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Offagna

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Laboratorio scientifico ad Offagna  

Capillarità (lavoro svolto nella classe prima A) a.s. 2000-2001
Che cos'è un modello?  (lavoro svolto nella classe seconda A) a.s. 2000-2001
Distillazione dell'acqua (lavoro svolto nella classe prima A) a.s. 2001-2002
 
Effetto Doppler (lavoro svolto da Paoletti Giancarlo terza A) a.s. 2003-2004
Pitture di sapone (lavoro svolto da Morresi Donato e Perini Alessandro terza A) a.s. 2003-2004
La camera oscura
1A a.s.2004-2005

Acqua di calce e anidride carbonica  1A a.s.2004-2005
Laboratori 2006-2007 classe prima A
Laboratori 2006-2007 classe prima B
Laboratori 2006-2007 classe seconda
Laboratori 2006-2007 classe terza

Laboratori 2008-2009
Laboratori 2009 - 2010


 

Permeabilità o assorbimento?

Vogliamo spiegare qual è la differenza tra assorbimento e permeabilità.

In un terreno l’acqua filtra quando, cadendo per effetto della forza di gravità passa attraverso un terreno più o meno permeabile, come si può verificare versando l’acqua sopra diversi tipi di terreno ( ghiaioso, sabbioso, argilloso).

L’assorbimento invece vince la forza di gravità.

 

 

Se innaffiamo una piantina che ha il suo sottovaso, vediamo che dell’acqua passa nel sottovaso, filtrando attraverso il terreno bagnato e una parte finisce nel sottovaso, ma dopo un po’ questa acqua viene assorbita dalla terra e poi dalle radici della pianta e scompare; infatti molte volte si preferisce dare acqua alla piantina versandola direttamente nel sottovaso, da qui, per assorbimento passerà alla pianta.

 

L’assorbimento dell’acqua da parte di materiali particolari come in questo caso la terra, dipende da una legge di fisica che vorremmo cercare di spiegarvi.

L’acqua come tutte le sostanze è formata da MOLECOLE,  che sono la più piccola parte della sostanza acqua.

Queste molecole stanno unite tra loro per mezzo di una forza chiamata forza di coesione, che fa sì che, per esempio, si formi una goccia d’acqua.

 

Esistono anche altre forze che si chiamano forze di adesione ( che sono molto potenti negli adesivi come le colle), che fanno aderire l’acqua a molecole di altre sostanze, come il vetro del bicchiere, la nostra mano, quando la mettiamo dentro all’acqua, i panni quando li laviamo, ecc.; ecco perché diciamo che l’acqua bagna: un po’ delle sue molecole restano attaccate ad altri materiali costituiti anch’essi da molecole, ma di diverso tipo.

Nella sostanza acqua le forze di ADESIONE sono maggiori di quelle di COESIONE.

Qual è la conseguenza di ciò?
L’acqua si "arrampica" sulle pareti. Se le pareti sono molto vicine si "arrampica" ancora di più.
Ecco perché il menisco dell'acqua è concavo.

 

Noi ragazzi della prima media, il 20 gennaio abbiamo cercato di spiegare questo fenomeno ai bambini della quarta elementare che stanno partecipando al progetto SET ed hanno già studiato il fenomeno della permeabilità dei vari tipi di terreno.

     

Per questo abbiamo illustrato i nostri cartelloni e quindi svolto alcuni esperimenti.

punto elenco 1 ESPERIMENTO:   L'acqua sale dove le pareti di due vetri sono più vicine

Omar mostra ai compagni delle elementari due vetrini uniti da una parte con un elastico e dall'altra separati da un piccolo bastoncino di legno. Li introduce nella bacinella dove è stata messa acqua colorata con l'inchiostro e fa osservare ciò che accade:  stespvet.JPG (67097 byte)
Clicca sulla foto

Dove l'elastico tiene uniti i due vetrini, l'acqua sale

punto elenco 2 ESPERIMENTO:   L'acqua sale nei vasi capillari

stespcap.JPG (44154 byte)

clicca sulla foto

Ilaria immerge nella bacinella tre tubicini e fa notare che l'acqua colorata sale di più nel tubicino più sottile.

Scoperta: l’acqua nei vasi capillari si dispone su livelli diversi, cioè più il capillare è sottile, più va in alto.

Mattia e Marco mostrano i materiali che possono essere paragonati a capillari: carta assorbente, mattone, gesso, stoffa, zolletta di zucchero, biscotti, terreno, e cioè tutti materiali POROSI, dove i pori sovrapposti possono essere considerati come tanti tubicini. 

Ecco perché il terreno assorbe e perché un albero anche di 100 metri riesce a fornire di acqua tutte le sue foglie, anche quelle più in alto, grazie ai sottilissimi vasi conduttori presenti nelle radici e nel fusto delle piante.

 

punto elenco 3 ESPERIMENTO:   L'acqua sale nella carta assorbente e si trascina il colore

Per concludere vogliamo mostrare una applicazione di questo fenomeno che  serva a dimostrare quanto abbiamo appreso con la professoressa di educazione artistica sui colori.

 

Alcuni colori: giallo, rosso e ciano, durante l'assorbimento salgono senza scomporsi, altri risultano composti da vari colori. Quello che ci ha sorpreso di più è stato il nero.

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Che cos’è un modello?…..una scatola nera.

Avete a disposizione una scatola di cartone.
Semplicemente soppesando la scatola, senza aprirla, cosa potete dire del peso e del volume dell’oggetto, o degli oggetti contenuti all’interno?
Infilate ora un ferro da calza nella scatola diverse volte, nelle posizioni e con l’inclinazione che vi sembrano più adatte per ricavare altre informazioni sull’oggetto. Dopo ogni prova fate delle ipotesi sulla forma e sulla consistenza dell’oggetto all’interno e cercate di verificare queste ipotesi con la prova successiva senza mai guardare attraverso i buchi.
Siete in grado di rappresentare ora con chiarezza l’oggetto o gli oggetti chiusi dentro la scatola? Qual è la sua forma? Di quale materiale è costruito? Ci sono più oggetti? Puoi dire il suo colore?

Quando si cerca di conoscere attraverso esperimenti qualcosa non può essere osservato direttamente attraverso i nostri sensi o attraverso strumenti appositi, allora si dice che si costruisce un "modello".
Sapresti spiegare ora, alla luce di questa esperienza cosa significa costruire un "modello atomico" della materia?

In che senso il modello è una rappresentazione della realtà? È possibile costruire un modello che sia la copia fedele dell’oggetto originale?

Ecco il modello disegnato dal gruppo di Isabella, Elisa, Matteo e Chiara. Dopo varie prove eseguite seguendo le indicazioni, queste sono state le ipotesi:

l'oggetto è:

  •  morbido,

  • gommoso

  • spugnoso

  • c'è un altro oggetto ad esso attaccato, probabilmente una catenella

Potrebbe essere un portachiavi tondo o ovale, del peso di 30, 40 grammi.

Ecco che cosa era nascosto nella scatola: un portachiavi a forma di porcellino di gomma morbida.

In questo caso il modello è molto simile all'oggetto reale.

 

Alla luce di questa esperienza possiamo dire che il modello  è stato ricavato da una serie di ipotesi formulate dopo osservazioni fatte utilizzando strumenti e non direttamente i nostri sensi. Queste ipotesi vanno verificate con varie prove, fino a giungere all'ultimo modello ritenuto per ora il più accettabile, ma non definitivo.

 

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Esperimento:

"La distillazione dell’acqua "

Materiale:
Treppiedi di sostegno
Palloncino
Beker
Bicchierino
Tappo di gomma 
Un tubicino di vetro
Un tubicino di gomma
Un fornello elettrico
Acqua
Ghiaccio
Sale  

Metodo
Abbiamo messo nel palloncino acqua e sale.
Lo abbiamo tappato con il tappo forato nel quale era infilato un tubicino di vetro.
Abbiamo fissato al tubicino di vetro un tubicino di gomma che abbiamo fatto passare nel beker pieno di ghiaccio e terminare nel bicchierino.
Abbiamo fissato il palloncino al treppiede di sostegno e lo abbiamo posto sopra il fornello elettrico.

Conduzione dell’esperimento.
Abbiamo acceso il fornello e abbiamo atteso che l’acqua bollisse. Quando l’acqua iniziava a bollire abbiamo
osservato il passaggio di vapore nel tubicino. Quando il vapore raggiungeva il beker abbiamo osservato il formarsi di gocce d’acqua che andavano a finire nel bicchierino. Abbiamo assaggiato l'acqua e ci siamo accorti che non era salata.

 

Conclusioni Abbiamo visto due passaggi di stato: da liquido a gas durante l’ebollizione e da gas a liquido (condensazione) quando il vapore veniva a contatto con il ghiaccio contenuto nel beker. L’acqua che esce dal tubicino non è salata, perché durante l’ebollizione, l’acqua evapora ma il sale rimane nel palloncino.

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