Ho
già espresso le mie riserve (che non contano nulla sul piano
scientifico) sulla teoria che gli ominidi discendono dalle scimmie.
Ora lo rivela l'analisi dell'anca dei primati con cui abbiamo più Dna in
comune. Non eravamo adatti ad arrampicarsi. Per poter vivere appollaiati sugli alberi, spostandosi
con leggiadria di ramo in ramo, ci vuole il fisico giusto e una
ricerca dimostra che gli ominidi, ovvero quelle specie
dall’aspetto scimmiesco che si collocano nella linea evolutiva
umana, almeno in un determinato arco temporale, abbiano vissuto
sulla terra e non sugli alberi.
E’ una questione di dorsiflessione, come
la chiamano gli esperti: basta misurare l’angolo dell’articolazione
dell’anca per capire che gli ominidi vissuti nell’arco temporale che
va dagli 1,5 ai 4,1 milioni di anni fossero differenti
dall’immaginario comune. Gli ominidi esistiti in quegli anni non
avrebbero potuto vivere spostandosi da un albero all’altro e
certamente l’evidente differenza con gli scimpanzé moderni, che
hanno un angolo di dorsiflessione più che doppio, suggerisce che la
loro vita sugli arbusti non rappresentasse la quota più
significativa della loro esistenza o che comunque l’attività di
arrampicata fosse molto differente dal modo con cui si arrampicano
gli scimpanzé.
Osservando gli scimpanzè del Kibale
National Park dell’Uganda, Jeremy DeSilva e la sua équipe hanno
paragonato la conformazione di questi primati a dodici fossili di tibie
appartenuti a ominidi, rilevando l’impossibilità che questi ultimi
abbiano vissuto prevalentemente sugli alberi prima di assumere una
postazione eretta.
Come vivessero non è ancora chiaro, ma
una cosa è certa: i nostri progenitori non erano dei grandi
arrampicatori.
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