Cappella del SS. Sacramento

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Nella Chiesa di San Bartolomeo il tabernacolo è situato nella cappella laterale del SS. Sacramento. La presenza reale di Cristo nel pane eucaristico favorisce l'incontro con la Sua persona e consente l'adorazione individuale e silenziosa, fondamentale nell'esperienza di fede cristiana.

Alla destra del tabernacolo, secondo la tradizione, arde perennemente un cero, segno dell'onore che viene reso al Signore.Per aiutare il raccoglimento e la preghiera sono state poste le immagini della Vergine con bambino, realizzata da Kiko Argùello nel 1969 e donata alla Parrocchia, e alla sinistra il dipinto su tavola di San Bartolomeo di autore anonimo del XVI secolo.

San Bartolomeo

San Bartolomeo, cui è dedicata la Chiesa, è uno dei dodici Apostoli chiamato anche Natanaele nel Vangelo di Giovanni. Sembra abbia evangelizzato in India.Fu scorticato vivo e crocifisso in Armenia. Per questo nel dipinto appare un pugnale, simbolo del suo martirio, e una pianta in ricordo del suo incontro con Cristo (cfr Gv 1,48).Nella parete opposta al tabernacolo è situato il Cristo ligneo del XVI secolo.

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Coprileggio

È usato durante la Liturgia per dare risalto al leggio. La composizione, lavorata a mano con stoffe pregiate, raffigura l'Annunciazione. Maria in piedi, ascolta umilmente le parole dell'angelo è concepisce Gesù, visibile nel suo grembo. Ha in mano un gomitolo rosso porpora. Infatti, secondo i vangeli apocrifi, Maria vergine consacrata a Dio era stata prescelta dal sommo sacerdote per tessere il velo purpureo del tempio.

 

 

Madonna con bambino

Il dipinto su tavola, opera di Kiko Argùello (1969), rappresenta la Vergine che mostra al mondo il Salvatore. Il gesto è sottolineato dalla mano sinistra completamente aperta. Madre e Figlio guardano verso di noi per annunciare a tutti il Mistero della Salvezza.

Il Bambino tiene nella destra il libro della Vita su cui è scritto: Alfa e Omega, prima e ultima lettera dell'alfabeto greco, esse significano Cristo principio e fine di tutto. "Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente! " (Ap 1,8). Bambino, ma con espressione adulta, Cristo è già il Pantocrator. La sua mano sinistra benedice facendo con le dita il segno della vittoria.

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La Vergine e Gesù hanno ampie orecchie perché sono in ascolto della Parola di Dio, perciò riconoscono e compiono la Sua volontà negli avvenimenti della storia come aveva profetizzato Isaia: "Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. Ho presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi" (Is 50,5-6).


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