Maccarini racconta il suo Festivalbar

Assistere dal vivo al Festivalbar è un'emozione forte. Lo spettacolo migliore si è visto nei fuori onda, Marco Maccarini ha intrattenuto i 15mila dell'Arena con le sue battute, dimostrando di avere talento e di saper affrontare programmi impegnativi come il Festivalbar senza alcun problema.

Abbiamo incontrato Marco nel backstage del Festivalbar, in occasione della finalissima di Verona.

 

Senza nulla togliere ai vincitori “ufficiali” del Festivalbar. Chi sono stati i tuoi artisti preferiti?

“Indubbiamente i The Roots, apprezzo molto il loro modo di far musica. Poi sono felice del premio assegnato a Le Vibrazioni. Oltre ad essere molto simpatici hanno fatto tanta gavetta in giro per i locali milanesi, oggi hanno avuto la giusta consacrazione. Poi Carmen Consoli e Irene Grandi mi sono rimaste nel cuore.”

 

Chi tra i protagonisti dell’estate del Festivalbar invece non ti è piaciuto affatto?
Sono molto felice che Chihuahua di Dj Bobo sia scomparso. E’ un po’ come la lepre, l’hanno mandata avanti fino a quando non si è stancata. Nato come tormentone pre estivo non è durato molto. Forse questa è una bella idea per “eliminare” alcune canzoni! (ride, ndr.)”

 

Cosa ti ha colpito di più del team di questa trasmissione?
Molto spesso si utilizzano termini quali “siamo una grande famiglia”. In questo caso mai definizione è stata più appropriata. Si lavora benissimo quando si agisce in modo sereno e spensierato. Oltre all’emozione che mi prendeva ogni inizio di puntata, sapere che alle spalle ci sono grandi professionisti che ti supportano è una grande sicurezza. E poi avere accanto una ragazza come Michelle Hunziker….”

 

C’è qualche aneddoto che puoi raccontarci, accaduto nel backstage?
Alla prima puntata, andata in onda da Milano, ero sovraeccitato come non mai. Ad un tratto si è avvicinato Tom Jones e ha esclamato: “Stai tranquillo andrà tutto bene!”, allora ho pensato se l’ha detto lui che ha avuto un enorme successo in tanti anni! Un’altra volta eravamo sul palco io e Michelle per presentare Alizee, dopo la premessa non ci siamo ricordati più il suo nome, rimbombava il silenzio nelle nostre menti. Il pubblico ha capito e ci ha applauditi lo stesso! Non parliamo di quando, durante le prove, ho iniziato a strimpellare la chitarra e si è avvicinata Skin cantando. Avevo la pelle d’oca!”

 

Guarda il video dell'intervista

 

Intervista e foto di sfondo da medisetonline.com