Gli indici di forma forniscono informazioni sulla morfologia di una distribuzione e, in particolare, sull’asimmetria e la anormalità.

Indice di asimmetria (skew)

Una distribuzione è asimmetrica se una delle sue "code" è più lunga dell'altra. Una distribuzione con asimmetria positiva ha la coda verso la direzione positiva, al contrario ha asimmetria negativa una distribuzione in cui è più lungo l'intervallo dei valori al di sotto di quelli centrali. Il valore della asimmetria è nullo quando c'è equilibrio tra l'ampiezza dell'intervallo dei valori al di sotto dei valori centrali e l'ampiezza dell'intervallo dei valori al di sopra.
Le distribuzioni con asimmetria positiva sono le più frequenti.
Un esempio è la distribuzione dei redditi.
La maggior parte della gente ha un reddito al di sotto dei 40.000 € all'anno, ma alcuni superano e anche molto questa cifra. L'estremità positiva si estende molto più della negativa che non può scendere al di sotto del reddito zero.
Un altro esempio di distribuzione con una asimmetria positiva è quella dell'intervallo di tempo occorrente per fornire una risposta a un certo stimolo, ad esempio i "riflessi". Le reazioni più lente sono più frequenti del riflesso tipico, mentre invece sono più rare le risposte rapide.
L'asimmetria può essere calcolata come:


                 å(x-m)3 
	        ————————
		  n·s3
dove m è la media ed s è la deviazione standard. La distribuzione normale ha un'asimmetria pari a 0 essendo una distribuzione simmetrica. Come regola generale, la media è maggiore della mediana in distribuzioni con asimmetria positiva mentre è minore per distribuzioni con asimmetria negativa; sebbene siano possibili esempi contrari a questa regola, tali eccezioni sono molto rare in realtà.

Indice di anormalità o curtosi (gobba)

E' una misura del peso relativo delle estremità della distribuzione rispetto alla parte centrale. Una distribuzione con lo stesso indice di curtosi della distribuzione normale, che vale zero, è detta mesocurtica. Distribuzioni con kurt positivo, dette leptocurtiche, risultano più appuntite rispetto alla normale e con estremità più pesanti; quelle con curtosi negativo, dette platicurtiche, sono appiattite rispetto alla normale con estremità più leggere.
La formula seguente permette di calcolare l'indice di curtosi:


                 å(x-m)4 
	        ————————  - 3
		  n·s4 
dove m è la media ed s è la deviazione standard.
Due distribuzioni possono avere uguale varianza, approssimativamente stessa asimmetria ma differente indice di anormalità.


pagina a cura di
Roberto Ricci , Liceo S. "A.Righi" Bologna. Ultima revisione