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COME SI COSTRUISCE UNA PROTESI MOBILE

Le pagine che seguono descrivono le fasi di costruzione di una protesi mobile, sia pure solamente nelle fasi essenziali. In particolare vengono descritte le fasi di laboratorio, quelle che il paziente non vede. Un "click" sulle immagini permette di ingrandirle.
Le foto utilizzate si riferiscono a casi diversi, digitalizzate da riviste odontoiatriche e monografie. Quindi il lettore non dovra` meravigliarsi se notera` qualche discrepanza (es. modelli in gesso che cambiano colore).

Partendo dai modelli in gesso ricavati da impronte preliminari, l'odontotecnico prepara una protesi grossolana, in cui i denti sono sostituiti da della cera.
Il dentista prova il tutto in bocca, e modifica la parte di cera finche` il profilo del paziente non appare adeguato, il sorriso armonioso.
Quando l'obiettivo e` raggiunto, applica al di sotto, verso la mucosa, un materiale gommoso per rilevare l'impronta.
NOTA: in questo caso sono due, le protesi da eseguire, mentre le immagini che seguono illustrano la procedura per farne una sola)

L'impronta ottenuta (foto) verra` poi riempita di gesso, in modo da ottenere una copia della bocca del paziente.
Le parti in cera saranno state modificate in modo tale che sia possibile incastrare con sicurezza il mascellare superiore con quello inferiore.

Sempre utilizzando del gesso, tutto viene montato su uno strumento (articolatore) in grado di imitare i movimenti che il paziente esegue quando parla o mastica, e di mantenere costanti i rapporti reciproci fra i modelli.
Quando tutto il gesso avra` terminato la sua presa le impronte e le cere saranno rimosse, per procedere alla modellazione della protesi.


I denti utilizzati si trovano in commercio (in resina, composito o ceramica) con vari colori e forme.
I denti vengono allineati uno per uno, rispettando regole che derivano sia dalla statistica, sia dalle esigenze del paziente specifico.
Ogni protesi e` un mondo a parte.
La protesi terminata in cera, ma coi denti definitivi, verra` consegnata al dentista che la provera` sul paziente. In fase di prova e` possibile che il medico stesso provveda a spostare qualche dente, alla ricerca della migliore soluzione estetica e/o funzionale.

Dopo la prova in bocca la protesi torna al laboratorio con le eventuali modifiche.
Il modello di gesso (il calco della bocca) viene staccato dall'articolatore (la macchina che riproduceva i movimenti del paziente) e ci si appresta a preparare lo stampo.
Lo stampo (muffola) e` fatto da due contenitori che si incastrano un po' come una scatola e il suo coperchio. Con l'aiuto del gesso, come si vede nell'immagine a lato, si modella prima la meta` destinata a contenere il calco della bocca (stampo).
Quando il gesso avra` terminato la presa si procedera` a formare la parte che conterra` i denti (controstampo).
Quando tutto il gesso della muffola ha terminato la presa, l'oggetto viene immerso nell'acqua bollente, la cera si rammollisce e le due meta` si possono separare. Ognuna di esse va lavata accuratamente e sgrassata.
Nell'immagine, a sinistra, c'e` lo stampo col calco (in rilievo) della bocca, mentre la meta` a destra e` il controstampo, coi denti artificiali (che mostrano il tallone, non la parte masticante).

Le parti in gesso vengono isolate e si prepara la resina che costituisce la parte rosata della protesi. La resina e` in commercio sotto forma di polvere e liquido che si impastano fino ad ottenere un impasto piuttosto denso e gommoso.
La foto mostra l'impasto che sta per essere adattato al controstampo.
Le due meta` della muffola vengono riaccostate, con l'aiuto di una pressa idraulica. Poi il tutto viene messo a bollire, preferibilmente a bassa temperatura e tempi lunghi, in modo da avviare la reazione di polimerizzazione.

La polimerizzazione trasforma la pasta in un materiale solido, una specie di plastica relativamente rigida . Dopo un lento raffreddamento, con infinita cautela, la muffola viene riaperta, il gesso spaccato in modo da portare alla luce la protesi grezza.
La protesi grezza (immagine) verra` ripulita dalle sbavature e levigata.

La protesi finita viene ora consegnata dal laboratorio all'odontoiatra.
Il medico provera` il lavoro finito sul paziente, eseguira` le correzioni eventualmente necessarie. Seguiranno una o piu` sedute per controllare se tutto procede per il meglio, e probabilmente vi saranno ulteriori ritocchi , finche` l'oggetto non sara` confortevole per il paziente.


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