Cosa sono, e chi e` abilitato ad esercitare l'odontoiatria, e perche`
Piu` volte mi e` stato chiesto che differenza esista fra odontoiatri,
dentisti, odontotecnici. Proviamo a guardarle assieme.
UNA PREMESSA STORICA.
Nell'Italia contadina, compresa quella dell'immediato dopoguerra, i medici
erano troppo pochi rispetto alle reali necessita` della popolazione. Era
dunque logico che si desse loro la possibilita` di agire in tutti i settori
possibili della medicina, quando necessario.
Il medico doveva sapere fare un po' di tutto in tutti i campi; naturalmente
lo faceva con molti limiti, ma non si poteva fare diversamente.
In medicina spesso occorre scegliere il minore dei
mali...ebbene, la competenza ovviamente limitata del medico in alcuni
settori, era considerata meno dannosa della malattia, e quindi accettata.
Si ritrovarono cosi` spesso, anche a fare i dentisti.
Questo oggi non puo` piu` essere tollerato, se non in situazioni di
emergenza, ne' in odontoiatria ne' altrove, per vari motivi:
- I livelli di sofisticazione che alcune procedure diagnostiche o
terapeutiche hanno raggiunto non lasciano spazio ad improvvisazioni, ne'
possono essere apprese facilmente.
-Le aspettative della popolazione sono elevate, e oggi si esigono i
risultati migliori possibili.
Di conseguenza col passare del tempo un po' in tutti i paesi piu`
progrediti si e` imposta la necessita` di cure sempre piu` complesse, ed il
il medico si e` dovuto in qualche modo specializzare. Oggi non e` piu`
accettabile che un medico eserciti la professione senza avere un livello
qualitativo prossimo alla competenza media che ci si aspetta da un
professionista del settore. E poiche` nessuno puo` imparare tutto di tutto,
e` diventato frequente e talvolta necessario raggiungere una
specializzazione precisa, in modo da concentrare tutte le proprie energie
(tempo, risorse..) su un obiettivo limitato in modo da ottenere i massimi
risultati possibili.
Naturalmente questa "superspecializzazione" comporta anche qualche
problema; qualcuno malignamente, dice che "lo specialista e` un medico che
sa sempre di piu` su sempre meno". Ma fatti i debiti bilanci, e` evidente
che la collettivita` in questo ha piu` da guadagnare che da perdere.
Questa tendenza ha coinvolto anche l'odontoiatria, e questa breve premessa
storica aiuta a comprendere il motivo di certe scelte recenti da parte del
legislatore.
Il primo dentista e` stato il medico-dentista.
Il
medico-dentista
e` un laureato in medicina che in virtu` di leggi di qualche decennio fa,
e` abilitato ad esercitare l'odontoiatria, anche se la sua preparazione
universitaria e` sopratutto medica in senso stretto.
E` una figura destinata a scomparire, poiche` la sua preparazione in campo
strettamente odontoiatrico non e` mai stata controllata da nessuna
universita`. Questo non significa certo che non sappia fare il proprio
lavoro: ce ne sono, e anche di molto bravi, ma hanno imparato per proprio
conto gli aspetti piu` pratici della professione, e nessuna universita` ne
ha mai controllato il livello raggiunto. E` evidente che questo non e` il
modo ideale di preparare un professionista.
Attualmente in Italia il medico-dentista puo` esercitare solo se si e`
laureato entro il 1980 (non sono sicuro della data, che e` stata spostata
piu` volte da varie integrazioni alla legge che stabiliva il limite).
Quindi i giovani neo-laureati in medicina, non potranno piu` abbracciare la
professione di "dentista" senza un'adeguata specializzazione.
Lo specialista in Odontoiatria.
Che si potesse fare di meglio, nel campo dell'istruzione dei dentisti, e`
tanto vero che gia` allora esisteva la figura del
medico specialista
in odontostomatologia, oppure in ortognatodonzia....
Questi sono medici chirurghi che dopo la laurea si sono specializzati,
ossia hanno fatto un corso triennale teorico-pratico strettamente legato
all'odontoiatria. E sono stati infine esaminati da una commissione.
Occorre anche dire pero` che molti medici non si sono specializzati
semplicemente perche` non era affatto facile entrare in specialita`.
Lo specialista si riconosce facilmente dal medico-dentista o
dall'odontoiatra: difficilmente rinuncia ad indicare la specializzazione
sulla propria targa, mentre il medico-chirurgo o l'odontoiatra non possono
"fregiarsi" di una specializzazione che non hanno.
Eppure anche lo specialista, come il medico-dentista, non puo` lavorare
come dentista all'estero; la sua laurea non e` riconosciuta.
La scuole di specializzazione in odontostomatologia sono state chiuse dal
Ministero della Sanita` e dell'Universita` nel 1992, nel rispetto delle
normative comunitarie.
L'odontoiatra: un "dentista europeo"
L'
odontoiatra
e` la figura di esercente l'odontoiatria piu` moderna.
Di istituzione recente (attorno agli anni '80) e` stato imposto da delle
direttive comunitarie, volte ad omologare il grado di preparazione di tutti
i "dentisti" europei.
Malgrado la comunita` medica italiana abbia opposto notevoli resistenze
all'istituzione di questa professione (l'Italia ha gia` pagato delle
pesanti sanzioni economiche, per il ritardato recepimento delle direttive
CEE, con i soldi di tutti i contribuenti, compresi quelli del lettore) e`
evidente che in futuro quasi tutti i dentisti saranno dei laureati in
odontoiatria.
Allo scopo di ottimizzare l'uso delle risorse necessarie per
l'insegnamento, la stessa specializzazione e` stata eliminata dai corsi
universitari.
Il curriculum di studi e` sempre fortemente basato su materie mediche, ma
non piu` tanto quanto lo sono quelli del medico. In compenso il tirocinio e
le materie di stretto interesse odontoiatrico sono presenti in proporzione
maggiore rispetto a quelle della stessa vecchia specializzazione.
L'odontoiatra ha un titolo di studio riconosciuto in tutta l'Europa
comunitaria.
Le premesse sono insomma le migliori, certamente pero` questo non significa
necessariamente che l'odontoiatra sia sempre il migliore dentista
possibile: le qualita` della persona sono un fattore molto importante nel
determinare le capacita` professionali.
L'odontotecnico fra nuova professionalita` e vecchio esercizio abusivo
L'
odontotecnico
e` un abile artigiano, con una conoscenza dei materiali
che, in linea teorica (anche loro in realta` tendono a specializzarsi) puo`
fondere, modellare oggetti in oro come un orefice, saldare, lavorare
resine, ceramiche. Senza di lui la protesi non esisterebbe, il dentista e`
un medico, non la costruisce.
Pero` il tecnico di laboratorio sa molto poco invece sul versante medico;
giusto quel tanto che gli basta per fare bene il suo lavoro. Non e`
abilitato per legge neppure a guardare il paziente.
Specialmente in passato, molti odontotecnici hanno progettato, costruito e
applicato protesi dentarie direttamente sul paziente, con un'esercizio
abusivo di professione sanitaria. Talvolta fino al punto da organizzare
degli studi (anche di un certo prestigio) con la copertura di un medico che
faceva da prestanome.
Complice di questa condizione (oggi ridimensionata, ma certo non eliminata)
tutta una serie di motivi:
- I medici che non avevano alle spalle una buona preparazione pratica si
sentivano spesso costretti ad appoggiarsi molto al tecnico di
laboratorio. E` chiaro pero` che la soluzione di questo problema era
semplicemente nel prepararli meglio, magari con titoli meno "altisonanti"
ma con una buona manualita`.
- La convinzione del paziente del fatto di poter risparmiare rivolgendosi
direttamente "alla fonte" di produzione, ha fatto si` che questi non si
preoccupasse del grado di preparazione di chi gli metteva le mani in bocca.
In realta`, fatti un po' di conti, ci si accorge subito che se un abusivo
comincia ad organizzare uno studio ben congeniato, che rispetta quasi tutte
le norme, paga le imposte, assume medici capaci, ben presto i prezzi
lievitano fino al punto da perdere competitivita` rispetto a quelli dei
dentisti abilitati.
- Una professione che dava spazi a tutti gli esercenti, non costringeva
nessuno alla "poltrona vuota", e i dentisti "veri" tolleravano la
situazione poiche` in definitiva riuscivano a lavorare ugualmente. In
effetti e` solo negli ultimi anni che sono cominciate a fioccare le
denunce, in concomitanza al ridursi del numero di pazienti per
professionista.
E` opportuno chiarire una volta per tutte alcuni concetti fondamentali:
-La protesi non e` un oggetto che poi si vende al mercato. Talvolta ci si
rimprovera di chiedere al paziente il doppio o il triplo di quello che noi
paghiamo al tecnico. Se questo fosse il "ricarico" di un bene acquistato e
poi semplicemente rivenduto, sarebbe in effetti un furto.
Ma non e` cosi`. Il paziente quando paga una dentiera non paga la protesi
in senso stretto, ma paga anche tutto un piano terapeutico, e la
professionalita` di due professionisti diversi. Oltre al lavoro
dell'odontotecnico, c'e` anche quello del dentista, e la gestione dello
studio del dentista, gli oneri ai quali per legge egli deve sottostare.
Leggi che impongono controlli di qualita` agli apparecchi radiografici, una
modalita` di smaltimento dei rifiuti particolare, assicurazioni
obbligatorie, la sterilizzazione degli strumenti, tutte cose che in
definitiva costano, e sono orientate alla tutela del paziente stesso.
-La protesi e` solo un momento, per quanto essenziale, di un trattamento.
Prima di fare un ponte fisso occorre fare estrazioni, devitalizzazioni,
ricostruire denti cariati. L'odontotecnico, certo, non e` assolutamente
preparato per tutto questo.
Lo so bene, visto che io stesso, prima di laurearmi, sono stato un tecnico
di laboratorio.
Le leggi piu` importanti.
*Direttive 686 e 687 del luglio 1978 che definiscono un solo corso di studi
per diventare dentisti, ne definiscono il campo di attivita` e coordinano la
legislazione dei vari stati membri.
All'Italia concedevano una proroga al 1984 per "mettersi in regola".
*DPR 28 febbraio 1980 n.135 istituisce il corso di laurea in
Odontoiatria.
*
Legge 409 del 1985 che istituisce in Italia
la professione di Odontoiatra definendone i limiti.
Si limita l'esercizio dell'odontoiatria ai medici laureati in Medicina e
Chirurgia, ma si stabiliscono norme transitorie per rendere "indolore" il
passaggio alla nuova normativa.
*Legge 471/88 con la quale lo Stato Italiano ha cercato di includere fra gli
Odontoiatri anche i medici immatricolati nel '80, '81, '82, '83, '84.
Cancellata dalla sentenza
della Corte di Giustizia della UE, su ricorso AIO.
*Sentenza della Corte di Cassazione n. 11129 dell'11 novembre 1997: da`
ragione alla Corte di Giustizia della UE, ribadendo che le norme
comunitarie prevalgono su quelle del singolo stato.