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Ippona Hippo Regius sant'Agostino

Ippona (Hippo Regius): sant'Agostino vescovo


Sant'Agostino vescovo di Ippona, antica città dell'Algeria


Sant'Agostino viene consacrato vescovo di Ippona nel 396. Ippona (in latino Hippo Regius) è un'antica città del nord Africa, l'odierna Algeria. Sorge non molto distante dalla foce del fiume Ubi. Sant'Agostino parlando di Ippona descrive la bellezza della baia con le seguenti parole: "il mare si copre di un manto iridato dalle sfumature di porpora e azzurro". Edificata dai Fenici come loro colonia, viene scelta dai re di Numidia come residenza. Sotto l'impero romano raggiunge un considerevole sviluppo economico. La città gode di fiorenti commerci grazie al suo porto, dove arrivano merci di tutte le specie, come tessuti, argento, oro e pietre preziose. Inoltre è circondata da campi coltivati a cereali, da fiorenti oliveti e rigogliosi vigneti. Grano e olio rappresentano una notevole risorsa economica e sono presenti, unitamente alle merci arrivate in porto, nei ricchi mercati della città. Anche sant'Agostino si interessa all'attività economica di Ippona, soprattutto per quanto riguarda l'onestà dei mercanti, esortando loro dicendo "trafficanti, ascoltatemi e cambiate costumi. Siete soliti ingannare sul prezzo della merce e non contenti di mentire prendete Dio a testimone". Nella città è presente un forte contrasto tra lusso e povertà: i ricchi vivono in abitazioni belle, colme di vasi d'oro, pitture, marmi, mentre il popolo vive in case umili, a volte anche in capanne di paglia.


Con queste parole Papa Francesco descrive il grande vescovo di Ippona: «Sant'Agostino è un uomo ‘arrivato’, ha tutto, ma nel suo cuore rimane l’inquietudine della ricerca del senso profondo della vita; il suo cuore non è addormentato, direi non è anestetizzato dal successo, dalle cose, dal potere. Agostino non si chiude in se stesso, non si adagia, continua a cercare la verità, il senso della vita, continua a cercare il volto di Dio. E in questo modo scopre che Dio lo aspettava, anzi, che non aveva mai smesso di cercarlo per primo».





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