...................................................................................................................

Scusate…  l’ospite

     N. 9                                                     Domenica, 2 ottobre 2005    

http://blog.virgilio.it/biancavilla

 

 

 

UNA CITTA' CON UNA SCARSA VIVIBILITA'

Aspettative disattese,

sindaco che delusione!

 

di Pippo Distefano

...............

 

 

Nelle ultime elezioni amministrative avevo deciso, insieme ad altri amici, di dare un contributo diretto alla formazione del Consiglio Comunale di Biancavilla, presentando un candidato da eleggere in detto civico consesso. L'obiettivo principale era quello di dare un maggiore impulso amministrativo per la vivibilità dei cittadini biancavillesi. Per la nostra posizione politica di moderati, abbiamo subito aderito alla coalizione di centro-destra con alla guida il candidato sindaco, prof. Mario Cantarella, anche perché convinti che tale figura politica potesse meglio rappresentare quelle che erano le nostre aspettative.

Purtroppo, a distanza di due anni e mezzo, devo ammettere che non solo sono state disattese tutte le aspettative, ma non vi è stato mai un cenno, da parte del sindaco, di dialogo e di confronto, né con il consigliere Gaetano Paternò né con la rappresentanza di quei cittadini che avevano determinato l’elezione del consigliere e, soprattutto, l’elezione del prof. Cantarella a primo cittadino.

E' condizione primaria per una buona amministrazione locale, e per essere tale, rendere vivibile la città.

Il cittadino, la mattina quando esce di casa, vorrebbe trovare le strade pulite anziché piene di sporcizia o trasformate in torrente dopo qualsiasi pioggerellina: il servizio di nettezza urbana ormai avviene in pieno giorno per la raccolta dei rifiuti, dando uno spettacolo da terzo mondo con i pendagli di mondezza che ornano tutto il paese; non esiste un punto di raccolta per eventuali urgenze, esistono telecamere per sopprimere anziché prevenire eventuali disfunzioni; non è stata mai effettuata una pulizia dei tombini di raccolta delle acque piovane e così, ad ogni pioggia, le strade si trasformano in torrenti ed alcune in fiumi. I tombini servono solamente per dare ospitalità ai topi, i quali se la spassano; la parola disinfestazione è sconosciuta dai nostri amministratori.

Altro argomento che rende non vivibile la nostra cittadina è la viabilità: la segnaletica, soprattutto nelle strade interne, anche se di grande traffico, è come se inesistente. Bisogna stare molto accorti, la prudenza non basta nell'attraversare un incrocio perché i mezzi motorizzati spuntano anche dai divieti; forse è l'unico comune dove le moto e i motorini possono essere guidati da piloti senza casco; e dire che proprio questa amministrazione ha affrontato una spesa per la sensibilizzazione dei guidatori di motocicli. Qui da noi i divieti non determinano alcuna sanzione. La circonvallazione è impraticabile per la sosta selvaggia e per la circolazione dei mezzi pesanti.

Queste sono le cose che credevamo poter migliorare senza trascurare ovviamente il verde pubblico, il quale, anziché ampliarsi e migliorare, viene abbandonato e distrutto, e quant'altro indispensabile per "vivere" questa nostra Biancavilla. Certamente anche le grandi opere contribuiscono alla crescita di una comunità, ma esse sono successive alle primarie esigenze della persona umana.

Disattese, inoltre, le aspettative di natura politica, che avrebbero dovuto instaurare un rapporto diretto tra il sindaco, l'amministrazione, il coniglio e la cittadinanza. Il sindaco, ci sembra, non abbia svolto quelle funzioni di mediazione politica, all'interno della maggioranza, indispensabile per la crescita e lo sviluppo della città. Tale mancata sensibilità da parte di chi guida la giunta comunale ha impedito a tutto il consiglio comunale di operare serenamente e fattivamente. Nello scontro tra i gruppi consiliari, alla fine, chi paga è la cittadinanza: il Piano Regolatore, per intenderci, è stato approvato con enorme ritardo e a rischio di commissariamento.

Per amministrare un ente locale e per fare politica, nel senso nobile della parola, così come diceva Paolo VI, bisogna essere vicini ai cittadini, non isolarsi nel palazzo, ed avere un po' di buonsenso.

 

PIPPO DISTEFANO. E' nato a Biancavilla il 24 luglio del 1945. Proveniente dall'esperienza dell'Azione Cattolica, da giovane si dedica alla politica da esterno.
Il primo effettivo lavoro, grazie all'ex sindaco  Dino Laudani, lo svolge a Roma presso
la sede della direzione nazionale della Democrazia Cristiana e successivamente, nella qualità di funzionario della direzione stessa, nelle sedi provinciali di tutta Italia.

A 30anni, a Siracusa, istituisce istituti scolastici legalmente riconosciuti e a tale attività si è dedicato fino al 2004.

 

COMMENTA IL POST               LEGGI I COMMENTI

  (Si prega di specificare il numero o il titolo del post che si intende commentare)

 

 

________________________________________________________

© Scusate il disturbo

Il primo blog dedicato a Biancavilla curato da Vittorio Fiorenza