Emily Dickinson 

 

 

Il cuore prima chiede gioia

 

Il cuore prima chiede gioia,

 Poi assenza di dolore,

Poi gli scialbi anodini

Che attenuano il soffrire,

Poi chiede il sonno, e infine

Se a tanto consentisse

Il suo tremendo Giudice,

Libertà di morire.

 

1860 - 188

Fammi un quadro del sole

così che possa appenderlo nella mia stanza

e credere che mi stia scaldando

quando gli altri lo chiamano "Giorno"!

 

Disegna per me un pettirosso, su un ramo

così sognerò che lo sento cantare

e quando la melodia finirà nei frutteti

deponga io la finzione.

 

Dimmi se realmente è caldo a mezzogiorno

se sono i ranuncoli che si librano

o le farfalle che fioriscono?

Poi evita il gelo sui campi

e la ruggine sugli alberi,

dammi l'illusione che questi, non arrivino mai!

 

 

 

 

1864 - 903

Mi nascondo dentro il mio fiore,

perché, quando morirà nel tuo vaso,

tu, ignaro, senta per me

almeno una solitudine.

1870 - 1159

Contenuti in questa piccola vita

vi sono momenti di magia,

l'anima leggera torna la notte

e se ne va di nuovo più sicura

come il bambino più controllato

corre assai veloce al mare

i cui anonimi fondali

scivolano accanto all'infinito.

 

 

 

 

1872 - 1218

Lascia che il primo pensiero sia per te

con il caldo abbraccio del mattino,

e la mia prima paura, che un pericolo

sconosciuto ti nasconda nel buio.

 

1873 - 1263

Non c'è nessun vascello che, come un libro

possa portarci in paesi lontani,

né corsiere che superi al galoppo

le pagine di una poesia.

E' questo un viaggio anche per il più povero,

che non paga nulla,

tanto semplice è la carrozza

che trasporta l'anima umana.

 

 

 

 

  Per ogni giorno

 
	   
Per ogni giorno due misure:
la sua durata intrinseca
e un'altra, più estesa, conferita
dalla speranza o dall'orrore.

E l'eterno sarà
velocità o riposo
per essenziali segni
con essenziali leggi.

Morire non è andarsene:
sulla massa perfetta
della sentenza,
nessuna zona nuova:
resterai quel che sei