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Carpe diem

      Lucio Battisti - Emozioni

Quant'è bella Giovinezza

che si fugge tuttavia!

Chi vuol esser lieto sia:
di doman non c'è certezza

 

Lorenzo il Magnifico - Canti carnascialeschi, I, VII - Canzona di Bacco

Così esortava il Magnifico! Ma a te sembra un fatto ragionevole? E' una opportunità da non perdere? Cos'è che rimpiangi di più nella tua vita che hai visto "fuggire" e che non ritornerà mai più? Hai mai perso l'occasione di fare qualcosa che poi non sei più riuscito a fare? Quante opportunità perdute?!

Forse proprio il senso della caducità e della precarietà della vita, che Lorenzo avvertiva con grande sensibilità, è all'origine della sua passione per gli eccessi, per gli spettacoli vistosi e chiassosi "del mondo all'incontrario", dove tutto è concesso, compreso il ribaltamento degli schemi sociali e il mutamento dei rapporti spazio-temporali.

Quello che ci interessa comunque non è tanto le opportunità che perdiamo quanto quelle che riusciamo a cogliere e/o creare! Il rimpianto, si sa, è utile sono nella misura in cui ci serve da lezione; aumenta il nostro bagaglio di esperienze da NON rifare e può costituire il classico paracarro che delimita la strada maestra, quella giusta da percorrere. Quindi non buttiamo via nulla e facciamo tesoro anche degli sbagli e delle cattive esperienze: è da queste che si imparano molte cose (più che dalle buone esperienze) perché lasciano il segno ed è per molti versi inutile rimproverare, o peggio criminalizzare, quelli che sbagliano! Questo non vuol dire che si può sbagliare impunemente e continuare nell’errore ad oltranza:

IL DETTO RECITA: SBAGLIARE E’ UMANO MA PERSEVERARE E’ DIABOLICO!

Diamo a tutti una seconda chance aiutandoli a non perseverare e facendoci sempre guidare dalla tolleranza e soprattutto dall’intelligenza

Si proprio Lei, l’intelligenza, musa ispiratrice delle buone opportunità sul cui altare gli uomini dovrebbero immolarsi per rinnovarsi e nascere a nuova vita. E’ qui  la questione di fondo: avere la capacità e la voglia di rigenerarsi continuamente, nelle opere e soprattutto nel pensiero, indirizzando le nostre migliori energie verso il bene comune. Certo non sfugga a nessuno l’obiettivo finale!! Io sto meglio se tutti quelli che mi stanno attorno vivono meglio (è un circolo virtuoso);

quindi se aiuto qualcuno a risolvere i suoi problemi/bisogni è probabile che quel qualcuno non solo non mi ponga più quei problemi ma può darsi che mi aiuti a risolvere quelli di qualcun altro (comunque è buona norma non aspettarsi mai nulla in contropartita!). Ma allora perché voglio considerare la diversità come una opportunità da cogliere al volo e qual è la relazione tra la buona opportunità e l’intelligenza?

Per dirla alla Gigi Marzullo: fatevi una domanda e datevi una risposta!

·        Che cos’è l’intelligenza?

Avete anche una risposta? Confrontatela con la mia: 

E’ la capacità delle persone di intendere, pensare ed elaborare giudizi  (in base all’esperienza) al fine di adattarsi all’ambiente che li circonda!

Cioè ognuno di noi è intelligente se recepisce gli stimoli esterni, li capisce, reagisce agli stimoli (e qui si può aprire il dibattito senza dimenticare quale sia l’obiettivo da non perdere mai di vista: il bene comune!) elaborando una strategia di condotta che lo guidi verso il raggiungimento di uno o più obiettivi. Al di là di come ognuno possa reagire dobbiamo dire che un dato risulta incontrovertibile:

Per esercitare la propria intelligenza occorre che ci siano degli stimoli a cui reagire!

Sembrerà banale ma, in assenza di stimoli, non si riesce a dimostrare le proprie doti di intelligenza e, al contrario, più siamo stimolati,  più occasioni abbiamo per manifestare le nostre capacità! Ora lasciatemi dire che quando interagiamo con entità diverse da quelle a cui siamo abituati (siano esse persone o ambienti) diventa una straordinaria opportunità manifestare la nostra intelligenza! Ne siamo generalmente entusiasti; ci sentiamo più vivi, con più voglia di ... farci conoscere e farci apprezzare. 

Insomma sarà capitato anche a voi di “avere a che fare” con una persona che non si conosceva piuttosto che una persona molto importante o di aver frequentato un posto o un ambiente per la prima volta: come vi siete sentiti? Avete anche voi avvertito quella voglia di farsi conoscere e di condividere con gli altri il proprio sentire? Confrontarsi per capire chi sono, cosa sentono, come vivono, cosa provano, quello che preferiscono, i loro hobby, le loro paure, le loro aspirazioni e, perchè no, le loro idee politiche e quello che si aspettano da voi? In tali circostanze ci si sente predisposti ad interagire con gli altri ... è come una spinta verso i nostri interlocutori motivata da voglia di conoscere intrisa di desiderio di confronto: curiosità mista ad un pizzico di sana civetteria. 

E’ tutto questo che costituisce stimolo per la nostra intelligenza; è proprio questo che ci predispone ad interagire con gli altri, a capirne le esperienze vissute ed a fare nostre le idee più convincenti. Ed è proprio questo processo che  noi definiamo capacità intellettiva e le conseguenze che traiamo dall'interloquire finiscono per "farci adeguare meglio" all'ambiente circostante. E' questa la nostra INTELLIGENZA proprio la capacità ad adeguarci alle persone ed ai luoghi che ci circondano sempre nell'ottica di agire per il bene comune!! 

Ora si capisce meglio perchè "le diversità" siano da ritenersi una straordinaria opportunità di crescita! Le persone e/o le culture diverse dalle nostre, i luoghi e/o gli ambienti diversi da quelli in cui siamo abituati a vivere rappresentano "gli stimoli" senza cui non potremmo dimostrare le nostre capacità intellettive e quindi la nostra intelligenza. Piuttosto che subire la diversità (averne cioè paura e quindi schernirsi!) dovremmo apprezzarla perchè è motivo di confronto e di crescita. Ci fa crescere perchè dalla persona diversa carpiamo le esperienze e le idee che meglio ci consentiranno di interagire con l'ambiente in cui operiamo e viviamo quotidianamente; cose cui non avremmo mai pensato che invece costituiscono il vivere di ogni giorno del/dei nostri interlocutori. 

Qualcuno diceva che

l'unione fa la forza!

Niente di più vero: l'insieme delle idee, cioè il confronto con gli altri, ha da sempre costituito l'umus di crescita dell'uomo. Perchè stupirsi allora? Perchè non continuare a crederlo ed a sperimentarlo tutti i giorni nel proprio quotidiano?

 "Carpe diem: cogliere l'attimo che fugge ... non temere la diversità, il confronto è una straordinaria opportunità da non perdere!!"

 

 

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