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  • Giorgio Gaber.

    La mia generazione ha perso.

     
     
    Si può

     

    Si può, si può,
    si può, siamo liberi come l'aria, si può,
    si può, siamo noi che facciam la storia, si può.

    Si può, io mi vesto come mi pare,
    si può, sono libero di creare,
    si può, son padrone del mio destino,
    si può, ho già il nuovo telefonino, si può.

    Si può, occuparsi di agriturismo,
    si può, fare il tifo per il buddismo,
    si può, con un gioco televisivo,
    si può, inventare ogni giorno un divo, si può.

    Basta uno spunto qualunque e la nostra fantasia non ha confini,
    basta un talk-show un po' scadente e noi perpetuiamo
    allegramente la creatività dei popoli latini.

    Si può, far miliardi con l'Enalotto,
    si può, esser vittima di un complotto,
    si può, far la guerra per scopi giusti,
    si può, siamo autentici pacifisti, si può.

    Si può, trasgredire qualsiasi mito,
    si può, invaghirsi di un travestito,
    si può, fare i giovani a sessant'anni,
    si può, far riesplodere il sesso ai nonni, si può.

    Con alle spalle una storia esaltante di invenzioni e di coraggio
    è naturale che poi siamo noi che possiamo cambiar tutto
    a patto che ogni cosa vada sempre peggio.

    Si può, siamo liberi come l'aria, si può,
    si può, siamo noi che facciam la storia, si può.
    Libertà, libertà, libertà, liberta obbligatoria.

    Sono assai cambiato, sono così spregiudicato,
    sono infedele, sono matto, posso far tutto.
    Viene la paura di una vertigine totale,
    viene la voglia un po' anormale di inventare una morale,
    utopia, utopia, utopia-pia-pia.

    Si può, ricoprirsi di gran tatuaggi,
    si può, far politica coi sondaggi,
    si può, liberarsi e cambiare ruolo,
    si può, rinnovarsi le tette e il culo, si può.

    Per ogni assillo o rovello sociale sembra che la gente goda,
    tutti che dicon la loro, facciamo un bel coro
    di opinioni fino a quando il fatto non è più di moda.

    Si può, far ginnastica un'ora al giorno,
    si può, collegarsi coi siti porno,
    si può, a ridosso delle elezioni,
    si può, insultarsi come coglioni, si può.

    Si può, far discorsi convenzionali,
    si può, con il tono da intellettuali,
    si può, dare al mondo un messaggio giusto,
    si può, a livello di Gesù Cristo si può.

    Contro il gran numero di ideologie che noi abbiamo rifiutato
    l'unica grande invenzione davvero efficace
    e che ci piace è questa dittatura imposta dal mercato.

    Si può, siamo liberi come l'aria, si può,
    si può, siamo noi che facciam la storia, si può.

    parlato: Ma come? Con tutte le libertà che avete, volete anche la libertà di pensare?

    Utopia, utopia, utopia-pia-pia.
    Libertà, libertà, libertà, libertà,
    libertà, libertà, libertà, libertà,
    libertà, libertà, libertà, libertà libertà.

     

    VERSO IL TERZO MILLENNIO.

     
    E tu mi vieni a dire
    che l'uomo muore
    lontano dalla vita
    lontano dal dolore
    e in questa quasi indifferenza
    non è più capace
    di ritrovare il suo pianeta
    fatto di aria e luce.

    E tu mi vieni a dire
    che il mio presente
    è come un breve amore
    del tutto inconsistente
    che preso dai miei sogni
    io non mi sto accorgendo
    che siamo al capolinea
    al temine del mondo.

    E tu mi vieni a dire
    che tutto è osceno
    che non c'è più nessuno
    che sceglie il suo destino
    non ci rendiamo conto
    che siamo tutti in preda
    di un grande smarrimento
    di una follia suicida.

    E sento che hai ragione se mi vieni a dire
    che l'uomo sta correndo
    e coi progressi della scienza
    ha già stravolto il mondo
    però non sa capire
    che cosa c'è di vero
    nell'arco di una vita
    tra la culla e il cimitero.

    E tu mi vieni a dire
    c'è solo odio
    ci sarà sempre qualche guerra
    qualche altro genocidio
    e anche in certi gesti
    che sembran solidali
    non c'è più un individuo
    siamo ormai tutti uguali.

    E sento che hai ragione se mi vieni a dire
    che anche i più normali
    in mezzo ad una folla
    diventano bestiali
    e questa specie di calma
    del nostro mondo civile
    è solo un'apparenza
    solo un velo sottile.

    E tu mi vieni a dire
    quasi gridando
    che non c'è più salvezza
    sta sprofondando il mondo
    ma io ti voglio dire
    che non è mai finita
    che tutto quel che accade
    fa parte della vita.

    Ma io ti voglio dire
    che non è mai finita
    che tutto quel che accade
    fa parte della vita.

     

    IL CONFORMISTA.

     
    Io sono
    un uomo nuovo
    talmente nuovo che è da tempo che non sono neanche più fascista
    sono sensibile e altruista
    orientalista
    ed in passato sono stato
    un po' sessantottista
    da un po' di tempo ambientalista
    qualche anno fa nell'euforia mi son sentito
    come un po' tutti socialista.

    Io sono
    un uomo nuovo
    per carità lo dico in senso letterale sono progressista
    al tempo stesso liberista
    antirazzista
    e sono molto buono
    sono animalista
    non sono più assistenzialista
    ultimamente sono un po' controcorrente
    son federalista.

    Il conformista
    è uno che di solito sta sempre dalla parte giusta,
    il conformista ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa
    è un concentrato di opinioni
    che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani
    e quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire
    forse da buon opportunista
    si adegua senza farci caso e vive nel suo paradiso.

    Il conformista
    è un uomo a tutto tondo che si muove senza consistenza,
    il conformista s'allena a scivolare dentro il mare della maggioranza
    è un animale assai comune
    che vive di parole da conversazione
    di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori
    il giorno esplode la sua festa
    che è stare in pace con il mondo
    e farsi largo galleggiando
    il conformista
    il conformista.

    Io sono
    un uomo nuovo
    e con le donne c'ho un rapporto straordinario sono femminista
    son disponibile e ottimista
    europeista
    non alzo mai la voce
    sono pacifista
    ero marxista-leninista
    e dopo un po' non so perché mi son trovato
    cattocomunista.

    Il conformista
    non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone
    il conformista aerostato evoluto
    che è gonfiato dall'informazione
    è il risultato di una specie
    che vola sempre a bassa quota in superficie
    poi sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato,
    vive e questo già gli basta
    e devo dire che oramai
    somiglia molto a tutti noi
    il conformista
    il conformista.

    Io sono
    un uomo nuovo
    talmente nuovo che si vede a prima vista sono il nuovo conformista.

     

    QUANDO SARO' CAPACE D'AMARE.

     
    Quando sarò capace d'amare
    probabilmente non avrò bisogno
    di assassinare in segreto mio padre
    né di far l'amore con mia madre in sogno.

    Quando sarò capace d'amare
    con la mia donna non avrò nemmeno
    la prepotenza e la fragilità
    di un uomo bambino.

    Quando sarò capace d'amare
    vorrò una donna che ci sia davvero
    che non affolli la mia esistenza
    ma non mi stia lontana neanche col pensiero.

    Vorrò una donna che se io accarezzo
    una poltrona, un libro o una rosa
    lei avrebbe voglia di essere solo
    quella cosa.

    Quando sarò capace d'amare
    vorrò una donna che non cambi mai
    ma dalle grandi alle piccole cose
    tutto avrà un senso perché esiste lei.

    Potrò guardare dentro al suo cuore
    e avvicinarmi al suo mistero
    non come quando io ragiono
    ma come quando respiro.

    Quando sarò capace d'amare
    farò l'amore come mi viene
    senza la smania di dimostrare
    senza chiedere mai se siamo stati bene.

    E nel silenzio delle notti
    con gli occhi stanchi e l'animo gioioso
    percepire che anche il sonno è vita
    e non riposo.

    Quando sarò capace d'amare
    mi piacerebbe un amore
    che non avesse alcun appuntamento
    col dovere

    un amore senza sensi di colpa
    senza alcun rimorso
    egoista e naturale come un fiume
    che fa il suo corso.

    Senza cattive o buone azioni
    senza altre strane deviazioni
    che se anche il fiume le potesse avere
    andrebbe sempre al mare.

    Così vorrei amare.

     

    LA RAZZA IN ESTINZIONE.

     
    Non mi piace la finta allegria
    non sopporto neanche le cene in compagnia
    e coi giovani sono intransigente
    di certe mode, canzoni e trasgressioni
    non me ne frega niente.
    E sono anche un po' annoiato
    da chi ci fa la morale
    ed esalta come sacra la vita coniugale
    e poi ci sono i gay che han tutte le ragioni
    ma io non riesco a tollerare
    le loro esibizioni.

    Non mi piace chi è troppo solidale
    e fa il professionista del sociale
    ma chi specula su chi è malato
    su disabili, tossici e anziani
    è un vero criminale.
    Ma non vedo più nessuno che s'incazza
    fra tutti gli assuefatti della nuova razza
    e chi si inventa un bel partito
    per il nostro bene
    sembra proprio destinato
    a diventare un buffone.

    Ma forse sono io che faccio parte
    di una razza
    in estinzione.

    La mia generazione ha visto
    le strade, le piazze gremite
    di gente appassionata
    sicura di ridare un senso alla propria vita
    ma ormai son tutte cose del secolo scorso
    la mia generazione ha perso.

    Non mi piace la troppa informazione
    odio anche i giornali e la televisione
    la cultura per le masse è un'idiozia
    la fila coi panini davanti ai musei
    mi fa malinconia.
    E la tecnologia ci porterà lontano
    ma non c'è più nessuno che sappia l'italiano
    c'è di buono che la scuola
    si aggiorna con urgenza
    e con tutti i nuovi quiz
    ci garantisce l'ignoranza.

    Non mi piace nessuna ideologia
    non faccio neanche il tifo per la democrazia
    di gente che ha da dire ce n'è tanta
    la qualità non è richiesta
    è il numero che conta.
    E anche il mio paese mi piace sempre meno
    non credo più all'ingegno del popolo italiano
    dove ogni intellettuale fa opinione
    ma se lo guardi bene
    è il solito coglione.

    Ma forse sono io che faccio parte
    di una razza
    in estinzione.

    La mia generazione ha visto
    migliaia di ragazzi pronti a tutto
    che stavano cercando
    magari con un po' di presunzione
    di cambiare il mondo
    possiamo raccontarlo ai figli
    senza alcun rimorso
    ma la mia generazione ha perso.

    Non mi piace il mercato globale
    che è il paradiso di ogni multinazionale
    e un domani state pur tranquilli
    ci saranno sempre più poveri e più ricchi
    ma tutti più imbecilli.
    E immagino un futuro
    senza alcun rimedio
    una specie di massa
    senza più un individuo
    e vedo il nostro stato
    che è pavido e impotente
    è sempre più allo sfascio
    e non gliene frega niente
    e vedo anche una Chiesa
    che incalza più che mai
    io vorrei che sprofondasse
    con tutti i Papi e i Giubilei.

    Ma questa è un'astrazione
    è un'idea di chi appartiene
    a una razza
    in estinzione.

     

    CANZONE DELL'APPARTENENZA.

     
    L'appartenenza
    non è lo sforzo di un civile stare insieme
    non è il conforto di un normale voler bene
    l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé.

    L'appartenenza
    non è un insieme casuale di persone
    non è il consenso a un'apparente aggregazione
    l'appartenenza è avere gli altri dentro di sé.

    Uomini
    uomini del mio passato
    che avete la misura del dovere
    e il senso collettivo dell'amore
    io non pretendo di sembrarvi amico
    mi piace immaginare
    la forza di un culto così antico
    e questa strada non sarebbe disperata
    se in ogni uomo ci fosse un po' della mia vita
    ma piano piano il mio destino
    é andare sempre più verso me stesso
    e non trovar nessuno.

    L'appartenenza
    non è lo sforzo di un civile stare insieme
    non è il conforto di un normale voler bene
    l'appartenenza
    è avere gli altri dentro di sé.

    L'appartenenza
    è assai di più della salvezza personale
    è la speranza di ogni uomo che sta male
    e non gli basta esser civile.
    E' quel vigore che si sente se fai parte di qualcosa
    che in sé travolge ogni egoismo personale
    con quell'aria più vitale che è davvero contagiosa.

    Uomini
    uomini del mio presente
    non mi consola l'abitudine
    a questa mia forzata solitudine
    io non pretendo il mondo intero
    vorrei soltanto un luogo un posto più sincero
    dove magari un giorno molto presto
    io finalmente possa dire questo è il mio posto
    dove rinasca non so come e quando
    il senso di uno sforzo collettivo per ritrovare il mondo.

    L'appartenenza
    non è un insieme casuale di persone
    non è il consenso a un'apparente aggregazione
    l'appartenenza
    è avere gli altri dentro di sé.

    L'appartenenza
    è un'esigenza che si avverte a poco a poco
    si fa più forte alla presenza di un nemico, di un obiettivo o di uno scopo
    è quella forza che prepara al grande salto decisivo
    che ferma i fiumi, sposta i monti con lo slancio di quei magici momenti
    in cui ti senti ancora vivo.

    Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi.

     

    IL POTERE DEI PIÙ BUONI.

     
    La mia vita di ogni giorno
    è preoccuparmi di ciò che ho intorno
    sono sensibile ed umano
    probabilmente sono il più buono
    ho dentro il cuore un affetto vero
    per i bambini del mondo intero
    ogni tragedia nazionale
    è il mio terreno naturale
    perché dovunque c'è sofferenza
    sento la voce della mia coscienza.

    Penso ad un popolo multirazziale
    ad uno stato molto solidale
    che stanzi fondi in abbondanza
    perché il mio motto è l'accoglienza
    penso al problema degli albanesi
    dei marocchini, dei senegalesi
    bisogna dare appartamenti
    ai clandestini e anche ai parenti
    e per gli zingari degli albergoni
    coi frigobar e le televisioni.

    E' il potere dei più buoni
    è il potere dei più buoni
    son già iscritto a più di mille associazioni
    è il potere dei più buoni
    e organizzo dovunque manifestazioni.

    E' il potere dei più buoni
    è il potere dei più buoni
    è il potere…dei più buoni…

    La mia vita di ogni giorno
    è preoccuparmi di ciò che ho intorno
    ho una passione travolgente
    per gli animali e per l'ambiente
    penso alle vipere sempre più rare
    e anche al rispetto per le zanzare
    in questi tempi così immorali
    io penso agli habitat naturali
    penso alla cosa più importante
    che è abbracciare le piante.

    Penso al recupero dei criminali
    delle puttane e dei transessuali
    penso allo stress degli alluvionati
    al tempo libero dei carcerati
    penso alle nuove povertà
    che danno molta visibilità
    penso che è bello sentirsi buoni
    usando i soldi degli italiani.

    E' il potere dei più buoni
    è il potere dei più buoni
    costruito sulle tragedie e sulle frustrazioni
    è il potere dei più buoni
    che un domani può venir buono
    per le elezioni.

    E' il potere dei più buoni
    è il potere dei più buoni
    è il potere…dei più buoni…

     

    UN UOMO E UNA DONNA.

     
    E poi e poi e poi
    e poi e poi
    faccio fatica anche a parlare
    non ne ho voglia
    non so neanche decifrare
    questo gran rifiuto che io sento
    non so se è un odio esagerato
    o un grande vuoto
    o addirittura un senso di sgomento
    di disgusto che cresce
    che aumenta ogni giorno
    mi fa male tutto quello che ho intorno.

    E poi e poi e poi
    questo gran parlare
    che mi viene addosso
    bocche indaffarate,
    volti da rubriche di successo
    eterne discussioni
    sono innocue esibizioni, ma fa effetto
    questo gusto, questo sfoggio
    di giocare all'uncinetto con le opinioni
    sono stanco vorrei andarmene lontano
    ma purtroppo mi ci invischio
    ogni volta mi accanisco
    è una droga, non ne posso fare a meno.
    E poi e poi e poi
    e poi e poi...

    Ci siamo noi, un uomo e una donna
    con tutte le nostre speranze, le nostre paure
    che a fatica ogni giorno cerchiamo di capire
    cos'è questa cosa che noi chiamiamo amore.

    E poi e poi e poi
    è un gran bombardamento di notizie
    la vita è piena di ingiustizie
    di soprusi veri
    devi dare una mano
    non puoi tirarti fuori
    devi andare a votare, poco convinto
    devi fare il tuo intervento
    devi partecipare
    a questo gioco di potere
    sempre più meschino e scaltro
    e tutto quello che io sento
    è qualcos'altro
    è qualcos'altro.
    E poi e poi e poi
    e poi e poi...

    Io e lei, un uomo e una donna
    in cerca di una storia del tutto inventata
    ma priva di ogni euforia e così concreta
    che intorno a sé fa nascere la vita.

    E poi e poi e poi
    non saremmo più soli io e lei
    finalmente coinvolti davvero
    potremmo di nuovo guardare il futuro
    e riparlare del mondo
    non più come condanna
    ma cominciando da noi
    un uomo e una donna.

    E riparlare del mondo
    non più come condanna
    ma cominciando da noi
    un uomo e una donna.

     

    DESTRA-SINISTRA.

     
    Tutti noi ce la prendiamo con la storia
    ma io dico che la colpa è nostra
    è evidente che la gente è poco seria
    quando parla di sinistra o destra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    Fare il bagno nella vasca è di destra
    far la doccia invece è di sinistra
    un pacchetto di Marlboro è di destra
    di contrabbando è di sinistra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    Una bella minestrina è di destra
    il minestrone è sempre di sinistra
    tutti i films che fanno oggi son di destra
    se annoiano son di sinistra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    Le scarpette da ginnastica o da tennis
    hanno ancora un gusto un po' di destra
    ma portarle tutte sporche e un po' slacciate
    è da scemi più che di sinistra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    I blue-jeans che sono un segno di sinistra
    con la giacca vanno verso destra
    il concerto nello stadio è di sinistra
    i prezzi sono un po' di destra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    I collant son quasi sempre di sinistra
    il reggicalze è più che mai di destra
    la pisciata in compagnia è di sinistra
    il cesso è sempre in fondo a destra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    La piscina bella azzurra e trasparente
    è evidente che sia un po' di destra
    mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare
    sono di merda più che sinistra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    L'ideologia, l'ideologia
    malgrado tutto credo ancora che ci sia
    è la passione, l'ossessione della tua diversità
    che al momento dove è andata non si sa
    dove non si sa
    dove non si sa.

    Io direi che il culatello è di destra
    la mortadella è di sinistra
    se la cioccolata svizzera è di destra
    la Nutella è ancora di sinistra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    Il pensiero liberale è di destra
    ora è buono anche per la sinistra
    non si sa se la fortuna sia di destra
    la sfiga è sempre di sinistra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    Il saluto vigoroso a pugno chiuso
    è un antico gesto di sinistra
    quello un po' degli anni '20, un po' romano
    è da stronzi oltre che di destra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    L'ideologia, l'ideologia
    malgrado tutto credo ancora che ci sia
    è il continuare ad affermare un pensiero e il suo perché
    con la scusa di un contrasto che non c'è
    se c'è chissà dov'è
    se c'é chissà dov'é.

    Tutto il vecchio moralismo è di sinistra
    la mancanza di morale è a destra
    anche il Papa ultimamente è un po' a sinistra
    è il demonio che ora è andato a destra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    La risposta delle masse è di sinistra
    con un lieve cedimento a destra
    son sicuro che il bastardo è di sinistra
    il figlio di puttana è di destra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    Una donna emancipata è di sinistra
    riservata è già un po' più di destra
    ma un figone resta sempre un'attrazione
    che va bene per sinistra e destra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    Tutti noi ce la prendiamo con la storia
    ma io dico che la colpa è nostra
    è evidente che la gente è poco seria
    quando parla di sinistra o destra.

    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
    Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...

    Destra-sinistra
    Destra-sinistra
    Destra-sinistra
    Destra-sinistra
    Destra-sinistra
    Basta!

     

    IL DESIDERIO.

     
    Amore
    non ha senso incolpare qualcuno
    calcare la mano
    su questo o quel difetto
    o su altre cose che non contano affatto.

    Amore
    non ti prendo sul serio
    quello che ci manca
    si chiama desiderio.

    Il desiderio
    è la cosa più importante
    è l'emozione del presente
    è l'esser vivi in tutto ciò che si può fare
    non solo nell'amore
    il desiderio è quando inventi ogni momento
    è quando ridere e parlare è una gran gioia
    e questo sentimento
    ti salva dalla noia.

    Il desiderio
    è la cosa più importante
    che nasce misteriosamente
    è il vago crescere di un turbamento
    che viene dall'istinto
    è il primo impulso per conoscere e capire
    è la radice di una pianta delicata
    che se sai coltivare
    ti tiene in vita.

    Amore
    non ha senso elencare problemi
    e inventar nuovi nomi
    al nostro regredire
    che non si ferma continuando a parlare.

    Amore,
    non è più necessario
    se quello che ci manca
    si chiama desiderio.

    Il desiderio
    è la cosa più importante
    è un'attrazione un po' incosciente
    è l'affiorare di una strana voce
    che all'improvviso ti seduce
    è una tensione che non riesci a controllare
    ti viene addosso non sai bene come e quando
    e prima di capire
    sta già crescendo.
    Il desiderio è il vero stimolo interiore
    è già un futuro che in silenzio stai sognando
    è l'unico motore
    che muove il mondo.

     

    L'OBESO.

     
    S'aggira per il mondo un individuo osceno
    così diverso che sembra quasi disumano
    è un essere inquietante e forse non è un caso
    che a poco a poco diventi contagioso.

    L'obeso,
    l'obeso
    l'obeso ha un aspetto
    imperturbabile e imponente
    è un grosso uomo che si muove lentamente
    mangia sempre dalla sera alla mattina
    con l'isterica passione
    per qualsiasi proteina
    l'obeso è imprigionato
    nel suo corpo assai opulento
    sembra un uomo generato
    da un enorme allevamento.

    L'obeso aumenta di peso.
    L'obeso aumenta di peso.

    L'obeso
    è una strana anomalia della natura
    è l'uomo nuovo che assomiglia a un grosso uovo
    è felice, vive in pace nel suo stato
    e s'ingurgita di tutto
    sembra quasi lievitato
    l'obeso s'è creato
    quel suo corpo così pieno
    per sfuggire dal terrore
    di non essere nessuno.

    L'obeso aumenta di peso.
    L'obeso aumenta di peso.

    L'obeso siamo tutti magri e grassi
    siamo i nuovi paradossi
    l'obeso è una presenza a tutto tondo
    è il simbolo del mondo.

    L'obeso mangia idee mangia opinioni
    computer, cellulari
    dibattiti e canzoni
    mangia il sogno dell'Europa
    le riforme, i parlamenti
    film d'azione e libri d'arte
    mangia soldi e sentimenti
    e s'ingravida guardando e mangiando
    gli orrori del mondo.

    L'obeso è ormai un destino senza scampo
    è la follia del nostro tempo
    l'obeso è un pachiderma nauseabondo
    è il simbolo del mondo.

    L'obeso mangia gruppi finanziari
    mangia spot e informazioni
    aiuti umanitari
    mangia slogan e ideologie
    vecchie idee e nuovi miti
    mangia tutti i bei discorsi
    dei politici e dei preti
    e s'ingurgita la pace, la guerra
    la pace, la guerra.

    L'obeso aumenta di peso.
    L'obeso aumenta di peso.

    L'obeso ha un aspetto
    imperturbabile e imponente
    è un futuro che è sempre più presente
    mangia tutto, mangia il mondo come noi
    senza il minimo disturbo
    senza vomitarlo mai
    l'obeso è il segreto
    di un gonfiarsi disumano
    l'obeso è l'infinito
    di un Leopardi americano
    l'obeso è l'infinito
    di un Leopardi americano
    l'obeso è l'infinito
    di un Leopardi americano.
    L'obeso
    L'obeso
    L'obeso…

     

    QUALCUNO ERA COMUNISTA.

     
    Qualcuno era comunista perché era nato in Emilia.
    Qualcuno era comunista perché il nonno, lo zio, il papà. .. la mamma no.
    Qualcuno era comunista perché vedeva la Russia come una promessa, la Cina come una poesia, il comunismo come il paradiso terrestre.
    Qualcuno era comunista perché si sentiva solo.
    Qualcuno era comunista perché aveva avuto una educazione troppo cattolica.
    Qualcuno era comunista perché il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva, la letteratura anche. . . lo esigevano tutti.
    Qualcuno era comunista perché glielo avevano detto.
    Qualcuno era comunista perché non gli avevano detto tutto.
    Qualcuno era comunista perché prima… prima…prima… era fascista.
    Qualcuno era comunista perché aveva capito che la Russia andava piano, ma lontano.
    Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona.
    Qualcuno era comunista perché Andreotti non era una brava persona.
    Qualcuno era comunista perché era ricco ma amava il popolo.
    Qualcuno era comunista perché beveva il vino e si commuoveva alle feste popolari.
    Qualcuno era comunista perché era così ateo che aveva bisogno di un altro Dio.
    Qualcuno era comunista perché era talmente affascinato dagli operai che voleva essere uno di loro.
    Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di fare l'operaio.
    Qualcuno era comunista perché voleva l'aumento di stipendio.
    Qualcuno era comunista perché la rivoluzione oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.
    Qualcuno era comunista perché la borghesia, il proletariato, la lotta di classe...
    Qualcuno era comunista per fare rabbia a suo padre.
    Qualcuno era comunista perché guardava solo RAI TRE.
    Qualcuno era comunista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
    Qualcuno era comunista perché voleva statalizzare tutto.
    Qualcuno era comunista perché non conosceva gli impiegati statali, parastatali e affini.
    Qualcuno era comunista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo secondo Lenin.
    Qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sé la classe operaia.
    Qualcuno era comunista perché era più comunista degli altri.
    Qualcuno era comunista perché c'era il grande partito comunista.
    Qualcuno era comunista malgrado ci fosse il grande partito comunista.
    Qualcuno era comunista perché non c'era niente di meglio.
    Qualcuno era comunista perché abbiamo avuto il peggior partito socialista d'Europa.
    Qualcuno era comunista perché lo Stato peggio che da noi, solo in Uganda.
    Qualcuno era comunista perché non ne poteva più di quarant'anni di governi democristiani incapaci e mafiosi.
    Qualcuno era comunista perché Piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna, l'Italicus, Ustica eccetera, eccetera, eccetera…
    Qualcuno era comunista perché chi era contro era comunista.
    Qualcuno era comunista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare democrazia.
    Qualcuno credeva di essere comunista, e forse era qualcos'altro.
    Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella americana.
    Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
    Qualcuno era comunista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. Perché sentiva la necessità di una morale diversa. Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
    Sì, qualcuno era comunista perché, con accanto questo slancio, ognuno era come… più di sé stesso. Era come… due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall'altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.
    No. Niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare…come dei gabbiani ipotetici.
    E ora? Anche ora ci si sente come in due. Da una parte l'uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana
    e dall'altra il gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito.
    Due miserie in un corpo solo.