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ALIMENTAZIONE

 


 

 
 

Capitolo I
Le basi dell'alimentazione

 

perchè ci alimentiamo
le fonti di energia
il fabbisogno calorico
il bilancio energetico

Capitolo II
Il ruolo degli alimenti

 

glucidi o carboidrati o zuccheri
lipidi o grassi
protidi o proteine
le vitamine
i minerali

Capitolo III
La dieta

 

scopi della dieta
gli alimenti

Capitolo IV
Gruppi fondamentali degli alimenti

 

alimenti energetici
alimenti plastici
alimenti bioregolatori

 
           
           
 
 
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
   

 

 

 

 

 

 


Capitolo I

Le Basi Dell'alimentazione Controllata 

 

1.Perchè ci alimentiamo

Il corpo umano, per costruire, sviluppare, rinnovare le sue strutture e mantenere le funzioni vitali di tutti i suoi organi ed apparati, nonché per svolgere qualsiasi attività esterna (lavoro muscolare) necessita di un apporto costante di "energia"  

Tale energia viene fornita dagli alimenti sotto forma di sostanze che, armonicamente organizzate, vvengono definite    " PRINCIPI NUTRITIVI O NUTRIENTI " e sono:

            GLUCIDI O IDRATI DI CARBONIO O ZUCCHERI
            LIPIDI O GRASSI
            PROTIDI O PROTEINE
            VITAMINE
            SALI MINERALI
            ACQUA
            ALCOOL

le loro funzioni sono fondamentalmente le seguenti:

  1. fornire materiale energetico per la produzione di calore, lavoro ed altre forme di energia

  2. fornire materiale plastico per la crescita e la riparazione dei tessuti

  3. fornire materiale di regolazione dei processi biologici

 

2. LE FONTI DI ENERGIA

L'energia necessaria all'organismo, fornita dagli alimenti sotto forma di energia chimica, viene successivamente trasformata, durante i processi digestivi, in calore e lavoro meccanico.

Le unità di misura di tale energia si esprime in CALORIE e viene fornita in maniera diversa dai vari nutrimenti:

1 grammo di GLUCIDI fornisce

4 calorie

1 grammo di LIPIDI fornisce

9 calorie

1 grammo di PROTIDI fornisce

4 calorie

1 grammo di ALCOOL fornisce

7 calorie

Tabella 1

 

3. Il fabbisogno calorico

Ogni individuo necessita quotidianamente di una determinata quantità di energia, stabilita in funzione di alcuni parametri:

  1. il peso corporeo o peso ideale, definito in base alla costituzione fisica, al sesso, all'età ed alla statura

  2. il dispendio energetico quotidiano, in rapporto al tipo di attività lavorativa,

  3. stati fisiologici, quali accrescimento, gravidanza ed allattamento

 

FABBISOGNO CALORICO GIORNALIERO

PESO IDEALE TEORICO

 

 

 

 

 

 

ETA'

STATURA

PESO

CALORIE

proteine

insulina

anni

cm

kg

KCal

g

U

 

 

 

 

 

 

MASCHI

 

 

 

 

0,8

1=3

93

14

1450

24

11

4=6

112

20

1850

31

16

7=9

129

27

2100

41

22

10=12

145

37

2250

55

30

13=15

162

51

2550

77

41

16=17

173

64

2800

81

51

18=29

175

67

3050

68

54

30=60

171

65

2900

66

52

>60

169

63

2000

64

50

Tabella 2

 

4. IL BILANCIO ENERGETICO

E' dato dal rapporto tra calorie introdotte e calorie consumate.

Il loro ammontare deve grosso modo corrispondere: eventuali squilibri nel bilancio energetico possono portare infatti al sovrappeso fino all'obesità, oppure al dimagrimento in caso di prevalenza delle caloria consumate.


 

capitolo II

Ruolo Degli Alimenti

 

1. Glucidi o Carboidrati o Zuccheri

Rappresentano la principale sorgente di energia per il nostro organismo.

Esistono in natura una grande varietà di glucidi che si differenziano tra loro per la struttura chimica; tanto più è complessa, tanto più lento è il loro assorbimento in quanto gli zuccheri, per essere utilizzati, devono essere trasformati nell'unica forma assimilabile dall'organismo e cioè in GLUCOSIO, che è la forma più elementare di zucchero.

Gli zuccheri sono formati da catene  a 6 atomi di carbonio.

Dalla lunghezza delle catene dipende anche il tempo di digestione.

 MONOSACCARIDI

  • sono gli zuccheri formati da una sola molecola.

  • hanno assorbimento rapido (circa 5 minuti)

  • sono contenuti nella frutta e nel latte

DISACCARIDI 

  • sono gli zuccheri formati da 2 molecole di monosaccaridi.

  • hanno assorbimento rapido (circa 10 minuti).

  • sono contenuti nello zucchero da tavola, latticini.

POLISACCARIDI

  • sono zuccheri formati da una catena composta da un numero superiore di molecole semplici.

  • hanno assorbimento lento.

  • sono chiamati anche amidi e sono contenuti nei cereali, patate, legumi, banane .....

l loro apporto quotidiano dovrebbe oscillare approssimativamente intorno al

50 - 55% delle calorie totali

E' opportuno che il diabete ESCLUDA gli zuccheri semplici, perché venendo assorbiti velocemente, in assenza di una normale produzione di insulina che favorisce il passaggio del glucosio dal sangue ai tessuti, determinano bruschi aumenti della glicemia.

 

2. Lipidi o Grassi

Forniscono una notevole quantità di calorie: la loro utilizzazione però avviene più lentamente di quella dei glucidi e non è altrettanto completa in quanto, dopo la loro demolizione, si formano delle scorie (corpi chetonici ), che se in quantità eccessiva, vengono eliminati con le urine (chetonuria) o con il respiro (alito acetonico ).

I grassi vengono suddivisi in solidi (saturi) e liquidi (insaturi)  e possono essere di origine animale o vegetale. Questi ultimi sono da preferirsi in quanto sono ricchi di sostanze dotate di attività di prevenzione nei confronti dell'aterosclorosi.

I grassi dovrebbero rappresentare una quota intorno e non superiore al:

25 - 30% delle calorie totali

 

3. Protidi o Proteine

Vengono definiti  i "mattoni" dell'organismo.

Hanno funzione essenzialmente plastica o costruttiva e l'organismo le utilizza per l'accrescimento, quando è in atto, e per la sostituzione continua delle cellule che si distruggono.

Le proteine risultano formate da un insieme di elementi più semplici chiamati aminoacidi che, combinati tra loro in maniera diversa, permettono di formare un notevole numero di proteine, che partecipano a loro volta alla costruzione delle cellule.

Le proteine sono ad alta qualità plastica; sono le proteine contenute in alimenti di origine animale quale carne, pesce, uova, il latte.

Viceversa le proteine a media qualità plastica sono le proteine di origine vegetale quali i legumi, il riso ed i farinacei.

Le proteine dovrebbero rappresentare una quota intorno e non superiore al

20% delle calorie totali

 

 

Le vitamine

Sono sostanze organiche necessarie, anche se in piccole quantità, per le reazioni metaboliche generali, per l'accrescimento ed il normale livello di efficienza dell'organismo. Non forniscono calorie.
Le vitamine possono essere liposolubili (solubili nelle sostanze grasse e nei solventi) e idrosolubili (solubili in acqua).

 

Vitamine liposolubili
Vengono assorbite insieme ai grassi. Dal momento che, a differenza delle vitamine idrosolubili, non possono essere eliminate con le urine, e restano immagazzinate nell'organismo per lungo tempo; un loro eccesso può quindi  provocare gravi intossicazioni. 
Vitamina A Vitamina A
Svolge un'azione protettiva delle mucose e degli epiteti in genere, concorrendo a potenziarne il valore di barriera alle infezioni. La vitamina A inoltre favorisce la crescita, favorendo lo sviluppo scheletrico.
Vitamina D Vitamina D
Regola il bilancio di calcio dell'organismo aumentando il livello ematico attraverso un aumento dell'assorbimento intestinale. La maggior quantità di calcio disponibile viene immagazzinata nel tessuto osseo
Vitamina E Vitamina E
Influisce sulla stabilizzazione delle membrane cellulari e dei depositi di grasso. Inoltre ricopre un ruolo importante nella biogenesi di alcuni organelli intracellulari
Vitamina K Vitamina K
La vitamina K ha azione antiemorragica, favorendo la produzione dei fattori di coagulazione da parte del fegato

  

Vitamine idrosolubili
Hanno notevole importanza come fattori coenzimatici di molti sistemi indispensabili alla vita dell'organismo. La loro idrosolubilità le rende facilmente assorbibili dall'intestino e sono, almeno in parte, sintetizzate dalla flora batterica intestinale. L'eccesso di queste vitamine è normalmente eliminato per gran parte con le urine. A differenza delle vitamine liposolubili, sono praticamente "non immagazzinabili" nei vari organi e tessuti.
Vitamina B1 Vitamina B1
Ha un ruolo essenziale nel metabolismo dei carboidrati, intervenendo in decine di reazioni a catena.
Vitamina B2 Vitamina B2
Viene assorbita nell'intestino tenue e trasportata nel fegato e in altri tessuti, dove si trasforma in coenzima Flavinmono nucleotide (FMN) e Flavindinucleotide (FAD) intervenendo in reazioni di ossidoriduzione importanti nel quadro metabolico energetico cellulare.
Vitamina B6 Vitamina B6
Partecipa al metabolismo dei glucidi e degli acidi grassi essenziali, degli aminoacidi e di sostanze azotate.
Vitamina B12 Vitamina B12
E' necessaria soprattutto nella produzione di globuli rossi , di conseguenza il segno più evidente della sua carenza è una forma di anemia.
Acido pantotenico Acido pantotenico
E' il precursore del coenzima A, che è determinante per il metabolismo dei carboidrati, degli aminoacidi e degli acidi grassi.
Acido folico Acido folico
Agisce sul metabolismo di quasi tutte le reazioni in cui un singolo atomo di carbonio debba passare da una molecola all'altra: interviene ad esempio nella sintesi del DNA, nel metabolismo degli aminoacidi e nella riparazione dei cromosomi
Biotina
E' una vitamina idrosolubile del gruppo B contenente zolfo. Svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo di lipidi, glucidi e proteine ed in particolare è un coenzima in diverse carbossilasi.
Vitamina PP Vitamina PP
Partecipa come coenzima alla catena respiratoria, e agisce inoltre da cofattore nell'ossidazione degli acidi grassi ed in un gran numero di reazioni di ossidoriduzione con la funzione di cedere o acquistare ioni idrogeno.
Vitamina C Vitamina C
Impedisce l'ossidazione dei tessuti corporei bloccando i radicali liberi dell'ossigeno. E' inoltre fondamentale nella formazione dei tessuti connettivi (collageni).

 

5. I MINERALI

I minerali sono sostanze micronutritive che non forniscono direttamente energia (a differenza di carboidrati, lipidi e proteine), ma la loro presenza è necessaria perché possano avvenire reazioni con liberazione di energia. L'organismo non è in grado di sintetizzare alcun minerale; è quindi necessario introdurli con alimenti e bevande.
Possiamo dividere i minerali in macroelementi ed in microelementi

 
Macroelementi
Sodio Sodio
Svolge un'azione di regolazione dell'equilibrio acido-base e del bilancio idrosalino ed è fondamentale per il funzionamento del sistema nervoso.
Potassio Potassio
Interviene nella trasmissione nervosa e nella regolazione dell'equilibrio acido-base e del bilancio idrosalino.
Calcio Calcio
Stimola muscoli e nervi e realizza la coagulazione del sangue; inoltre svolge attività di tipo enzimatico, ed è un elemento strutturale di ossa, denti e cellule.
Fosforo Fosforo
Rappresenta il componente dei legami di fosfato ricchi di energia, ed è un elemento strutturale di ossa, denti e cellule.
Stomaco Cloro
Regola il bilancio idrico e produce acido cloridrico nello stomaco.
Magnesio Magnesio
Funge da attivatore enzimatico e agisce da modulatore dell'attività elettrica della muscolatura.

  

Microelementi
Ferro Ferro
Compito principale del ferro è legare l'ossigeno nella molecola di emoglobina e in altri trasportatori di ossigeno (mioglobina, citocromi).
Zinco Zinco
E' coinvolto nella produzione, deposito e secrezione dell’insulina.
Rame Rame
E' un costituente fondamentale degli enzimi coinvolti nel metabolismo del ferro e nella produzione di sangue.
Manganese Manganese
E' indispensabile per il funzionamento di alcuni enzimi
Iodio Iodio
E' il componente degli ormoni tiroidei.
Cromo Cromo
Costituente di alcuni enzimi, viene coinvolto nel metabolismo del glucosio e in generale nel metabolismo energetico.
Selenio Selenio
Svolge la sua funzione in associazione con la vitamina E, proteggendo le cellule dai danni dell'ossidazione ed ostacolando la formazione dei radicali liberi.
Molibdeno Molibdeno
E' un cofattore di enzimi coinvolti in reazioni di ossidoriduzione.

  
Altri minerali, detti elementi traccia perché presenti in concentrazione inferiore al microgrammo per grammo di dieta, non sono ancora stati considerati come essenziali (litio, vanadio, silicio, nichel, arsenico, piombo).

I minerali per essere biodisponibili devono essere chelati, cioè trasformati in forma assimilabile. La biodisponibilita è influenzata anche da fattori intrinseci come età, sesso, infezioni intestinali o alimentari, abitudini alimentari, stress, gravidanza e allattamento e da fattori estrinseci legati alla forma chimica e alla solubilità del minerale.


Capitolo III


La dieta

Di solito quando parliamo di dieta, il nostro immaginario ci proietta in visoni di privazioni, calcoli di calorie e composizione chimica dei cibi, integratori, contenuto in grassi e colesterolo, ecc. La nostra dietetica "scientifica" infatti ha trasformato l'impatto dei cibi con il nostro organismo in una serie di equazioni e formule biochimiche.
 

Scopi della dieta

La dieta per tutti (e maggiormente per il diabetico) deve essere semplicemente energeticamente sufficiente e qualitativamente equilibrata, ma in ogni caso, personalizzata.

Gli scopi sono numerosi, ma fondamentalmente cinque:

  1. Ridurre il sovrappeso nel caso che esista un eccesso ponderale

  2. Conservare il peso ideale se il paziente è in normopeso

  3. Ricondurre al peso ideale se il paziente è in sottopeso, come talvolta avviene nel diabete giovanile

  4. Ridurre le alterazione lipidiche incipienti o conclamate

  5. Diminuire il lavoro delle cellule beta affinché si possa evitare una stimolazione troppo violenta.

In diabetici obesi lo scopo è di ridurre il peso corporeo. Un calo di peso, invece, promuove spesso una riduzione del fabbisogno di insulina e un miglioramento della tolleranza ai carboidrati.

 

In sintesi una alimentazione ipocalorica, rispetto a quelle che sono le reali necessità, aumenta il fabbisogno dell'insulina da parte dell'organismo, costringendo il pancreas ad una attività maggiore di quella normale che prolungata nel tempo porta alla comparsa del diabete.

 

Mantenere con una dieta appropriata il peso ideale è spesso sufficiente per ottenere un buon controllo della malattia.

Pertanto bisogna evitare:

  • di ripartire male i pasti nella giornata

  • di ridurre troppo il consumo del pane

  • d'eccedere nel consumo della carne, dei formaggi e dei salumi

  • di ridurre troppo il consumo di frutta

  • di eccedere nel consumo di prodotti troppo ricchi di zucchero

 E' quindi indispensabile per il diabete tendere al proprio peso teorico ideale.

 

SUGGERIMENTI

  1. La dieta, intesa come regola di vita, ha un significato solo se viene rispettata.

  2. Questo obiettivo può essere raggiunto se esiste una piena collaborazione tra medico, paziente e familiari.

  3. La dieta non deve essere imposta, ma suggerita, responsabilizzando a pieno chi la deve praticare.

  4. Limitatamente alle possibilità economiche e logistiche, è opportuno scegliere cibi il più possibile graditi al paziente, con diverse alternative, in maniera che il menù possa essere vario e non monotono.

  5. E' opportuno che il fabbisogno energetico giornaliero venga distribuito in tre pasti principali: colazione, pranzo, cena ed intervallati in due spuntini, a metà mattino e a metà pomeriggio, secondo il principio di piccoli pasti ma frequenti.

  6. Rispettare la regolarità degli orari dei pasti.

  7. Rispettare le calorie assegnate e ripartite nei pasti

Se c'è un diabetico in famiglia è un'ottima occasione per alimentarci tutti più correttamente


COME PROCEDERE ALLA RICERCA DEGLI ALIMENTI

(le norme dietetiche che seguono sono quelle consigliate nel Centro di Endocrinologia Infantile della Clinica Pediatrica della Università di Milano)

Latte e Latticini

Si consiglia l'uso di latte, intero o parzialmente scremato, o dello yogurt intero, nelle quantità giornaliere assegnate fino a un massimo di mezzo litro al giorno

 

Formaggi

E' preferibile il consumo di formaggi poco grassi, non fermentati (tipo mozzarella, certosino, ricotta di vacca,...) nella quantità previste dalla dieta

 

  Uova

Il loro consumo è molto importante, ma non deve essere superiore a due volte la settimana, preferibilmente cucinate alla coque, sode o in camicia, eventualmente anche come frittata, ma limitando il consumo del condimento per la cottura.

Salumi e insaccati

La scelta va possibilmente limitata al prosciutto , crudo o cotto, sgrassato e di bresaola.

 

Pesce

Fresco o surgelato è un ottimo alimento, ricco di proteine nobili, è più digeribile e con un contenuto di grassi inferiore a quello delle carni.

Contiene, inoltre, maggiori quantità di acidi grassi polinsaturi ed è da preferire alle carni animali. E' pertanto consigliabile consumarlo almeno tre volte la settimana, preferibilmente cucinato alla griglia, bollito, arrosto o al forno, con l'esclusione dei molluschi, salmone, capitone, anguilla, pece sott'olio, in scatola (fatta eccezione per il tonno purché opportunamente sgocciolato), conservato, fritto

 

Carni

Di manzo, vitello, pollo, tacchino, coniglio, maiale magro, cavallo, scelta nelle parti più magre e private del grasso visibile, cucinata alla griglia, bollita, arrosto, al forno o anche in umido, purché il tutto venga possibilmente cotto senza far friggere i condimenti.

Sono da evitare le carni grasse di maiale, oca, agnello, selvaggina, le frattaglie (fatta eccezione per il cuore e fegato di vitello, una o due volte la settimana), le carni conservate, impanate, fritte e affumicate.

 

Farinacei

Riso, pasta, pane, fette biscottate, grissini, eccetera, sono alimenti ricchi di zuccheri complessi (amidi); il loro uso dev'essere pertanto controllato, rispettando le quantità indicate nella dieta.

Si consigliano i prodotti integrali (pane, fette biscottate, crackers), mentre sono da evitare ogni altro tipo di pane (il pane all'olio, le focacce).

 

Verdure

Con l'esclusione delle patate e dei legumi, tutte le verdure possono essere consumate liberamente durante la giornata, purché la quantità di condimento non superi quella indicata.

I legumi (piselli, fagioli, lenticchie, fave, ceci) possono essere consumati in sostituzione del pane o della pasta, perché di per sì sono ricchi di zuccheri complessi (amidi). Le patate debbono essere invece consumate il meno possibile, perché provocano aumenti eccessivamente rapidi della glicemia.

 

Frutta

E' concessa tutta la frutta fresca di stagione, meglio se consumata cruda e, se possibile con la buccia, purché non superi i 500 grammi al giorno (riferito alle mele).

Si raccomanda invece l'esclusione di banane, cachi, fichi, uva, castagne, nonché della frutta sciroppata.

La frutta secca, estremamente ricca di grassi, deve essere consumata con particolare attenzione.

 

Dolciumi

Miele, cioccolato, torte, biscotti, gelati, caramelle, creme, sono tutti da evitare, da momento che il loro componente principale è, in genere, il saccarosio o zucchero comune.

In sostituzione dello zucchero si può usare la saccarina o l'aspartane .

 

    Bevande

Sono da evitare la birra, gli alcolici, il vino, i succhi di frutta confezionati, gli aperitivi, le bibite gassate e zuccherate.

L'acqua naturale o minerale sia gassata che naturale può essere bevuta a volontà durante la giornata.

 

  Condimenti

Si consiglia l'uso di olio di oliva o di semi (mais, arachidi, soia, girasole) preferendo quest'ultimi solo se usati crudi.

Per la cottura degli alimenti è preferibile l'olio di oliva.

E' da sconsigliare, invece, l'uso di burro, pancetta, lardo, strutto, margarina, sughi grassi.

L'uso degli aromi naturali (basilico, salvia, rosmarino), di prezzemolo, di sottaceti, di spezie, contribuisce a migliorare il sapore delle vivande, per cui è libero purché, naturalmente non si ecceda nelle quantità.

Sono da evitare le mostarde, la maionese, gli antipasti pre-preparati, i prodotti sott'olio, i brodi grassi e concentrati, gli alimenti troppo piccanti e grassi.

 

Le fibre alimentari

Esse sono costituite da una miscela di cellulosa , di pectina, di lignina e di emicellulose. Essendo idrofile assorbono acqua, aumentando così il loro volume; incrementano la quantità della massa fecale ed accelerano il tempo di transito intestinale.

I vantaggi per i diabetici sono:

  • si migliora l'equilibrio metabolico del glucosio, con riduzione della glicemia e delle oscillazioni glicemiche

  • si riduce il tasso di colesterolo e di grassi nel sangue

  • le fibre alimentari non rappresentano fonte di energia in quanto non apportano calorie.

Esse sono pertanto indicate anche nelle diete dimagranti, perché inducono un senso di sazietà.

Nelle verdure si trovano nelle melanzane, i carciofi, i cavolfiori, i cavoli di Bruxelles, le rape, i pomodori, i fagiolini, i cavoli, il radicchio, i finocchi, i funghi.

Tra la frutta segnaliamo le mele cotogne, le fragole, le pere, le albicocche, le banane, le mele, le arance, i mandarini, le prugne secche.

Tra i legumi i ceci, le lenticchie, i fagioli secchi, i piselli secchi.

Tra i cereali la crusca, il pane integrale, la polenta.


 

Capitolo IV

Gruppi fondamentali di alimenti

 

ALIMENTI ENERGETICI

1° Gruppo 

Cereali e derivati

zucchero, miele, cioccolato

Sono la principale fonte di energia per l'elevato contenuto in glucidi.

Offrono anche un apporto considerevole di proteine, ma sono carenti di alcuni aminoacidi essenziali.

 

REGOLARMENTE

ogni giorno

MODERATAMENTE

2-3 volte la settimana

RARAMENTE

1 volta la settimana o meno

Pane bianco o integrale

Pasta con pomodoro fresco

Cereali per la prima colazione

Fette biscottate

Patate bollite, al forno, in purè o in minestre

Minestre in brodo

Riso

Pasta con sugo o al burro

Pizza

Pasta all'uovo

Biscotti non grassi

 

Patate fritte

 

 

2° Gruppo 

Grassi di condimento

Sono fonte importante di energia perché apportano prevalentemente lipidi;

 

REGOLARMENTE

ogni giorno

MODERATAMENTE

2-3 volte la settimana

RARAMENTE

1 volta la settimana o meno

Olio di oliva

Olio di girasole

Olio di mais

Olio di semi vari

Olio si soia

Burro

Margarina

Maionese

Grassi fritti

Lardo

Bacon

Pancetta

Strutto

 

3° Gruppo 

Legumi

forniscono proteine di buon valore biologico che, associate a quelle del primo gruppo, assumono un elevato valore nutritivo; apportano sali minerali e vitamine

 

REGOLARMENTE

ogni giorno

MODERATAMENTE

2-3 volte la settimana

RARAMENTE

1 volta la settimana o meno

Legumi freschi

Piselli freschi o lessati

Fagiolini freschi, lessati e al limone

 

Fagioli freschi

Fagioli secchi, lessati o in minestra

Lenticchie in minestra o lessate

Fagioli o lenticchie al sugo

 


 

ALIMENTI PLASTICI O PROTEICI

4° Gruppo 

Latte e derivati

forniscono soprattutto proteine di elevato valore biologico, grassi, minerali e vitamine

 

REGOLARMENTE

ogni giorno

MODERATAMENTE

2-3 volte la settimana

RARAMENTE

1 volta la settimana o meno

Latte parzialmente scremato o scremato

Yogurt magro o semigrasso

Formaggi freschi e magri (fior di latte, caciottina, mozzarella, ricotta, scamorza ...)

Yogurt alla frutta

Formaggi a pasta dura (groviera, provolone, ...)

Formaggi erborinati (gorgonzola, ...)

Formaggi fusi con più del 40% di grasso

Robiola

Latte e yogurt interi

Dessert e budini pronti

Gelati e creme industriali

Panna

 

5° Gruppo 

Carne , pesce , uova 

fornisce proteine di elevato valore biologico, complete di tutti gli aminoacidi essenziali; contengono vitamine, sali minerari, ed anche lipidi

 

REGOLARMENTE

ogni giorno

MODERATAMENTE

2-3 volte la settimana

RARAMENTE

1 volta la settimana o meno

Pollo, gallina, tacchino, bolliti o arrosti

Carne di manzo o di vitello magro. ai ferri, arrosto o bollita

Pesce magro (merluzzo, dentice, sogliola, spigola, tonno, ...) al forno, lessato o al cartoccio

Carne di maiale

Fegato e frattaglie

Uova alla coque, sode o in omelette

Crostacei, molluschi

Pesce grasso, (anguilla, sgombro, aringa, sarda, ...)

Carne bovina grassa

Prodotti di salumeria

Trippa

Pesci fritti

Frittate e omelette in olio

Pesce sott'olio

Würstel

Bacon

Bastoncini di pesce o di carne preparati industrialmente

 

ALIMENTI BIOREGOLATORI

6° Gruppo 

Ortaggi  e frutta

forniscono notevoli quantità di vitamine, sali minerali; sono ricchi di glucidi non digeribili (fibre), ma contengono anche una certa quantità di glucidi utilizzabili (fruttosio)

  

REGOLARMENTE

ogni giorno

MODERATAMENTE

2-3 volte la settimana

RARAMENTE

1 volta la settimana o meno

Albicocche

Arance, limoni, mandarini

Fragole

Carote, zucca

Verdure lesse (bieta, cicoria, spinaci, ...)

Pomodori, insalata da taglio

Cavolfiori, lattuga

Ananas sciroppato

Uva, banane, fichi

Verdure passate in padella

Fior di zucca fritti

Nocciole

Olive da tavola

Peperoni sott'olio

  

 

BEVANDE

L'acqua è indispensabile all'organismo e non va affatto limitata, perché non apporta calorie.

Tutte le altre bevande, fatta eccezione per il tè ed il caffé (ovviamente non zuccherati), contengono zuccheri, pertanto il loro uso va consumato con cautela.

Per quanto riguarda le bevande alcoliche è consigliato, a meno do controindicazioni specifiche, il consumo durante i pasti, di vini rosso, bianco o rosato, purché sia secco (contenga meno del 2% di glucosio) e non superi la quantità di mezzo litro al giorno.

  

INDICE GLICEMICO DEI PRINCIPALI ALIMENTI GLUCIDICI

 

100%

glucosio

80-90%

cornflakes, carote, patate lesse, miele

70-79%

pane bianco, riso, patate novelle, rape

60-69%

pane integrale, riso integrale, banane

50-59%

farina di grano, pasta bianca, granoturco, crusca, piselli surgelati, patate dolci

patatine fritte

40-49%

pasta integrale, farina d'avena, fagioli in scatola, piselli secchi, arance,

30.39%

fagiolini, ceci, mele, gelati, yogurt, pomodori

20-29%

fagioli, lenticchie

10-19%

soia, arachidi

 

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by silvano d’onofrio