La sacra pipa

Io so che ciò che farò è una cosa buona e poiché nessuna cosa buona può essere opera di un solo uomo, io farò innanzitutto un'offerta ed esprimerò un voto allo spirito del mondo affinché possa aiutarmi ad essere giusto. Io riempio questa pipa sacra (1) con la corteccia del salice rosso (2), ma prima che noi la fumiamo bisogna che voi guardiate com'è fatta e che voi sappiate ciò che rappresenta. I quattro nastri che pendono dalla cannuccia simboleggiano i 4 quadranti dell'universo.

Il nero raffigura l'ovest dove vivono le creature del tuono che ci portano le piogge.

Il bianco è il nord da dove giunge il grande vento purificatore.

Il rosso è l'est da dove sorge la luce e dove l'astro del mattino viene a dare la saggezza agli uomini.

Il giallo è il sud da dove giunge l'estate e il potere di crescere.

(1) Per la tribù degli Sioux l'uso della pipa consente il collegamento tra cielo e terra. La leggenda racconta che la pipa fu donata agli Sioux da una femmina di bisonte bianco. La stessa insegnò loro anche come usarla e come inviare messaggi a Wakan Tanka. Di conseguenza la pipa è considerata l'oggetto sacro che unisce colui che la fuma allo Spirito Creatore e, di conseguenza, a tutto il Creato.

(2) Il salice rosso è per gli Sioux una pianta sacra in quanto simbolo di forza vitale. Questa pianta assai resistente alla siccità, al gelo ed a tutte la calamità naturali possibili, è considerato l'albero più resistente del Creato.