Gli appunti che seguono sono un breve riassunto di quanto probabilmente Le
ho gia` spiegato in studio.
Per essere chiaro, ho semplificato molte cose, ma penso comunque di avere
rispettato la sostanza delle attuali conoscenze in materia. Non mi sono
molto dilungato nella descrizione delle tecniche, perche` e` difficile
farlo sulla carta, e probabilmente ne abbiamo gia` parlato in studio.
Ogni argomento e` stato affrontato in maniera stringata, per non annoiare
il lettore; in ogni caso resto a sua disposizione per eventuali
chiarimenti.
Dott. Zambrini Roberto ,odontoiatra.
Via Emilia n. 302, 40026 Imola (Bologna)
Telefono 0542 23466 (segreteria telefonica)
INTERNET home page: http://www.geocities.com/rzambrini
INTERNET e-mail : r.zambrini@libero.it
IL NEMICO: LA PLACCA BATTERICA
Nella bocca sono presenti molti microbi, cosi` come succede del resto anche
in altre parti del corpo. Essi tendono ad aderire alla superficie dei denti
e alla gengiva, dove formano delle colonie, mescolate ai residui di cibo.
Questo velo appicicaticcio e` la placca batterica.
La placca batterica e` invisibile; i pezzi biancastri che si vedono fra i
denti sono solo residui grossolani. E` un errore pensare di avere i denti
puliti dopo avere rimosso solo questo tipo di sostanza.
La placca batterica non e` sempre uguale: col passare delle ore, cambia la
quantita` dei microbi presenti, il tipo, e anche le sostanze di rifiuto
prodotte. Se si superano le 24 ore, i cambiamenti che subisce sono tali
da renderla pericolosa per la salute dei denti e delle gengive.
La placca "vecchia" caria i denti, perche` libera degli acidi che lo
rovinano. Danneggia le gengive perche` i microbi presenti provocano delle
infezioni.
IL RUOLO DELL'IGIENE ORALE
Questo spiega perche` e` necessario rimuoverla entro le 24 ore.
E` stato dimostrato che una buona igiene orale riduce molto la carie
dentaria, ed e` efficacissima nell`eliminare i problemi di gengive, a
condizione che si intervenga finche` i danni sono abbastanza limitati.
La placca si riformera` quasi subito, ma essendo "giovane" non fara` danni.
Per eseguire una buona igiene orale si possono usare vari strumenti; alcuni
indispensabili, altri utili solo per perfezionare il lavoro.
Inizialmente e` bene lavorare di fronte ad uno specchio, e non ci si deve
spaventare se le gengive sanguinano un poco: spesso lo fanno perche`
infiammate. Dopo qualche giorno di igiene scrupolosa cominceranno a
guarire, e cessera` il sanguinamento.
I MEZZI PER MANTENERE UNA BUONA IGIENE ORALE
Sono indispensabili:
1 -Lo spazzolino
2 -Il filo interdentale
3 -La costanza e lo scrupolosita` del paziente nell`usare gli strumenti
disponibili.
4 -La rimozione periodica del tartaro da parte del dentista
Sono utili, per completare il lavoro:
-fluoro, dentifrici, colluttori, compresse rivelatrici, ecc..
PARLIAMO ORA DI QUESTI "STRUMENTI", IN DETTAGLIO.
1- LA COSTANZA E LA CURA DEL PAZIENTE
Inizio con questo "strumento" perche` e` il piu` importante di tutti.
E` l'unico che non si puo` comprare, qualunque cifra si sia disposti a
spendere. Occorre lavarsi molto bene i denti almeno una volta al giorno,
usando gli strumenti giusti nel modo giusto, preferibilmente la sera prima
di andare a letto. Occorre tempo per fare un buon lavoro: se impiegate
meno di cinque minuti quasi certamente non siete stati abbastanza
scrupolosi. Molti iniziano bene, ma dopo due o tre settimane si stancano;
cercate di non fare altrettanto.
2- LO SPAZZOLINO
Lo spazzolino ideale deve rispondere ai seguenti requisiti:
-Testina arrotondata (per non fare male quando urta le gengive)
-Testina non troppo grande (altrimenti e` difficilmente manovrabile)
-Setole artificiali. Le setole naturali infatti hanno una punta meno
arrotondata, ed essendo dei peli ,la loro superficie e` ruvida e facilita
l'accumulo dei microbi.
-Durezza media. Le setole dure fanno male, quelle morbide "strofinano"
troppo poco.
-Il manico deve essere semplice e
diritto.
La tecnica ottimale per utilizzarlo e` probabilmente quella che
Vi ho mostrato in studio: la tecnica di Bass modificata.
Vi ricordo brevemente che si lavora su piccole zone di due denti al
massimo, sempre ruotando lo spazzolino dalla gengiva verso il dente.
E'molto importante cambiare lo spazzolino quando e` troppo vecchio; la sua
durata dipende da tante cose:
-La qualita` dei materiali impiegati
-La frequenza di uso (chi non lo usa quasi mai riuscira` sicuramente a
farlo durare piu` a lungo...)
-La tecnica impiegata (tecniche inutilmente vigorose, lo rovineranno
prima).
Dunque e` impossibile dire quanto deve durare uno spazzolino.
Fortunatamente c'e` un modo semplice per capire quando deve essere buttato:
farlo quando le setole, inizialmente parallele, cominciano ad aprirsi
verso l'esterno.
3- IL FILO INTERDENTALE
Questo strumento e` praticamente sconosciuto alla maggior parte dei
pazienti, eppure e` indispensabile.
Anche se usate lo spazzolino in maniera perfetta, non riuscirete mai a
rimuovere la placca fra un dente e l`altro, neanche la piu` grossolana,
perche` la setola non riesce ad arrivarci.
Il filo va utilizzato come Vi ho mostrato, almeno una volta al giorno,
tenendolo ben teso fra le dita.
Esistono tre tipi fondamentali:
-quello cerato
-quello non cerato
-quello con spessore differenziato (Superfloss)
Per la maggior parte dei pazienti va bene quello non cerato, perche` la sua
azione meccanica e` piu` efficace. Se sono presenti dei ponti diventa
particolarmente utile quello con spessore differenziato.
4- LA RIMOZIONE PERIODICA DEL TARTARO
Malgrado un' igiene orale anche ottima, col tempo si formera` un deposito
di tartaro attorno ai denti.
Il tartaro e` paragonabile alle incrostazioni che si formano nei rubinetti,
ed e` dovuto soprattutto al deposito di sali minerali presenti nella
saliva.
Deve essere rimosso, perche` crea delle superfici ruvide alle quali la
placca aderisce molto saldamente, ostacolando poi la rimozione da parte del
paziente, e quindi favorendo la carie e l'infiammazione delle gengive.
Solo il dentista puo` rimuovere il tartaro (detartrasi); la frequenza di
questa operazione varia da persona a persona.
Desidero ricordare che questo studio offre un servizio di richiami
periodici automatici ai pazienti che ne faranno richiesta: una volta
stabilita la frequenza ideale per il caso singolo, lo studio si incarica di
avvisare il paziente per lettera, quando e` il momento di fare una
detartrasi o un controllo.
Altri strumenti che completano l'igiene orale sono i seguenti:
IL FLUORO
Fra gli strumenti che completano l'igiene orale, questo e` probabilmente il
piu` importante.
Il fluoro e` in grado di aumentare la resistenza dello smalto verso la
carie. E` molto utile nei bambini, perche` i dentini che si stanno costituendo
possono accoglierlo nella loro struttura. E` comunque abbastanza utile
anche per l'adulto, perche` anche se i denti ormai sono formati, puo`
essere un poco assorbito dalla superficie esterna.
Il modo migliore per assumerlo consiste nell'uso delle compresse per
fluoroprofilassi, che si vendono in farmacia: dopo essersi lavati bene i
denti si mastica una compressa senza ingoiare.
Si lascia che la saliva bagni abbondantemente le superfici per qualche
minuto, in modo che il dente abbia il tempo di assorbire questa
sostanza.
Infine il tutto puo` anche essere ingerito. Ripeto pero` che il
successivo assorbimento e utilizzo e` possibile solo nel bambino.
IL DENTIFRICIO
Forse puo` sembrare sorprendente che abbia "relegato" il dentifricio ad un
ruolo secondario.
Il fatto e` che molti odontoiatri, compreso il sottoscritto, sono convinti
che l'utilita' di questo prodotto sia limitata.
L'azione detergente e' scarsa (la placca si rimuove bene solo con l'azione
meccanica, essendo piuttosto appicicaticcia) e l'effetto anticarie del
fluoro e` limitato, poiche` il contatto col dente e` troppo breve per
permettere un buon assorbimento.
Inoltre gli aromatizzanti inseriti per renderlo piu` gradevole danno spesso
una falsa sensazione di igiene, anche se la placca non e` stata
completamente rimossa; infine determinano una perdita della sensibilita`
tattile della lingua, che entro certi limiti potrebbe aiutare un poco il
paziente nell`individuare le zone non ancora spazzolate, che sembrano un
po` piu` ruvide.
Consiglierei dunque di lavare i denti senza dentifricio; magari utilizzarlo
solo alla fine, per completare l`operazione e ottenere un alito piu`
gradevole.
I COLLUTTORI
Hanno un effetto generalmente molto blando.
Quelli piu` efficaci spesso rischiano di essere irritanti per le mucose,
per cui possono essere impiegati solo per periodi limitati (per esempio
dopo estrazioni, quando il paziente non puo` usare lo spazzolino perche` la
zona gli farebbe male)
IDROPULSORI
Sono macchinette in grado di spruzzare acqua sotto pressione, magari
mescolata ad un colluttorio. Sono praticamente inutili, perche` la
pressione riesce ad allontanare solamente i residui piu` grossolani, ma mai
la placca. Certamente un buon uso di filo e spazzolino permette una
migliore rimozione della placca.
Se usati male possono spingere il cibo fra il dente e la gengiva, col
rischio di provocare ascessi gengivali.
LE COMPRESSE RIVELATRICI
Si tratta di compresse che servono per evidenziare la placca
batterica; vengono masticate, senza ingoiare, e si permette alla saliva di
bagnare le superfici dei denti.
Le aree ricoperte da placca batterica appariranno colorate.
Sono dunque utili per controllare se lo spazzolamento e` stato adeguato,
per individuare quali sono le zone piu` difficili da pulire.
GLI SPAZZOLINI ELETTRICI
Gli spazzolini elettrici, ed in generale tutti gli strumenti "rotanti" che
soddisfano la nostra pigrizia, non sono un mezzo ideale per l'igiene orale.
Uno spazzolino utilizzato con attenzione puo` raggiungere tutti i distretti
della bocca, mentre lo stesso non si puo` dire per questi presidi:
generalmente piuttosto ingombranti, non godono della stessa manovrabilita`.
Il costo e` generalmente di una certa entita`, probabilmente troppo alto
per il vantaggio che danno, e sopratutto (ATTENZIONE!!) il fatto che l'uso
non comporti nessuna fatica, puo` indurre il paziente ad indugiare
eccessivamente a lungo sul dente, pensando che in tal modo possa ottenere
"denti piu` bianchi".
Purtroppo tale atteggiamento potrebbe facilmente
determinare delle usure indesiderate, specialmente ai colletti, che
rappresentano la zona piu` "morbida" del dente.
Sono invece molto indicati per i pazienti disabili, che non potendo
disporre di un'adeguata maturita` motoria possono ottenere un'igiene
orale ragionevole con questi spazzolini (e, come si e` visto, con qualche
cautela...)