MARCO MACCARINI: “VI RACCONTO UN LIGABUE INEDITO E DIVERTENTE”

In “Speciale Ligabue: uno che non si lascia mai in pace”, il Vj Marco Maccarini ha incontrato Luciano Ligabue dietro le quinte della tappa del suo ultimo tour all’Arena di Verona, ne è nata un’intervista sui generis in cui si ripercorrono le tappe fondamentali della carriera del cocker emiliano.

Ligabue sta preparando un tour invernale molto speciale.  Il cocker si esibirà in alcune città italiane in due giorni: prima in un palazzotto dello sport e il girono successivo in un teatro. La tournèe dovrebbe partire a metà novembre da Torino.

 

Com’è nata l’idea dello Speciale Ligabue?

“Le anteprime del Festivalbar, che ho condotto questa estate, sono state molto apprezzate sia dagli autori che dalla produzione. Siamo riusciti a dare una nuova dimensione, inedita e frizzante, alla manifestazione canora di Italia 1. Con la stessa impostazione abbiamo deciso di condurre lo Speciale Ligabue, in occasione dell’ultima tappa estiva del cocker all’Arena di Verona.”

 

Ligabue è restio a rilasciare interviste. Com’è andata?

“Benissimo. Ho ancora impressi nella memoria alcuni gesti e le parole di Ligabue. Non era la prima volta che lo incontravo, stavolta siamo riusciti a non fare la “solita” intervista. Io ho dato alcuni spunti di riflessione e Luciano ha parlato come solo lui sa fare.”

 

Qual è la qualità che apprezzi di più di Luciano?

“La sua grande capacità di comunicazione. Credo sia uno dei pochi artisti in circolazione che sanno esattamente cosa vogliono dire e soprattutto come rivolgersi al proprio pubblico per farsi capire.”

 

C’è un aneddoto legato a questo incontro?

“Ricordo con quanta enfasi e quanta passione ha cercato di spiegare i motivi che lo hanno spinto due anni fa a ritirarsi per un po’ dalla scena musicale dopo il grande successo ottenuto con il primo film:Radiofreccia. Eravamo riuniti nel suo camerino e si crea un’atmosfera intima e goliardica come fossimo tra amici … spero che questo venga fuori durante la messa in onda.”

 

Quale dei due film del cocker emiliano ti è piaciuto di più?

“Radiofreccia perché più immediato e semplice. Da zero a dieci l’ho trovato più “pensato” per il cinema.”

 

Cosa ricordi della tua esperienza al Festivalbar?

“L’emozione e l’adrenalina a mille. Al debutto a Napoli c’erano 250.000 persone. Durante la pausa pubblicitaria mi hanno scaraventato sul palco e sono riuscito a “scaldare” la platea immensa con una ola. Il clpo d’occhio era eccezionale e io ero gasatissimo con la saliva azzerata.”

 

Cosa ne pensi del fenomeno Operazione Trionfo e Saranno Famosi?

“Il mondo della comunicazione è vastissimo, ancora tutto da esplorare. Tutto ciò ha, indubbiamente, i suoi lati positivi ma è anche preoccupante. Bisogna “filtrare” sempre i messaggi che la tv ci propina quotidianamente, ma non tutti lo sanno fare. I reality show che hai citato forniscono al telespettatore un’immagine edulcorare del mondo dello spettacolo. Non è vero che tutti riescono a sfondare e non è vero che andare in tv significa essere sempre felici. In questo campo è importante studiare e impegnarsi seriamente senza mai adagiarsi sugli allori.”

 

Come è stata la tua esperienza estiva a Roma con Trl?

“Esaltante. Il pubblico romano è caloroso e senza freni inibitori. Qualche volta volavano parole grosse ma questo è il bello del contatto col pubblico. A Milano trasmettevamo prima da P.za San Babila e c’era un’atmosfera molto simile poi per problemi “burocratici” ci siamo spostati su una torre alta e lontani dal pubblico. La cosa mi è dispiaciuta molto …”

 

Cosa c’è nel tuo futuro?

“Spero ci sia il cinema e non solo. Ho scritto diversi corti e con il mio gruppo di lavoro cercheremo di girarne alcuni ma mi rendo conto che i costi delle sovrastrutture sono elevati. Uno dei corti che ho scritto riguarda la storia di un ragazzo che si perde e nella sua confusione mentale è alla ricerca di se stesso.”

 

Qualche anno fa hai posato nudo su MAX. Rifaresti l’esperienza?

“Perché no! Se poi ci sono altre ragazze, meglio ancora! (Ride, ndr). In quel servizio ero in dolce compagnia con Victoria, Fanny e Kris & Kris. Ricordo che eravamo tutti nudi, il fotografo aveva suggerito alle ragazze di sedersi su una panchina, io mi dovevo sdraiare a pancia sotto su di loro ma avevo avvertito tutti: Se facciamo questa cosa dovrò alzarmi per ultimo per evitare effetti indesiderati!”

 

Sei diviso tra Italia1 e Mtv. Continuerai su questa strada?

“Si. Mtv per me è la “mamma”. Proporrò alla rete un programma scritto e ideato da me: la musica analizzata con uno spirito critico e con ironia senza fermarsi alle apparenze. Spero vada tutto bene!”

 

(“Facce da Italia1 – mediasetonline – Italia1 web)

 

Intervista e foto di sfondo da medisetonline.com