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Science & Vie

 

Con un notevole anticipo sul previsto, precisamente il 22 giugno su "La Stampa", è giunta la consueta bufala di piena estate (L’equipe di "Science et Vie" avrebbe ricostruito il più grande mistero della storia cristiana - La Sindone "rifatta" in laboratorio - corrispondente da PARIGI de "La Stampa").

Riguarda, la Santa Sindone di Torino con doveroso corollario di osservazioni su "avidi falsari, istigati forse da vescovi avidi di elemosine e di potere". Secondo la corrispondenza i ricercatori di "Science & Vie" spinti da un "gagliardo vento di battaglia finale contro l’oscurantismo" hanno realizzato su una tela di lino l’immagine sindonica (non è chiaro se del solo volto e dell’intera persona).

Dimostrare che la Sindone sia un artefatto è un gioco da laboratorio anche poco attrezzato. Basta disporre di un barattolo contenente polvere rossiccia di ossido di ferro, da mescolare con acqua e colla di pesce come faceva Giotto ai suoi tempi. Viene poi procurato un bassorilievo col volto di Cristo, come si raffigurava nel 1200. Si userà poi un tessuto di lino di fattura rigidamente medioevale.

L’equipe di "Science e Vie" purtroppo non ha tenuto conto che l’impronta dell’Uomo della Sindone è una striatura e non un decalco da una soluzione concentrata di ammoniaca. Pertanto hanno proseguito nel realizzare il volto sindonico con una tela bagnata, adagiata e poi fatta aderire sui rilievi della scultura. Quando la tela asciuga, viene trattata con un tampone imbevuto di ossido di ferro.

Risultato: il volto ottenuto non ha proprio nulla di paragonabile a quello dell’Uomo della Sindone

  1. non reca macchie ematiche;
  2. non risulta strinato,
  3. non presenta l’inversione del lato destro con quello di sinistra e viceversa.

Un consiglio per i prossimi apprendisti stregoni: mai affermare che la loro è la prova "definitiva, irrefutabile" non fosse altro perché bisognerebbe dimostrare scientificamente che le prove contrarie, dalle antichissime immagini del volto sindonico ai recenti studi sul degrado dei tessuti organici, sono false. Nella scienza non si è mai finito di studiare e verificare.

Altrimenti, se stupire e confondere i non addetti ai lavori, è l’unico obiettivo, avanti tutta.

26 giugno 2005
S.Vigilio