Chicago - Saturday in the park

Discorso tenuto presso la spiaggia di Sabarmati alla vigilia della storica marcia di Dandi

11 marzo 1930

 

Amber - Palazzo del marhaja

[ L’11 marzo 1930, si è radunata una folla di 10.000 persone alla preghiera serale tenuta sulla spiaggia di Sabarmati a Ahmedabad.  Alla fine, Gandhi ha tenuto un discorso memorabile alla vigilia della sua storica marcia: ]

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Con tutta probabilità questo sarà per voi il mio ultimo discorso.  Anche se il governo mi permetterà di marciare domani mattina, questo sarà il mio ultimo discorso sulle sacre sponde del Sabarmati.  Probabilmente queste possono essere le ultime parole della mia vita qui.

Vi ho già detto ieri quello che avevo da dire.  Oggi mi limiterò a quello che dovreste fare dopo che io ed i miei compagni saremo arrestati.  Il programma di marciare verso Jalalpur deve essere portato avanti come stabilito originariamente.  La scelta dei volontari per questo fine dovrebbe essere limitata al solo Gujarat.  Da quello che ho sentito nell'ultima quindicina, sono propenso a credere che il flusso dei dimostranti civili fluisca ininterrotto.

Ma che non sembri una rottura della pace anche dopo che tutti noi saremo stati arrestati.  Abbiamo deciso di utilizzare tutte le nostre risorse nel perseguire una lotta esclusivamente non-violenta.  Non permettete che qualcuno commetta un torto per la rabbia.  Questa è la mia speranza e la mia preghiera.  Desidero che queste mie parole raggiungano tutti gli angoli della terra.  Il mio compito sarà svolto anche se perirò e lo stesso varrà per i miei compagni.  Allora sarà il Comitato Esecutivo del Congresso a mostrarvi la strada e sarà con voi per farvi seguire le sue indicazioni.  A condizione che raggiunga Jalalpur, che niente sia fatto in contravvenzione all'autorità conferitami dal Congresso.  Ma se dovessi essere arrestato che l’intera responsabilità ritorni al Congresso.  Nessuno che creda alla non-violenza come dottrina religiosa ha bisogno, quindi, di fermarsi.  Il mio impegno con il Congresso si conclude non appena sono arrestato.  In questo caso volontariamente.  Ove possibile, dovrebbe essere avviata la disobbedienza civile sul sale.  Queste leggi possono essere violate in tre modi.  È un'offesa produrre il sale ovunque ci siano gli strumenti per fare così.  Il possesso e la vendita del sale di contrabbando, che include tanto il sale naturale quanto il salgemma, sono inoltre un'offesa.  Gli acquirenti di questo sale saranno ugualmente colpevoli.  Portare via i depositi di sale naturale dalla spiaggia è ugualmente una violazione della legge.  Così è vendere per strada tale sale.  In breve, potete scegliere uno o tutti questi modi per spezzare il monopolio del sale.

Tuttavia, non dobbiamo essere soddisfatti solo con questo.  Non c’è alcun divieto del Congresso e dovunque gli operai locali siano consapevoli, possono essere adottate altre misure idonee.  Voglio stressare soltanto un concetto e cioè quello di conservare fedelmente la nostra promessa di verità e  non-violenza quali unici mezzi per il raggiungimento dello Swaraj.  Per il resto, ognuno abbia  mano libera.  Ma, che non sia l'autorizzazione a tutti quanti di perpetuare le proprie responsabilità.  Ovunque ci siano leader locali, i loro ordini vengano seguiti dalla gente.  Dove non ci sono leader e soltanto una manciata di uomini hanno fede nel programma, possono fare quello che ritengono giusto, se sono abbastanza sicuri di se stessi.  Ne hanno diritto e rifiutare è un loro dovere nel comportarsi così.  La storia è piena di esempi di uomini che sono cresciuti nella capacità direzionale, con la semplice forza della sicurezza in se, col coraggio e tenacia.  Anche se aspiriamo francamente allo Swaraj e siamo impazienti di raggiungerlo, dovremmo avere una identica sicurezza in noi stessi.  I nostri ranghi cresceranno ed i nostri cuori si rinforzeranno, così come aumenterà il numero dei nostri arresti da parte dal governo.

Molto può essere fatto in tante altre maniere oltre a queste.  I liquori ed i negozi di abbigliamento stranieri possono essere picchettati.  Possiamo rifiutare di pagare le tasse se abbiamo la forza per farlo.  Gli avvocati possono rinunciare al loro esercizio.  Il pubblico può boicottare i tribunali astenendosi dalle controversie.  Gli impiegati governativi possono dimettersi dai loro posti.  In mezzo alla disperazione che regna tutta intorno, la gente trema di fronte al timore di perdere l’impiego.  Tali uomini sono inadatti per lo Swaraj.  Ma perchè questa disperazione?  Il numero di impiegati governativi nel paese non eccede che poche centinaia di migliaia di unità.  E per  il resto?  Dove devono andare?  Neppure l'India libera potrà giustificare un numero più grande di funzionari.  L’Esattoria allora, non avrà bisogno dello stesso numero di impiegati che ha oggi.  Sarà il suo stesso impiegato.  I nostri milioni di affamati non possono affatto permettersi questo dispendio enorme di energie.  Se, quindi, saremo abbastanza ragionevoli, dovremo dire arrivederci agli impieghi governativi, senza preoccuparci che sia il posto di un giudice o di un facchino.  Che tutti coloro che cooperano con il governo in un modo o nell'altro, sia pagando le tasse, che comprando titoli, o che mandano i bambini nelle scuole ufficiali, ecc. neghino la loro cooperazione in tutti gli ambiti possibili.  Allora ci saranno donne che possono stare spalla a spalla con gli uomini in questa lotta.

Potete considerarlo il mio testamento.  Era il messaggio che ho voluto comunicare a voi prima di avviarmi verso la marcia o la prigione.  Mi auguro che non ci sia sospensione o abbandono della lotta che comincerà domani mattina o in anticipo, se sarò arrestato prima che abbia inizio.  Attenderò ardentemente la notizia che dieci gruppi sono pronti non appena il mio gruppo sarà arrestato.  Credo che ci siano uomini in India per completare il lavoro cominciato da me. 

Amber - Fort and landscape (*)

Ho fede nella validità della nostra causa e nella purezza delle nostre armi.  E dove i mezzi sono leciti, là Dio è indubbiamente presente con le sue benedizioni.  E dove questi tre elementi sono combinati tra di loro, sconfiggerli è impossibile.  Un Satyagrahi, che sia libero o incarcerato è sempre un vincitore.  È sgominato soltanto quando abbandona la verità e la non-violenza e non presta più ascolto alla voce interna.  Se, quindi, ammettiamo la sconfitta persino per un Satyagrahi, solo lui  può esserne  la causa.  Dio benedica tutti voi e tolga tutti gli ostacoli dal percorso della lotta che comincerà domani. 

 

Riferimenti:

Mahatma, volume III (1952), pp 28-30

The Voice of Truth Part-I Some Famous Speeches page 3 to 13

(*) Images Copyrighted by Historylink101.com & found at India Picture Gallery.

 

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