* Farmaco-dinamica del Rimedio Spagirico*

Anche i greci, di cui abbiamo testimonianze certe, a partire da Tolomeo utilizzavano l'astrologia per fare diagnosi. Un particolare tipo di astro-diagnosi che è appunto chiamata iatromatematica e che si basa sulla teoria umorale. Il sistema Umorale (dei 4 umori) conduce direttamente alla medicina Ippocratico-Galenica, che oggi noi diciamo essere allopatica ma che non lo era affatto. La medicina greca si basava su due precisi e differenti metodiche di intervento. Una prima metodica che possiamo chiamare effettivamente allopatica, "dei contrari" e biochimica (c'è caldo, raffreddo, c'è freddo riscaldo se è secco uso l'umido se è umido uso il secco) impiegata quando si riteneva di dover scacciare dal sistema "gli invasori esterni". Quindi per scacciare l'invasore esogeno si usava il contrario. Quando invece si fosse ritenuto che una persona avesse una debolezza costituzionale o comunque una carenza reattiva si usava un rimedio che sostenesse l'energia deficitaria.

Noi ci rivolgeremo ad una metodica prettamente spagirica-alchemica che non si basa assolutamente sulla metodica umorale (nonostante questa sia stata utilizzata da personaggi come ad esempio Raimondo Lullo) ci interessa quasi esclusivamente la questione del "simile" la cui tradizione è molto più remota di quella greca e che comunque, in quel filo rosso invisibile che ci conduce dai Greci e dagli Arabi fino ai giorni nostri, è sempre sopravvissuta.

Anche a questo livello le modalità di intervento si diversificheranno conseguentemente all'assunto filosofico in base al quale si opererà. Più esplicitamente occorrerà valutare se indurre una risposta utilizzando il "simile patologico", il suo "contrario" o il "simile fisiologico". In questo vi è la differenza di fondo tra la visione omeopatica, allopatica e spagirico-alchemica. Siamo quindi di fronte a tre precise e differenti metodiche terapeutiche e conseguentemente a tre forme di rimedio differenti, che hanno caratteristiche diverse e che proprio per questo si adattano ad una di queste metodiche e non all'altra.

Analizziamo quindi le caratteristiche di questi farmaci:

1) Il farmaco allopatico:

- la prima caratteristica del farmaco allopatico è di possedere una azione bio-chimica molto più importante rispetto ad un complesso fitoterapico. Il fitoterapico si pone similmente come atteggiamento ma conserva sempre la propria molteplicità nella varietà dei principi attivi (Fitocomplesso). Invece il farmaco di sintesi contiene ed è determinato da un particolare principio attivo che viene somministrato in dose ponderale. Questa metodica è una classica metodica da contrari. Da questo punto di vista il rimedio fitoterapico è analogo al rimedio allopatico: la pianta che ha proprietà antibiotiche molto spiccate le ha proprio in senso allopatico. La valeriana per esempio ha un'azione allopatica ben precisa, che è ben definita e che non si discosta dalle indicazioni fitoterapeutiche tradizionali. Parlando di allopatia includiamo anche la fitoterapia e anche tutti quei rimedi che sono preparati in un modo tale da non avere altra azione che quella biochimica.

2) Il rimedio spagirico:

- all'azione descritta per il fitoterapico (azione bio-chimica) il rimedio spagirico, grazie ad una opportuna lavorazione, associa qualità bio-fisiche. Questa azione bio-fisica ottenuta attraverso la dinamizzazione non avviene con la diluizione come nel rimedio omeopatico: non si rinuncia all'aspetto bio-chimico per l'aspetto bio-fisico ma anzi lo si conserva e lo si esalta: gli oligoelementi sciolti nel rimedio dopo la calcinazione delle ceneri sono uno dei fattori che completano e integrano l'azione biochimica degli altri principi attivi.

- la dinamizzazione, fatta senza diluizione e in maniera lenta (cioè senza succussione) viene praticata mediante lentissima evaporazione in cucurbita con capitello cieco o in pellicano per irraggiamento dei raggi soli-lunari. Questo dona al rimedio spagirico delle proprietà bio-fisiche che sono fisiologiche ed in analogia alle proprietà bio-chimiche. Queste proprietà bio-fisiche non sono riducibili in termini di mero "magnetismo": sono invece il richiamo di un campo energetico caratterizzato da "forze" ben precise dette Archetipi. Una definizione di archetipo dataci da C. G. Jung suona all'incirca così: "… gli archetipi sono dati psicoidi che interferiscono con un determinato ambito di spazio e tempo". Ciò significa che in ogni spazio e tempo, cioè in ogni cronotopo (in ogni campo diremmo noi oggi, dopo Maxwell), vi sono delle forze di ordine non fisico, quindi psicoidi, che interferiscono negli accadimenti di quello spazio-tempo. Questi psicoidi sono gli Archetipi, quindi forme non fisiche ma psichiche che occupano i campi energetici. Quando noi pensiamo ad una pianta non dobbiamo pensarla solo come entità materiale; ogni individuo di natura ha un proprio campo e questo campo è informato da determinate forze. Il compito dello spagirista è rendere operanti queste forze che sono latenti nella pianta. Queste proprietà "sottili", perché impercettibili ai sensi, vanno esaltate in modo che poi questo potere si manifesti come colore. È questo colore che avrà il compito di "tingere" anche l'anima del soggetto che ne ha bisogno. Solo a queste condizioni una "tintura" può considerarsi spagirica.

3) Il rimedio omeopatico:

- il rimedio omeopatico è un farmaco a tutti gli effetti (nel senso di veleno) ma non è un farmaco (contrariamente all'allopatico) che produca degli effetti collaterali. Il rimedio omeopatico al contrario basa la sua funzionalità sull'effetto collaterale perché usa l'effetto collaterale come agente curante; esso stimola l'energia vitale ad una risposta peggiorando in apparenza lo stato patologico che è presente in quel momento. In questo modo l'energia vitale, come dice Hahnemann nell'Organon, "si sente aggredita da una malattia artificiale" (che è effetto del rimedio omeopatico) e per rispondere a questa annulla anche i sintomi della malattia naturale.

In sintesi il rimedio omeopatico si comporta come una malattia artificiale mentre il rimedio spagirico come una fisiologia artificiale. Il rimedio allopatico, purtroppo, necessariamente inibisce o reprime determinate funzioni fisiologiche e nel risolvere una patologia comporta sempre degli effetti collaterali sia pur lievi (e "solo" a mali estremi...estremi rimedi!). Il rimedio omeopatico e quello spagirico "ben scelto" (e somministrato nei dovuti modi) non comporta effetti collaterali. L'unico effetto collaterale alla somministrazione è la sana risposta fisiologica dell'Energia Vitale. Bisognerà imparare ad usare il buon senso e i rimedi quando e come necessita.

Figura 01

Omeopatia
Spagiria
Allopatia
Senza ricerca delle cause
Cause energetiche
Cause materiali
Senza ricerca delle cause
Squilibrio energetico
Stoffa di malattia
Simili (nel sintomo)
Simili (nello stato di salute)
Contrari (al sintomo)
Rievoca il malessere
Rievoca la forza carente
Sopprime il malessere
Visione metafisica
Visione metafisica
Visione materialista
Autocrazia
Autocrazia
Equilibrio imposto dall'esterno

La tavola 01 mostra la tripartizione della Tradizione. Questa divide la costituzione dell'uomo nella terna "Mercurio Solfo Sale".

Traiamo quindi alcune considerazioni:

1) Il rimedio allopatico seguendo la logica "molecola contro molecola" agisce al livello del sale

2) Il rimedio spagirico lavora sia a livello del sale (biochimico e rintracciabile ad una analisi chimica) che a livello del solfo e aggiunge un'azione biofisica che è rintracciabile analizzandone lo spettro elettromagnetico

3) Il rimedio omeopatico e quello alchemico invece, non sono rintracciabili ad una analisi biochimica. Si tratta di informazioni biofisiche prive di biochimsmo che, per l'alchimista, agiscono sul piano del Mercurio. Il rimedio omeopatico è una informazione patologica, è un rimedio che genera sintomi. Il rimedio alchemico è una informazione fisiologica che sostiene e stimola il corretto processo fisiologico di un determinato distretto organico o funzionalità vitale.

Date queste considerazioni inseriremo nel sistema energetico frequenze fisiologiche attraverso le tavolette (anw) anw nell'applicazione del metodo qAp qAp.