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Un doppio effetto,
quindi, quello a livello biologico e quello psicologico, che poi
coinvolge inevitabilmente anche il livello sociale. Dal punto di vista
fisiologico, l’assunzione anche occasionale di una sostanza stupefacente
provoca una interferenza con i processi biochimici che regolano
l’organismo e che ne garantiscono la normalità. Agendo sui meccanismi
cerebrali, tale interferenza compromette inevitabilmente l’equilibrio
psicologico, portando l’individuo ad abbassare le sue capacità di far
fronte a situazione di disagio ambientale o interpersonale.
Una
delle caratteristiche delle droghe, o più propriamente delle sostanze
stupefacenti, è quella di provocare nell’individuo che le assume una
condizione di dipendenza che può essere anch’essa, a seconda della
droga o dell’attitudine personale,
una dipendenza fisica
(“assuefazione”) o psichica.
Nel primo caso, che si verifica anche per i
fumatori o per chi assume regolarmente sonniferi e psicofarmaci, la
sostanza avrà modificato il sistema di equilibrio del corpo umano
richiedendo quantità sempre maggiori in base all’aumento della
tolleranza e provocando, in caso di sospensione del consumo, dei sintomi
di astinenza più o meno accentuati.
Nel secondo caso, quello della
dipendenza psichica, subentra solo un bisogno psicologico di assumere
continuativamente una sostanza stupefacente. Secondo l’Organizzazione
Mondiale della Sanità, la dipendenza psichica è "la tendenza a
continuare ad assumere la droga per fluire di un senso di benessere e
per evitare il disagio della sua assenza". Ciò non toglie, però, che a
lungo andare anche l’uso di droghe che provocano dipendenza psichica
possono avere conseguenze gravi sull’equilibrio fisico oltre che mentale
dell’individuo.
Droghe
leggere e droghe pesanti
La
classificazione, di uso corrente, tra droghe “leggere” e droghe
“pesanti” non si basa su fondamenti scientifici ma piuttosto sulla
pericolosità in termini individuali e sociali. Una classificazione
generale delle droghe universalmente riconosciuta non esiste, ma esse
possono comunque essere raggruppate in base ai loro effetti
farmacologici in tre categorie:
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Droghe deprimenti
che comprendono oltre agli oppiacei anche farmaci come i
barbiturici e i tranquillanti |
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Droghe stimolanti
che comprendono la cocaina l’anfetamina ma anche la caffeina e i
farmaci antidepressivi |
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Droghe allucinogene
tra i quali la canapa indiana e l’LSD. |
Le
droghe
Di
seguito, vengono fornite le schede descrittive di alcune droghe tra le
più conosciute:
Marijuana Hashish
Cocaina
Crack
Oppio
Morfina
Eroina
LSD
Ecstasy
Marijuana
La
marijuana spesso chiamata erba, maria, fumo, canna,
spinello, brace, paglia, si ricava dalle infiorescenze e dalle foglie della “cannabis”,
o canapa indiana, una pianta originaria dell’oriente e
presumibilmente una delle prime che sono state coltivate
dall’uomo. La mistura ottenuta dal miscelamento delle
infiorescenze e dalle foglie della “cannabis” appare simile
al tabacco e come tale viene assunta, fumata miscelata al
comune tabacco o in forma pura. Gli effetti più comuni, che
possono cambiare da un assuntore all’altro, consistono in
uno stato di euforia, in una sensazione di benessere ma
anche di sonnolenza e da una espansione delle percezioni
sensoriali e di un aumento dell’appetito. Usata anche a
scopo terapeutico, non provoca effetti da astinenza, non dà
dipendenza fisica ma può provocare dipendenza psicologica.
L'uso della marijuana e delle altre droghe “leggere”,
danneggia la concentrazione, le registrazioni mentali ed il
ricordo di immagini mentali precedentemente registrate.
Queste droghe possono far svanire il senso di timidezza,
possono far sentire disinibita la persona inibita, far
sentire forte la persona debole, soprattutto nei confronti
del sesso. La persona che fa uso di queste droghe ha un
radicale cambiamento di personalità e perde l'ambizione
nella vita.
La perdita di ambizioni è il punto di partenza:
l'adolescente concentra la sua attenzione a questi strati di
“benessere” e rinuncia a qualsiasi altro interesse come lo
sport, la lettura dei testi scolastici, i suoi hobby.
Uno degli effetti più ovvi del fumare la marijuana o
hascisc, è la stanchezza. Queste droghe dirigono verso
l'interno o “interiorizzano” l'attenzione di una persona; il
risultato è una persona che non è più in controllo
dell'ambiente e delle persone che la circondano, ma
perennemente con la “testa tra le nuvole”.
Possiamo dire con sicurezza che l'uso di queste droghe può
contribuire a causare nella persona stanchezza, pallore,
problemi di memoria e cambiamento di personalità.
Sindrome caratterizzata da mancanza di interesse per la vita, apatia e passività.
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Hashish
Come la marijuana, ha origine dalla cannabis, ma solo dalle
secrezioni resinose delle sue infiorescenze, che vengono
pressate fino ad assumere forma di blocchi. Anch’essa può
essere fumata, perlopiù mischiata al comune tabacco, ma si
può presentare anche sotto forma di “olio”, ottenuto
distillando le foglie o la resina della "cannabis", con un
effetto più intenso rispetto a quello dell’hashish comune.
Gli effetti dell’hashish sono simili a quelli della
marijuana, ma il suo uso massiccio e continuato può
provocare intossicazione con manifestazioni di tachicardia
ed allucinazioni.
Come per la marijuana, la dipendenza
fisica è minima mentre è più elevata quella psicologica.
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Cocaina
La cocaina è uno stimolante molto potente che agisce
direttamente sul cervello.
Oggi è considerata una tra le più potenti droghe d’abuso.
Benché le foglie della pianta da cui viene estratta (la
“coca”) siano conosciute dagli indigeni dei paesi del centro
e del sud America da millenni, masticata per alleviare gli
effetti della fame e della fatica, la cocaina è stata
scoperta solo nel 1860, ottenuta con la raffinazione delle
foglie. Il suo aspetto è quello di un polvere bianca simile
allo zucchero o al sale fine che viene inalata (o
“sniffata”) ma anche fumata o iniettata, con un effetto più
intenso, ma anche di più breve durata. La persona che usa
cocaina, assume questa droga molte volte durante la
giornata; il suo effetto dura poco, per cui la persona deve
assumerne in continuazione. Irritabilità e depressione
subentrano quando l'effetto di questa droga diminuisce sulle
persona; la paranoia solitamente segue queste fasi.
L’abuso provoca:
- stress, - intossicazione, - vita disordinata,
- dimagrimento. L'alimentazione scarsa e poco oculata porta a un danneggiamento consistente della salute mentale e fisica.
Si hanno spesso:
- insonnia, - irritabilità bronchiti,
- decadimento delle facoltà mentali, - danni alla fertilità e spesso deliri,
- psicosi e danni seri al sistema nervoso.
Le crisi depressive portano inoltre spesso ad associare altre sostanze come alcol o psicofarmaci, in un maldestro tentativo di automedicazione: si causano così ulteriori danni alla propria vita sociale.
L’uso prolungato per via nasale può provocare danni alla mucosa con possibilità di perforazione del setto.
Un altro sintomo, specialmente all'inizio della
dipendenza di questa droga, è il vomito.
Socialmente chi assume cocaina è spesso incapace di valutare correttamente le proprie capacità e i risultati delle proprie azioni:
il comportamento diviene violento, viene azzerata la capacità autocritica e spesso si arriva all’isolamento e alla paranoia.
L’overdose porta alla morte per paralisi respiratoria.
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Crack?
Crack è il nome in gergo che viene dato ai cristalli di
cocaina (base libera) quando viene trasformata dalla sua
forma in polvere in una sostanza che può essere fumata. Il
nome “crack” deriva dal particolare rumore che questa
sostanza produce quando viene fumata. Dato che viene fumato,
il crack produce una forte euforia in meno di dieci secondi.
Questo effetto euforico immediato ha originato la enorme
popolarità di questa sostanza nella meta degli anni ’80.
Un’altra ragione della sua popolarità è da ricercare nei
bassi costi di produzione e di acquisto. Ottenuto aggiungendo bicarbonato di sodio o ammonio al cloridrato di cocaina, trattati chimicamente fino ad assumere la forma di cristalli, viene fumato mescolato a tabacco o a marijuana e provoca effetti di euforia alternati a forme di depressione.
Provoca dipendenza fisica e psichica.
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Oppio
Ottenuto dal "papaver sonniferum", la cui coltivazione ha
origine nel bacino del Mediterraneo, si presenta in forma di
polvere o in forma solida. Può essere assunto per via orale
oppure fumato (più raramente per via rettale in forma di
supposta) e la sua assunzione può provocare un eccitamento
dei centri nervosi, con conseguente euforia, oppure uno
stato di serenità e di rilassatezza. Dal punto di vista
fisico, il suo uso prolungato (la dipendenza fisica è
piuttosto elevata) può provocare disturbi all’apparato
digerente e alla circolazione.
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Morfina
Principale derivato dell’oppio e quindi ottenuto anch’esso
dal "papaver sonniferum" si ottiene trattando chimicamente
l’oppio con soluzioni di acqua, calce ed ammoniaca, fino ad
ottenere una polvere bianca o un liquido incolore. Nella sua
forma chimica di cloridrato di morfina viene usata a scopo
terapeutico mentre in una forma intermedia di trasformazione
(che ulteriormente trattata con procedimenti chimici potrà
diventare “eroina”) è un potente stupefacente che, assunto
per via orale o più frequentemente iniettata per via
muscolare o per via endovena, agisce sul sistema nervoso
centrale, provocando euforia e annullamento della percezione
del dolore.
Provoca una forte dipendenza sia fisica che
psichica.
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Eroina
Definita scientificamente come “Diacetilmorfina”
(volgarmente chiamata eroina dal tedesco “heroish”, che
richiama la sua caratteristica di sostanza potente e quindi
“eroica”) viene ottenuta attraverso la trasformazione
chimica della morfina, a sua volta derivata dal "papaver
sonniferum", ed è molto più forte, nei suoi effetti, della
sostanza dalla quale ha origine. Si presenta fisicamente
come polvere granulare bianca o marrone, solubile in acqua e
quindi iniettabile, anche se può essere fumata o inalata. Essa provoca effetti di euforia o di depressione, diminuendo
o annullando gli stati di paura, di disagio o di dolore, e
rallentando pulsazioni e respirazione.
La trappola, per la persona che comincia a farne uso è la
convinzione che “io non finirò mai come gli altri” oppure
“se questa è l’eroina io smetto quando voglio”.
La persona che fa uso di questa droga, deve continuamente
aumentare la dose giornaliera per poterne sentire gli
effetti; mentre gli effetti collaterali che questa droga
crea sul corpo della persona sono devastanti.
Un tossicodipendente da eroina perde ogni tipo di valore
etico, morale e di rispetto sia nei propri confronti e sia
nei confronti delle persone che lo circondano; siano questi
i genitori, la moglie, il marito e/o i figli. Il bisogno di
soldi per poter soddisfare la quantità necessaria di droga
giornaliera che la persona necessita, la portano a pensare
solo a racimolare i soldi che le permetteranno di avere la
sua dose.
L’uso continuo provoca la scomparsa degli effetti piacevoli, fino ad arrivare all’assunzione per restare "normale" e combattere la crisi d’astinenza.
L’overdose porta alla morte.
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LSD
Detto anche “acido lisergico” è un prodotto di sintesi
ottenuto estraendo la sostanza attiva, il dietilamide, da un
fungo della segale e si presenta nella forma di una pillola
o di un piccolo francobollo (è diffuso anche sciolto nelle
zollette di zucchero). È l’allucinogeno per eccellenza,
provocando delle forti alterazioni nella coscienza del tempo
e dello spazio. Non è provata la dipendenza fisica mentre
quella psichica è legata alla tolleranza (e alla frequenza
di assunzione) individuale.
Durante l’esperienza possono verificarsi attacchi di panico.
L’uso prolungato può provocare psicosi che a volte permangono a lungo.
Strutture di personalità fragili o particolarmente vulnerabili possono rimanere gravemente squilibrate per moltissimo tempo, fino ad arrivare a danneggiare permanentemente l’equilibrio psichico.
I casi di morte che si sono verificati sotto l’effetto di LSD sono causati da azioni incontrollate dovute all’alterata percezione della realtà circostante.
Se assunte da persone immature o vicine all’adolescenza, ci sono forti rischi di influenze negative nello sviluppo del pensiero consapevole e della concezione del mondo.
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Ecstasy
Scoperta agli inizi degli anni ’70 ma apparsa sul mercato
nel 1985, è una delle droghe più recenti e più diffuse,
specialmente tra i giovanissimi. Composto chimico derivato
dall’amfetamina, presente in diverse varianti e quantità di
dosaggio della sostanza attiva con effetti diversi sia
psichici che fisici, si presenta sotto forma di piccole
pastiglie di varie forme e colori. L’assunzione, per via
orale, prova una esaltazione delle sensazioni fisiche, un
forte stato di euforia, una tendenza alla socializzazione e
uno scardinamento dei freni inibitori. Essa inoltre rimuove
gli indicatori fisiologici del senso di stanchezza e di
appetito (effetto della presenza di amfetamina). Non provoca
assuefazione fisica ma può provocare effetti collaterali
come nausea e vomito, oltre a collassi cardiocircolatori. Sono stati segnalati disturbi e aggravamenti dello stato di salute in persone con asma, diabete, epilessia, psicosi.
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Comportamenti
del tossicodipendente
Quando una persona
comincia a fare uso di droga, solitamente tiene un comportamento che non
dà adito a preoccupazioni nelle persone che gli sono vicine e che gli
vogliono bene. Durante le prime settimane, lui è convinto che sia solo
un'esperienza e che smetterà subito.
Man
mano che la dipendenza comincia a fare parte della sua vita, la persona
inizia ad avere sbalzi di umore e/o di comunicazione ben individuabili,
in quanto non dà più importanza alla sua immagine, comincia ad avere lo
sguardo perso, qualsiasi cosa succede o gli venga chiesta, non è
importante per lui e comincia a tenere un atteggiamento di antagonismo
nei confronti delle persone a lui care. Deve difendersi, per non “farsi
scoprire”. La persona che comincia a fare uso di droghe, sa che è
sbagliato quello che sta facendo e non vuole che si venga a sapere. Per
mantenere questo segreto, comincia a chiudersi sempre più in se stesso.
Il suo mondo comincia a riempirsi di bugie: “l'unica maniera” per far si
che nessuno sappia quello che sta accadendo nella sua esistenza.
Comincia quindi ad abbandonare gli amici di sempre, prova sempre meno
interesse nelle cose che sempre fatto e, piano piano, sarà sempre meno
presente nell'ambito familiare: le scuse possono essere tantissime “sono
stanco“, “dite sempre le solite cose che non mi interessano”, “sto
attraversando un periodo in cui ho bisogno di stare solo”, “ho litigato
con la ragazza”. Se la persona frequenta la scuola, la sua applicazione
verso lo studio diminuisce, comincia a marinare le lezioni, il profitto
diventa scarso. I sintomi fisici di chi fa uso di droghe si manifestano
in parecchi modi.
Nella
persona che fa uso di Hascisc o marijuana, gli occhi sono arrossati e
lucidi; ha sempre un sorriso "ebete" sulle labbra, è assente nei
discorsi. Prova un immenso piacere per i dolci mentre l'appetito è
scarso. Sarà molto isolato, immerso nei suoi "viaggi". Una persona che
fa uso di eroina, metadone, morfina, ha le pupille "a spillo", con gli
occhi molto lucidi. Una caratteristica di queste droghe è che la persona
si gratta continuamente in varie parti del corpo. Tende ad addormentarsi
ogni qualvolta si trova a leggere, a guardare la televisione o
semplicemente quando sta facendo non niente. Perde l'appetito e beve
molti liquidi. Un altro sintomo, specialmente all'inizio della
dipendenza di questa droga, è il vomito.
Chi fa uso di eroina e morfina
dimagrisce a vista d'occhio. Questo è dovuto principalmente alla droga
che sta assumendo per la mancanza di appetito che provoca. La persona
che usa metadone, in molti casi tenderà a gonfiarsi: questa è una
caratteristica della droga chimica. La persona si gonfia, non ingrassa.
Una persona che fa uso di cocaina o di amfetamina ha sbalzi di umore
molto veloci. Può passare da uno stato di iperattività e di euforia ad
uno stato di abulia, in maniera così veloce da lasciare attonita la
persona vicina a lui. I suoi occhi sono molto lucidi, e quasi spiritati.
Parla in continuazione e in moltissimi casi ha le labbra e lingua molto
pallidi. Muove la bocca in continuazione, come se stesse masticando
anche se non ha nulla in bocca. I consumatori di queste droghe
solitamente smettono di mangiare regolarmente; piluccano solo pochissimi
cibi e non dormono la notte, salvo cadere in un sonno profondo dopo
alcune notti passate insonni. Solitamente questo succede quando arriva il “down”*.
La
persona dimagrisce a vista d'occhio. Questo è dovuto principalmente alla
droga assunta ed alla mancanza di appetito che questa provoca. Le
persone che fanno uso di allucinogeni, solitamente fanno il "viaggio" in
ambienti dove nessuno li può vedere. Questo perché solitamente il
"viaggio", porta la persona fuori dal tempo presente, in una dimensione
che non è quella attuale, fatta di colori, suoni e movimenti indotti
dalla droga assunta. Una persona in questo stato, difficilmente
percepisce quanto avviene attorno per cui non riuscirebbe a fare un
discorso sensato con una persona normale. Le persone che fanno uso di
queste droghe, tendono comunque a chiudersi molto in se stesse: la loro
comunicazione si interrompe, non trovano più niente di interessante in
ciò che li circonda, tendono a stare isolate o con altre persone che
fanno uso dello stesso tipo di droga. Hanno uno sguardo perso nel nulla.
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Quali sono i sintomi
di chi usa droghe?
Una persona che fa
uso di droga ha dei periodi di vuoto mentale. Ha delle allucinazioni che
lo portano via dal tempo presente. In questo modo un consumatore di
droga che si trova in una posizione di responsabilità può avere un vuoto
mentale, non capire una situazione pericolosa e non risolverla perché è
"altrove". Dare un ordine a una persona che fa uso di droga può essere
poco piacevole, perché potrebbe semplicemente starsene lì e continuare a
fissarvi. Poiché chi si droga non sta percependo, almeno in una certa
misura, gli stessi eventi che gli altri attorno a lei percepiscono,
commette errori o si comporta in modo evidentemente illogico. Mentre fa
qualcosa, può entrare in uno dei suoi momenti di vuoto mentale, pensare
di essere altrove e tutto ad un tratto, fermarsi. Una persona che ha
assunto droga abitualmente e per molto tempo, può sembrare “sotto
narcosi” (insensibile).
Un consumatore abituale di droga o chi ha preso droga può avere amnesie,
essere insensibile, stupido e senza emozioni. Una persona che ha usato
droghe allucinogene (LSD, PEYOTE, ECC.) è dissociata; il che vuol dire
che è separata da qualsiasi cosa stia facendo: qualunque cosa accada non
ha niente a che fare con lei. Non si sente responsabile delle proprie
azioni o di qualsiasi altra cosa. Non le importa niente, o molto poco
delle conseguenze. Può essere perfida o irrazionalmente crudele. Le sue
emozioni sono occluse, in maggior o minor misura. Queste condizioni
possono perdurare anche molto tempo dopo avere assunto droghe.
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Cos’è la cocaina?
La cocaina è uno stimolante molto potente che agisce
direttamente sul cervello. La cocaina è stata etichettata come la droga
degli anni Ottanta e Novanta per la sua popolarità in quel periodo. Ad
ogni modo la cocaina non è una droga “nuova” ma una delle droghe
conosciute da più tempo. La cocaina pura è una sostanza usata da oltre
100 anni e le foglie di cocaina, da cui si ottiene la cocaina, vengono
ingerite da migliaia di anni.
up
Come viene utilizzata la cocaina?
La cocaina può essere assunta per via orale, attraverso il naso, per
endovena e per inalazione. Con l’inalazione, la sostanza attiva passa
attraverso le mucose nasali nel sangue. L’iniezione immette la droga
direttamente nel sangue e produce effetti istantanei e più intensi. Il
fumo può essere assunto tramite inalazione o attraverso speciali pipe e
passa dai polmoni nel sangue quasi con la stessa velocità
dell’iniezione. Alcuni tossicodipendenti combinano la cocaina con
l’eroina ottenendo lo “speedball”.
Il consumo di cocaina può variare da occasionale a ripetuto e compulsivo,
con una varietà di sfumature entro questi due estremi. Non esiste una
modalità sicura o priva di rischi di utilizzarla. Tutti gli usi della
cocaina possono portare all’assunzione di quantità tossiche di sostanza,
provocando seri problemi cardiovascolari o cerebrali che possono causare
anche una morte improvvisa. L’uso ripetuto di cocaina, in qualunque
forma essa sia assunta, può dare origine a dipendenza ed altri danni
alla salute.
up
Come
si distribuisce nell'orgasnismo
Il
volume di distribuzione della cocaina e' di 1,2-1,9 L/Kg. Le piu' alte
concentrazioni di cocaina in caso di intossicazione al momento
dell'autopsia, sono riscontrabili nelle urine, reni, cervello, plasma,
fegato e bile (in ordine decrescente): Livelli plasmatici di cocaina
sono rintracciabili per 4-6 ore dopo l'ultima assunzione per via nasale.
Negli individui che abitualmente usano la cocaina la vita media della
sostanza e' di circa 48 minuti dopo una dose endovenosa di 32 mg. La
cocaina passa facilmente la barriera emato encefalica. Al picco
plasmatico il rapporto cervello/plasma e' di circa 4 a 1. Considerato
che le concentrazioni plasmatiche scendono piu' rapidamente di quelle
cerebrali tale rapporto diventa di 20 a 1 nel volgere di 1-2 ore. La
cocaina non e' piu' dosabile nel tessuto encefalico 6-8 ore dopo
l'ultima dose. Uno dei metaboliti della cocaina, la benzoilecgonina,
passa difficilmente nel cervello.
up
Quali sono gli effetti della cocaina?
Molte ricerche sono state effettuate per studiare il modo in cui la
cocaina produce i suoi “piacevoli” effetti e la ragione per cui provoca
dipendenza. Un meccanismo è dovuto agli effetti prodotti sulle strutture
profonde del cervello. Gli scienziati hanno scoperto alcune aree del
cervello che, se stimolate, producono una sensazione di piacere. Uno dei
sistemi neurali che sembra maggiormente stimolato dall’utilizzo della
cocaina si trova in una regione situata molto in profondità nel
cervello, chiamata Area ventrale del tegmento (AVT). Le cellule nervose
che partono dall’area ventrale del cervello si estendono alla regione
del cervello conosciuta come “Nucleus accumbens”, uno dei centri del
piacere chiave del cervello. Ad esempio, attraverso studi effettuati su
animali si è appreso che tutti i tipi di stimoli che producono piacere,
come il cibo, l’acqua, il sesso e molte droghe da abuso originano un
incremento di attività del “nucleus accumbens”.
I ricercatori hanno scoperto che lo svolgimento di un’azione che provoca
piacere è accompagnato da un grande aumento della dopamina rilasciata
nel “nucleus accumbens” dai neuroni originati nella AVT. Nel normale
processo di comunicazione, la dopamina è rilasciata da un neurone nella
sinapsi (la connessione fra due neuroni), dove lega con particolari
proteine (chiamate “ricettori di dopamina”) del neurone vicino e quindi
invia un segnale a tale neurone. Le droghe riescono ad interferire
proprio con questo processo di comunicazione. Gli scienziati hanno
scoperto, ad esempio, che la cocaina impedisce l’eliminazione della
dopamina dalla sinapsi, ed in questo modo provoca un accumulo di
dopamina. Questo origina una continua stimolazione dei neuroni e produce
l’euforia notoriamente riconosciuta fra gli effetti della cocaina.
L’uso continuo di cocaina crea tolleranza. Perciò saranno necessarie
dosi sempre maggiori ed un uso più frequente della cocaina perché il
cervello registri lo stesso livello di piacere sperimentato durante i
primi tempi di utilizzo. Recenti ricerche hanno evidenziato che, durante
il periodo di astinenza dall’uso di cocaina, il ricordo dell’euforia
associata all’uso di tale droga, o anche il semplice contatto con
situazioni e indicazioni che hanno delle relazioni con la cocaina, può
causare il desiderio incontrollabile di assumere nuovamente la droga,
anche dopo lunghi periodi di astinenza.
up
Quali sono gli effetti a breve termine derivanti dall’uso di cocaina?
Gli effetti della cocaina si manifestano quasi subito dopo una singola
dose e possono scomparire dopo pochi minuti oppure dopo ore. Presa in
piccole quantità (fino a 100 milligrammi), la cocaina fa solitamente
sentire chi la usa euforico, energico, disposto alla conversazione e
mentalmente attento alle sensazioni visive, uditive e tattili. La
cocaina può anche diminuire temporaneamente il bisogno di mangiare e
dormire. Alcuni consumatori osservano che la droga gli consente di
effettuare alcuni semplici sforzi fisici ed intellettuali più
rapidamente, mentre altri hanno sperimentato gli effetti opposti.
La durata degli immediati effetti euforici della cocaina deriva dal modo
in cui è stata utilizzata. Quanto più veloce è l’assorbimento della
droga, tanto più intenso sarà il suo effetto e più breve la sua durata.
Gli effetti dell’inalazione sono abbastanza lenti e possono durare dai
15 ai 30 minuti, mentre quelle derivanti dal fumo possono durare dai 5
ai 10 minuti.
Gli effetti fisiologici a breve termine prodotti dalla cocaina
comprendono: contrazione dei vasi sanguigni, dilatazione delle pupille,
aumento della temperatura corporea, del ritmo cardiaco e della pressione
sanguigna. Grandi quantità (diverse centinaia di milligrammi o più)
intensificano gli effetti sul consumatore ma possono portare a
comportamenti strani, insensati e violenti. Questi consumatori possono
provare tremori, vertigini, spasmi muscolari, paranoia e, dopo ripetute
assunzioni, una reazione tossica molto simile a quella prodotta
dall’avvelenamento da anfetamina. Alcuni consumatori di cocaina
riferiscono sensazioni di agitazione, irritabilità ed ansietà. In rari
casi l’uso di cocaina per la prima volta può causare una morte
improvvisa. I decessi per cocaina sono spesso originati da un arresto
cardiaco o da convulsioni seguite da blocco respiratorio.
up
Quali sono gli effetti a lungo termine derivanti dall’uso di cocaina?
La cocaina è una droga che origina una forte dipendenza. Una volta
provata, un individuo incontrerà molte difficoltà nel controllarne o
limitarne l’uso. Si ritiene che gli effetti stimolanti e di assuefazione
provocati dalla cocaina siano principalmente il risultato della sua
capacità di impedire l’assorbimento della dopamina da parte delle
cellule nervose. La dopamina è rilasciata dal cervello come sistema di
gratificazione, ed è alla base, direttamente o indirettamente, delle
proprietà di assuefazione di tutte le maggiori droghe da abuso.
Una
elevate tolleranza alla cocaina può essere sviluppata da chi la assume,
infatti molti tossicodipendenti affermano di non riuscire più ad
ottenere lo stesso livello di piacere delle prime volte. Alcuni
consumatori aumentano di frequente le loro dosi per intensificare e
prolungare gli effetti euforici. Insieme alla tolleranza, alcuni
soggetti possono diventare maggiormente sensibili agli effetti
convulsivi ed anestetici della cocaina, senza aumentare le dosi
consumate. Questa accresciuta sensibilità può causare decessi dopo
apparentemente poche dosi di cocaina.
L’uso
continuativo della cocaina ed a dosi sempre più elevate, conduce a stati
di crescente irritabilità, agitazione e paranoia e può portare a
situazioni di paranoia psicotica in cui l’individuo perde il contatto
con la realtà e sperimenta situazioni di allucinazioni uditive.
up
Quali sono le complicazioni mediche derivanti dall’uso di cocaina?
Esistono numerose complicazioni mediche derivanti dall’uso di cocaina.
Alcune delle più frequenti sono: effetti cardiovascolari, comprendenti
irregolarità nella frequenza del cuore e malattie cardiache; problemi
respiratori come dolori al petto ed insufficienza respiratoria; effetti
neurologici, come ictus, convulsioni ed emicranie; complicazioni
gastrointestinali, come dolori addominali e nausea.
L’uso di cocaina è collegato a numerosi tipi di malattie cardiache. Si è
appurato che l’uso di cocaina causa fibrillazione ventricolare, accelera
i battiti del cuore e la respirazione, aumenta la pressione sanguigna e
la temperatura corporea. I sintomi fisici possono includere dolore al
petto, nausea, visioni confuse, febbre, spasmi muscolari, convulsioni e
coma.
Differenti modalità di assunzione della cocaina causano differenti
effetti negativi. La regolare inalazione di cocaina, ad esempio, può
provocare una perdita di sensibilità dell’olfatto, causare emorragie
nasali, problemi di deglutizione, raucedine ed una irritazione del setto
nasale che può condurre ad una condizione cronica di infiammazione del
naso. L’ingestione di cocaina può provocare cancrena all’intestino,
dovuta ad un ridotto afflusso di sangue. Le persone che si iniettano la
cocaina hanno segni evidenti di iniezioni, solitamente negli avambracci.
Chi si inietta la cocaina tramite endovena può sviluppare reazioni
allergiche, sia alla cocaina che ad alcune sostanze da taglio presenti
in essa, che possono, nei casi più gravi, portare al decesso. Siccome la
cocaina tende a far ridurre l’assunzione di cibo, molti consumatori
abituali di cocaina perdono l’appetito e possono sperimentare
significative perdite di peso e malnutrizioni.
Delle ricerche hanno rivelato un’interazione potenzialmente pericolosa
tra cocaina e alcol. Quando sono assunte contemporaneamente, le due
droghe vengono trasformate in cocaetilene. L’azione del cocaetilene sul
cervello ha una durata superiore ed è più tossica delle due droghe prese
autonomamente. Anche se devono essere effettuate ulteriori ricerche, è
assodato che la commistione di cocaina ed alcol è la più comune
combinazione di due droghe, e porta a numerosi decessi.
up
Esistono rischi di contrarre l’AIDS o le epatiti B e C per chi usa
cocaina?
Si, chi fa uso di cocaina, ed in particolare quelli che si iniettano la
sostanza, sono esposti ad un crescente rischio di contrarre malattie
infettive come l’AIDS o le epatiti. L’uso ed abuso di droghe, compresi
crack e cocaina, è una dei principali fattori di rischio nei più recenti
casi di sieropositività. La diffusione del virus dell’AIDS a causa
dell’uso di droghe deriva dallo scambio di siringhe ed altri oggetti
infetti fra tossicodipendenti. Può anche trattarsi di trasmissione
indiretta, ad esempio la trasmissione del virus da madre a figlio.
Questo è particolarmente preoccupante dato che oltre il 60 per cento dei
nuovi casi di AIDS riguardano donne. Ricerche hanno dimostrato che l’uso
di droghe può interferire con la capacità di valutazione dei rischi e
può portare a ridurre le precauzioni nei rapporti sessuali, a scambiare
siringhe ed aghi o a prostituirsi in cambio di droga, sia per quanto
riguarda gli uomini che le donne.
Inoltre, l’epatite C si sta rapidamente diffondendo tra coloro che si
iniettano droghe; le stime attuali parlano di un tasso di infezione tra
il 65 e il 90 per cento fra queste persone a rischio. Allo stato
attuale, non esiste un vaccino per il virus dell’epatite C e l’unico
trattamento esistente è molto costoso, spesso inefficace e può produrre
rilevanti effetti collaterali.
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Cos’è il crack?
Crack
è il nome in gergo che viene dato ai cristalli di cocaina (base libera)
quando viene trasformata dalla sua forma in polvere in una sostanza che
può essere fumata. Il nome “crack” deriva dal particolare rumore che
questa sostanza produce quando viene fumata. Dato che viene fumato, il
crack produce una forte euforia in meno di dieci secondi. Questo effetto
euforico immediato ha originato la enorme popolarità di questa sostanza
nella meta degli anni ’80. Un’altra ragione della sua popolarità è da
ricercare nei bassi costi di produzione e di acquisto.
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Informazioni sul crack.
Dato
che il crack è una forma già pronta di cocaina a base libera, gli
utilizzatori non devono comprare gli strumenti per trasformarla e non
devono esporsi alle esplosioni chimiche associate al processo di “freebasing”.
Il Crack è spesso confezionato in fiale o bustine di plastica e venduto
in piccole quantità, di solito 300-500 mg o una quantità sufficiente per
due o tre inalazioni.
La cocaina è stata tradizionalmente una droga per gente ricca, a causa
degli elevati costi che comportava il suo utilizzo. Oggi, il crack è
venduto a prezzi tanto bassi che perfino gli adolescenti possono
permettersi di comprarlo. Ma questo può indurre in errore, perché quando
una persona diventa dipendente dalla cocaina, i suoi “bisogni” crescono
ed anche le sue spese.
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Quali
sono gli effetti negativi del crack?
Come
per tutte le droghe da strada, ciò che viene effettivamente venduto
potrebbe non corrispondere a ciò che si crede di aver comprato. E’
difficile indicare gli effetti collaterali quando non si conosce
l’effettivo contenuto della sostanza. Esistono rischi di decesso
documentati sia al primo che al centesimo utilizzo, o qualsiasi volta il
crack venga utilizzato. Si può morire di crack anche senza finire in
overdose.
Inoltre, se la prima esperienza porta ad un uso continuato, altri
effetti collaterali includono il rapido insorgere di tolleranza,
dipendenza e di tutti i problemi sociali che possono derivare dall’uso
abituale di droghe.
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In
considerazione del dosaggio, gli effetti negativi
del crack posso essere:
-
Convulsioni
-
Aumento del ritmo cardiaco
-
Battito cardiaco irregolare
-
Infarto
-
Rapido incremento della pressione sanguigna
-
Colpo apoplettico
-
Depressione
-
Comportamenti suicidi
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Come
viene usato il crack?
Il
crack viene utilizzato nello stesso modo in cui viene utilizzata la base
libera, vale a dire mettendo la sostanza in una pipa di vetro (o in una
pipa per hascisc), riscaldandola ed inalandone i vapori. I vapori della
base libera sono assorbiti attraverso i polmoni e vengono trasportati
verso il cervello attraverso la circolazione sanguigna, in 10-15
secondi. L’effetto di un'inalazione dura solitamente 10-15 minuti.
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LOTTA ALLA DROGA, LE NUOVE NORME
Una tabella unica per le sostanze stupefacenti, che non fa distinzione
tra droghe leggere e pesanti; pene da 6 a 20 anni per i reati di spaccio
e traffico di qualunque tipo di sostanza;
possibilità per chi è condannato a pene inferiori ai 6 anni di usufruire
di misure alternative al carcere;
sanzioni amministrative per i consumatori; certificazione dello stato di
tossicodipendenza non più appannaggio esclusivo dei servizi pubblici.
Sono i punti di maggior rilievo delle nuove norme in materia di droga
che la Camera ha approvato in maniera definitiva.
LA LEGGE
Il testo prevede la
reclusione da 6 a 20 anni e la multa da
26 mila a 260 mila euro per chi "coltiva, produce, fabbrica, estrae,
raffina, vende, offre, cede, distribuisce, commercia, trasporta, procura
ad altri, invia, passa, consegna"
sostanze comprese nella Tabella I (nella tabella II ci sono i farmaci),
che per l'appunto include tutte le droghe, dall'eroina alla cannabis,
dalla cocaina all'Lsd all'ecstasy.
PUNITI I
CONSUMATORI
Le stesse pene, da 6 a 20 anni, sono previste anche per chi acquista o
detiene sostanze stupefacenti o psicotrope che per quantità - se
superiore ai limiti massimi - o "per modalità di presentazione" o per
"altre circostanze" appaiono destinate a un uso non personale.
La legge dà al giudice la possibilità di stabilire se si tratta di
consumo o di spaccio, alla luce non solo dei limiti quantitativi
stabiliti in seguito da decreto, ma anche in considerazione di altri
elementi indiziari.
L'emendamento prevede poi, come già esiste, l'eventualità che,
trattandosi di "fatti di lieve entità", le pene applicate possano
scendere: da uno
a sei anni di carcere e dai 3 mila ai 26 mila euro di multa.
Il tossicodipendente che ha commesso reati, per i quali è stato
condannato a una pena inferiore a 6 anni, può usufruire di misure
alternative al carcere, cioè può sottoporsi a un programma terapeutico
presso un servizio pubblico o una struttura privata autorizzata.
Se l'imputato non intende farlo, il giudice può applicare la pena
alternativa del "lavoro di pubblica utilità", che "può essere disposto
anche nelle strutture private autorizzate".
Il lavoro di pubblica utilità, però, "può sostituire la pena per non più
di due volte". Allo stesso modo, in caso di condanna a pena detentiva di
una persona tossicodipendente che abbia in corso un programma
terapeutico, il giudice può disporre gli arresti domiciliari,
controllando che il programma venga eseguito.
Arresti domiciliari anche a un tossicodipendente già in carcere, che
intenda sottoporsi
a un programma di recupero.
Chi detiene un quantitativo di droga nei limiti di quello che sarà
definito uso personale, invece, sarà sottoposto a una serie di sanzioni
amministrative: quelle immediate sono il ritiro della patente e il fermo
del ciclomotore.
Ci sono poi sanzioni di media entità, che vanno dalla sospensione della
patente, del passaporto o del porto d'armi alla sospensione del permesso
di soggiorno per motivi di turismo se si tratta di cittadini stranieri
extra Ue. In caso
di recidività, le sanzioni più gravi: obbligo di presentarsi almeno due
volte a settimana presso
il locale ufficio della polizia; obbligo di rientrare a casa entro una
certa ora e di non uscirne prima di un'altra; obbligo di comparir in un
ufficio si polizia negli orari di entrata e di uscita da scuola; divieto
di frequentare determinati locali pubblici e di allontanarsi dal Comune
di residenza; divieto di condurre qualsiasi veicolo a motore.
STRUTTURE PRIVATE
E PUBBLICHE
Il tossicodipendente, inoltre, sarà invitato a seguire un programma
terapeutico predisposto da un Sert o da un privato autorizzato: se
accetta, e se il programma ha un "esito positivo", gli potranno essere
revocate le sanzioni.
Altra novità rispetto alla normativa vigente, è la possibilità, per una
persona tossicodipendente, di avere la sospensione della pena se ha
concluso con esito positivo un programma terapeutico presso una
struttura sanitaria pubblica o privata autorizzata.
Inoltre, il tossicodipendente condannato a pena inferiore a 6 anni - e
non più 4 come oggi - può chiedere, qualora abbia in corso un programma
terapeutico, di
essere affidato in prova a un servizio o a una comunità terapeutica per
proseguire il trattamento.
La funzione della certificazione, infine, finora appannaggio esclusivo
dei servizi pubblici, per la prima volta può essere delegata al privato
sociale, in presenza di particolari requisiti che sono: livello di
eccellenza connesso all'accreditamento e il rapporto di convenzione con
il Servizio sanitario nazionale.
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