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GIAPETO |
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Un Satellite in Bianco e Nero o una Noce Spaziale |
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Alla distanza di 172.000 km, lo scorso 31 dicembre, la sonda Cassini ha avuto un incontro "ravvicinato" con Giapeto, uno dei satelliti di Saturno. Se non buffo, il suo aspetto è sicuramente curioso. Soprannominato anche "luna ying-yang", appare diviso, alquanto nettamente, in due grandi regioni. Una caratteristica di Giapeto (Iapetus) è quella di avere una faccia molto scura e l'altra decisamente più chiara. Studi condotti con il radiotelescopio di Arecibo ci informano che la superficie di questo satellite è composta quasi esclusivamente da ghiaccio d'acqua.
Giapeto rivolge sempre la stessa faccia a Saturno, come fa la Luna con
la Terra. La faccia scura (e qua sì che si può parlare di faccia scura)
è la metà della superfice di Giapeto che "guarda avanti" nel suo moto
orbitale attorno a Saturno. Inoltre, i nuovi studi di Arecibo hanno
messo in luce che questo satellite non è "bicolore" nelle immagini
radar, e quindi lo strato scuro deve essere molto sottile. Un altra scoperta piuttosto importante dai dati di Arecibo è che, se da una parte la presenza di acqua sulla superficie di Giapeto è piuttosto certa, la sua superficie riflette meno onde radio di quanto non dovrebbe fare il ghiaccio d'acqua. La possibile risposta potrebbe essere che mischiata all'acqua ci sia un piccola percentuale d'ammoniaca. Questa sarebbe la prima conferma sperimentale della presenza di ammoniaca nel sistema di Saturno. Come un biscotto a due gusti. Lo strato scuro sarebbe composto da molecole organiche, a base di carbonio, e giace nell'emisfero che si trova lungo l'orbita del satellite. Secondo alcuni astronomi Giapeto mentre avanza raccoglierebbe polveri scure, forse espulse da un'altra luna, Phoebe. Per questo motivo l'altra faccia, protetta, non ne sarebbe intaccata e presenta un colore molto più chiaro.
"Abbronzatura" misteriosa. L'ipotesi però non spiega il perché la superficie di Giapeto sia
più arrossata di quella di Phoebe. Una spiegazione potrebbe essere
quella di attribuire la modifica del colore a una serie di reazioni
chimiche. Oppure la nuvola che ha colorato la faccia di Giapeto è stata
originata dall'impatto di un oggetto spaziale con un'altra luna. Noce spaziale. Oltre a confermare lo strano mondo di Titano la sonda Cassini ha scoperto un altro mistero su Giapeto: una specie di catena montuosa larga 20 chilometri ed alta 13 che percorre con impressionante precisione e regolarità l’equatore del piccolo corpo celeste (1436 km di diametro). (vedi foto in alto). Giuntura? Che esista una catena montuosa sul pianetino non è in sé strano: può essersi formata per un meccanismo geologico simile a quello terrestre (scontro tra le placche della crosta) o può essere una spaccatura della crosta della luna attraverso la quale fuoriesce materiale dall’interno. Ma nessuno riesce a capire come mai è così regolare. Molto simile alla giuntura di una vecchia palla di Natale o dei due pezzi del guscio di una noce. Nessun altro satellite nel sistema solare mostra caratteristiche simili. La risposta a tutti questi misteri ancora non c’è. (fonte: Focus - maggio 2005) |