Civiltà
La casa Greca | |
Gli abiti dell'antica Grecia | |
I Giochi | |
Come mangiavano i Greci |
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La casa greca Le case greche erano costruite da mattoni di argilla e si snodavano lungo vicoli tortuosi e fangosi .Cosi erano le case dei ricchi. I greci non si curavano di avere una bella casa, ove del resto vivevano quasi esclusivamente di notte. Ci tenevano invece ad avere una bella città, ornata di templi e di edifici pubblici sontuosi : qui essi vivevano, lavorando nelle botteghe , discutendo e contrattando , partecipando alla vita politica. La casa greca tradizionale aveva una struttura modesta. Nella parte centrale cera un cortile aperto in alto, dal quale prendevano luce le varie stanze ;al secondo piano dello stabile si trovava un appartamento riservato alle donne , al quale si poteva accedere mediante una scala di legno. In epoca più tarda, si cominciarono ad apprezzare le comodità della casa, venne ampliata. Un secondo cortile venne infatti aperto nella parte retrostante ledificio. I cortili erano ornati da un elegante porticato a colonne detto "peristilio". Le finestre si aprivano sulla strada. Per questo le stanze erano spesso buie. Venivano illuminate con lampade a olio o con candele di cera e riscaldate con bracieri. Non è rimasto nulla ma dai disegni pervenutici sappiamo che dovevano essere pochi. I pasti venivano consumati sdraiati sul fianco sinistro e i cibi erano presentati su piccoli tavoli posti dinanzi ai letti. Non si usavano le stoviglie. Probabilmente non cerano armadi e scaffali e gli oggetti, come le coppe e gli strumenti musicali, dovevano essere appesi a chiodi infissi nelle pareti. Le coperte venivano conservate nelle cassapanche e i divani si trasformavano ogni sera. Gli schiavi dormivano di regola in terra e in cucina. | |
Le donne |
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Le donne in Grecia si occupavano solo della casa, vivevano nel gineceo: stanza a loro riservata, non partecipavano alle feste, né ad altre manifestazioni sociali. Solo alcune donne, le etere, sono presenti in banchetti insieme agli uomini, suonano e cantano per loro, ma sono considerate donne poco per bene, pagate per il divertimento e il piacere degli uomini. In realtà molte donne considerate etere sono persone di grande cultura e sensibilità: tra tutte ricordiamo la più nota e influente, Aspasia, la compagna di Pericle. |
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I greci si vestivano molto velocemente, non avevano biancheria intima ma un pezzo di stoffa che legato andava a formare una tunica che arrivava alle caviglie. Gli anziani e le donne portavano la tunica lunga, i giovani e gli schiavi la portavano corta. Il vestito femminile più diffuso era il peplo. Uomini e donne portavano il cappello lungo, le donne del V secolo corto. Le donne si truccavano gli occhi con la fuliggine e le guance con succo di more e indossavano collane di oro decorato. |
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L'alimentazione
può sembrare un capitolo minore della storia delle civiltà, ma in realtà non lo è,
perché il modo di alimentarsi è strettamente legato alle persone, allambiente
naturale in cui vivono, alle attività che svolgono, al grado di benessere che hanno
raggiunto. Numerosi documenti ci permettono di ricostruire il panorama dellalimentazione nel mondo greco che, con tutte le sue colonie dItalia e dAsia, abbracciava geograficamente parte del mondo antico; perciò la sua gastronomia offriva una vasta scelta di specialità e un intero ventaglio di abitudini alimentari. Come mangiavano ad Atene La tavola ad Atene era ricoperta da una tovaglia bianca e i padroni e gli ospiti mangiavano i pasti stando sdraiati su comodi letti: i triclivi. Ad un angolo del tavolo c'era il "cratere" dove gli schiavi attingevano il vino che era molto aspro. Il primo pasto consisteva, spesso, in foglie di vite ripiene; il secondo era a base di pesce oppure di anteriora di maiale, di arrosto di manzo o di grandi bolliti misti. Anticamente il pranzo si chiudeva con un piatto di foglie di alloro che gli ospiti masticavano con gusto. Prima per stuzzicare l'appetito venivano serviti i piattini contenenti spicchi d'aglio, ricci di mare, focaccette dolci, pezzetti di pesce crudo. Come mangiavano a Sparta In principio, gli spartani godevano di
grandi comodità. ma poi entrò in scena ilgrande Licurgo, il legislatore. Egli era
convinto che per costruire una società migliore ci voleva una rigidissima austerità e
quindi abolì ogni forma di piacere, anche alimentare. Eliminò anche la moneta
efecemangiare la popolazione in alcune mense comunali. |