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I SUPER AMMASSI SPIEGATI AL MIO CANE

 

 
 


Ieri sera abbiamo visto lo spettacolo meraviglioso dell’eclissi della luna in un cielo stellato.
Già! La Luna e dietro le stelle, ma cosa c’è oltre le stelle? – domando al mio cane che mi dava compagnia. – Ad occhio nudo si direbbe null’altro.

Oltre le stelle ci sono le galassie, che non sono altro che un insieme di stelle tra cui anche la nostra. Ci sono galassie nane, a spirale, ellittiche. Nell’universo osservabile sono presenti probabilmente più di 100 miliardi di galassie, gran parte di esse ha un diametro compreso fra 1000 e 100.000 parsec (1 parsec è uguale a poco più di 3 anni luce) e sono di solito separate da distanze dell’ordine di milioni di parsec. Lo spazio intergalattico è parzialmente colmato da gas.
Ovvio – mi dice il mio cane.

E oltre una galassia?
Oltre una galassia ci sono gli ammassi, definiti come agglomerati di galassie tenute assieme dalla forza di gravità.
Ovvio -  mi dice il mio cane.

E oltre questi ammassi?
Soltanto non molto tempo addietro si scoprì che oltre gli ammassi c’erano i superammassi che sono raggruppamenti di ammassi di galassie così grandi che occorrono almeno 10 milioni di anni affinchè la luce si propaghi da una estremità all’altra.
So anche questo, – mi dice il mio cane. (questo finto sapientone comincia a seccarmi).

Prima del 1989 si pensava comunemente che i superammassi fossero le più grandi strutture esistenti nell’Universo, e che fossero distribuiti più o meno uniformemente in tutte le direzioni.
Ma quando si scoprì la Grande Muraglia, un muro di galassie lungo più di 500 milioni di anni luce e largo 200 milioni, ma spesso solo 15 milioni di anni luce, l’esistenza di questa struttura aprì nuove frontiere nella ricerca.

Negli studi più recenti, l’Universo appare come una collezione di muri di galassie separati da giganteschi vuoti ovvero da gigantesche bolle di vuoto che li schiaccerebbero e uniti da filamenti di galassie, con i superammassi che appaiono come nodi occasionali più densi.
Sapevi anche questo? – mi rivolgo al mio cane – Perché non parli ora?

Cosa sono questi filamenti di galassie? – mi controbatte allora prontamente Bleff.
Contrariamente al nome i filamenti sono una delle strutture più grandi dell’Universo. Somigliano a stringhe con una lunghezza tipica da 200 a 500 milioni di anni luce e sono costituiti da insiemi di galassie che uniscono gli ammassi e superammassi, e formano il bordo tra i grandi vuoti dell’Universo.

E prima che me lo chiedi tu, ti dico io cosa sono i vuoti.
I vuoti sono realmente grandi spazi vuoti tra i filamenti di galassie, ammassi, superammassi, muri. Sono tra le strutture più grandi dell’Universo, che contengono nessuna o pochissime galassie. I vuoti hanno tipicamente un diametro da 30 a 500 milioni di anni luce. I vuoti particolarmente grandi, definiti dall’assenza di superammassi ricchi, sono a volte chiamati supervuoti.
Attualmente si contano 27 supervuoti, con distanze fino a due miliardi di anni luce.

Se ho capito tutto – mi riassume il mio cane – Questi muri/superammassi sono collegati da filamenti luminosi di galassie, che separano zone scure di spazi vuoti che hanno dimensioni di decine di milioni di parsec. Nel loro insieme, i superammassi e i filamenti che li collegano fanno parte di un’unica struttura filamentosa, cioè di un unico filamento. Tutti questi elementi sono disposti in modo tale da disegnare una forma a groviera o a spugna.

Bravo Bleff. Ma ora ti sfido a dirmi cosa c’è oltre.
Bau, bau.

07/2011

 
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