi (che stanno per lui diventando un vizio) calano di mezzo punto il suo voto, anche se chiude con 3 punti battuti a casa, e 3 basi ricevute gratuitamente, oltre un colpito.

Fausto Solano (voto 4) fa ancora peggio del suo compagno di reparto: la cerniera interbase - seconda base nella partita di finale è fatta di burro. Il miglior battitore del campionato italiano chiude questo torneo con un mestissimo 3 su 18, e, se togliamo il 2 su 5 ottenuto in semifinale, nelle altre quattro partite non è proprio esistito. I due punti battuti a casa e le due basi guadagnate migliorano le statistiche, ma non salvano una settimana da dimenticare in fretta. Speriamo il tutto sia dovuto alla fase post infortunio, che è sempre delicata per tutti.

Daniele Frignani (voto 6) questa volta il capitano non ha le forze per prendersi la squadra sulle spalle e aiutare Claudio. Anch'egli salva la media battuta grazie al 3 su 4 ottenuto in semifinale. Ha però anche il merito di sbloccare subito gara2 contro i sorprendenti tedeschi, e rimane fra i migliori difensori biancoblù, merito importante visto quanto è successo in finale, dunque sufficienza ampiamente meritata.

Nilson Antigua (voto 5.5) il nostro ricevitore chiude con una palla mancata, tre basi rubate e tre colti rubando, dunque prestazione come ormai ci ha abituato di tutto rispetto dietro al piatto. In attacco però chiude con la media pietosa di 111, realizzando appena 2 valide in tutto il torneo: poco. Una base ball, un bunt e una volata di sacrificio impreziosiscono il suo contributo, ma è ancora troppo poco.

Robert Fontana (voto 6) batte solo in semifinale, ma la prodezza già raccontata gli vale da sola la sufficienza ed un ottimo ricordo di questo torneo. Non aggiunge altro, salvo una volata di sacrificio e un paio di basi ball, chiudendo con una media battuta fra le peggiori.

David Sheldon (voto 7) alla fine questo esperto terza base è l'unico (Rigoli a parte) ad avvicinarsi alla media battuta di 300, condendo la propria prestazione con due extrabasi e una volata di sacrificio, oltre ai due punti battuti a casa, mentre in difesa è sempre lui, salvo una sola incertezza in finale, che però non è classificata errore. Addirittura da Major in gara1. Curiosamente è l'unico a non battere in semifinale.

Landuzzi, Urueta, Breveglieri, Deligia (non giudicabili) da rilevare comunque le due basi guadagnate dal Pipe, ma soprattutto le valide di Landuzzi e Breveglieri. Quest'ultimo e Deligia esordiscono in una competizione internazionale.

Mazzotti & C. (voto 6) in finale il team tecnico degli olandesi è sembrato più pronto a leggere il match, ma francamente sarebbe curioso addebitare la sconfitta alla conduzione tecnica, se non per il fatto di non essere stato in grado di porre in gruppo in tranquillità, perché il nervosismo della squadra in finale si poteva vedere ad occhio nudo. Ragionamento inverso per la prima partita.