Vi siete mai domandati da
dove arriva tutta quell’acqua del mare? Come si
è formata?
Certo che si, ma poi è rimasta solo una domanda
senza risposta, in fin dei conti è sempre stata
lì: perché porsi tante domande?
Non è così per gli scienziati. L’acqua è un elemento fondamentale per la vita sulla Terra come in qualsiasi altro pianeta nell’universo. E forse il nostro destino un giorno sarà proprio lì fuori.
Secondo la teoria corrente il Sistema Solare ha cominciato a formarsi da una nube di gas interstellare circa 4,6 miliardi di anni fa a bassissima temperatura, attorno ai meno duecento ventitre gradi centigradi (-223 C°). In questa nube primordiale erano sparpagliati elementi di idrogeno e da gas elio con tracce di elementi più pesanti condensati in granelli di polvere, elementi metallici, ghiaccio d’acqua, metano, ammoniaca, anidride carbonica e molecole complesse.
Pian piano la nube ha iniziato a collassare progressivamente per auto gravità e a ruotare con velocità crescente fino a schiacciarla e formare una concentrazione centrale di gas (il protosole), da cui si formò la nostra stella Sole, e un residuo di concentrazioni gassose periferiche (i planetesimi) da cui si formarono i pianeti, con caratteristiche diverse a seconda della loro distanza dal Sole.
Ma torniamo alla Terra e non la facciamo troppo lunga – mi suggerisce il mio amico fedele.
Va bene, ma alcune cose
bisogna dirle per forza. Per esempio nella zona
della prototerra si formarono tanti planetesimi
solidi delle dimensioni di 1 km, formati da un
nucleo di ferro, nichel e silicio circondato da
un involucro degli stessi elementi mescolati a
quelli più leggeri, come ghiaccio d’acqua,
ammoniaca e metano.
Successivamente questi mini pianeti hanno dato
origine ad un processo di fusione e di
accrescimento. Gli elementi più pesanti si sono
concentrati nel suo nocciolo e quelli più
leggeri a migrare in superficie.
Questo lo sappiamo, vai avanti – mi ricorda il mio cane
Quello che non sai è che questo sottile strato di elementi leggeri di idrogeno ed elio, si dispersero ben presto nello spazio a causa della bassa gravità terrestre, non sufficiente a trattenerlo.
E allora? Cosa c’entra questo con la formazione degli oceani? – mi domanda incuriosito questa volta Bleff
C’entra, perché sarebbe
stato un bel guaio senza una sufficiente gravità
terrestre necessaria a trattenere questi
elementi leggeri.
Ma la proto terra ha continuato a contrarsi
aumentando la gravità terrestre e un forte
riscaldamento. Fattori che favoriscono
un’attività vulcanica su vasta scala con la
fuoriuscita di gas dall’interno della Terra. Ciò
ha dato origine a un’atmosfera evolutiva,
costituita da vapor d’acqua, anidride carbonica
e azoto. Il successivo raffreddamento della
Terra provoca la condensazione dell’acqua
atmosferica in pioggia, che porta l’acqua al
suolo insieme all’anidride carbonica. Qui la
prima dà origine agli oceani, la seconda
concorre alla formazione di rocce carbonate,
come il calcare e il marmo, ostacolando anche la
creazione di un effetto serra incontrollato in
atmosfera.
Ma c’è un ma …
Cosa c’è che non va – mi chiede il mio cane
C’è che è difficile
ipotizzare che tutta quella acqua sia originata
solo dalla condensazione della acqua atmosferica
precipitata sotto forma di pioggia.
A risolvere questo problema allora si ritiene
che il deficit d’acqua sia stato colmato nel
periodo di intenso bombardamento di meteoriti
(tra 4,5 e 3,8 miliardi di anni fa). Durante il
periodo del bombardamento meteorico, le comete,
corpi rocciosi ricoperti da ghiaccio misto a
polveri, avrebbero importato sulla Terra la
maggior parte dell’acqua degli oceani.
Soddisfatto?
Direi di sì – annuisce il mio cane senza darmi troppa soddisfazione – ma la cosa delle comete non mi convince troppo.
Hai ragione, caro furbo di un cane. Effettivamente la spiegazione per quanto logica non era completamente soddisfacente. E così …
E così cosa? – mi incalza Bleff
La notizia è di qualche
giorno fa. Il satellite dell’ESA Herschel rileva
una grande presenza di acqua ghiacciata nel
disco protoplanetario di una giovane stella.
Questo significa che l’origine dell’acqua sulla
Terra è di origine stellare.
Questo vapore freddo è stato rilevato come uno
stato sottile alle profondità intermedie del
disco e questo suggerisce che vi sia un
serbatoio ben più grande di acqua ghiacciata
nelle zone più profonde dello stesso, in
quantità che sembrerebbero migliaia di volte più
grandi di quella che compone gli oceani del
nostro pianeta.
Una scoperta che apre a nuove ipotesi sulla
presenza e il ruolo dell’acqua nella fasi
iniziali di formazione di un sistema planetario
e quindi della formazione dei nostri oceani.
Questa notizia
confermerebbe che l’acqua era presente in grande
quantità nel materiale da cui si sono formati i
pianeti per cui essa doveva essere, all’origine,
presente in tutti i pianeti del sistema solare
(inclusa la Luna dove la si sta cercando nelle
zone d’ombra).
La diversa storia dei pianeti ha fatto si che
alcuni la perdessero (Venere e Mercurio) altri
riuscissero a trattenerla come è avvenuto sulla
Terra e Marte”.