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Le
piramidi di Visoko A Visoko, cittadina a 30 km da Serajevo nella Bosnia centrale si sta per riscrivere la preistoria. Sono state scoperte tre antiche piramidi nascoste sotto le colline appartenenti ad una comunità vissuta circa 12000 anni fa. |
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Tutto inizia nell'aprile 2005, quando un
archeologo dilettante bosniaco, che vive da anni a Houston, negli Usa -
Semir Osmanagic - crede di riconoscere nella forma delle colline di Visoko,
quella di antiche piramidi viste in Sudamerica. La sommità sembra in effetti essere la parte superiore di un edificio. Occorre capire se ciò che è nascosto sotto le colline è pietra naturale o materiale da costruzione assemblato dall'uomo. Un archeologo egiziano invitato in Bosnia ha confermato che ciò che è stato portato in superficie assomiglia alle pietre usate per costruire le piramidi d'Egitto.
Il 10 gennaio 2006
l'ipotesi sembra confermata dal satellite Aster (costruito dalla Nasa e dal
governo giapponese). Il satellite, in orbita dal 1999, rivela 'anomalie'
dovute a strani valori termici nelle colline. Gli scavi hanno poi confermato
che ciò è causato da terreno non compatto, da cunicoli e irregolarità sotto
la superficie. Se gli scavi porteranno davvero a un sito archeologico con
gigantesche piramidi simili a quelle egiziane e sudamericane, ma uniche in
Europa, questa può diventare un'area archeologica tra le più importanti in
Europa. Semir Osmanagic, lo scopritore, ha proposto una interpretazione generalmente criticata dalla comunità scientifica: ritiene che quegli edifici appartengano a una comunità vissuta in Bosnia circa 12000 anni fa. Infatti 12500 anni fa la maggior parte dell'Europa era coperta dai ghiacci, mentre l'Europa del Sud e i Balcani erano terre popolate da civiltà già complesse. Intorno al 12000 a.C. si verifica un cataclisma, seguito da innalzamento della temperatura e scioglimento dei ghiacciai, e molte terre vengono coperte dalle acque. Dopo molto tempo l'acqua si ritira e risalgono in superficie gli edifici di questa antica civiltà, oramai coperti da terra, humus e fango. E queste potrebbero essere le colline di Visoko.
Studiosi e
accademici trovano l'interpretazione di Osmanagic fantasiosa e anzi
ritengono che una crescente pubblicità di queste teorie coprirà la Bosnia di
ridicolo. Secondo molti esperti ciò che sembra rivelarsi dagli scavi è
invece materiale funerario della civiltà medievale di cui già sono noti a
Visiko vari monumenti sepolcrali. Ciò che però resta sorprendente, sono le
enorme dimensioni degli edifici coperti dalle colline: la più alta supera i
220 metri, altezza superiore a quelle delle piramidi egizie di Giza. In ogni
caso, a qualsiasi periodo esso appartenga, il sito resta di grande interesse
e ha portato in Bosnia molta vivacità. Non si parla d'altro, in un paese in
cui poco prima si parlava solo della guerra recente. Anche per questo non ci
si può che augurare la prosecuzione dei lavori. Le piramidi
La piramide, contenuta nella collina che si
eleva di circa 650 metri, raggiungerebbe un altezza di 220 metri in altezza,
con una pendenza di 45 gradi e fianchi di 365 metri di lunghezza,
risultando, se tali misure verranno confermate, più grande della Grande
Piramide di Giza. La piramide di Visoko, la più grande delle costruzioni nascoste dalle colline, sarebbe simile a quelle sud americane, per questo le è stato assegnato il nome di "Piramide del Sole" e di conseguenza le altre hanno preso i nomi di "Piramide della Terra", "Piramide della Luna", "Piramide del Dragone"; tutte costruite nello stesso periodo dallo stesso popolo, una super civiltà risalente a oltre 12000 anni fa.
L’antichità delle
costruzioni sarebbe confermata dal fatto che le rocce presentano alterazioni
dovute alla loro permanenza secolare nell’acqua; se le piramidi rimasero
sommerse lo furono dopo la fusione dei ghiacci alla fine dell’ultima
glaciazione, avvenuta
appunto circa 12000 anni fa, questo accerta che tali costruzioni erano già
presenti all’epoca.
Le piramidi sarebbero
collegate tra loro un sistema di cunicoli e gallerie sotterranee, ritenute a
torto dagli storici miniere medievali di carbone. Il labirinto formato dalle
gallerie è stato mappato da un gruppo di esperti che avrebbero anche trovato
un sistema di ventilazione.
Una conferma? Ali Abd Alla Bakarat, membro dell'Autorità cairota per le risorse minerali nonché inviato personale di Zahi Hawaas, suprema autorità nell'egittologia, si è arrampicato sulla collina di Visocica, ha ridisceso il suo lato Nord, ha scavato fra lastre di arenaria grattando negli interstizi e poi parlato con la tranquillità di chi è sicuro del fatto suo. «Credo che per la natura sia difficile tagliare blocchi di arenaria con tanta precisione e orientarli tutti in una direzione, a mio parere qui sotto c'è una piramide primitiva, ma non saprei di quale epoca. I blocchi però sono tenuti assieme da un impasto di sabbia e argilla che ritroviamo identico nelle più antiche piramidi egiziane. Se poi mi chiedete cosa ci facevano qui gli egiziani dodicimila anni fa o se gli illiri praticassero il culto del Sole rispondo che non lo so, anche se questa è una delle domande più affascinanti che siano mai state poste». «In questa valle - dice - fra i dieci e i dodicimila anni fa qualcuno ha costruito tre piramidi: questa del monte Visocica, che io chiamo del Sole, una seconda sotto la collina di Plesevica, quella della Luna, e una terza che è la piramide del Dragone. Abbiamo trovato traccia di un sistema di gallerie che doveva collegare le tre costruzioni, l'abbiamo esplorato solo in minima parte ma non poteva trattarsi di gallerie minerarie, come qualcuno ha detto, perché qui non ci sono mai state miniere. Adesso però bisogna affrontare il problema più grande, quello che può far riscrivere la storia dell'umanità: chi poteva costruire piramidi quando l'Europa era ancora primitiva?». Le ipotesi che rincorrono sono di quelle fanno girare la testa, quindi per ora è meglio restare ancorati ai pochi elementi certi. La valle del Visoko è area di insediamenti antichissimi, collocata a ridosso delle montagne, vicina ai collegamenti di fondovalle con Sarajevo e Zenica, rifornita d'acqua dal fiume Fojnica. Una sorta di terrazza naturale affacciata sull'Adriatico abitata già quattromila anni fa, il museo del professor Hodovic accoglie numerosi reperti dell'era neolitica. Avvicinandosi un po' di più ai nostri tempi, la valle venne sicuramente abitata da una potente tribù illirica, quella dei Dassareti, e nel 9 avanti Cristo occupata dai romani. La città di Visoko fu fondata da un pascià turco-albanese, Ajas Beg, e nei secoli successivi fu anche capitale del primo regno bosniaco e sede di un sovrano dall'impronunciabile nome di Tvrtko Kotromanic. In questa valle la storia si è concentrata, dunque. Forse troppo. Man mano che gli scavi proseguono l'attenzione della comunità scientifica comincia a concentrarsi su un angolo di Bosnia talmente appartato dall'essere riuscito a sfuggire anche i peggiori massacri della guerra. Si avvicina il momento in cui cattedratici insigni formuleranno teorie sui misteriosi costruttori: gli illiri sono fuori questione, a malapena costruivano capanne, in questa zona non risultano passaggi di Ramsete o congiunti e neppure collegamenti col Machu Picchu ma per i bosniaci questi sono dettagli.
È su questa collina che si è concentrata l’attenzione di Semir Osmanagic nell’agosto del 2005, quando ha cominciato i primi sondaggi. In breve questa è divenuta la Piramide del Sole. Ma non basta, poco dopo, Osmanagic ha scoperto altre due piramidi, la piramide della Luna e quella del Dragone, più piccole e meno evidenti. Osmanagic, che ama indossare un cappello da cowboy è ben presto stato rinominato l’”Indiana Jones bosniaco”. Le piramidi, secondo Osmanagic sono vecchie di circa 12,000 anni ed appartengono ad una civiltà che fioriva in Bosnia, mentre il resto d’Europa era coperto di ghiaccio. La stessa piramide del sole è alta 220 metri, notevolmente più alta delle piramidi in Egitto.
Tutte queste piramidi sono
ora coperte di terra e vegetazione, che le fanno assomigliare alle
innumerevoli colline bosniache.... ma gli scavi, iniziati nell’aprile scorso
hanno portato ben presto alla scoperta di lastroni di pietra squadrati e
inclinati verso l’alto. Oltre a ciò tutta una serie di indizi e prove che
sembrano indicare che qualcosa in effetti ci sia sotto la terra e gli
alberi: le colline-piramidi sembrano dissipare il calore in modo maggiore
che le aree vicine, indizio dell’esistenza di una serie di tunnel, che dopo
esser stati esplorati sembrano indicare anch’essi di essere opera dell’uomo.
Ben presto, è stata creata una fondazione, “La fondazione del parco
archeologico delle piramidi del Sole bosniache” (www.piramidasunca.ba), che
con un sito aggiornatissimo tiene informati sugli sviluppi degli scavi e
raccoglie l’interesse dei possibili donatori. Verità o bufala? Intanto sotto questa collina continuano a rivelarsi le scalinate di una piramide che un profano definirebbe Inca. Le prospezioni rivelano un intrigo di gallerie, le foto del satellite mostrano tracce di un sistema complesso che dominava l'intera valle. 02/12/08 Davvero non finisce di stupire l'incredibile "Piramide" di Visocica, la gigantesca struttura che si trova al di sopra dell'omonimo villaggio Bosniaco. E' una struttura che da sempre ha suscitato le attenzioni degli archeologi e degli archeo-astronomi, per cercar di capire, innanzitutto se si tratta di un artefatto umano - ma realizzato con quali mezzi ?? - e poi con l'interessamento di quale civiltà ? Ora arriva anche la recentissima scoperta di simboli graffiti di 30.000 anni fa, insieme ad una rete di gallerie scavate artificialmente e affiancate da blocchi megalitici, a rendere ancora più incredibile questo sito, confermando l'intervento umano in epoca paleolitica sull'enorme piramide, anche se molti studiosi propendono ancora per un fenomeno naturale all'origine della sua evidente forma piramidale. "Non c'e' dubbio che la collina sia naturale, ma la mano dell'uomo l'ha certamente manipolata", ha rivelato ieri l'archeologa italiana Maria Longhena, in una conferenza collaterale alla rassegna bolognese del cinema archeologico "Imagines" (di cui e' la responsabile scientifica), nella quale ha riferito sugli scavi effettuati dagli archeologi bosniaci l'estate scorsa, insieme a geologi e speleologi. La piramide, oltretutto, e' orientata con approssimazione accettabile sui quattro punti cardinali. L'ultima campagna di scavo ha rivelato che le gallerie artificiali si estendono per chilometri, a una ventina di chilometri di profondità !! Chi abbia costruito quelle gallerie e perché rimane un mistero assoluto, e altrettanto privo di spiegazione e' il significato dei simboli graffiti su quei blocchi megalitici. Una deduzione certa, invece, e' che i Balcani ospitarono una delle più antiche culture d'Europa, coeva dei gruppi umani che ci hanno lasciato le spettacolari pitture rupestri in Francia (Lascaux) e in Spagna.
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