Le banconote in polimero: cronologia
del loro sviluppo e delle loro emissioni
Di Trevor Wilkin, tradotto da
Roberto Cacciamani (permesso accordato)
Il 27 gennaio 1988 fu una data fortunata nella storia delle
banconote. Come tutti gli australiani sanno, fu il giorno del
loro bicentenario dello sbarco europeo ma fu anche il giorno in
cui fu emessa una banconota in polimero, sviluppata dall'allora
"Organismo di Ricerca Scientifica ed Industriale del
Commonwealth" (la CSIRO) e dalla Reserve Bank dell'Australia.
Il pubblico australiano, sia giovane che meno giovane, è
notoriamente dissacrante nei confronti di una celebrazione
patrocinata dal governo, e lo fu particolarmente per il
Bicentenario. Tutti erano apparentemente molto consci dell'anniversario,
ma condannarono fin dall'inizio l'introduzione della banconota,
irridendo il dispositivo ottico di sicurezza OVD (un ologramma
argentato effigiante il capitano Cook).
Il pubblico medio, si divertiva molto a tentare di rimuoverlo
graffiandolo con una moneta: alcuni credevano si trattasse di una
specie di "biglietto gratta e vinci" e che rimuovendo
la patina argentata si vincesse un premio. Tali misure invasive
non erano state molto testate, perché non erano state
preventivate dagli inventori ed anche perché le autorità
avevano accelerato la data di emissione, dietro spinta del
governo federale, affinché questa coincidesse con il
Bicentenario. Naturalmente, oltre al fatto che il bicentenario
stesso era il tema principale della banconota, vi era un
interesse politico a fare in fretta.. Nei giorni successivi, la
Reserve Bank annunciò il ritiro della banconota adducendo come
motivazione che l'OVD era parzialmente difettoso.
Questa banconota sparì per parecchi mesi, fino a luglio del 1988,
quando le banconote con prefisso AB furono ristampate ed immesse
in circolazione e quelle con il prefisso AA (datate 26 gennaio
1988) vennero vendute in "buste primo giorno" se così
le vogliamo chiamare, i cosiddetti "folder" di
presentazione. Fortunatamente, i prefissi delle banconote
ritirate sono stati registrati in modo che è possibile
identificarle. L'esame dettagliato dell'OVD egualmente ne
permette la distinzione poiché la seconda edizione ha una
laminazione supplementare.
Così la banconota in polimero ha avuto una nascita difficile ed
in misura maggiore una polemica continua a circondarla per la
speculazione collezionistica. Altra polemica riguardava l'immissione
in circolazione di una sola banconota in polimero, che, mescolata
con banconote di carta, rendeva difficile il maneggiamento del
denaro.
Questa banconota era il prodotto di un lungo processo decisionale
le cui origini risalgono alla conversione Australiana alla valuta
decimale avvenuta nel 1966, dopo la quale la banconota di carta
da $10 si è trasformata nell'obiettivo maggiore dei
contraffattori. Il gran numero dei falsi dei $10 allarmò le
autorità negli anni '70 e '80 e conseguentemente venne deciso di
emettere una banconota con caratteristiche di sicurezza migliori.
La tecnologia per produrre banconote in polimero era abbastanza
innovativa da scoraggiare i falsari ed offriva non soltanto una
banconota con le condizioni e le caratteristiche di sicurezza e
di bellezza desiderate dalle autorità, ma anche molto economica,
per la sua resistenza all'usura, anche se il costo di produzione
di ciascuna unità fu (ed è) più alto, specialmente con la
stampa calcografica.
Mentre i termini polimero e plastica sono generalmente
intercambiabili, uso il termine polimero per identificare quelle
banconote prodotte con la tecnologia sviluppata dalle autorità
australiane. Faccio questa distinzione perché l'Australia non fu
il primo paese ad emettere una banconota di plastica. Tre paesi
la avevano già preceduta all'inizio degli anni 80; ma la non
disponibilità dei registri non permette di dichiarare in modo
univoco ed incontrovertibile quale sia stato il primo paese in
quanto permane il dubbio tra la Costa Rica e Haiti.
Verso la fine degli anni 70 - inizio anni 80 l'American Banknote
Company (ABNC) cominciò a sperimentare questa tecnologia usando
una plastica commerciale liberamente disponibile sul mercato, il
Tyvek®, sviluppato dalla Dupont, grosso gruppo chimico
multinazionale degli Stati Uniti d'America.
Per la maggior parte dei suoi 100 anni di storia, l'ABNC è stato
uno stampatore importante di banconote di molti paesi sud- e
centroamericani. Questa azienda ha prodotto per un certo numero
di paesi, presumibilmente con il consenso dei governi coinvolti e
sulla base di disegni di alcune banconote di carta allora in uso,
prove in Tyvek® nella forma di esemplari campione, o SPECIMEN.
Queste banconote includono i 20 ed i 100 Colones della Costa Rica
(equivalenti al P236 e P240 di carta), i 10 ed i 100 Sucres dell'
Ecuador (equivalenti al P115 e P118 di carta), i 5 ed i 10
Colones di El Salvador (equivalenti al P134 e P135 di carta), la
serie di 1, 2, 50, 100, 250 e 500 Gourdes di Haiti (equivalenti
al P210, P211, P213, P205, P206 e P207 di carta), i 10 Lempiras
dell' Honduras (equivalente al P64 di carta) ed i 10 e 20
Bolivares del Venezuela (equivalenti al P60 e P63 di carta).
Nonostante il fatto che l'ABNC abbia promosso presso le autorità
governative, la sicurezza e l'economicità come caratteristiche
delle banconote in Tyvek®, furono soltanto la Costa Rica con i
20 Colones (P 252) ed Haiti con i 1, 2, 50 (due tipi), 100, 250 e
500 Gourdes (P230b, P231b, P235b & c, P236, P237 e P238) ad
accettare l'offerta.
La banconota del Costa Rica è datata 28 giugno 1983, che
probabilmente è la data di ordine della stampa piuttosto che
quella di emissione; mentre i rapporti annuali dell' ABNC
indicano che le emissioni di Haiti sono state consegnate nel 1982
e nel 1983. Nessuna di queste emissioni ha però resistito alle
condizioni del clima tropicale (si è visto che l'inchiostro
letteralmente si scollava dal Tyvek®) e la loro emissione fu
quindi relativamente di breve durata.
Contemporaneamente l'azienda stampatrice britannica Bradbury
& Wilkinson fu comprata dall'ABNC e, data la vicinanza all'
Isola di Man, vi fu un accordo con il governo locale per la
sperimentazione di una banconota in Tyvek® che, in questa
versione particolare, prese il nome di Bradvek.
Di conseguenza, nel 1983 venne emessa una banconota di plastica
da 1 sterlina (P 38) simile alla corrispondente in carta (P 34).
Ne furono stampate soltanto 2.500.000 pezzi che possono essere
identificate prontamente dai prefissi M., N e P, numeri di serie
fino a 500.000. Successivamente, la Thomas de la Rue, un'altra
azienda stampatrice britannica, acquistò l' ABNC e quindi anche
la Bradbury ed i relativi diritti autorizzanti del Tyvek® /
Bradvek furono ritirati.
Casualmente, la sterlina dell'Isola di Man ha cessato di essere
prodotta nel 1988, l' anno in cui le polymer notes fecero la loro
comparsa.
Da allora le banconote in polimero hanno superato le resistenze
iniziali ed ormai 17 paesi hanno emesso questo tipo di
monetazione e la loro lista sta aumentando regolarmente. Sono, in
ordine per anno d'emissione: Singapore, Samoa (occidentale),
Papua Nuova Guinea, Kuwait, Indonesia, Brunei, Tailandia, Sri
Lanka, Malesia, Nuova Zelanda, Taiwan (Formosa) , Romania,
Irlanda del Nord, Brasile, Cina e, più recentemente, il
Bangladesh. Naturalmente, è stata l'Australia a condurre la
carica, completando la conversione al polimero con l'emissione
dei $100 nel 1996. Il Messico dovrebbe emettere un polimero da 20
pesos che si crede essere una prova di circolazione, che se
giudicata soddisfacente, sarà il precursore di una conversione
completa al polimero. Un certo numero di altri paesi si pensa
annunceranno le nuove emissioni nei prossimi mesi.
Senza dubbio il polimero è il biglietto di banca che sta
raccogliendo quantità crescenti di adesioni. Ci sono 45
emissioni singole circolanti in questo momento, 20 delle quali
sono uscite dall'inizio del 1999. La data, la firma o altre
varietà si aggiungono sostanzialmente ai numeri, specialmente
con il contributo dell'Australia per cui ci sono attualmente due
o tre varietà della firma per ogni denominazione. Se si
includono tutte queste varietà, si è ben oltre 80.
La vendita di questa tecnologia alle varie banche centrali non è
però priva di problemi. Le banconote stampate dall'Australia
vengono fatte presso la Note Printing Australia (NPA, con sede a
Melbourne, precedentemente emanazione della Reserve Bank). La
scelta di emettere banconote commemorative per farsi pubblicità
è stata vincente, alle autorità viene consigliato di emettere
una tale banconota per celebrare un evento di importanza
nazionale. Quindi la banconota in polimero ha potuto essere
introdotta in un paese ed alla relativa popolazione su una base
di prova anche se molti paesi non hanno continuato oltre all'one-off.
Naturalmente, molte autorità furono riluttanti all'idea, almeno
finché l'Australia non avesse convertito tutta la propria
produzione alla plastica.
La ricompensa a questo sforzo può essere anche molto lenta, per
esempio, è capitato che il Bangladesh, nonostante avesse
apprezzato il concetto del polimero già nel 1990 con un grosso
entusiasmo iniziale, abbia avuto la sua prima banconota plastica
solo a dicembre 2000 con la prima emissione dei 10 takas.
Molti paesi hanno la loro propria attrezzatura per la stampa e c'è
una comprensibile riluttanza, anche per ovvi motivi politici, che
una banca centrale assegni un contratto/appalto ad un paese
straniero per la produzione del proprio circolante, esportando
quindi un lavoro che è possibile fare in casa.
Conscia di questa situazione, Australia ha sviluppato delle
attrezzature a Melbourne, in joint venture con un'azienda belga
che ha la tecnologia per produrre un substrato polimerico, che è
stato introdotto sul mercato con lo pseudonimo di Guardian® e
che può essere usato sia per la produzione locale sia per essere
fornito, previa cessione del brevetto, alle ditte stampatrici d'oltremare.
Può anche accadere, in alcuni casi, che siano forniti i soli
fogli di polimero vergini. Questo soddisfa indubbiamente la NPA,
che presumibilmente incassa una royalty su ogni banconota
prodotta e può essere una valida alternativa all'investimento
considerevole che occorrerebbe fare in attrezzature di stampa
supplementari, la cui l'utilizzazione è molto ordine-dipendente.
Fra il 1992 e il 1996 l'Australia si è convertita
progressivamente al polimero anche risparmiando sensibilmente
perché grazie alla loro maggiore resistenza all'usura, le
quantità prodotte sono molto inferiori alle corrispettive
cartacee. In effetti la programmazione di produzione ha ridotto,
le quantità emesse sia perché gli stock di riserva erano
considerevoli, sia per essere pronti a fronteggiare le richieste
di altri paesi, i quali aspettavano di vedere come la tecnologia
funzionasse in Australia prima di commissionare il lavoro. Alla
fine si può affermare che questa tecnologia è stata un utile
incremento alla bilancia delle esportazioni per l'Australia.
Si riportano ora delle brevi note ordinate cronologicamente,
sulle emissioni in polimero di ciascun paese cominciando
ovviamente dall'Australia. Salvo indicazione contraria, tutte le
emissioni sono state prodotte con le attrezzature della NPA a
Melbourne.
- AUSTRALIA:
Il 7 luglio 1992 fu emesso per la circolazione generale il primo
polimero della nuova serie.
Erano i $5 grigi e rosa-chiaro che ritraggono sul fronte la
regina Elisabetta II e sul retro il nuovo Parlamento nazionale d'Australia
a Canberra, che è stato inaugurato nel 1988.
Queste prime banconote non erano datate e si rivelarono troppo
grigie ed il 24 aprile 1995 furono sostituite da una versione più
colorata. Esistono per entrambe due varietà di firme: Fraser-Cole
e Fraser-Evans per il primo tipo e Fraser-Evans e Mcfarlane-Evans
(dal 1996) per il secondo. Dal 1993, cominciando con le firme
Fraser-Evans, le prime due cifre del numero di serie, (che
tecnicamente fanno parte del prefisso), rappresentano l'anno dell'emissione.
Banjo Paterson, scrittore di ballate e giornalista, caro agli
australiani per "Waltzing Matilda", è effigiato sul
fronte dei 10$ e la dama Mary Gilmore, poetessa, è rappresentata
sul retro; il colore dominante è il blu-grigio. Questa banconota
è stata emessa il 1 novembre 1993.
Un anno dopo, il 31 ottobre 1994, sono entrati in circolazione i
$20 di colore rosso-vivo caratterizzati dal viso del reverendo
John Flynn sulla parte anteriore. Flynn nel 1928 ha fondato e
sviluppato quell'istituzione unicamente australiana, il "Royal
Flying Doctor Service", il medico volante, che, con l'avvento
della radio e dell'aereo, ha assicurato (e tuttora assicura) la
fornitura di servizi medici alla gente dell'outback (deserto).
Mary Reibey, condannata e riscattatasi, diventata una donna d'affari
con interessi e notevoli guadagni su proprietà e spedizioni è
invece sulla parte posteriore.
Il 4 ottobre 1995, ecco che compare il polimero da $50. David
Unaipon, un inventore e scrittore aborigeno tra i più pubblicati,
caratterizza il recto ed Edith Cowan, prima parlamentare donna in
Australia, è effigiata sul verso. Colore dominante: giallo oro.
Appena sette mesi dopo, il 15 maggio 1996, sono comparsi i 100$.
La dama Nellie Melba, cantante d'opera di rinomanza
internazionale, è ritratta sulla parte anteriore ed il Generale
sir John Monash, soldato ed ingegnere, nella parte posteriore
della banconota, il cui colore predominante è il verde.
I $10, i $20, i $50 ed i $100 hanno ciascuno due varietà di
firma, Fraser-Evans e Macfarlane-Evans. La datazione comincia col
1993, i numeri datati sono comparsi per la maggior parte delle
denominazioni, fino al 1998. Soltanto i $50 e $100 sono stati
stampati nel 1999 e nel 2000 non è stato stampato alcun
biglietto perché, grazie alla durata del polimero, vi era un
sufficiente quantitativo sia di circolante che di riserva.
Una nuova firma presto comparirà su queste banconote dato che
Ted Evans è andato in pensione ed il suo successore è Ken Henry.
Nel citare i firmatari, per convenzione il nome del governatore
della Reserve Bank dell'Australia è citato per primo e il
segretario al tesoro dopo, anche se non sempre appaiono in quest'ordine
sulla banconota. Il 1 gennaio 2001, l'Australia ha emesso una
banconota commemorativa da $5 che celebra i 100 anni della
federazione. Il padre della federazione, sir Henry Parkes,
caratterizza il fronte e Catherine Spence, una riformatrice
sociale, il retro. Una versione in folder con un prefisso AA
contiene la leggenda sovrastampata commemorativa 1901-2001 in
rosso.
- SINGAPORE:
Nel 1990. Singapore ha festeggiato i 25 anni di indipendenza. Per
tale occasione fu emessa una banconota commemorativa in polimero
da $50 che ha l'onore di effigiare sull' OVD (una plancia
centrale) il padre della nazione e primo presidente di Singapore,
lo scomparso Ishak bin Encik Yusaf, che già caratterizza tutte
le emissioni di carta attuali, con la leggenda "Una gente,
una Singapore" 25° anniversario. È la prima banconota in
plastica di Singapore e fu progettata da un Singaporese. Sulla
parte anteriore vi sono scene di attività nel porto, prese da un
dipinto del 1861, insieme alla caratteristica architettura post-moderna
di Singapore. La parte posteriore della banconota mostra il primo
Parlamento, nel quale il 9 Dicembre 1965 fu tenuta la prima
seduta sotto la direzione di Kuan Yew, leader dei rifugiati, che
ha guidato lo sviluppo di Singapore per molti anni, creando la
città adatta alla sua riuscita. Una versione in folder presenta
la data 9 agosto 1990, essendo il giorno dell'anniversario. Il
dott Richard Hu Tsa Tau, assistente per la finanza e presidente
della commissione di valuta, ne è il firmatario. Questa
emissione ebbe dei problemi in quanto fu una delle prime
banconota in polimero con una predominanza di colore rosso (il
rosso è un colore di buon augurio per molti paesi asiatici) e ciò
ha causato un inatteso alto livello di scarti nel processo di
produzione dovuto all'eccessivo deterioramento del colore.
Proprio per questo motivo, in particolare durante i primi anni di
produzione, non venivano usati alcuni determinati colori che non
si adattavano al substrato grigio del polimero, vi è infatti una
netta predominanza di emissioni blu-grige o di altri colori in
qualche modo tenui. Le cifre ufficiali indicano che sono entrate
in circolazione 5.170.000 pezzi più altri 300.000, datati 9
agosto 1990 destinati ai collezionisti.
Il tasso di deterioramento di queste banconote potrebbe essere
del 30% o superiore, dato che sono stati usati almeno 7 prefissi
per produrre le banconote circolanti. Anche il prefisso J è
stato usato come rimpiazzo per le banconote uscite difettose dal
processo di stampa. Non è stato determinato se i replacement
fossero inseriti nelle mazzette a gruppi o se erano forniti a
mazzatte indipendenti.
Già dal 1970 l'Australia ha abolito la stella o i prefissi
strani per i replacement e la NPA non ne consiglia ai loro
clienti l'uso in quanto gli specimen sono rari e costano una
cifra considerevole.
- SAMOA:
La Samoa (occidentale) è stata il terzo paese ad adottare la
tecnologia del polimero anche se si è limitata solo ad una
banconota prodotta su commissione, i 2 Tala del 1990, ancora in
uso oggi, sebbene siano state apportate un certo numero di
modifiche. La prima edizione era una combinazione di calcografia
e di stampa in offset, con il prefisso seriale AAA. Anche in
questo caso ci fu un problema tecnico che non è mai stato
completamente spiegato: pare che le condizioni tropicali del
clima (l'esperienza dell' ABNC avrebbe dovuto insegnare) ed il
maneggiamento relativamente approssimativo dalla popolazione,
facevano staccare l'inchiostro. In breve tempo l'emissione è
stata ritirata per essere sostituita da un'altra con prefisso
interamente sfalsato AAD e AAC che egualmente ha variazioni
secondarie di colore. Le banconote con prefisso AAB sono state
emesse in fogli non tagliati di 35 pezzi. Nel 1999, un prefisso
AAE è uscito come ulteriore ristampa. Sembra che ora Samoa sia
soddisfatta, che le difficoltà tecniche siano state superate e
che per questa edizione sia stata riutilizzata la stampa
calcografica anche se permangono ancora variazioni secondarie di
colore. Gli esemplari di entrambe le emissioni in calcografia
sono riconoscibili ma hanno entrambi il prefisso AAA. Questa
banconota che inizialmente è stata creata per commemorare i 50
anni di servizio pubblico di sua altezza, il capo di stato della
Samoa occidentale, Susanga Malietoa Tanumafili II, era
principalmente blu, ora ha colori blu-marrone.
- PAPUA NUOVA GUINEA:
Papua Nuova Guinea era un obiettivo evidente per l'utilizzo dei
biglietti di banca in polimero, poiché la NPA è la produttrice
delle relative emissioni di carta. Anche in questo caso si è
sfruttato per la sperimentazione un evento commemorativo. Fra il
7 e il 21 settembre 1991 la Papua Nuova Guinea ha ospitato i IX
giochi del Pacifico del sud, giochi regionali a cui hanno
partecipato 20 tra i più piccoli paesi di Mela e Micronesia. Per
contrassegnare questa occasione, è stata emessa una banconota in
polimero da 2 Kina, modellata molto attentamente su quella
attualmente circolante in carta verde, che comprende il logo dei
IX giochi (l'uccello del paradiso stilizzato, nei colori
nazionali). Le firme sono quelle di sir Henry T. Robert, l'allora
Governatore e di Morea Vele (di cui sentiremo parlare
successivamente), l'allora Segretario alle finanze. Papua-Nuova
Guinea si è rivelata una utilizzatrice prolifica del polimero ed
in effetti, una seconda commemorativa da 2 Kina è stata emessa
nel mese di settembre del 1995 per il XX anniversario dell'indipendenza
(il 16 settembre è il giorno nazionale), anche questa modellata
molto attentamente sull'equivalente di carta allora circolante, e
firmata da Kioira Tarata, il Governatore e da Gere Aopi,
segretario alle finanze.
Ci sono motivi politici molto validi per mantenere la somiglianza
di queste banconote con quelle in carta, oltre a quello evidente,
economico. Papua-Nuova Guinea è socialmente e culturalmente un
paese altamente vario con più di 700 gruppi etnici che parlano
un numero simile di linguaggi. Cambiare completamente il disegno
della banconota avrebbe causato molte polemiche e lo sforzo per
un processo educativo per un nuovo disegno sarebbe stato
considerevole, rapidamente corrodendo i benefici economici di un'emissione
in polimero. Nel 1996 è stata introdotta nella normale
circolazione una banconota in polimero da 2 Kina, firmata
inizialmente da Tarata-Aopi e più recentemente da Tarata e da
Rupa Mulina (segretaria). Il 28 giugno 1999, la Papua-Nuova
Guinea ha introdotto un polimero da 50 Kina, ancora modellato
molto attentamente sulla versione in carta arancio-marrone sulla
quale, per la prima volta, è stato adottato lo stile di
numerazione seriale che comprende l'anno di edizione, che è
diventato distintivo delle banconote in polimero. Nel frattempo
Vele è diventato governatore, con Brown Bai, segretario al
tesoro (piuttosto che finanza). Tutte le banconote con questa
combinazione delle firme riportano il prefisso MV, che, come
confermato dalle autorità, sono le iniziali del governatore,
Morea Vele. Tuttavia, tutto questo ha avuto breve durata, poiché
sir Mekere Morautu è diventato primo ministro proprio nelle
settimane di questa emissione (Morautu era uno dei firmatari
delle banconote emesse nel 1975, quando era segreterio alle
finanze) ed i funzionari nominati dal suo predecessore sono stati
sostituiti.
L'anno 2000 ha visto l'emissione di un polimero da 10 Kina a
firma Kamit-Tarata, ancora modellato molto attentamente sulla
versione cartacea blu, ma come per i 2 Kina prima di esso,
presenta il sistema di numerazione e la serie completa di
caratteri convenzionali della Papua-Nuova Guinea, ovvero la
numerazione seriale di stile bodoni già apparsa sulle banconote
di carta decimali dell'Australia. Nel settembre 2000, ciascuna
delle banconote in polimero (ed anche i 5 ed i 20 Kina di carta)
sono stati sovrastampati con il logo del XXV dell'indipendenza.
Tutti questi tagli, compresa la carta, sono firmati da Kamit-Tarata
e su tutte è adottato il sistema di numerazione seriale. Rimane
da vedere se Papua farà i 5 e i 20 Kina in polimero, cosa
probabile, dato che ci sono stati alcuni ritardi nella consegna
dei 20 Kina XXV, stampati dalla NPA (che non ha riserve di carta,
ormai!), per motivi tecnici e logistici. I 5 Kina sono stati
prodotti per parecchi anni dalla Thomas de la Rue a Singapore
perché li hanno offerti, con successo, ad un costo
particolarmente basso. Forse quindi con una attenta
argomentazione di risparmio economico possono essere sormontate
le difficoltà per la produzione di un polimero da 5 Kina.
Alcune delle edizioni più recenti del polimero sono state
stampate dalla Canadian Banknote Company, presumibilmente perché
le attrezzature della NPA sono completamente saturate.
Gli specimen sono difficili da acquistare poiché la Banca della
Papua-Nuova Guinea ha adottato il metodo di non sono fornire
esemplari fuori ad altre banche centrali ma di darli solo in
prestito con la possibilità di chiederne la restituzione in
qualunque momento.
- KUWAIT:
Il Kuwait ha emesso una banconota da 1 dinar commemorativo (PCS1)
il 26 febbraio 1993, essendo il secondo anniversario della
conclusione della guerra del golfo e della relativa liberazione
dalle forze irachene. La banconota mostra la mappa del Kuwait
sulla parte anteriore ed un elenco dei 34 paesi alleati che hanno
partecipato all'operazione "Desert storm" (tempesta del
deserto), mentre sulla parte posteriore mostra scene di
riunificazione e di battaglia. Questa banconota ha un OVD,
contenente la testa del falcone, che è la filigrana standard
della cartamoneta del Kuwait, in uno sfondo di stelle. Questa
emissione non è a corso legale, ma è stata commercializzata a
valore nominale nelle ore dell'emissione forse perché il Kuwait
ha un'avversione per le banconote commemorative o semplicemente
perché non desiderava pestare troppo i piedi a Saddam Hussein
che tuttora mantiene il potere sull'Iraq. Il 26 febbraio 2001 il
Kuwait ha emesso un'altra commemorativa non a corso legale,
diversa dalla precedente, per il X anniversario della fine della
guerra. Questa mostra un soldato kuwaitiano vittorioso che
sventola una bandiera e un cittadino che libera le colombe della
pace. Di nuovo, questa banconota ha un OVD con un'impronta
digitale, che è un processo costoso per un articolo non a corso
legale. L'impronta digitale è il simbolo di quelle nazioni
oppresse dalla prepotenza irachena. Finora l'unico prefisso
osservato è stato CB, che è un sistema differente alla
numerazione seriale normale del Kuwait e forse aiuta a fare una
distinzione fra queste e la normale cartamoneta a corso legale.
Tutte e due le edizioni del dinar in polimero hanno il prefisso
simile.
- INDONESIA:
L'Indonesia ha cominciato ad avvicinarsi al polimero con una
banconota da 50.000 rupiah del 1 marzo 1993, dal colore grigio-blu,
in tiratura limitata a 5.000.000 di pezzi, che commemorava i 25
anni di sviluppo economico sotto il regime del presidente
Soeharto, "padre dello sviluppo indonesiano". Parte in
folder e parte per la circolazione comune. Stranamente, questa
banconota, invece di essere la copia in plastica di una
preesistente cartacea, fu il precursore del contrario dato che è
stata seguita da una in carta praticamente identica. Il ritratto
di Soeharto, oltre ad essere incorporato nell'OVD, caratterizza
il fronte della banconota mentre la parte posteriore mostra un
Jumbo-jet della compagnia di bandiera Garuda Indonesia che
decolla dall'aeroporto internazionale Soekarno-Hatta. C'erano
sogni non realizzati in questa banconota, poiché le
illustrazioni sono state disegnate per indicare lo sviluppo ed il
decollo dell'economia indonesiana sotto la mano paterna di
Soeharto. Tuttavia la crisi economica asiatica è intervenuta a
ritardare questo sviluppo e nel frattempo Soeharto è caduto,
quindi è venuta meno la tolleranza del popolo al suo ritratto e
la banconota è andata fuori corso.
Quasi sette anni dopo, nel mese di dicembre del 1999, l'Indonesia
ha introdotto la seconda banconota in polimero, i 100.000 rupiah
che, nonostante il valore doppio, hanno un potere di acquisto
internazionale praticamente inferiore a quello dei 50.000 rupiah
ai tempi della loro emissione. Questa banconota è regolarmente
circolante e non ha alcuna intenzione commemorativa, anche se è
la prima di una nuova serie di banconote, in cui molti degli
ornamenti del regime di Soeharto sono spariti. Soekarno, per
molti anni ritratto sulle banconote indonesiane, divide il fronte
della banconota con il dott.. Hatta. La parte posteriore mostra
il Parlamento nazionale. Quando questa banconota è stata
prodotta, la NPA era oberata di lavoro per altre commissioni e
conseguentemente una parte è stata stampata dalla NPA ed il
resto dall'officina carte valori della Tailandia che ha impianti
idonei. Questo anche perché c'era una certa urgenza per questa
emissione, in quanto l'Indonesia contava di averne una certa
quantità in stock per fronteggiare un'eventuale aumento della
richiesta di valuta, date le preoccupazioni del cambio di data
1999-2000. La tiratura nota è di 500.000.000 di esemplari.
- BRUNEI:
All'inizio del 1996 il Brunei ha emesso tre banconote in polimero,
regolarmente circolanti: da 1 (azzurro), da 5 (verde) e da 10
ringitt (marrone-rosso). Ciascuna ha sul fronte il ritratto del
capo di stato, sua maestà il Sultano Haiji Hassanal Bolkiah e
sul retro presenta una varietà di rappresentazioni della flora
del Brunei. Tutte le banconote del Brunei hanno solo il Sultano
come firmatario. Vi è una tiratura molto limitata e rara di
pezzi con numero di serie a 5 cifre, con il classico folder di
presentazione ed anche gli specimen sono molto limitati.
- TAILANDIA:
La Tailandia è fino ad ora il paese che ha prodotto la serie in
polimero più complessa. Per commemorare l'anniversario del 50°
di regno del re Bhumibol Adulyadj, Rama IX, è stata emessa il 9
luglio 1996 (inizialmente era previsto per il 6 giugno) una
banconota da 500 Baht di colore oro e il 3 dicembre 1996, un
pezzo da 50 baht blu-chiaro. Il 50 Baht è entrato in
circolazione generale (fra l'altro è molto simile alla
corrispondente in carta) mentre il 500 baht (pur essendo moneta a
corso legale) è stata emessa in un pacchetto di seta con una
medaglia ad un prezzo doppio rispetto al facciale. Tutto per
deferenza nei confrnti del re, molto amato e venerato. Un milione
di pezzi da 500 baht sono stati stampato insieme ai 100.000.000
del 50 baht. Gli specimen sono disponibili per ciascun tipo.
Nonostante entrambi fossero "one-off" commemorativi, vi
sono due combinazioni di firma per ciascuno. Allora i cambiamenti
tra i firmatari (governatore della Banca di Tailandia e Ministero
delle finanze) erano rapidi; soltanto una combinazione è comune
ad entrambi i tagli.
Un'attenta ispezione dei 500 baht rivela, sopra la zona del
numero di serie, un pannello rettangolare libero, senza il film
di materia plastica, che è un marchio di garanzia del
rivestimento nelle banconote in polimero. Ciò fu dovuto al fatto
che le banconote tailandesi hanno una numerazione in caratteri
occidentali e una in tailandese e, ai tempi della stampa, la NPA
non aveva le macchine per la numerazione tailandese. Di
conseguenza, le banconote sono state spedite in Tailandia in modo
che i numeri di serie fossero applicati dalle macchine tailandesi,
nello spazio non laminato.
Durante la produzione dei 50 baht, sembra che le macchine per
numerare in tailandese fossero arrivate in Australia ed infatti
su questo taglio non c'è la zona libera. Naturalmente, Rama IX
caratterizza entrambe le banconote, anche perché il suo ritratto
è una caratteristica standard delle banconote tailandesi. Il 18
agosto 1997, la Tailandia ha introdotto un secondo 50 Baht,
azzurro scuro con Rama IX sulla faccia anteriore e Rama IV, che
fu un grande costruttore, sulla parte posteriore. Una prima parte
di queste banconote è stata stampata in Australia (si pensa ad
una tiratura di 100.000.000 di pezzi) e quelle successive in
Tailandia dietro licenza. I replacement sono identificabili per l'uso
d'un prefisso specifico: il prefisso che denota normalmente un
replacement in Tailandia è "S" e questo è valido per
il 500 ed il 50 baht normali. Per il 50 Baht 1996 commemorativi,
è stata usata la lettera "T".
- SRI LANKA:
Il 4 febbraio 1998, lo Sri Lanka ha celebrato i suoi 50 anni di
indipendenza dalla Gran-Bretagna. Per celebrare l'evento, sono
state emesse delle banconote commemorative da 200 rupees in blu e
giallo chiaro che danno un'idea della storia dello Sri Lanka con
un collage delle scene dai templi buddisti e attraverso scene
della colonizzazione portoghese, olandese e britannica. Anche se
questa banconota ha ampiamente circolato, è un "one-off";
ci non sono state due versioni, una in folder con numeri rossi e
una con numeri neri per la circolazione. Giudicando dai prefissi
osservati, la produzione può approssimarsi a 20.000.000 di pezzi.
- MALESIA:
Nel 1998, la Malesia è stato il primo paese asiatico ad ospitare
i giochi del Commonwealth. Per commemorare questo evento, è
stata prodotta una banconota commemorativa da 50 Ringgit (gialla
ed azzurra su fondo oro), emessa dalla Bank Negara Malesia in
collaborazione con l'autorità dei giochi. Sebbene la moneta sia
a corso legale, essa è stata concepita come souvenir dai turisti
e dai locali che assistevano ai giochi. Il disegno rende omaggio
allo sviluppo malese e visualizza il nuovo stadio dei giochi a
Kuala Lumpur, oltre al logo dei giochi. Ognuna reca il prefisso
KL/98, insieme ad un numero di serie a sei cifre da cui si deduce
che ne è stato stampato un massimo di 1.000.000 di esemplari. L'OVD
raffigura il ritratto di Yang Di-Pertuan, Tunku Abdul Rahman, il
primo re della Malesia. È firmata dall'allora governatore della
Banca Negara Malesia, Tan Sri Dato Ahmad Mohd.
- NUOVA ZELANDA:
Il 7 aprile 1998, la Reserve Bank della Nuova Zelanda ha
annunciato ufficialmente che avrebbe adottato la tecnologia del
polimero. La motivazione di tale scelta appare chiara e fu lo
stesso gestore principale di valuta ad indicarla specificamente
in un comunicato:
.le "bancoplastiche" siano tenute in conto
affinché le loro superiori caratteristiche di sicurezza
scoraggino i falsari; nello scorso anno (1997), c'è stato un
aumento dei falsi, il che ha influenzato l'annuncio di oggi. Una
delle nuove caratteristiche sarà una finestra trasparente, che
è molto difficile da riprodurre. In Australia, l'introduzione
delle banconote di plastica nel 1992 ha provocato una sensibile
riduzione fino alla scomparsa dei falsi segnalati, tanto che
prevediamo risultati simili anche qui
.
Per accelerare la conversione, la Nuova Zelanda non ha cambiato
il disegno ed i colori fondamentali già in uso sulla relativa
valuta cartacea che era stata introdotta soltanto dal 1992 e ciò
perché si è ritenuto che forse il pubblico non fosse pronto ad
accettare un cambiamento importante di disegno. Inoltre, le
preoccupazioni circa la contraffazione erano forse più grandi
per cui la Banca ha agito in fretta affinché la conversione
fosse la più rapida possibile.
La prima banconota in polimero è stata il $20, emessa il 3
maggio 1999 seguita dai $100, i $10 ed i $5 e l'introduzione
della nuova serie, tutta a firma del Governatore Donald Brash, è
stata conclusa il 20 marzo 2000 con i $50. La Nuova Zelanda si è
trasformata così nel primo paese, dopo l'Australia, a
convertirsi completamente alle banconote in polimero.
Per la produzione di tali banconote, la Riserve Bank ha firmato
un contratto di tre anni con la NPA ma la durata dell'emissione
è stata molto breve per cui è stata fatta soltanto una stampa
mentre il progetto di produrre una serie datata, per la
circolazione generale, non ha avuto seguito. Nel mese di novembre
del 1999, la Nuova Zelanda è stato il primo di molti paesi ad
introdurre una banconota commemorativa per l'anno 2000 ed il
nuovo millennio, con un disegno totalmente nuovo che presenta
scene della storia maori, di vita sportiva e di ricreazione. L'emissione
di novembre era in folder ed aveva un prefisso distintivo NZ, un
numero di serie rosso ed il logo della Banca. Il 2 agosto 2000,
questa banconota è stata introdotta in circolazione e può
essere identificata dal prefisso standard AA, AB, ecc., un numero
di serie nero e nessun marchio; ne sono state prodotte circa 2.000.000
di esemplari. Alcune della varietà in folder sono state immesse
casualmente in circolazione. Dal 1999, sono disponibili per i
collezionisti in folder singolarmente o in doppi non tagliati o
fogli non tagliati. Nel 2000 e 2001 sono stati prodotti esemplari
per collezionisti inclusi in folder con data e numeri di serie
uguali per tutte le denominazioni; ma l'unica data d'emissione è
il 1999. Inoltre gli specimen sono forniti soltanto alle banche
centrali e possono essere richieste in qualunque momento. Un
esemplare da $20 comparso l'anno scorso in Europa ad un'asta è
stato ritirato prima della vendita, probabilmente per pressioni
della Banca della Nuova Zelanda.
- TAIWAN:
Il 15 giugno 1999, Taiwan R.O.C. (Formosa) ha emesso un polimero
da 50 yuan per commemorare il 50° anniversario dell'emissione
della loro valuta, successiva alla secessione dalla Cina. Questa
banconota ha un OVD con la bandiera nazionale. È stimato che
siano stati stampati 30.000.000 di questi pezzi, dietro licenza,
usando il substrato fornito dalla NPA, con l'OVD incastonato. È
una delle poche banconote che riproducono altre banconote:
segnatamente la prima e l'ultima emissione di Taiwan fino a quel
momento, i 50 centesimi del 1949 ed i 100 yuan attualmente
circolanti. Gli altri elementi riprodotti sono l'edificio della
banca centrale e altrevarie costruzioni, ad indicare lo sviluppo
di Taiwan durante gli ultimi 50 anni.
- ROMANIA:
La Romania è stato il primo paese europeo ad introdurre una
banconota di plastica quando il 2 agosto 1999 ha emesso un nuovo
taglio, i 2.000 Lei (datati il 11 agosto) per commemorare l'eclissi
di sole. Ad ovest di Bucarest l'eclissi fu visibile più a lungo
che in altre zone d'Europa.
Il colore dominante è il blu chiaro, gli altri colori sono
abbastanza brillanti e formano quella che è forse una delle più
belle banconote emesse fino ad oggi. La mappa della Romania
domina la faccia posteriore colorata nelle tinte nazionali blu,
giallo e rosso con, sovrapposto, il tragitto dell'eclissi
attraverso il paese. La parte anteriore mostra un sistema solare
coloratissimo. Un milione con il prefisso 001A è sato venduto in
folder di presentazione. Il 15 settembre 2000, questa emissione
è stata seguita da un verde 10.000 Lei basato sulla
corrispondente cartacea allora circolante. Il fronte ritrae
Nicalae Iorga, un artista rumeno celebre, storico e giornalista e
la parte posteriore una cattedrale famosa, il Curtea de Arges. Un
mese dopo, il 23 ottobre 2000, la Romania ha introdotto i 500.000
Lei in onore del tecnico e inventore, Aurel Vlaicu. Era un
pioniere del volo ed uno dei suoi velivoli, il Vlaicu II, è
raffigurato nella parte posteriore. Abbastanza colorata con una
miscela di oro, rosso, marrone, verde
Sia i 10.000 che i
500.000 Lei sono firmati da Emil Ghizari (Governatore) ed Ionel
Nita (cassiere principale).
- IRLANDA DEL NORD:
La NPA ha avuto un ulteriore successo in Europa quando nel mese
di dicembre del 1999 la Banca dell'Irlanda del Nord ha emesso le
5 sterline in polimero. L'Irlanda del Nord è uno dei pochi paesi
in cui le banche private possono ancora stampare la valuta.
Questa banconota, di colore predominante blu, è stata prodotta
in commemorazione del nuovo millennio dalla Canadian Banknote
Company, di cui l'acronimo CBN compare sulla banconota. Il
manager principale è il firmatario. Insolitamente per una nuova
banconota è stata introdotta alla vigilia di Natale e
naturalmente ha suscitato molti commenti. La versione del '99 ha
il prefisso MM per il millennio ed è datata 8 ottobre 1999 che
sarebbe la data dell'ordine, che spesso costituisce la pratica di
datazione delle banconote. Di questa banconota ne esiste anche un'altra
varietà in folder con prefisso Y2K, datata 1 gennaio 2000, per
un totale complessivo di 2.000.000 si pezzi emessi.
- BRASILE:
All'inizio di aprile 2000, il Brasile ha introdotto i 10 Reais
commemorativi dei 500 anni dello sbarco europeo. Il portoghese
Pedro Alvares Cabral, il navigatore che ha scoperto il Brasile,
è raffigurato sul fronte, mentre i ritratti di vari brasiliani
di razze miste indigena ed europea sono invece effigiati sul
retro, ad attestare la coesistenza pacifica delle varietà
culturali e delle diversità etniche. Questa banconota in
arancione-blu è prodotta su licenza dallo stampatore locale,
Casa Da Moeda do Brasil. In tutto, in due anni ne sono state
stampate 250.000.000 pezzi ed è comparso sul mercato anche uno
specimen. Il Brasile ha annunciato che questa emissione è una
prova e può condurre all'approvazione o meno del polimero come
sistema di produzione di tutte le sue banconote. Ne esistono due
varietà, entrambe firmate dal presidente del Banco, dr. Armino
Fraga e dall'assistente per la finanza, Pedro Malan. La prima
edizione si distingue dal fatto che non indica il nome di Cabral
per intero, ma semplicemente Pedro A. Cabral, mentre la seconda
indica Alvares per esteso. Ulteriormente, la frase religiosa Deus
Seja Louvado (Dio sia lodato) nella prima edizione è a malapena
leggibile perché c'è poco contrasto, mentre nella seconda
varietà è decisamente più evidente.
- CINA:
Il 24 Novembre 2000, la Cina P. R. C. ha emesso un polimero da
100 Yuan. Alquanto insolito, anche perché giusto una anno prima
era uscito un 100 Yuan della nuoa serie Mao. Forse l'emissione
del polimero di Taiwan R.O.C. ha indotto la Cina a prendere tale
decisione. È una banconota notevole, recante i colori favoriti
dalla cultura cinese, rosso e oro, che sono ritenuti simboli di
buona fortuna e prosperità. Un drago è sulla faccia anteriore,
perché il 2000 era l'anno del Dragone, e l'altare cinese per il
nuovo secolo in Beijing (Pechino) è sulla parte posteriore. Così
questa banconota commemora l'anno del drago e il nuovo millennio.
Anche questa banconota è stata prodotta dietro licenza in Cina.
Le fonti ufficiali indicano che sono stati prodotti fra i 10 e i
20 milioni di pezzi, tuttavia questo non è confermato. Tale
numero appare comunque molto piccolo per un paese così popoloso.
Le banconote con il prefisso "I" sono replacement;
quelle normali hanno una "J".
- BANGLADESH:
Nel momento in cui scrivo, il Bangladesh è l'ultimo paese
emittente in plastica, con i 10 Taka rosa-rossastri, prodotti
dalla NPA. Il governatore della Banca del Bangladesh ha
annunciato che in futuro tutte le banconote del paese saranno in
polimero, per le loro superiori caratteristiche di sicurezza.
Quest'emissione tuttavia non è stata priva di difficoltà.
Inizialmente solo 4.8 milioni di pezzi sono arrivati in
Bangladesh e sono stati immessi in circolazione due giorni prima
del giorno nazionale che cade il 16 dicembre. Ciò ha creato
molto interesse ma il 21 dicembre la Banca ha annunciato che l'emissione
era sospesa perché gli stock erano insufficienti. Sembra che i
restanti 45 milioni siano arrivati a Chittagong nel gennaio 2001
ed infatti è stata vista una ripresa dell'emissione, tuttavia,
apparentemente per delle agitazioni civili, ci sono stati dei
ritardi nella spedizione da Chittagong a Dacca. Questa emissione
è stata finalmente completata in marzo 2001.
Caratteristiche del biglietto sono il ritratto dello sceicco
Mujibar Rahman che fu la prima guida del Bangladesh e fu
assassinato nel mese di agosto del 1975. Tutti i membri vicini
della sua famiglia che vivevano in Bangladesh furono assassinati,
eccetto una figlia che viveva oltremare e che fu l'unica
superstite. Fra 1972 e 1976, le banconote del Bangladesh hanno
smesso di recare il ritratto di Mujibar, ma alcuni anni fa, la
figlia, diventata primo ministro, ha reintegrato il ritratto del
padre sulle banconote del paese nelle nuove serie di carta e
polimero, che stanno progressivamente uscendo.
- ATRI PAESI:
Per commemorare il 2000, le isole Chatham, situate a circa 700
miglia ad est di Christchurch, hanno pubblicato una serie di
dollari "souvenir". Sono fatti in Nuova Zelanda in una
plastica commerciale e da una tipografia commerciale. I tagli
sono di 2, 3, 10 e 15 dollari della Nuova Zelanda. Infatti i
dollari neozelandesi sono la valuta circolante. Ogni
denominazione ha sul fronte la mappa delle isole Taiko di Chatham
e un uccello che si è rivelato essere molto popolare in Asia. Di
questa emissione sono disponibili due edizioni: la prima con un
ologramma d'argento con scritto 1st e la seconda con un ologramma
d'oro. Le banconote sono state negoziabili nelle isole Chatham
durante tutto l'anno 2000, tuttavia, non costituiscono moneta a
corso legale come è stato puntualmente precisato dalla Banca
della Nuova Zelanda. Queste banconote hanno stimolato la curiosità
e l'immaginazione del pubblico collezionistico e per parecchi
motivi: perché le isole erano la prima zona abitata della Terra
a vedere l'alba del 1 gennaio 2000, perché sono fatte di
plastica e perchè sono biglietti di banca unici per quelle isole.
Tale è stata la richiesta che la prima emissione si è esaurita
rapidamente. Quando ulteriori stock sono stati riordinati, sono
stati stampati con l'ologramma d'oro. Quelle del 2001 sono fatte
in Tyvek® e sono stampate in Tailandia. I valori saranno di 3, 5,
8, 10 e 15$ e mentre l'uccello è stato mantenuto sul fronte, il
retro è differente.
Riassumendo, un numero significativo di paesi, in un tempo
relativamente breve, ha introdotto le banconote in polimero.
Sembra che l'OVD non sia particolarmente gradito per le banconote
regolarmente circolanti, e questo per un certo numero di motivi
tra cui il più probabile è il costo di produzione per unità e
per considerazioni tecniche riguardanti le apparecchiature
automatiche di conteggio e maneggiamento dei contanti. I colori
che vengono usati ora stanno migliorando e si pensa che le
finestre sostituiranno l'OVD, per esempio, gli indonesiani 100.000
rupiah hanno un fiore rosso ed il 100 Yuan della Cina PRC, una
pagoda multicolore. Sembra soltanto una questione di tempo perché
la Papua-Nuova Guinea si converta completamente al polimero ed
anche la Romania, ugualmente in un tempi brevi sembra orientata
al polimero per tutte e sette le denominazioni. Sembra
ragionevole che anche il Bangladesh andrà in questa direzione
mentre il Messico ci sta pensando e dovrebbe emettere a breve i
20 pesos, che, se giudicati validi, condurranno ad una
conversione completa al polimero. Il Canada, che ha adottato un
metodo di valutazione della plastica alquanto originale laminando
le banconote di carta due o tre anni fa, ha considerato
indubbiamente validi i polimeri ma comunque non per l'immediato,
come dimostra la nuova serie di emissioni in carta.. Il Bureau of
Engraving and Printing in USA ha verificato la banconota "bicentenari"
Australiana subito dopo la relativa emissione e più recentemente
ha comprato il substrato in quantità sufficiente per produrre 1.000.000
di pezzi (non si sa di quali denominazioni), che presumibilmente
sono entrate in circolazione, dato che questi volumi
eccederebbero la logica di una semplice prova di laboratorio. I
risultati di queste prove sono sconosciuti ed è lecito pensare
che tali banconote siano state distrutte. Altri paesi faranno
almeno un "one-off". L'India sta verificando una
banconota da 10 rupees, che può essere pioniera di un'emissione
convenzionale.
Questo articolo è un tentativo di documentare gli sviluppi di
questa nuova tecnologia produttiva. Tuttavia molto deve ancora
essere studiato e l'articolo serve semplicemente ad enfatizzare
quanti miglioramenti debbano ancora essere fatti. Si spera che
col tempo, tutto diventi più chiaro. L'autore conduce "una
vigilanza del mercato" e tenta così di stare al passo con
tutti gli sviluppi su questi biglietti di banca
Trevor Wilkin può essere contattato (solo in inglese) all'indirizzo:
trevorsnotes@bigpond.com.
Bibliografia:
Editors Colin Bruce and Neil Shafer. Standard Catalogue of World
Paper Money. Krause Publications (Pick references).
Grazie a Marcello Carrabino che ha pazientemente corretto gli
errori di traduzione