della PROTESI MOBILE totale o parziale |
ADATTAMENTO
In questo caso il paziente dovra` cercare di applicare la protesi per almeno 2 ore prima di presentarsi in studio: la gengiva guarisce velocemente, e anche una sola notte passata senza indossare l'apparecchio puo` essere sufficente per rimarginare eventuali ferite. In questa circostanza il medico verrebbe a trovarsi nella difficolta` di reperire con precisione il punto dolente. |
Le motivazioni che consigliano la rimozione durante la notte, sono tante: CARICO SULLE GENGIVE: La mucosa infatti in natura non e` abituata a sopportare il carico di una protesi. Questo continuo schiacciamento riduce leggermente il flusso sanguigno, un po' come se legassimo un filo attorno ad un dito. Il che non e` bene; e` opportuno che almeno la notte le mucose abbiano la possibilita` di essere liberate da un carico innaturale. IGIENICHE: Anche le condizioni igieniche tenderebbero a peggiorare. DURATA DEI MATERIALI: Tutti i materiali sotto sforzo, a lungo andare, si rompono. Durante la notte, barre, ganci e placche potrebbero essere sottoposte ad uno stress privo di qualunque utilita`, ma in grado di abbreviarne la durata. |
IGIENE
Un comune dentifricio forse e` eccessivamente delicato: poiche` l'oggetto sta al di fuori della bocca, possiamo utilizzare un detergente piu` efficace. Evitare comunque l'uso di prodotti con grana ruvida, (es. certi detersivi) che potrebbero col tempo creare un opacamento del materiale, o addirittura leggere usure. |
Un bicchiere un po' largo puo` gia` essere utile allo scopo, ma in farmacia sono disponibili vaschette di forma e dimensioni ancora piu` adatte. La necessita` di mantenere l'apparecchio in acqua deriva dalla possibilita` di ottenere un'igiene migliore (leggere oltre) e ridurre i piccoli stress a cui il materiale andrebbe incontro se venisse a lungo "inzuppato" ed "asciugato". Potrebbero a lungo andare crearsi delle microfratture sulla superfice. Detto questo pero`, se qualche notte la protesi resta "all'asciutto" (per esempio durante un viaggio) questo non e` sufficente per determinare un danno. |
ALTRE COSE DA NON FARE
Alcuni pazienti "buttano" la protesi in bocca e la posizionano definitivamente stringendo i denti. E` un'operazione rischiosa, poiche` se per caso l'oggetto e` lontano dalla posizione corretta, il morso potrebbe provocare la frattura di qualche gancio, o peggio, la perdita di qualche dente gia` vacillante. |
Quando il paziente prova a limare punti dolenti, e` generalmente molto impreciso e demolitivo. Nel tentativo di risparmiare qualche soldo, o per non perdere del tempo, si rischia il danno di un oggetto abbastanza costoso, e molto piu` delicato di quanto possa sembrare. |
Una protesi non puo` avere la stessa efficenza dei denti naturali, per cui occorre moderare le pretese. Una masticazione su entrambi i lati permette di evitare l'usura precoce di un solo lato, e generalmente aumenta la stabilita` delle protesi. |
RIBASARE QUANDO OCCORRE
Il disegno mostra una situazione tipica: la gengiva e` "calata" e la protesi si appoggia solo sui bordi e sul palato, ossia quelle parti della bocca piu` stabili nel tempo. Spingendo sui denti, si rischia una frattura sul palato. |
Considerare inoltre che se ci si ostina all'uso di una protesi incongrua, questo processo di riassorbimento verra` ulteriormente accelerato. Anche le paste adesive usate talvolta per stabilizzare la protesi sono certamente piu` efficaci se l'appoggio e` regolare. |
COME COMPORTARSI IN CASO DI FRATTURA
Esiste il rischio concreto di posizionare male le parti. Inoltre la tenuta dell'adesivo non e` paragonabile a quella di una vera riparazione, e i ripetuti tentativi seguiti dai distacchi, allontaneranno i pezzi dal rapporto originale. La riparazione di una protesi cosi` rovinata puo` essere molto piu` costosa rispetto a quella fatta subito dopo la frattura. |