Divinità   continua
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Le Arpie

Mostri favolosi nati, secondo la testimonianza poetica di Esìodo,da Taumante figlio del Ponto e  da Elèttra.Erano raffigurate con viso di donna e il resto del corpo di uccelli rapaci.Questi mostri erano simili a vecchie  riluttanti cui pendevano,dal petto,lunghe mammelle flaccide.La leggenda ne nomina spesso 3,i cui nomi discordano:Celèno,Ocìpete,Aèllo.

 

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 Cerbero

Mostruoso cane a tre teste,che significavano la distruzione del presente,del passato e del futuro.Al Cerbero era affidato l’incarico di vietare ai morti di oltrepassare i confini dell’eterna notte e di impedire ai vivi di penetrare nel suo regno tenebroso.

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Caronte

Il nocchiero dello Stige, fiume infernale dell'odio che circondava l'inferno pagano, traghettava le anime le quali lo ricompensavano con un obolo. Si favoleggiava che fosse figlio dell'Erebo e della Notte ed era rappresentato come un vecchio «bianco per antico pelo» che intorno agli occhi aveva «di fiamme ruote».

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Chirone il Centauro

I centauri erano favolosi mostri della Tracia e della Tessaglia: Essi venivano immaginati uomini fino all'ombellico e cavalli nel resto del corpo. Il più famoso di essi fu Chirone, che educò il fior fiore degli eroi a cominciare da Eracle, Giasone, Castore e Polluce fino al pelide Achille.

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Destino

Era il più potente degli dei che gli erano sottomessi e dicevano che era figlio della Notte e del Caos. Era raffigurato da un vecchio venerabile , incoronato di stelle, con i piedi poggiati sul globo terrestre che racchiudeva nelle mani un'urna contenente il destino di tutti i mortali. Invece gli antichi lo raffiguravano come una ruota, tenuta ferma da una catena.

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Gea

                             

Figlia del Caos.Gea era la Dea della terra da cui nacque Urano, il cielo Giove, padre degli Dei,Nettuno,il mare, Plutone, la morte, Giunone,la fertilità.  Sposò Crono. Dai Romani fu confusa con Rea e in seguito con Cibele. Gea rappresentava la divinità della terra come pianeta.

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Giano Bifronte

Divinità primigenia di Roma era immaginato come il Dio che, al mattino apre e la sera chiude la porta del cielo. Lo immaginavano anche con due facce a simboleggiare insieme l’entrata e l’uscita. Aveva una chiave nella destra per aprire e chiudere le portare un bastone nella sinistra per vigilare le strade.  

 

 

 

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Idra

Terribile serpente dalle nove teste che anche se troncate, ricrescevano.Era figlio di Tifone e di Echidna,che uccidevano uomini e bestie.Ercole l'affrontò impavido; ma quando vide che non riusciva ad ucciderla perché le teste da lui recise rinascevano, con l’aiuto d’un suo fido compagno, inciendiato un bosco vicino alla palude infestata dal mostro, coi tizzoni ardenti bruciò tutte le teste e le spappolò su un macigno.

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Invidia

  Divinità  allegorica,gelosa  nemica  del  genio,della  virtù  e  della  serenità  dello  spirito,raffigurata  da  una  donna  d’una  magrezza  ripugnante,lo  sguardo  losco, il  seno  divorato  da  un  nido  di  serpi.

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Le grazie

CARITI O GRAZIE:

Nome dato  dai Greci alle tre Grazie,figlie di Giove e di Eurinone,e simbolo della vita virtuosa nel costume e nella gentilezza del sentimento.Si chiamavano Aglàia,Eufrosìne  e Talìa; i poeti e gli artisti spesso le dipingevano nude perchè non avevano bisogno di alcun ornamento per rifulgere nello splendore della loro ingenua bellezza.

 

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Selene

Sorella di Eolos,  il sole e corrispondente nel mito latino alla Luna, era particolarmente onorata dal culto sabino ed etrusco e più tardi identificata con Artemide greca.

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Le Parche

Divinità infernali preposte  a tessere e a tagliare i fili della vita. I loro nomi erano Cloto, Lachesi e Atropo. Quest'ultima segnava l'ora della morte corporale. Erano al servizio del dio Destino o Fato.