CONVALESCENTI

Paternò blocca l'attacco biancoblù per 15 inning, cioè fino a quando regge il monte di lancio dei siciliani, che vincono gara1, nonostante un buon Matos. Poi l'Italeri si sblocca, sfruttando anche gli errori degli avversari.


Cronaca - Commento finale - Le altre squadre - Statistiche e classifica

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27 Giugno 2004. Torna la coppa del nonno nel frigo dei gelati del punto di ristoro del Falchi, e facile è la battuta dei miei amici del Loggione, quando mi vedono arrivare con l'ambito trofeo. Le scorie (radioattive?) dell'infausta finale di coppa si sono fatte sentire, eccome, in gara1, quando un certo Sanchez Lopez, di certo fra i primi 3 o 4 pitcher stranieri del nostro torneo, è riuscito ad imbavagliare per nove inning filati il nostro blasonato attacco, pur privo di due elementi come Dallospedale e Pantaleoni, rispettivamente, fino al weekend scorso, il secondo e terzo bastone biancoblù, per media battuta. Nulla è valsa la buona prova di Jesus Matos, ripresosi quasi completamente, salvo l'unica amnesia, che è costata ai nostri colori quei due punti subiti a metà gara, risultati poi decisivi per la meritata vittoria siciliana, con un piccolo patrimonio di uomini biancoblù lasciati aspettare invano sulle basi per quasi tutto il match la battuta di un compagno. Davvero un brutto film, con la replica il giorno successivo, nella partita del pomeriggio, almeno fino a quando il "bionico" Franklin Torres, a cavallo dei cento lanci, si è trasformato in lanciatore normale, categoria oltre la quale quest'anno i biancoblù sembrano non possedere il dono di vederne i lanci. Mai come nei primi 15 inning di questo trittico sono emersi i limiti mostrati fin'ora dal nostro attacco, versione 2004. Un lineup incapace di vedere i lanci dei pitcher buoni, o anche solo discreti (come Billisi), che poi si sfoga su quelli normali o scadenti: analisi che sarà approfondita nel commento finale. La sostanziale tenuta del monte di lancio della Fortitudo, malgrado il conclamato e confermato calo di Betto e Cretis, consente però due agevoli vittorie per la squadra di casa, conquistate fra il settimo inning di gara2 ed il settimo di gara3, quando in entrambe le occasioni era in pedana Franklin Torres, appunto con già oltre cento lanci sul groppone. La complicità degli avversari è talmente evidente che qualsiasi giudice potrebbe formulare una pesante condanna per favoreggiamento, visto l'atteggiamento difensivo e la mancanza di strategia offensiva mostrata dagli etnei, che in gara2 raccolgono solo le briciole prodotte dal proprio potente attacco, quasi sempre capace di arrivare comodamente e con il minimo sforzo alla seconda base. Per fortuna un calendario quasi sempre amico ci potrà aiutare nelle prossime settimane a leccarci le ferite morali e materiali. In questo quadro a luci ed ombre, non mancano le note liete, come la grande prova offensiva di Liverziani, il "ritorno di Solano", almeno come difensore e battitore di punti a casa, alcune altre buone prove offensive (Antigua, Frignani e Fontana) e le maiuscole prestazioni di Corradini e Milano, tornati da questo weekend a dividersi da buoni fratelli il bullpen soli soletti.

Cronaca

Gara1: un film visto già troppe volte quest'anno, con l'attacco Italeri incapace di capirci qualcosa sui lanci di Sanchez Lopez, che si conferma pitcher di tutto rispetto. L'Italeri colleziona la miseria di sei valide, anche se va in base altre sei volte, con colpiti, basi ball e 1 errore, concedendo al pitcher avversario una completa vincente con un solo punto subito. Nessun extrabase biancoblù, e questo è il motivo principale per il quale è arrivato solo un misero punticino, e dieci uomini fortitudini (dei quali 2 al settimo inning e addirittura 3 all'ottavo) sono rimasti invano ad attendere sulle basi qualcuno che li spedisse a casa. Il vantaggio Italeri è dovuto, manco a dirlo, ad una valida di Fausto Solano, che al terzo inning manda a casa Rigoli, autore di un valido, e poi in seconda grazie ad un bunt di Breveglieri, subentrato a Dallospedale, vittima di una leggera contrattura. L'assenza di Davide e di Pantaleoni, anch'egli out per un infortunio, diventa forse decisiva, visto che i compagni da quel momento non sono più praticamente in grado di battere valido. Quella di Solano, infatti, era la quarta valida serale dei biancoblù, ed alla fine, come detto, saranno solo sei. Il Paternò, dunque, ha gioco facile a vincere la partita, e lo fa rispondendo immediatamente al vantaggio Italeri, con due punti segnati al quarto inning, grazie ad un momentaneo calo di Matos, che si trova a subire prima un singolo di Di Mare, poi, con due out, il doppio di Agli per il pareggio, e la valida di Casimiro, che batte a casa il punto vincente. Da quel momento Matos è quasi perfetto, e quasi eguaglia la prova del pitcher avversario, anche come strikeout (11 a 10 per il siciliano, che però ha lanciato un inning in più), ma non serve a niente.

Gara2. Franklin Torres sembra bissare la prova di Sanchez Lopez, ed imbriglia l'attacco biancoblù per altri sei inning, che si aggiungono ai nove della partita precedente. Dall'altra parte Betto è in difficoltà contro i forti attaccanti etnei, che lo colpiscono praticamente in ogni inning, anche con battute extrabase, ma la sorte e la buona difesa dei compagni lo aiutano a subire il minimo possibile. Dunque è sacrosanto il vantaggio ospite al secondo inning, anche in virtù di due doppi di Casimiro e Rizzo. L'Italeri pareggia subito, in apertura del terzo inning, con un triplo di Rigoli, che manda a casa Sheldon, autore dell'unica sua valida del trittico, poi con zero out attende invano un compagno che lo mandi a casa per il punto del vantaggio. Prima dei due terzi di gara Corradini rileva Betto, ed i siciliani smettono di colpo di battere. Dall'altra parte invece, nella seconda parte del settimo inning, avviene il calo improvviso di Torres, che, complice anche la difesa, si trova a subire ben cinque punti, quelli che chiudono la partita. Con due uomini in base (valida Antigua e base ball a Urueta) e nessun out, il pitcher ospite sbaglia clamorosamente un pickoff, facendo entrare il primo punto, poi ci pensa Dallospedale, che aveva rilevato Landuzzi al box, con la valida del 3 a 1, lasciando poi il cuscino di prima a Fabio Frignani, poi arriva il triplo di Fontana, che manda a casa altri due punti (nel frattempo era passato in base anche Rigoli con una valida), ed infine una lunga battuta di Frignani, difesa malissimo da Pezzullo, vale il 6 a 1 finale. Corradini chiude benissimo con la sua seconda vittoria stagionale, mentre l'attacco Italeri decide di non infierire ulteriormente sul rilievo Nunzio Botta, che comunque concede alla Fortitudo altre due valide ed una base per ball all'ottavo inning. 

Gara3. Gara diversa contro Alibardi, che evidentemente al momento non rientra nella categoria dei buoni lanciatori, e nemmeno in quella dei discreti. Alibardi infatti mostra un controllo dei lanci alquanto precario, e manda in base diversi corridori biancoblù, già dal primo inning, quando entrano due punti praticamente grazie ad una sola valida, un doppio di Frignani. Ma è Solano a sbloccare le sorti del match, con una battuta in scelta difesa, con Rigoli, Fontana e Liverziani in base per ball, segue il citato doppio di Frignani per il 2 a 0. Al secondo inning Rigoli sfrutta un errore difensivo e ottiene la base, mentre a Fontana viene nuovamente regalata dal generoso Alibardi, ed entrambi vengono spediti a casa da un doppio di Claudio Liverziani. Tuttavia anche Cretis mostra le stesse difficoltà evidenziate da Betto nel pomeriggio, ed al quarto inning si trova a subire tre valide in sequenza, fra le quali il doppio per regola di Rizzo, che insieme ad un lancio pazzo valgono i due punti del Paternò, che non riuscirà più ad incrementare, anche in virtù dell'ottima salvezza di Milano. La Fortitudo invece ristabilisce immediatamente le distanze, e con gli interessi, grazie ad un doppio di Solano, che sparecchia le basi sul neo entrato Torres, il bionico, che si trova una situazione di basi piene ereditata da Alibardi, frutto di un grossolano errore di Casimiro con già due out, una valida di Fontana ed una base regalata a Liverziani. Evidentemente non c'è più gara, e Torres controlla la situazione, salvo subire il punto del definitivo 8 a 2 al settimo inning, grazie ai singoli in sequenza di Frignani, Antigua e Breveglieri, che colleziona il primo rbi della stagione. Ancora una volta all'ottavo inning l'Italeri non infierisce su Nunzio Botta, eletto beniamino dai frequentatori del Loggione. 

 Commento finale

Come anticipato in premessa, è il momento di approfondire l'analisi sul rendimento dell'attacco biancoblù, visto che dopo 10 trittici già disputati sui 18 previsti in regular season, oltre alle cinque gare di coppa, si è già girata la boa di metà stagione, e si può parlare a tutto diritto di trend. Badate bene, l'Italeri dopo 30 gara disputate è indietro di appena una vittoria rispetto all'anno scorso, dunque non si può parlare di tracollo, ma solo di alcuni segnali di preoccupazione, da invertire, soprattutto in chiave playoff, per potersi seriamente ricandidare quantomeno alla finale. L'Italeri batte nel girone d'andata con la pregevole media di 312, seconda solo alla corazzata maremmana, ma il deludente 233 collezionato in coppa evidenzia ancora una volta come l'Italeri 2004 trovi rilevanti difficoltà sul piano offensivo quando si trova ad affrontare pitcher e difese di un certo spessore. Un'impressione mostrata chiaramente anche in questo trittico, almeno fino a quando, per oltre la metà dello stesso, monte e difesa ospite si sono presentati a livello poco più che discreto (non paragoniamoli per cortesia agli olandesi, e neanche ai grossetani). In parte succedeva anche lo scorso anno, ma oggi è ancor più evidente come l'attacco Italeri si scateni quando quel pitcher partente esaurisce la benzina, o quando entra quel rilievo. Ma non solo, anche se le attenuanti non mancano (le nuove palline e la nuova preparazione), l'Italeri 2004 è davvero parca di extrabase (su 284 valide nel girone d'andata, 55 doppi, 10 tripli e appena 4 fuoricampo, meno di quanti alcuni atleti di A1 ne abbiano già realizzati da soli), anche questi ottenuti quasi sempre su lanciatori o difese scadenti. In più di una circostanza l'Italeri si è trovata quest'anno nell'incapacità di saper rimontare un risultato a lei sfavorevole, mentre ci ricordiamo ancora le epiche rimonte del 2003. Il fatto che Solano abbia battuto nel girone d'andata con la media di 467 e la media bombardieri di 630, mandando a casa 33 punti, ben oltre 1 a partita (peraltro non tutte disputate) la dice lunga su come il resto dell'attacco sia stato meno continuo, ed i punti l'Italeri li ha sempre fatti, negli ultimi anni, sfruttando la continuità di tutto il lineup. Così ci troviamo con solo 4 titolari oltre i 300 di media battuta (Solano, Dallospedale, Pantaleoni e Liverziani) e con alcuni battitori decisamente al di sotto delle medie abituali (Frignani 294 ma 22 rbi, Rigoli 259, Fontana 282), ma al di là della consueta media battuta e delle solite basi guadagnate gratuitamente mancano molto anche gli extrabase e soprattutto i fuoricampo di Claudio Liverziani (solo 1 finora, oltre a quello, inutile, di coppa).

Un'analisi forse spietata, per alcuni sicuramente ingenerosa, ma che spiega e dimostra un rendimento sicuramente inferiore alle attese, malgrado la obiettiva buona posizione in classifica. Una buona classifica che deve molto anche ad un certo calo della fallosità offensiva, ma soprattutto alla sostanziale tenuta di un monte di lancio molto corto, nel quale i rilievi sostanzialmente confermano l'affidabilità mostrata lo scorso anno ed i partenti fanno anche meglio, nonostante il periodo non troppo positivo di Betto e Cretis. Non è un caso che Jesus Matos (fino a venerdì mpgl 1.31, con più di un K ogni inning ed una base ball ogni cinque) abbia collezionato, con quella di venerdì, già due sconfitte (le stesse di Betto) l'ultima nonostante gli appena due punti subiti, ed abbia dovuto collezionare una completa no hit per poter aver ragione di Olanda2 nella gara di esordio della coppa. Un monte di lancio che viaggia con poco più di due punti guadagnati in media sui propri lanciatori, che concedono mediamente una base ball circa ogni quattro inning, che concedono il quasi identico numero di valide ed eliminazioni al piatto, nella media di circa 0.8 ogni inning lanciato, con i K che dunque superano di oltre 3 volte le basi concesse gratuitamente. Se uno dovesse giudicare l'Italeri sulla carta consiglierebbe di migliorare il monte di lancio, allungandolo, ma nulla o poco aggiungerebbe all'attacco, ma la realtà concreta parla un'altra lingua, permettendoci comunque di sperare, sicuri che il nostro lineup saprà trovare nel tempo la forma migliore, ed i cali del monte di lancio, credo inevitabili alla lunga, potranno essere tamponati con qualche nuovo arrivo, come il ritorno di Incantalupo per i playoff ed un possibile recupero di Bazzarini.

Il Paternò ha pienamente rispettato le attese, mettendo in difficoltà la Fortitudo fino a quando ha potuto schierare i suoi migliori pitcher. Sanchez Lopez e Torres sono due lanciatori di tutto rispetto, più qualitativo il primo, quantitativo il secondo, anche se inaspettatamente cala sull'orlo dei cento lanci, anziché centocinquanta come di consueto. La difesa non certo da playoff non aiuta gli etnei, sorretti da un attacco potente, ma incapace di portare in porto i punti che ci si aspetta, guardando le valide e gli extrabase prodotti, anche per mancanza di strategia offensiva. I pitcher bolognesi hanno aiutato poco, non concedendo alcuna base per ball in tutto il trittico, e limitandosi ad un colpito in gara3, peraltro dubbio. La squadra è infarcita di "oriundi", che insieme agli stranieri mettono in fragrante minoranza i pochi italiani nati nello stivale. Una squadra comunque interessante, che molto probabilmente si salverà, ma non andrà oltre.

Statistiche Italeri 2004 - GIRONE D'ANDATA

battitore bave slave 1b 2b 3b hr sh sf bb sb cs k rbi e
Antigua 277 383 18 6 2 0 1 3 9 4 0 14 22 2
Breveglieri 300 400 2 1 0 0 0 0 0 0 0 4 0 0
Dallospedale 367 480 27 7 2 0 4 1 19 14 0 18 18 5
Deligia 167 167 1 0 0 0 0 0 0 0 0 2 0 0
Fontana 282 352 16 3 1 0 0 0 4 3 1 12 14 1
Frignani D. 294 412 20 9 0 1 2 2 9 2 0 14 22 0
Landuzzi 286 357 3 1 0 0 0 0 1 0 1 2 0 0
Liverziani 321 452 19 6 1 1 0 2 36 5 3 13 16 5
Pantaleoni 330 352 28 2 0 0 1 3 11 11 2 13 15 4
Rigoli 259 370 20 5 2 1 3 0 17 12 2 12 8 3
Sheldon 268 338 14 5 0 0 3 6 3 1 0 9 15 2
Solano 467 630 32 8 2 1 0 2 10 5 2 8 33 7
Urueta 243 271 15 2 0 0 0 0 9 1 2 15 4 2
totale Italeri 312 407 215 55 10 4 14 19 128 58 13 136 167 32

N.B. 1 errore Cretis

lanciatore ip wo lo sa er erave bave bb hp k wp
Bazzarini 5.2 0 1 0 5 7.94 346 5 0 7 0
Betto 48.0 6 2 0 19 3.56 266 15 2 28 1
Cerbone 4.1 0 0 0 1 2.08 143 2 1 5 0
Corradini 28.1 1 0 0 6 1.91 250 13 2 13 2
Cretis 57.2 6 1 0 15 2.34 233 7 2 33 2
Frignani F. 3.0 0 0 0 1 3.00 357 0 1 1 0
Incantalupo 5.0 0 0 1 1 1.80 125 4 0 6 0
Matos 62.0 7 1 0 9 1.31 198 12 2 69 3
Milano 23.0 2 0 4 1 0.39 152 5 1 30 3
totale Italeri 237.0 22 5 5 58 2.20 228 63 11 192 11

N.B. Antigua come ricevitore: pb 1, sb 10, cs 11

IL GIUDIZIO SUI SINGOLI. 

OTTIMI: Corradini e Milano, che regalano all'Italeri una vittoria ed una salvezza, ma soprattutto sicurezza e qualità, con Riccardo che ha cambiato totalmente il suo approccio, regalando più basi del solito, ma anche dispensando più eliminazioni al piatto (pazzesco il suo ruolino in coppa), e Fabione che di K ne fornisce addirittura 8 in 4 riprese lanciate, eliminando al piatto i due terzi dei battitori finiti out. E' tempo di tornare ad incensare questi due ragazzi, nel momento in cui sono tornati a rimaner miseramente soli a scaldarsi nel bullpen. Claudio Liverziani, merita il metro di pizza ed il titolo di MVP, confermando le buone cose lasciate intravedere in quel di San Marino; l'Italeri non può prescindere da lui.

BUONI: Matos, peccato sprecare questo lanciatore che continua a sfoggiare ottime prove partita dopo partita, al di là della mezza stecca in finale di coppa, ma purtroppo si trova a dover subire la seconda sconfitta in campionato, non per colpa sua, anche se è parso evidente un piccolo calo che ha consentito ai siciliani di far entrare i due punti poi rilevatisi decisivi. Dieci eliminazioni al piatto in otto inning non sono poche, e le 7 valide subite sono accettabili, in virtù della forza mostrata dall'attacco etneo in tutto il trittico. Frignani, il capitano sta lentamente avviandosi verso i suoi livelli abituali in attacco, perché in difesa è uno dei pochissimi che non ha mai steccato. Uno dei pochi attualmente a possedere l'extrabase nelle braccia, e non mancano mai, di conseguenza, punti preziosi battuti a casa. Fontana, con un'ottima gara3 raggiunge una media battuta di tutto rispetto, ed un gran triplo in gara2 gli permette di incrementare la casella dei punti battuti a casa. Questo è Robert, uno che bisognerebbe sempre avere in campo, perché non si sa mai. E' chiamato a coprire quello che sarebbe il suo ruolo naturale, visto il forfait di Dallospedale, ed all'inizio sembra quasi dover spolverare un po' di ruggine, poi piano piano si cala alla perfezione nel ruolo. Solano, al di là della media battuta, veramente scadente, arriva comunque una battuta pesante da sparecchiatore, che lo consacra ancora come il più produttivo a spingere a casa i compagni, ma merita il buon giudizio soprattutto su una difesa finalmente all'altezza di un ottimo interbase qual è, che rincuora i tifosi, dopo la partitaccia contro i Neptunus. Antigua, offre una prova convincente al box di battuta, dove raccoglie diversi accessi in base, e non solo per valida, oltre alla consueta ottima guardia dietro al piatto. Molto bene. Breveglieri, un vero e proprio killer nel pochissimo spazio concessogli. Manda a casa il suo primo punto della stagione e migliora medie già buone prima di questo trittico.

DISCRETI: Cretis e Betto, sono in un trend calante ed hanno bisogno di rilievi piuttosto lunghi. Subiscono entrambi la potenza dell'attacco ospite, con Fabio "miracolato" a subir appena un punto, nonostante 8 valide subite, delle quali 3 doppi. Entrambi si salvano sfruttando un buon controllo dei lanci, al resto pensa l'attacco, o meglio la loro difesa e i loro lanciatori. Poco significativo che il primo sia classificato vincente e il secondo solo partente, in realtà hanno disputato due partite fotocopia. Rigoli, stampa un altro triplone, che è anche il primo extrabase biancoblù del trittico e vale l'importante punto del pareggio in gara2. Tanto basta per salvare il giudizio positivo, anche se mantiene tuttora medie molto al di sotto delle sue possibilità. Forse ha battuto un record, quando al quarto inning di gara3 aveva già rubato quattro basi.

INSUFFICIENTI: Sheldon, Landuzzi e Urueta, per il rendimento davvero pessimo al box di battuta, anche se il Pipe ogni tanto è capace di guadagnar base in altro modo.

INGIUDICABILI: per problemi fisici Dallospedale e Pantaleoni, che hanno avuto brevissime - e peraltro utilissime - apparizioni.

Mazzotti & C., ultimo inning di gara1, con il leadoff in base Mazzotti decide di rispettare il manuale del baseball e fa entrare Pantaleoni che esegue un perfetto bunt di sacrificio. Forse si poteva forzare il gioco in un altro modo, senza sacrificare un uomo, ma è sempre troppo facile parlare a posteriori.

    punti H / AB BAVE RBI E     punti H / AB BAVE RBI E
gara1 Italeri 1 6 / 31 194 1 0 VS Città Normanni 2 8 / 33 242 2 1
gara2 Italeri 6 11 / 35 314 5 1 VS Città Normanni 1 8 / 32 250 1 2
gara3 Italeri 8 11 / 35 314 8 0 VS Città Normanni 2 9 / 35 257 1 2
totale Italeri 15 28 / 101 277 14 1 VS Città Normanni 5 25 / 100 250 4 5

Le altre squadre

L'Italeri non è capace di sfruttare la sconfitta di Grosseto in gara3, tornata a perdere dopo una lunga striscia vincente, contro l'agguerrita Parma, decisa a conservare il terzo posto conquistato nella settimana precedente. Recupera una sola gara sui ducali il Nettuno, ancora in flessione, che cede una gara casalinga al fanalino di coda Rho, che si avvicina leggermente ad Anzio, che perde tre gare in quel di Rimini. Rho ed Anzio, soprattutto la prima, sembrano non poter evitare la retrocessione, anche se San Marino, perdendo per tre volte in quel di Modena, si inguaia e si allontana definitivamente dalla zona playoff, denunciando una scarsa condizione, come mostrato in coppa. I modenesi invece si avvicinano notevolmente alla zona playoff, scavalcando il Paternò, e sono gli unici a vincere tutte le gare del weekend, insieme ai Pirati di Rimini, che sembrano a questo punto avviati anche quest'anno verso una rimonta che con ogni probabilità non farà fallire loro i playoff, forse a spese di Nettuno, ora a sole due lunghezze.

Statistiche e classifica

statistiche lanciatori

lanciatore gara spec. inning l. h bb k er
Matos 1 LO 8.0 7 0 10 2
Milano 1 RF 1.0 1 0 3 0
Betto 2 ST 5.2 8 0 3 1
Corradini 2 WO 3.1 0 2 3 0
Cretis 3 WO 6.0 8 0 3 2
Milano 3 SA 3.0 1 1 5 0
totale italeri       25 3 27 5

statistiche battitori

battitore valide turni a.b. media punti b.c. extrabase altro
Breveglieri 2 3 667 1   1 sh
Dallospedale 1 2 500 1    
Liverziani 5 11 455 2 1 2b 1 sb
Antigua 4 10 400 0    
Frignani 4 12 333 2 1 2b 1 sb
Fontana 4 12 333 2 1 3b 2 sb, 1 E
Rigoli 3 13 231 1 1 3b 4 sb
Solano 2 12 167 5 1 2b 1 sb, 1 gwrbi
Urueta 1 7 143 0    
Landuzzi 1 8 125 0    
Sheldon 1 11 91 0    
Pantaleoni           1 sh
totale Italeri 28 101 277 14  3 2b, 2 3b 2 sh, 9 sb, 1 E 

classifica dopo la settima giornata

squadra                vinte perse  pct. differenza

Prink Grosseto          29     4    879      ==

Italeri Bologna         24     6    800       3.5

Ceci & Negri Parma      21    12    636       8

Danesi Nettuno          19    14    576      10

Telemarket Rimini       17    16    515      12

Fiume Modena            16    17    485      13

Città Normanni Paternò  15    18    455      14

T&A San Marino          11    19    367      16.5

Elettron Anzio           7    26    212      22

Saim Rajo Ambrosiano     3    30    091      26