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    La casa del serpente
    (1977)

     
     
     
     

    Stasera io qui.

    Qui
    questa sera di nuovo io qui
    mi ricordo, ci sono già stato
    poi mi sono perduto
    poi m'hanno fregato.

    No
    il motore non l'hanno fermato
    e vi giuro che ci hanno provato
    non è mica servito
    se io questa sera son qui
    e vi dico che c'è una ragione
    la mia storia è una buona canzone
    ed io no non potevo
    lasciarla finire così
    ed io no non potevo
    per questo stasera son qui.

    Vuoi?
    una stella vicina, vuoi
    un'emozione un po' bambina, vuoi
    qualche cosa che non si afferra
    la carrozza del vento
    vuoi?

    Io sono qui.

     

    Matto.

    Matto
    è qui in città
    che sporche cose fa
    tutta la notte a bere
    e all'alba qualcuno inciamperà
    nel matto
    che abbraccerà
    l'asfalto di città
    brutto, brutto affare
    che la pioggia sistemerà
    matto, è qui in città
    e adesso che farà
    tutta la notte a bere
    qualcuno a casa non tornerà
    sospetto
    ma lui sarà
    in mezzo alla città
    faccia in giù
    che il tram a quell'ora non passa più
    ma uno così che fa?
    che aspetterà?
    forse una donna ce l'ha
    e allora perché non ci sta?
    ma è matto
    ah, già
    e adesso cosa si fa
    lui non sa
    che cosa vuol dire è ancora notte
    notte, paura
    notte, niente è sicuro
    notte, sonno leggero
    rumore che salta al cuore
    ma è solo un gatto, signore
    dorma ancora due ore
    ciò di cui ha paura
    può essere tutto non certo un gatto
    e lui è là
    in mezzo a questa città
    faccia in giù
    ubriaco che non si regge più.

    Notte, notte fantasia
    paura, malattia
    castelli di fortuna e di malinconia
    notte, un numero vincente
    un wiskhy che non sa di niente
    con una che non va.

    Notte, paura
    notte, niente è sicuro
    notte, sonno leggero
    rumore che salta al cuore
    ma è solo un gatto, signore
    notte, freddo sudore
    brutto tiro davvero
    pensare che il cielo fuori
    è quasi chiaro
    meravigliosa città
    e lui è là
    che abbraccia il cielo a stento
    abbraccia il mondo che sente
    attraversargli la mente
    fa una smorfia ridendo
    al primo tram che sta partendo.

    Notte, notte fantasia
    paura, malattia
    castelli di fortuna e di malinconia
    notte, un numero vincente
    un wiskhy che non sa di niente
    con una che non va.

     

    Non ti riconosco più.

    E quasi quasi ho paura io
    quasi quasi ne soffro io
    quasi quasi mi vergogno
    fammi bere, ne avrò bisogno
    io con la rabbia in gola non ci sto
    guarda su, mi senti o no
    c'è qualcosa che ti devo dire
    non fare finta di non capire
    dov'è caduto padrona mia
    il nostro volo di fantasia
    le nostre ansie liberate
    le sento ritornate
    ma un giorno più freddo nella vita
    lo so
    non vuol dire che è finita
    ma io non so ricominciare
    io getto tutto a mare
    e penso pure che è colpa mia
    io vengo a dirti che vado via
    e quasi quasi mi vergogno
    ma un uomo
    non è di bere che ha bisogno.

    Non ti riconosco più
    cambi sai no sei più tu
    non è amore che ci lega oramai
    è paura e ci frega già da tempo sai
    oltre l'ansa del torrente
    c'era il ponte e noi
    non ne sapevamo niente
    non ti riconosco più
    non ti riconosco più.

    E quasi quasi mi vergogno
    ma un uomo
    non è di bere che ha bisogno.

    Non ti riconosco
    non ti riconosco più.

    Cambi sai no sei più tu
    non è amore che ci lega oramai
    è paura e ci frega già da tempo sai
    oltre l'ansa del torrente
    c'era il ponte e noi
    non ne sapevamo niente
    non ti riconosco più
    non ti riconosco più.

     

    Manila '23.

    Un posto per il vecchio c'è
    non fa questioni e lava la sua roba
    la luce qui si spegne alle ventitré
    non sarà mai come nei bar di Manila.

    Un posto per il vecchio c'è
    la maglia con su scritto "Casa del marinaio"
    non lo decidi mica da te
    ti trovi un copertone al posto del cuore, oh no, no
    e che finisse così sembrava impossibile
    ma sono qui.

    E Lola e Linda e
    il bar dei negri e
    lo squalo bianco e me
    che adesso ho più paura
    e Lola e Linda e
    lontano e caldo '23
    e l'acquavite, la notte sulla spiaggia
    e latte la mattina.

    A me resta una conchiglia
    di lei che ne sarà?

    Un posto per il vecchio c'è
    ha una conchiglia che gli schiaccia il cuore
    non lo decidi mica da te
    ti senti a posto un po' come un fiore
    in un bordello di Hong-Kong
    e che finisse così sembrava impossibile
    ma sono qui.

    E poi la guerra e
    tornammo in tanti, tutti quelli come me
    la moglie nuova è stanca
    ha un figlio grande
    che non mista a sentire
    e allora un posto c'è
    per ciò che resta di un marinaio
    con una conchiglia che
    gli sta schiacciando il cuore.

    E Lola e Linda e
    e Lola e Linda danzatrici da caffè
    la moglie bianca, il tempo
    una conchiglia che mi schiaccia il cuore.

     

    La casa del serpente.

    Tu lo chiami amore e non lo vedi
    eppure lo chiedi
    col falso pudore che ha
    chi provoca l'amore e non ne da
    tu che dici amore in quale amore credi
    tu in punta di piedi
    che vegli la tua libertà
    se c'è amore non è te che prenderà.

    Io so soltanto che con te ho aspettato
    qualche cosa che non è arrivato
    ma stare a corto di pazzia
    mi toglie l'allegria, la voglia
    di mandare il sangue al cuore
    di mandare sangue al cuore
    io so soltanto che con te ho aspettato
    e che il tempo mio non è bastato.

    Ma la casa del serpente ha i suoi colori
    il sole ne sta fuori
    non sfiora la fragilità
    di chi fa della paura una sua serenità.

    Io so soltanto che con te ho aspettato
    qualche cosa che non è arrivato
    ma stare a corto di pazzia
    mi toglie l'allegria, la voglia
    di mandare il sangue al cuore
    di mandare sangue al cuore
    e la casa del serpente avrà sempre il suo colore.

    Io so soltanto che con te ho aspettato
    qualche cosa che non è arrivato.

    Io so soltanto che con te ho aspettato.

     

    Anna di primavera.

    Anna di primavera andava via
    un vestito solo andava via, via
    io mi feci avanti, dissi: "Vuoi? Viaggiamo insieme
    so che puoi, che vuoi e che se insisto lo farai"
    e Anna che in primavera andava via
    felicità o malinconia non disse niente, ma non disse no
    prese la borsa delle sue collane
    poi con la più lunga mi sposò.

    E fu così che tre città più giù:
    "dovremmo non fermarci più"
    mi disse in mezzo a quattro case nel sud
    "più giù, più giù di qui dove si arriva?
    o forse in Africa e in America,
    uh, posti dove vanno tutti ormai!"

    Io compravo birra e trafficavo
    in auto usate, pianoforti andati
    libri e stoffa da blue jeans
    fiutai che lì il mercato mi era ostile
    ma risposi: "Non mi muovo di qui".

    Anna l'autunno scivolava via
    cantava per malinconia
    canzoni d'altri e già le mie non più
    dall'autostrada lei guardava il mare
    che cercasse non lo seppi mai più.

    Anna d'inverno non cantava più
    parlava poco, era giù, giù
    lui da un'altra stanza di motel
    le disse: "Vuoi che stiamo insieme?
    so che puoi, che vuoi, se insisto lo farai".

    E Anna che in primavera andava via
    felicità o malinconia non disse niente ma non disse no
    prese la borda delle sue collane
    poi con la più lunga lo sposò.

     

    Non può morire un'idea.

    Lo vedi com'è?
    finisce che
    qualcosa non va da sé
    a morire
    ti resta dentro
    si muove con te
    cammina
    respira la tua forza e sulla pelle
    scrive il nome che ti dà
    lo vedi com'è
    lo vedi?
    un uomo non va da sé a morireu
    si fa pensiero
    si nutre di te
    e parla di te
    ti compera la mente
    fa saltare le difese
    tacere le tue accuse
    ti dà respiro giusto un'ora
    poi ritorna ancora e ancora
    vive con te
    vive
    tace dentro te
    ma vive
    e se vive è di te
    se muore è di te
    e parla di te
    e cresce l'abitudine a un'idea
    che in fondo vuoi che viva
    e vive con te
    vive
    si apre dentro te
    poi vive
    e aspetta da sé il tempo migliore
    per crescere ancora
    finisce col tuo giorno
    e ricomincia quando tu non puoi
    mandarla via.

    Non può morire un'idea
    La fai morire e vive, vive, vive
    Tace in te
    Vive in te.

    Vive con te
    vive
    tace dentro te
    ma vive
    e aspetta da sé il tempo migliore
    per crescere ancora.

     

    La vedette non c'è.

    E piantatela di gridare
    ma che modo è?!
    sul biglietto che avete per entrare
    lo so
    il mio nome non c'è
    ma vedete, stasera è un brutto affare
    c'è la luce che si sta per abbassare e
    lo spettacolo non può incominciare perché
    la vedette non c'è.

    E piantatela di gridare,
    un rimedio c'è
    la mia cricca, sapete ci sa fare, poi
    poi quanto a me
    sono un uomo per tutte le stagioni
    un'occasione da provare,
    non lasciatela scappare
    sono l'uomo per quando la vedette non c'è:
    riflettori su di me!

    Qualche fischio fa bene ad iniziare
    sennò
    che concerto è?
    sono un uomo per tutte le stagioni
    dai, chiamate me
    sono l'uomo per tutte le occasioni
    come un'ombra che cammina vi starò vicino
    un rimedio, una buona medicina
    un'ora d'amore, un colpo dritto al cuore,
    un caffè doppio
    e aria più pura e niente paura, non con me
    e musica ora e musica ancora
    e fiori per me
    oh, un amico sincero, qualcosa che non dura
    sensazione di un'ora, dai scegli me
    mi esaurisco in una sera d'accordo ma
    dopo che c'è?
    lo spettacolo perde di tono
    senza di me.

    E piantatela di...
    piantatela di gridare
    ma che modo è
    se stasera a casa nel rientrare
    trovate me
    sono un uomo per tutte le stagioni
    vostra moglie, un giradischi,
    un doppio whisky e me
    medicina per tutte quelle volte che
    la vedette non c'è.