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Paranormale

 

Con ritardo di diversi mesi ci è capitato di leggere un articolo scientifico apparso sul n° 62 (Anno XIII - luglio/agosto 2005) di "Scienza e paranormale" il cui autore è il dr. Antonio Lombatti.

Non è qui il luogo di una esegesi completa del testo. Ci permettiamo di estrarne una perla che riportiamo integralmente:

h) le macchie rosse sono sangue umano (mentre, oltre al ferro e al calcio, non è mai stata identificata alcuna traccia di potassio, fondamentale per confermare che le sostanze non appartengono ad altri composti chimici; inoltre la sostanza rossa di cui è formato "il sangue "non si dissolve in glicerina, acqua ossigenata, acido acetico e essa da esito negativo al test della benzidina e alla cromatografia, esami fondamentali per stabilire la presenza di sangue umano 26 )

Nel lodevole desiderio di convincere i lettori che le tracce rossastre della Sindone non sono sangue umano (tutta la "tirata" tra parentesi) sono sfuggiti all'autore alcuni dettagli:

-nel testo citato (riferimento 26 -"Osservazioni alle perizie ufficiali sulla santa Sindone 1969-1976") si precisa che "la risposta negativa delle indagini praticate non consente un giudizio assoluto"(p.54) e che le prove eseguite "possono avere un reale probativo significato solamente se a risultato positivo" (p.59)

-in particolare per il test alla benzidina nel successivo "II Convegno Nazionale di Sindonologia" (Bologna, 27-29 novembre 1981) una memoria del prof. Michel Adge ha mostrato chiaramente che la presenza di aloe nel sangue impedisce la comparsa della tipica colorazione blu. Si nota inoltre che l' esame cromatografico non compare nel testo citato.

-Si tace sugli esami successivi condotti dal lontano 1976 ad oggi: analisi chimiche ad umido, enzimatiche, immunologiche e verifiche con le più varie attrezzature scientifiche. Tutte riconoscono sangue umano nei coaguli della Sindone. Per altro i lavori di Pierluigi Baima Bollone, John Heller, Alan Adler, Vernon Miller e Samuel Pellicori, per citare solo i ricercatori più noti, sono conosciuti anche da coloro che si siano interessati solo marginalmente della Sindone.

Sono omissioni difficili da spiegare sul piano scientifico, ma che forse trovano una spiegazione nel campo del paranormale, campo nel quale, purtroppo, dobbiamo confessare la nostra completa ignoranza.