L'idea prende forma dalla lettura dell'architettura contempranea
vista come una pista cifrata dove i punti non sono necessariamente
in ordine progressivo.

Alcuni di essi rappresentano dei punti fermi, delle tappe obbligate,

mentre altri possono cambiare nello spazio e nel tempo costituendo
visioni e percezioni soggettive.
 
L'allestimento si sviluppa da un percorso che dall'esterno dell'acquario
entra nell'edificio lasciandosi guidare dalle sue forme proprio perchè
prende in considerazione, come punti fermi, le colonne, simbolo della tradizione.
Il percorso è un viaggio nel tempo, che partendo da tappe certe si
proietta nel futuro, permettendo allo sguardo di spaziare verso nuove
direzioni che rappresentano le tendenze non codificate dell'architettura attuale.
Questo concetto si concretizza attraverso la presenza di nastri
che uniscono tra loro le installazioni mobili e interattive.
Queste costitueranno punti in continua variazione dando origine
a sempre nuove configurazioni dello spazio.
 
"...in arte bisogna creare un patrimonio accanto all'antico,non sopra le rovine dell'antico."
 
G.Terragni, Discorso ai comaschi, 1940.

 

 

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