|
L'adesione di Aldo Capitini alla teoria e alla pratica
della nonviolenza maturò nel decennio tra il 1920 e il 1930.
Indignato per l'esaltazione e l'ostentazione della violenza da parte dei
fascisti e per la benedizione che a quella violenza veniva data dalla chiesa
cattolica con il Concordato del '29, Aldo Capitini fece due scelte
fondamentali alle quali rimase coerente per tutta la vita:
la prima fu l'impegno a realizzare in Italia una riforma religiosa che
permettesse alla nostra società di comprendere e superare sia
l'insufficienza religiosa della chiesa e dei suoi dogmi che l'autoritarismo
della gerarchia cattolica con le sue strutture rigidissime e con il suo
comportamento violento e conservatore nella storia passata e presente.
la seconda scelta fu quella della nonviolenza come apertura religiosa alla
umanità, come rifiuto della insufficienza e della violenza del mondo, come
modello di comportamento nella vita privata, pubblica e politica. |