Ho già espresso il mio punto di vista ed i miei dubbi sul Big Bang al mio cane Bleff non potendoli esprimere direttamente alla Margherita Hack o ad Antonio Zichichi.
Altra cosa su cui sono poco convinto (ma anche qui la mia opinione, scientificamente, vale ben poco) è la attuale concezione della geometria dell'universo. Anche questa volta mi rivolgo al mio cane.
Facciamo il punto - dico al mio cane come se fossi il suo professore .
La teoria del Big Bang non ci dice assolutamente nulla sul Big Bang stesso. Cosa c'era prima della esplosione, non ci dice che cosa è esploso, né perché è esploso, né che cosa ha causato l’esplosione. E non descrive nemmeno le condizioni immediatamente dopo l’esplosione.
Eppure dobbiamo crede "per fede scientifica" che l'universo è stato generato da una immensa esplosione, semplicemente per il fatto che se l'universo è in continua e progressiva espansione, se mandiamo indietro questo scenario vedremmo l'universo contrarsi fino in un punto.
La conferma sarebbe stata, poi, data dalla individuazione del cosiddetto rumore di fondo, una specie di impronta delle origini dell'universo, una radiazione di fondo che proviene da ogni parte dell'universo in maniera costante comunque la si misuri.
Altra cosa che sappiamo è che l'universo si attrae a causa della forza di gravitazione esercitata dagli astri, ma sappiamo anche che le galassie si allontanano in misura della loro distanza e secondo una costante detta costante di Hubble. Sappiamo che nell'universo esiste un attore protagonista della scena : i buchi neri che ingoiano tutto quello che passa dalle loro parti aumentando a sua volta la loro massa fino ad ingoiare forse l'intero universo.
A complicare le cose ci si è messa una energia oscura che a quanto pare fa espandere l'universo più velocemente di quanto immaginavamo. Insomma una battaglia tra grandi fonti di energia il cui scenario è tutto da riscrivere. E il finale incerto.
Ed ora arriverebbero conferme da alcune misurazioni sulla curvatura dello spazio che ci direbbero che l'universo è piatto. Dobbiamo crederci?
Ecco, questo è il problema.
Allora secondo te che forma ha questo universo? - mi domanda Bleff
Provo a dare una spiegazione.
Se l'universo è nato da una esplosione, è da immaginare che tale esplosione sia avvenuta radialmente in ogni direzione.
Penso che ognuno di noi immagina il big bang come la esplosione di una bomba le cui schegge vanno in ogni direzione radialmente, o come i fuochi pirotecnici che dopo l'esplosione occupano lo spazio a forma di una sfera. Come per i fuochi d'artificio, l'universo si raffredda e da origine alla formazione delle galassie, agli ammassi di galassie, alle stelle, ai pianeti, in continua espansione.
E' proprio così? - mi obietta Bleff
In realtà nello spazio le cose sembra che funzionano diversamente.
Dalla Relatività Generale di Einstein risulta che lo spazio s'incurva in presenza di una massa. La curvatura è tanto maggiore quanto più grande è la massa del corpo che provoca l'incurvamento rispetto al suo volume, cioè quanto maggiore è la densità grave.
In altre parole la curvatura dell'universo dipende dalla sua velocità di espansione media e dalla densità media della materia in esso contenuta.
Ora stai attento - dico al mio cane- perché la geometria dell'universo ovvero la sua forma dovrebbe dipendere da quello che dicono gli scienziati con delle formule che non riporto perché non le capiresti.
Diciamo allora che:
Se la densità media della materia (distribuita omogeneamente in tutto l'universo, secondo il principio cosmologico) è più grande di un certo valore critico, determinato dalla velocità di espansione, lo spazio s'incurva a un punto tale da chiudersi su se stesso. Le traiettorie percorse dai corpi (dalle particelle alle galassie) e persino il cammino dei raggi di luce s'incurvano e si parla in questo caso di universo chiuso, con un'estensione finita. (universo finito)
Se la densità è minore del valore critico l'universo è incurvato al contrario, verso l'esterno, e si dice aperto. In questo caso, lo spazio è infinito. (universo infinito)
Infine, se la densità coincide (uguale) con il valore critico, si ha il caso limite di un universo piatto (anche in questo caso infinito).
Ebbene le recenti ricerche effettuate attraverso la misurazione della curvatura dello spazio per risolvere il dilemma hanno conferamto quello che si ipotizzava e cioè che l'universo sarebbe in effetti quasi "piatto" e la densità avrebbe esattamente il valore critico, quindi è più probabile un destino di espansione senza fine.