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  • Il grande mare
    che avremmo traversato
    (1973)

     
     
     
    Titolo: Il grande mare che avremmo traversato.

    (Parte prima)

     

    Guardo laggiù
    il mare
    oltre la città
    il mare
    e rimango
    a pensare
    cosa c'è più in là
    del mare.

    E rivedo la mia vita
    come un uomo di citta
    ma non chiudo la partita
    perche non mi va.

    Partire
    qui davanti a me
    c'è il mare
    ce la potrei fare.

     
    Titolo: All'ultimo amico.

     

    Con il mare proprio sotto casa mia
    il mio destino in fondo quale vuoi che sia
    ho scelto la mia vita libera
    può darsi che non torni più
    del mio ricordo fanne un po' quel che vuoi tu
    ho scelto la mia vita libera
    può darsi che non torni più
    del mio ricordo fanne un po' quel che vuoi tu.

    E tutto il tempo in cui non ho vissuto
    gli anni passati a guardare che tornava e chi no
    quelli non li ricordare
    quelli non ci sono più
    apri un po' gli occhi resti solamente tu
    quelli non li ricordare
    quelli non ci sono più
    apri un po' gli occhi resti solamente tu.

    Quando il volo dei gabbiani mi accompagnerà
    il vento la mia vela sempre più grande renderà
    quando sarò già lontano
    e non potrai vedermi più
    apri gli occhi allora sarai solo tu
    quando sarò già lontano
    e non potrai vedermi più
    apri gli occhi allora sarai solo tu.

    Il giorno che la voce del vento si farà lontana
    forse sui capelli avrò tutto il bianco del sole ormai
    se avrò voglia di tornare
    certamente lo farò
    spero tanto che non ti ritroverò
    se avrò voglia di tornare
    certamente lo farò
    spero tanto che non ti ritroverò.

     
    Titolo:Canto nuovo.

     

     

    Generosa la pioggia generosa sia
    che la notte dei pensieri porta via
    infinito il rimpianto quando avremo capito
    che non tutto sarebbe finito.

    Tormentoso il cammino sotto un cielo nero
    ma che l'uomo diventi uomo vero
    siano dolci le parole se non capiremo
    a cantare il dolore torneremo.

    Non si muore d'amore ma si muore di fame
    penseremo a chi vive come un cane
    per un giorno di ricchezza non ci venderemo
    ci sarà tanto asfalto di meno.

    Nel momento in cui le braccia si vorranno fermare
    non avremo noi stessi da odiare
    generosa la pioggia generosa sia
    che la notte dei pensieri porta via.

     
    Titolo: Vento caldo.

     

    L'acqua più è vicina al porto e più sporca è
    nero fazzoletto di mare tra i miei sogni e me
    il sole mi ha bruciato gli occhi che sorrideravo
    in mezzo a tanto sale il mio pane si è fatto amaro.

    Le mie mani con il tempo ormai son diventate reti
    navigando tra tempeste di silenzi e di lontani echi
    quando penso che potrei star meglio mi dico che
    l'uomo più è vicino al dolore e più giusto è.

    Vento caldo porta tempesta
    vento caldo
    vento caldo porta tempesta
    vento caldo
    vento caldo porta tempesta
    vento caldo
    vento caldo porta tempesta
    vento caldo.

    E di notte qualche volta il mare mi fa paura
    quando seguo il mattino sulla via di una rotta scura
    mentre guardo le luci della costa a volte penso che
    l'uomo più è lontano dagli altri e più è vicino a sè.

    Anche oggi mentre il mare si riprende il poco che mi ha dato
    la mia barca su uno scoglio come un uomo dal cuore squarciato
    mentre il pianto brucia dentro la mia mente sto pensando che
    l'uomo più è vicino al dolore e più giusto è.

    Vento caldo porta tempesta
    vento caldo
    vento caldo porta tempesta
    vento caldo
    vento caldo porta tempesta
    vento caldo
    vento caldo porta tempesta
    vento caldo.

     
    Titolo: La realtà e il resto.

     

    Tu
    non ti accorgi mai
    che mi stai parlando
    dall'eternità
    dei tuoi stupidi problemi
    i tuoi interrogativi
    di grande attualità.

    Tu
    con la tua dolcezza
    con il tuo volermi
    sempre qui
    non sai vedere mai
    quando volerei
    quando scoppierei.

    Io
    ma chi sono io
    o per meglio dire
    chi sarei
    forse un altro dei nessuno
    che in fondo vive bene
    e che non cambierà.

    Ma
    se mi libero un po'
    se mi lascio andare
    sento che

    potrebbe anche cambiare
    ma a pensarci bene.

     
    Titolo: Riflessioni in un giorno di luce nera.

     

    Mattino senza sole sono qui a pensare
    la mia più grande colpa è stata non capire
    al mondo vivi bene solo senza cuore.

    L'amore non è cosa che si può inventare
    l'amore non è cosa che si può inventare.

    Mattino senza sole di un grigio malato
    la vera fregatura è quella d'esser nato
    poi d'esser cresciuto in mezzo a quella gente.

    Che pure volendo non sa darti niente
    che pure volendo non sa darti niente.

    Ancora a pensare fuori s'alza il vento
    se avessi un vero amico ne sarei contento
    c'è gente che ha qualcuno sempre accanto.

    Ma spesso poi l'inganna ogni momento
    ma spesso poi l'inganna ogni momento.

    Giorno di luce di luce nera
    ha termine il mio viaggio tra la gente non sincera
    la gente che mi apprezza se parlo di denaro.

    Che persino sperare mi costa caro
    che persino sperare mi costa caro.

    Però mi sento intorno un'aria di pace
    mentre mi richiudo nel mio mondo che tace
    da sempre c'è chi lotta e chi non se la sente.

    Vedo tornare il sole ma non cambia niente
    vedo tornare il sole ma non cambia niente
    vedo tornare il sole ma non cambia niente
    vedo tornare il sole ma non cambia niente…

     
    Titolo: Il grande mare che avremmo traversato.

     

    (Parte seconda e finale)

    Guardo laggiù
    il mare
    oltre la città
    il mare
    e rimango
    a pensare
    cosa c'è più in là
    del mare.

    Ora vedo al mia vita
    sono un uomo di città
    che ha perduto la partita
    che non ce la fa.

    Ma dentro me
    c'è una barca che non parte
    ma dentro me
    c'è un uomo che non sa
    che bisogno c'è di partire per poi
    non pensare che a tornare
    che bisogno c'è di partire per poi
    non pensare che a tornare.

    Partire
    qui davanti me
    c'è il mare
    ce la potrei fare.