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Per chi non ricordasse il codice colore dei resistori ecco la tabella:


Tabella dei colori
0
 
nero
 
1
 
marrone
0
2
 
rosso
00
3
 
arancio
000
4
 
giallo
0000
5
 
verde
00000
6
 
blu
000000
7
 
viola
-
8
 
grigio
-
9
 
bianco
-
5%
 
oro
tolleranza
10%
 
argento
tolleranza

Ad esempio se ho un resistore che ha le seguenti fasce di colore:

       
leggerò  4 (giallo), 7 (viola), 2 (rosso), 5% (oro) dunque 4700 al5% di tolleranza.
La fascia di colore oro o argento si prende come riferimento per ultima mentre quella
che la precede (rosso, in questo caso) indica il numero di zeri da aggiungere.
Tralasciando i resistori di precisione, che hanno qualche fascia di colore in più, nei
resistori di uso comune troveremo sempre 4 fasce di colore ed avremo sicuramente
uno dei multipli o sottomultipli dei valori standard:

 
1
12
15
18
22
27
33
39
47
56
68
82

I valori intermedi si ottengono combinando in serie o in parallelo due o più resistori,
così se ad esempio mi occorre un resistore di 75 (ohm) posso ottenerlo mettendo in
parallelo due resistenze da 150  oppure mettendo in serie due resistenze, una da 56 
più una da 18  (otterremo 56+18=74  che si avvicina ai 75  richiesti).

LA LEGGE DI OHM
Esiste una relazione matematica molto semplice che permette, conoscendo due tra le tre grandezze
V-tensione, I-corrente e R-resistenza, di ricavare la terza.
Si tratta della legge di Ohm:

V = R x I


 
I = V / R R = V / I

NOTA
Mettendo in serie due o più resistori (a parità di potenza), il resistore che otterremo avrà un
wattaggio (potenza max. sopportabile) pari alla potenza del singolo resistore,
mentre se i resistori sono messi in parallelo la potenza finale sarà data (entro certi limiti)
dalla somma delle singole potenze. Se i resistori sono di wattaggio diverso l'uno dall'altro
ed/o hanno anche valori molto diversi R2>>R1 (ad esempio: R1=1  2 w, R2=47  1/4 w)
allora prevarrà la potenza minore cioè 1/4 w.
 

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