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Capitolo 11                                       
 

Filosofia di Gandhi

“Il Vangelo della Brahmacharya”

 

     Simon and Garfunkel - Late in the Evening

Contenuto del Capitolo

Il Vangelo della Brahmacharya

Autolimitazione - Il bisogno di Brahmacharya - Fede in Dio - Significato intrinseco - Definizione - La mente - L’intima condizione - Il controllo dei sensi - Lo sthitaprajna - La mia Brahmacharya - L’accordo di matrimonio - Le mire del matrimonio - Relazioni coniugali - Matrimoni forzati - Matrimoni civili

I figli

Il carattere Una lezione dai bambini

Il controllo delle nascite

La funzione di generare - L’approccio artistico - Necessità di controllo delle nascite - Sovrappopolazione - Il più grande peccato - Un vizio sociale - Insulto alla femminilità - Astinenza - Il coraggio di dire NO - L’auto-controllo - La sterilizzazione - La condizione delle donne e le regole societarie - Nessun sesso più debole - Perversione del luogo - Il diritto all’educazione - Autoprotezione - Il posto legittimo - Le donne e l’ahimsa - Una missione speciale - Uguaglianza dei sessi - Purdah - Il sistema della dote - Vedove risposate - Divorzio - Educazione sessuale

Crimini contro le donne

L’onore delle donne - Prostituzione - I voti dell’Ashram - I voti di verità - La dottrina dell’Ahimsa - Il voto del celibato - Il voto del controllo del palato - Il voto di non rubare

Il voto del non possesso

Il voto di swadeshi - Il voto di rinuncia alla paura - Il voto relativo alla “intoccabilità” - L’educazione attraverso il vernacolo - Il voto di Kaddar - L’uso religioso delle idee politiche

 

 

“Il Vangelo della Brahmacharya”

Autolimitazione

La società umana è uno sviluppo incessante, uno svelarsi in termini di spiritualità.  Se è così, deve essere basato sulla sempre più crescente limitazione delle richieste della carne.  Quindi, il matrimonio deve essere considerato come una disciplina che impone i sacramenti ai coniugi, i quali limiteranno l'unione fisica soltanto a loro stessi e per il solo scopo della procreazione quando entrambi lo vorranno e si prepareranno ad esso.

Quello che essenzialmente distingue l'uomo dalla bestia è il fatto che l'uomo, nella sua età matura, comincia ad esercitarsi in una autolimitazione duratura e continua. Dio ha permesso all'uomo di distinguere fra sua sorella, sua  madre, sua figlia e la sua moglie.

 

Il bisogno di Brahmacharya

La maggior parte delle miserie dell'oggi può essere evitata se guardiamo i rapporti fra i sessi in una luce sana e pura e ci si considera gli amministratori del benessere morale delle generazioni future.

La vita senza Brahmacharya mi sembra che sia insipida e simile a quella dell’animale.  L'animale per istinto sa auto-limitarsi.  L'uomo è tale perché ha le capacità e solo così esercita  l’auto-limitazione.  Quello che prima mi sembrava essere l’esagerato elogio della Brahmacharya, nei nostri libri religiosi ora sembra, con l'aumento della chiarezza di ogni giorno, essere assolutamente adeguato e fondato sull’esperienza.

Sostengo che una vita di perfetta continenza nel pensiero, nella parola e nell’azione sia necessaria per raggiungere la perfezione spirituale.  E una nazione che non possiede tali uomini è più povera per volerli.

 

Fede in Dio

Devo confessare che il rispetto della legge della continenza è impossibile senza una fede vivente in Dio, che è la verità vivente.  È una moda dei giorni attuali allontanare Dio tutti insieme ed insistere sulla possibilità di raggiungere il più alto genere di vita senza la necessità di una fede vivente in un Dio vivente.  Devo confessare la mia incapacità a guidare la verità della nostra legge verso coloro che non hanno fede in essa e nessuna esigenza di una Potenza infinitamente più alta di loro stessi.  La mia propria esperienza mi ha condotto a considerare che la vita più completa è impossibile senza un inamovibile credo in una legge vivente nella cui obbedienza l' intero universo si muove.

La forza vivente, che noi chiamiamo Dio, può ... essere trovata se conosciamo e seguiamo la Sua legge che conduce alla Sua scoperta in noi.  Ma è manifesto che per scoprirLo la legge di Dio ci richiede un lavoro ben più duro.  La legge può, in una parola, essere chiamata Brahmacharya.  Il modo giusto per  coltivare la Brahmacharya è la Ramanama.

 

Significato intrinseco

Il significato intrinseco di Brahmacharya è la ricerca di BrahmanBrahman pervade ogni essere e può quindi essere cercato realizzando di rivolgersi al proprio interno.  Questa realizzazione è impossibile senza il completo controllo dei sensi.  Brahmacharya in questo senso significa sempre il controllo del pensiero, della parola e dell'azione, di tutti i sensi ed in ogni circostanza.  Un uomo o una donna che  pratichino completamente la Brahmacharya si rendono assolutamente liberi dalle passioni.  Così uno vive in Dio, è come Dio.  Non ho dubbi che sia possibile esercitarsi in tale Brahmacharya col pensiero, con la parola e con l'azione nella maniera più completa.

Che cosa è la Brahmacharya?  È il modo di vivere che ci conduce a Brahma (Dio).  Include il pieno controllo del processo di riproduzione.  Il controllo deve essere nel pensiero, nella parola e nell'atto.  Se il pensiero non è sotto controllo, gli altri due non hanno valore.  C’è un detto nell’induismo:  “Colui il cui il cuore è puro ha le acque purificatrici del Gange in casa sua.”  Per qualcuno il pensiero deve essere tenuto sotto controllo, per qualcun altro è un semplice gioco da bambini.  Il Brahmachari nella mia concezione sarà sano e vivrà facilmente a lungo la propria vita.  Non soffrirà neppure tanto di emicrania.  Il lavoro mentale e fisico non causerà affaticamento.  È sempre brillante e mai pigro.  L’immagine esterna sarà una riflessione esatta di quella interna.  Esibirà tutti gli attributi di quella risolutezza descritta nella Gita.  La causa non ha di che preoccuparsi se non incontra alcuna persona corrispondente a questa descrizione.  È strano che chi può completamente conservare e sublimare il fluido vitale che ha la potenzialità di rigenerare gli esseri umani, debba esibire tutti gli attributi descritti precedentemente?  Chi può misurare la forza creativa di tale sublimazione, la cui goccia ha la potenzialità di portare vita in un essere umano?

Definizione

A meno che il pensiero non sia sotto il pieno controllo della volontà non si ha la Brahmacharya in tutta la sua pienezza.  Il pensiero involontario è un’affezione della mente;  una limitazione del pensiero, quindi, che significa limitare la mente il che è più difficile che porre un freno al vento.  Tuttavia l'esistenza di Dio al suo interno rende possibile anche il controllo della mente.  Che nessuno pensi che sia impossibile perché è difficile.  È il più alto obiettivo e non c’è da meravigliarsi che sia necessario il più alto sforzo per raggiungerlo.

 

La mente

La Brahmacharya, come ogni altra pratica religiosa, deve essere osservata nel pensiero, nella parola e nell'atto.  Ci siamo detti nel Gita e l'esperienza confermerà la dichiarazione, che l'uomo insensato, che sembra controllare il suo corpo ma nutre il male nei pensieri della sua mente, fa uno sforzo inutile.  Può essere nocivo sopprimere il corpo se allo stesso tempo si permette alla mente di  smarrirsi.  Dove la mente vaga, il corpo deve seguire prima o poi.  ... una  cosa è che si permetta  alla mente di nutrire pensieri impuri;  e tutto sommato è una cosa differente se essa si smarrisce fra di loro nonostante noi stessi.  La vittoria alla fine sarà nostra, se non-coopereremo con la mente nel suo vagabondare diabolico.

 

L’intima condizione

La Brahmacharya è uno stato mentale.  Il comportamento esterno di un uomo è immediatamente il segno e la prova della condizione interna.  Chi inibisce lo stimolo sessuale non sarà mai colpevole di questo in alcuna maniera o forma.  Per quanto attraente una donna possa essere, la sua attrazione non produrrà alcun effetto su un uomo senza tale stimolo.  La stessa regola si applica alla donna......  La Brahmacharya non è una virtù che possa coltivarsi con costrizioni esterne.  Chi si allontana da un necessario contatto con una donna non capisce il significato pieno della Brahmacharya ....  Il vero brahmachari fuggirà le false costrizioni.  Deve creare le sue proprie difese secondo i suoi limiti, liberandosene quando li riterrà inutili.  La prima cosa è conoscere che cosa sia veramente la Brahmacharya, quindi capirne il vero valore e provare infine a coltivare principalmente questa virtù.  Ritengo che il servire veramente il paese richieda questo rispetto.

 

Il controllo dei sensi

Il semplice controllo della passione animale è pensato essere l’equivalente dell’osservare la Brahmacharya.  Ritengo che questa concezione sia incompleta ed errata.  Brahmacharya significa il controllo di tutti gli organi di senso.  Chi tenta di controllarne uno solo e concede a tutti gli altri il libero sfogo è certo di trovare il suo sforzo inutile.  Ascoltare storie suggestive con le orecchie, vedere spettacoli indecenti con gli occhi, gustare cibi afrodisiaci con la lingua, toccare le cose emozionanti con le mani ed allo stesso tempo, pensare di controllare l'unico organo rimanente è come mettere la propria mano nel fuoco e pensare di uscirne senza essere bruciati.  Quindi, chi è risoluto a controllare un solo senso deve essere altrettanto determinato a controllare gli altri.  Ho ritenuto sempre che sia stato fatto molto danno tramite una definizione angusta della Brahmacharya.  Se ci esercitiamo nel controllo simultaneo di tutti i sensi, il tentativo sarà scientifico e con possibilità di successo.  Forse il gusto è il peccato più grande.

Lo sthitaprajna

Quali sono le caratteristiche di uno Sthitaprajna?  È uno che ritrae i suoi sensi dalle cose  schermandosi dietro lo spirito, come una tartaruga ritrae le membra sotto il suo guscio.  Un uomo la cui saggezza non è costante è passibile di essere tradito dall’odio, in pensieri malvagi o abuso.  Al contrario, l'uomo costantemente saggio rimarrà imperturbato tanto dall’adulazione quanto dall’abuso.  Si renderà conto che l'abuso tocca soltanto la lingua che lo proferisce ma mai la persona contro la quale è lanciato.  Un uomo costantemente saggio, quindi, non desidererà mai il male altrui, ma pregherà anche per il nemico con il suo ultimo alito.

 

La mia Brahmacharya

Per me anche il rispetto della Brahmacharya corporale è stato pieno di difficoltà.  Oggi posso  ritenermi ragionevolmente sicuro, ma devo ancora raggiungere la padronanza completa sul pensiero, che è così essenziale.  Non che la volontà o lo sforzo stiano difettando, ma è tuttavia un problema per me in quanto la molla indesiderabile dei pensieri e le loro invasioni sono insidiose.  Non ho dubbio che ci sia una chiave per tenere lontano i pensieri indesiderabili, ma ognuno deve scoprirlo da se.  I santi ed i profeti ci hanno lasciato le loro esperienze, ma non ci hanno dato delle prescrizioni infallibili ed universali.  La perfezione o l’esenzione dall'errore vengono soltanto dalla grazia e così i ricercatori di Dio ci hanno lasciato i mantras come Ramanama, sposati alle loro stesse austerità e caricati della loro purezza.  Senza una resa incondizionata alla Sua grazia, la completa padronanza del pensiero è impossibile.  Questo è l'insegnamento di ogni grande libro di religione e capisco un pò più di verità ad ogni momento del mio sforzo teso ad una  perfetta Brahmacharya.

Mi sono esercitato nella Brahmacharya per oltre trent’anni con considerevole successo pur vivendo nel mezzo delle attività.  Dopo la decisione di condurre una vita da brahmachari, c’è statoun piccolo cambiamento nella mia condotta pubblica, tranne che con la mia moglie .... La mia Brahmacharya non è stata derivata dai libri.  Ho evoluto le mie proprie regole per la mia guida e per quella di coloro che, su mio invito, si erano uniti all'esperimento.  Se non ho seguito le limitazioni prescritte, è perché non ho accettato le descrizioni trovata anche in letteratura religiosa secondo cui la donna è vista come la fonte di tutte le malvagità e le tentazioni.  A causa di tutto il bene che può esserci in me per mia madre, non ho mai considerato la donna come oggetto per la soddisfazione del desiderio sessuale, ma sempre con la venerazione dovuta alla mia stessa madre.  L'uomo è il tentatore e l’aggressore.  Non è il tocco della donna che contamina l'uomo, ma è spesso egli stesso troppo impuro per toccare lei ... Sto sperimentando.  Non ho mai sostenuto di essere un brahmachari perfetto secondo la mia definizione.  Non ho acquisito quel controllo dei miei pensieri di cui ho bisogno per la mia ricerca della non-violenza che deve essere contagiosa e infettiva, devo acquisire un maggior controllo dei miei pensieri.

Da giorno in cui ho cominciato la Brahmacharya, è cominciata la nostra libertà.  Mia moglie è diventata una donna libera, libera dalla mia autorità come suo signore e padrone ed anch’io mi sono liberato dalla schiavitù dal mio stesso appetito che lei doveva soddisfare.  Nessuna altra donna si è sentita attratta da me come si è sentita mia moglie.  Ero troppo leale a lei come marito e troppo leale al voto che avevo preso prima verso mia madre per essere schiavo a qualunque altra donna.  Nel momento in cui la Brahmacharya mi ha persuaso irresistibilmente mi ha fatto vedere la donna come la madre dell'uomo.  È diventata troppo sacra per il solo sesso.  E così ogni donna per me è diventata immediatamente sorella o figlia.

Se fossi attratto sessualmente dalle donne praticherei la poligamia in quanto ho abbastanza coraggio anche in questo periodo della mia vita.  Non credo nel libero amore, segreto o aperto che sia. L'amore libero e aperto lo considero come l’amore del cane, l’amore segreto è quello del codardo.

 

L’accordo di matrimonio

L’ideale su cui punta il matrimonio è quello dell'unione spirituale attraverso quello fisico.  L'amore umano che esso incarna è inteso a servire alla stessa stregua di una pietra miliare l’amore divino o universale.

La rinuncia assoluta, la Brahmacharya assoluta, è la condizione ideale.  Se osate non pensarci, sposatevi comunque, ma poi conducete una vita di auto-controllo.

L'idea della Brahmacharya assoluta o della Brahmacharya dello sposato è per coloro che aspirano ad una vita spirituale più alta;  è la condizione indispensabile per questo tipo di vita.

L'unione è una cosa naturale nella vita e considerarla denigratoria in tutti i sensi è completamente sbagliato ... L’ideale è considerare l'unione come sacramento e quindi, condurre una vita di auto-restrizione verso la propria consorte.

L'unione finalizzata alla soddisfazione degli appetiti sessuali non è una unione.  È una concupiscenza senza limiti.

Manu ha descritto il primo bambino come dharmaja-generato da un senso del dovere ed i bambini nati dopo il primo, come kamaja, sono definiti generati-carnalmente.  Questo dà in poche parole la legge dei rapporti sessuali.  E quello è Dio, la Legge?  Obbedire a Dio è conformarsi alla Legge.

Le richieste sessuali fatte allo scopo di soddisfare la carne sono una regressione verso l’animale che è in noi e quindi dovrebbe essere un impegno dell'uomo elevarsi da questo livello.  Ma l'omissione di questo impegno fra marito e moglie non può essere considerato come un peccato o un aspetto ripugnante.  Milioni in questo mondo mangiano per la soddisfazione della loro gola;  allo stesso modo, milioni di mariti e di mogli si dedicano all'atto sessuale per la loro soddisfazione carnale e continueranno a fare così anche pagando l’inesorabile ammenda prescritta dagli innumerevoli mali con cui la natura sancisce tutte le violazioni del suo ordine.

L'amore incontaminato fra il marito e la moglie rende ognuno più vicino a Dio di qualunque altro tipo di amore.  Quando si mescola il sesso con l'amore incontaminato questo allontana l’uomo dal suo Creatore.  Quindi, che non ci debba essere coscienza del sesso e del contatto sessuale, è una questione che deve pregiudicare un'occasione per l'unione.

 

Le mire del matrimonio

Quelle unioni che sono intraprese per servizio comune sono portatrici delle loro stesse benedizioni.  I matrimoni contratti per auto-soddisfazione sono interamente indegni di ogni cosa.

Parlando giustamente, lo scopo vero dell'unione dovrebbe essere ed è amicizia e compagnia intimi fra l'uomo e la donna.  Non c’è in esso posto per la soddisfazione sessuale.  Il matrimonio non è una unione che avviene per soddisfare il desiderio di sesso.  Questa soddisfazione è una smentita della vera  amicizia.  So di matrimoni inglesi stipulati per compagnia e servizio reciproco.  Se un riferimento alla mia vita coniugale non è considerato irrilevante, posso dire che mia moglie ed io abbiamo provato l’estasi reale o la vera vita coniugale, quando abbiamo rinunciato al contatto sessuale sin  dai bei giorni della gioventù.  È stato allora che la nostra compagnia è sbocciata ed entrambi ci siamo potuti permettere di rendere un  reale servizio all’India ed all’umanità in generale …  Effettivamente, questo auto-rifiuto è stato supportato dal nostro grande desiderio di servizio.  Naturalmente, la maggior parte delle unioni avvengono nel corso naturale degli eventi e tali continueranno.  Il lato fisico della vita coniugale è costituito in preminenza da questo.  Innumerevoli persone mangiano per soddisfare il palato, ma tale indulgenza però, non deve diventare un dovere.  Solo pochi mangiano per vivere, ma sono quelli che realmente conoscono le regole della buona tavola.  Allo stesso modo, quelli che realmente si sposano lo fanno soltanto per sperimentare la purezza e la santità del legame di unione e quindi per realizzare il divino nel loro intimo.

Relazioni coniugali

La moglie non è la schiava obbligata del marito, ma la sua compagna, la sua amica nel bisogno e un socio alla pari in tutte le gioie ed i dispiaceri; deve essere libera quanto il marito di scegliere il suo proprio percorso di vita.

Per me, la condizione coniugale è tanto una condizione di disciplina quanto qualunque altra vita è dovere, è prova.  La vita coniugale è intesa per promuovere il bene reciproco, sia presente che del dopo.  È significa anche servire l'umanità. 

Quando un coniuge infrange la legge di disciplina, per l’altro nasce il diritto di rompere il legame.  La frattura qui è morale e non fisica.  Preclude il divorzio.  La moglie o il marito si separa ma solo per servire il fine per cui si sono uniti.  L’Induismo considera ciascuno come assolutamente uguale all'altro.  Senza dubbio una pratica differente si è sviluppata, nessuno sa da quando.  Ma abbiamo molte altre malvagità invischiate in essa.  Dico, tuttavia, che l’Induismo lascia l'individuo assolutamente libero di fare quello che lui o lei gradiscono per auto-realizzarsi e per cui sono nati.

Il mio ideale di moglie è Sita e di marito Rama.  Ma Sita era schiava di Rama.  O ciascuno era schiavo dell'altro.  Rama è sempre premuroso con Sita.

Custodirete l’onore di vostra moglie e sarete non il suo padrone ma il suo amico vero.  Riterrete il suo corpo e la vostra anima sacri come, io credo, lei riterrà il suo corpo e la vostra anima.  A tale scopo dovrete vivere una vita di preghiera per gli affanni e semplicità ed auto-limitazione. Non lasciate che un altro vi consideri come l'oggetto della sua lussuria.

Ammetto che fra marito e moglie non ci dovrebbe essere segreto l'un l'altro.  Sostengo che il marito e la moglie si fondano a vicenda.  Sono uno in due o due in uno.

 

Matrimoni forzati

È interamente sbagliato da parte dei genitori forzare l'unione delle loro figlie.  È anche sbagliato tenere le loro figlie in uno stato di incapacità a guadagnare la loro vita.  Nessun padre ha il diritto di impedire ad una figlia di non sposarsi.

 

Matrimoni civili

Non credo in loro (unione civile), ma accolgo favorevolmente l'istituzione dell'unione civile quale riforma tanto necessaria.

 

I figli

Se dovessi identificarmi con il dolore del più piccolo dell'India, se avessi il potere del più piccolo del mondo, mi identificherei con i peccati del più piccolo che è sotto la mia cura.  E così facendo in tutta umiltà, spero un certo giorno di vedere in faccia il Dio-Verità.

 

Il carattere

I bambini ereditano le qualità dei loro genitori, non meno delle loro caratteristiche fisiche. L’ambiente gioca una parte importante, ed una parte del capitale originale su cui un bambino comincia la sua vita è ereditato dai suoi antenati.  Ho visto sempre i bambini superare con successo l'effetto dell'eredità maligna.  Questo è dovuto alla purezza dell’essere che è un attributo intrinseco dell'anima. 

I bambini allevati nella bambagia non sono sempre provati contro tutte le tentazioni o le contaminazioni. La proprietà reale che un genitore può trasmettere ugualmente a tutti è costituita dal suo carattere e dagli strumenti educativi.  I genitori dovrebbero cercare di rendere i loro figli e fiduciosi di se stessi.  Ben in grado di guadagnarsi da vivere onestamente col sudore della fronte.

Una lezione dai bambini

È perfettamente vero, devo ammetterlo in tutta umiltà, che per quanto indifferente possa essere, io tenti di rappresentare l'amore in ogni fibra del mio essere.  Sono impaziente di realizzare la presenza del mio Creatore, che per me rappresenta la Verità e, nella fase precedente della mia carriera, ho scoperto che, se avessi dovuto realizzare la verità, avrei dovuto obbedire, anche a costo della mia vita, alla legge dell’amore che potrebbe essere capita ed assimilata meglio attraverso i bambini piccoli.  Credo implicitamente che il bambino non sia nato birichino nel senso cattivo del termine. 

Se i genitori si comportassero bene mentre il bambino cresce, prima e dopo la nascita, sarebbe un fatto ben noto che il bambino obbedirebbe istintivamente alla legge della verità e alla legge dell’amore.  E quando ho capito questa lezione nella parte precedente della mia vita, ho cominciato un cambiamento graduale e distinto del mio stile di vita. ...  E credetemi, dalla mia esperienza maturata con centinaia, stavo per dire migliaia, di bambini, so che essi hanno forse un senso più fine dell’onoure di quello che voi ed io abbiamo.  Le lezioni più grandi nella vita, se volessimo  fermarci ed  umiliarci, le impareremmo non dagli uomini sapienti e cresciuti ma dai cosiddetti bambini ignari.  Gesù non proferì mai una verità più alta o più grande di quando ha detto che la saggezza viene fuori dalle bocche dei bimbi come una cometa.  Lo credo.  Lo ho notato nella mia propria esperienza che, se ci avvicinassimo ai bimbi in umiltà ed innocenza, impareremmo la saggezza da loro ...  Se dobbiamo raggiungere la pace reale in questo mondo e se dobbiamo continuare una lotta reale contro la guerra, dobbiamo cominciare con i bambini;  e se cresceranno nella loro naturale innocenza, non dovremo lottare, noi non dovremo approvare inutili risoluzioni.  Ma andremo da amore in amore e da pace in pace, finché alla fine tutti gli angoli del mondo saranno coperti da quella pace e amore per i quali, consciamente o inconsciamente, il mondo intero si sta affamando.

 

Il controllo delle nascite

 

La funzione di generare

Penso che sia l'ignoranza a far credere che l'atto sessuale sia una funzione indipendente, necessaria come dormire o mangiare.  Il mondo dipende per la sua esistenza dall'atto della generazione e poichè il mondo è il campo da giuoco di Dio ed una riflessione della sua gloria, l'atto della generazione dovrebbe essere controllato per lo sviluppo del mondo.  Chi realizza questo controllerà la sua cupidigia ad ogni costo, dotandosi della conoscenza necessaria per il benessere fisico, mentale e spirituale della sua progenie e darà beneficio di questa conoscenza ai posteri.

L'unione è significativa non per il piacere, ma per creare la progenie.  E l'unione è un crimine quando il desiderio di procreare è assente.

Una volta che l'uomo e la donna possederanno l'idea che l'unica e grande funzione dell'organo sessuale è la generazione, l’unione per qualunque altro scopo sarà ritenuto uno spreco criminale di liquido vitale e  l’eccitamento conseguente, causati all'uomo ed alla donna, come analogo spreco criminale di energia.

È inculcato nelle orecchie di qualcuno che la soddisfazione dello stimolo sessuale è un obbligo solenne come l'obbligo di saldare i debiti contratti legittimamente e che trasgredire a questo provocherebbe il decadimento intellettivo.  Questo stimolo dei sessi prescinde dal desiderio di avere figli ed i protagonisti dell'uso degli anticoncezionali dicono che la fecondazione è un incidente da evitare eccetto quando le parti vogliono avere dei bambini.  Mi avventuro a sostenere che questa è la dottrina più pericolosa da predicare.  Lo stimolo del sesso è una cosa fine e nobile. Non c’ènulla da vergognarsi in esso.  Ma è significativo solo per l'atto della creazione.  Qualunque altra finalità è un peccato contro Dio e l'umanità.

 

L’approccio artistico

L'uomo è indubbiamente un artista e un creatore.  Indubbiamente, deve avere bellezza e, quindi, colore.  La sua natura artistica e creativa secondo il suo meglio gli insegna a discriminare e a sapere che ogni mescola di colori non erano marchio di bellezza, non sempre senso di buon godimento in se. Il suo gusto per l'arte ha insegnato all'uomo a cercare il godimento nell'utilità.  Quindi, ha imparato, già in una fase iniziale del suo sviluppo, che doveva mangiare non nel proprio interesse, come alcuni di noi fanno, ma per vivere.  Dopo, ha imparato ancora che non c’era ne gioia ne bellezza nel vivere nel proprio interesse, ma che deve vivere per servire le sue compagne creature ed attraverso loro il suo creatore.  Similmente, quando pondered sopra il fenomeno del pleasurableness dell'unione sessuale, ha scoperto che, come ogni altro organo di senso, questo di ge3neration ha avuto il relativi uso ed abuso.  ed ha visto che la relativa funzione allineare, il relativo giusto uso, era limitarla alla generazione ha avuta relativo uso che ha visto era ugly ed ha visto più ulteriormente che era carico di conseguenze molto gravi, pure all'individuo quanto alla corsa.

 

Necessità di controllo delle nascite

Non ci possono essere due opinioni circa la necessità di controllo delle nascite. Ma l'unico metodo trasmesso dalle epoche passate è l’auto-controllo o la brahmacharya.  È un  rimedio infallibile e sovrano che fa bene a coloro che lo esercitano.  Ed i medici riceveranno il ringraziamento dell'umanità se, invece di inventare mezzi artificiali di controllo delle nascite, scopriranno mezzi di auto-controllo.  I metodi artificiali costituiscono un premio al vizio.  Rendono l'uomo e la donna incoscienti.  E la rispettabilità che si sta dando ai metodi deve accelerare la dissoluzione delle restrizioni che l'opinione pubblica pone ad essi.  L' adozione di metodi artificiali deve avere per risultato l’imbecillità e la frustrazione.  Si troverà che il rimedio sarà peggio della malattia.  È sbagliato ed immorale cercare di fuggire le conseguenze di un atto.  È un bene per una persona che mangia troppo avere un dolore e digiunare.  Per lui è sbagliato soddisfare il suo appetito e quindi fuggire le conseguenze assumendo tonici o altre medicine.  Per una persona è ancora più sbagliato dedicarsi alle sue passioni animali ed evitare le conseguenze dei suoi atti.  La natura è implacabile ed avrà una vendetta completa per qualsiasi violazione delle sue leggi.  Risultati morali possono essere ottenuti soltanto con restrizioni morali.  Tutte le altre restrizioni sconfiggono lo scopo stesso per cui sono intese.

Sovrappopolazione

Se è contestabile che il controllo delle nascite sia necessario per una nazione a causa della sua sovrappopolazione, io contesto la proposta.  Non è mai stato dimostrato.  A mio parere, con un sistema più adeguato, un’agricoltura migliore e un'industria supplementare, questo paese è capace di sostenere due volte il doppio delle persone che lo popolano. Lo spauracchio dell'indice di natalità crescente non è una cosa nuova. 

È stato spesso tirato fuori.  L'aumento della popolazione non è e non deve essere considerato una calamità da evitare.  La sua regolazione o limitazione con metodi artificiali è una calamità ancora più grande, a prescindere dal fatto che lo si conosca oppure no.  Limita il degrado della razza se diventa universale, che, grazie a Dio, non è mai probabile che avvenga.  Pestilenze, guerre e carestie sono antidoti maledetti contro la maledizione che è responsabile dei bambini indesiderati.  Se evitassimo questa maledizione tripla, eviteremmo ugualmente la maledizione dei bambini indesiderati col rimedio sovrano dell'auto-controllo.  Persino ora uomini discernenti stanno vedendo le conseguenze malefiche dei metodi artificiali.  Senza, tuttavia, invadere il dominio morale, lasciatemi dire che la propagazione della razza da saggio-coniglio deve essere indubbiamente interrotta;  ma in modo da non portare a strascico mali più grandi.  Dovrebbe essere arrestata con metodi che di per se stessi nobilitino la razza.  In altre parole è tutta una questione di educazione adeguata che abbraccerebbe ogni aspetto della vita;  ed occupandosi di una maledizione ci si troverà ad occuparsi di tutte le altre.  Una strada non deve essere evitata perché è ascendente e quindi in salita.  Il progresso in salita dell'uomo significa una difficoltà sempre crescente, che deve essere accolta con favore.

L'uomo deve scegliere uno dei due corsi, l'ascendente o quello in discesa;  ma l'animale che è in lui gli farà facilmente scegliere il corso in discesa  piuttosto che quello in salita, specie quando il corso in discesa gli sarà presentato con una bella veste.  L'uomo capitola facilmente quando il peccato è presentato sotto mentite spoglie e questo è quanto molti contrastano ed altri subiscono.

Temo che i fautori del controllo delle nascite assumano per comprensibile la tolleranza della passione animale in quanto necessità di vita ed in se cosa desiderabile.  La sollecitudine mostra che il sesso giusto è più patetico.  A mio parere, è un insulto al sesso giusto quando lo si strumentalizza a sostegno del controllo delle nascite con metodi artificiali.  L'uomo lo ha sufficientemente degradata per la sua lussuria ed i metodi artificiali, non importa quanto si possa esserne a favore, la degraderanno ancora di più.  Invito i sostenitori dei metodi artificiali a considerare le conseguenze.  Il grande uso di questi metodi è probabile che provochi la dissoluzione del legame di matrimonio e favorisca l’amore libero.  Se l'uomo può concedersi alla passione animale per suo piacere, che cosa deve fare mentre è per esempio assente da casa sua per molto tempo, o quando è impegnato come soldato in una guerra che si prolunga, o quando rimane vedovo, o quando sua moglie è troppo malata per permettergli il lusso senza compromettere la sua salute, nonostante l'uso dei metodi contraccettivi.

Il controllo delle nascite per me è un cupo abisso.  È come aver a che fare con forze sconosciute.  Supponendo che il controllo delle nascite con metodi contraccettivi sia giustificabile in determinate circostanze, sembra essere assolutamente impraticabile nell'applicazione a milioni di persone.  Mi sembra che sia più facile indurli a seguire l’auto-controllo che non l’uso degli anticoncezionali.  Questo nostro piccolo globo non è un giocattolo di ieri.  Non ha sofferto del peso della sovrappopolazione con la sua età di milioni di anni.  Come può essere che la verità debba improvvisamente spuntare su qualcuno che è in pericolo di perire per la scarsità di cibo a meno che l'indice di natalità non sia controllato con l'uso dei contraccettivi.

 

Il più grande peccato

È un peccato far nascere bambini indesiderati, ma penso che sia un peccato più grande evitare le conseguenze delle proprie azioni.  Semplicemente svuota l'uomo di significato.

Dio ha benedetto l'uomo con il seme più potente e donna con il campo più ricco della terra che è difficile trovare ovunque su questo globo.  Certamente è folle e criminale che l'uomo permetta che il suo avere più prezioso vada sprecato.  Deve custodirlo con una cura più grande di quanto possa avere per le perle più ricche in suo possesso.  E così una donna è colpevole di follia criminale se riceverà il seme nel suo campo che produce-vita con la deliberata intenzione di lasciarlo andare sprecato.  Sia lui che lei saranno giudicati colpevoli dell'abuso delle capacità date loro e saranno privati di quello che gli è stato dato.

Penso che sia da codardi rifiutare di affrontare le conseguenze delle proprie azioni.  Le persone che usano gli anticoncezionali non impareranno mai la virtù dell’auto-limitazione.  Non ne hanno bisogno.  L’uso volontario dei mezzi anticoncezionali può impedire la nascita dei bambini ma svuoterà di volontà la vitalità di entrambi i coniugi, forse più negli uomini che nelle donne.  È impossibile rifiutare la battaglia contro il male.

 

Un vizio sociale

Conosco quale caos ha giocato il vizio segreto fra i ragazzi e le ragazze della scuola.  L'introduzione dei contraccettivi con lo pseudonimo della scienza e l’imprimatur dei noti leader della società ha intensificato la complicazione ed ha fatto il gioco dei riformatori che lavorano per la purezza della vita sociale ...

Insulto alla femminilità

So che ci sono donne moderne che sostengono questi metodi (contraccettivi n.d.t.).  Ma ho il dubbio che la vasta maggioranza delle donne le rifiuterà in quanto contraddittorie con la loro dignità.  Se l'uomo per il bene di lei, si esercitasse nel proprio controllo.  Non è lei che tenta.  In realtà, è l'uomo che aggredisce ed è il vero colpevole, il tentatore.

Considero che il più saggio fra i protagonisti dell’uso dei contraccettivi limitino il loro uso alle donne sposate che vogliono soddisfare l'appetito sessuale dei loro mariti senza desiderare bambini.  Considero che questo desiderio sia artificiale nella specie umana e la sua soddisfazione nociva al progresso spirituale della famiglia umana.

Gli anticoncezionali sono un insulto alla femminilità della donna.  La differenza fra una prostituta e una donna nell’uso degli anticoncezionali è che la prima vende il suo corpo a parecchi uomini, la seconda ad un solo uomo.  L'uomo non ha il diritto di toccare sua moglie a condizione che non desideri avere un bambino e la donna dovrebbe avere la forza di resistere persino al proprio marito.

È un motivo filantropico che nessun dubbio obblighi molti riformatori del controllo delle nascite ad una campagna di sensibilizzazione per l'uso degli anticoncezionali.  Li invito  a considerare le conseguenze rovinose della loro mal posta filantropia.  Coloro che vorranno farne uso non saranno mai un numero apprezzabile.  Coloro che non dovrebbero usarli vogliono usarli, senza dubbio, a scapito di se stessi e dei loro partner.  Ciò non sarebbe affatto un problema se l'uso degli anticoncezionali fosse incontestabilmente dimostrato fisicamente e morale giusto.

 

Astinenza

Ogni marito e moglie possono decidere di non dividere mai la stessa stanza o lo stesso letto di notte ed evitare il contatto sessuale eccetto che per l’unico scopo per cui è inteso sia per l'uomo che per l’animale. Gli animali osservano invariabilmente la legge.  L'uomo, che ha la facoltà di scegliere, ha gravemente errato nel fare la scelta sbagliata. ... Sia l'uomo che la donna dovrebbero sapere che l'astensione dal soddisfazione gli appetiti sessuali è una conseguenza non della malattia ma della salute e del vigore, purché la mente cooperi con il corpo.

 

Il coraggio di dire NO

Le donne dovrebbero resistere ai loro mariti.  Se si fa ricorso agli anticoncezionali, seguiranno risultati orribili.  Gli uomini e le donne vivranno solo per il sesso.  Diventeranno dipendenti dalle morbosità del cervello, nei fatti, relitti mentali e morali.

Ho ritenuto che, durante gli anni che ancora mi rimangono, se posso inculcare nelle menti delle donne la verità che sono libere, non avremo il problema del controllo delle nascite in India.  Se impareranno a dire “no” ai loro mariti quando subiranno le avances sessuali ... allora andrà tutto bene ... Il problema vero è che non vogliono resistere loro.  Si ritorna all’educazione.  Vorrei che la donna acquisisse il primario diritto di resistenza.  Ora pensa di non averlo ottenuto.

Non credo che la donna sia preda del desiderio sessuale nella stessa misura dell'uomo.  È più facile per lei che per l'uomo esercitare l'auto-limitazione.

 

L’auto-controllo

Se cominciamo a credere che sia necessaria la tolleranza verso la passione animale, considerandola inoffensiva e senza colpa, allora sarebbe come farci guidare da essa e non avremo forza per resisterle.  Mentre se ci educhiamo a credere che tale tolleranza sia nociva, peccaminosa, inutile e possa essere controllata, scopriremo che l'auto-limitazione è perfettamente possibile.

La mia polemica con i fautori degli anticoncezionali verte sul fatto che loro considerano che, ammesso che gli ordinari mortali non possono esercitare l’auto-controllo, alcuni di loro si spingono anche a dire che seppure possono, comunque non devono fare così.  Per loro, non c’è alcun problema talmente importante da rientrare nelle proprie sfere, dico, in tutto umiltà ma con massima riservatezza, che stanno comunicando senza esperienza nelle possibilità dell’auto-controllo.  Non hanno il diritto di limitare la capacità dell'anima umana.  E la mia richiesta, basata su un’esperienza positiva, è che così come la verità e l’ahimsa non sono soltanto per pochi scelti ma per tutta l’umanità perchè possano esercitarsi nella vita di tutti i giorni, così è esattamente l'auto-controllo: non soltanto per alcuni pochi “Mahatmas” ma per tutta l’umanità.  E così come, a causa di tanta gente falsa e violenta, l'umanità non può abbassare i suoi livelli di standard, così pure, se molti, ovvero la maggioranza, possono non rispondere al messaggio dell’auto-controllo, noi non possiamo abbassare ulteriormente il livello standard.

La sterilizzazione

Considero che sia inumano imporre la sterilizzazione alla gente. Nei casi di individui con malattie croniche, se anche loro fossero d’accordo, si potrebbe adottare nel loro interesse.  La sterilizzazione è una specie di contraccettivo e benchè sia contro l'uso degli anticoncezionali nel caso delle donne, non mi preoccupo della sterilizzazione volontaria nel caso dell'uomo, in quanto egli è l’aggressore.

 

La condizione delle donne e le regole societarie

Di tutte le malvagità di cui l'uomo si è reso responsabile, nessuno è così degradante, così scioccante o così brutale come l’abuso su quella che, a mio avviso, è la metà migliore dell’umanità: il sesso femminile, non il sesso più debole.  È il più nobile dei due, anche oggi è la personificazione del sacrificio, della sofferenza silenziosa, dell’umiltà, della fede e della conoscenza.

La donna deve cessare di considerarsi l'oggetto di desiderio dell'uomo.  Il rimedio è più nelle sue mani che in quelle dell'uomo.  Deve rifiutare di imbellettarsi per gli uomini, compreso suo marito, se vorrà essere un partner alla pari con l'uomo.  Non riesco ad immaginare Sita che spreca un solo momento per soddisfare Rama col suo fascino fisico.

Se fossi nato donna, mi ribellerei ancora di più contro ogni pretesa dell'uomo secondo cui la donna è nata per essere il suo giocattolo.  Sono diventato mentalmente una donna per rubare nel suo cuore.  Non avrei potuto rubare nel cuore di mia moglie fino a quando non avessi deciso di trattarla diversamente rispetto a quanto ero uso a fare e così gli ho ridato tutti i suoi diritti privandomi di tutti i miei cosiddetti diritti come suo marito.  E la vedete oggi semplicemente come sono io.  Non trovate nessuna collana, ne abiti eleganti su di lei.  Voglio che anche voi siate così.  Rifiutate di essere le schiave dei vostri capricci e delle vostre stesse immaginazioni e le schiave degli uomini.  Rifiutate di imbellettarvi e non usate profumi ed acque di lavanda;  se voi [ donne ] desiderate emanare un vostro profumo, fate che questo esca dal vostro cuore ed allora catturerete non l’uomo ma l’umanità.  È un vostro diritto di nascita.  L'uomo è nato dalla donna, è carne della sue carne ed ossa delle sue ossa.  Che ritorni  a voi e si faccia carico ancora del vostro messaggio.

 

Nessun sesso più debole

Definire la donna il sesso più debole è una cattiveria;  è un’ingiustizia dell'uomo alla donna.  Se per forza si intende la forza bruta, allora, effettivamente, la donna è meno brutale dell'uomo.  Se forza significa capacità morali, allora la donna è incommensurabilmente superiore all'uomo.  Non ha maggior intuito? Non ha più auto-sacrificio? Non ha maggior coraggio?  Senza di lei l’uomo non potrebbe esistere.  Se la non-violenza è la legge del nostro essere, il futuro è della donna ... Chi può fare al cuore di lui appello più efficace se non la donna?

Se l’uomo non avesse, nel suo cieco egoismo, schiacciato l'anima della donna come ha fatto o non l’avesse resa succube al piacere, lei avrebbe dato al mondo una mostra della forza infinita che è latente in lei.  Il mondo la vedrà la donna in tutta la sua  bellezza e la sua gloria quando le verranno assicurate le stesse occasioni dell'uomo e avrà pienamente sviluppato la sua capacità di aiuto e combinazione reciproca.

Ritengo che la donna sia la personificazione dell’auto-sacrificio, ma purtroppo oggi non ha coscienza dell’enorme vantaggio che lei ha sull’uomo.  Come Tolstoi usava dire, stanno agendo sotto l'influenza ipnotica dell'uomo.  Se realizzassero la forza della non-violenza non acconsentirebbero ad essere chiamati il sesso più debole.

 

Perversione del luogo

La donna è la compagna dell'uomo, dotata della stessa capacità mentale.  Ha il diritto di partecipare ai più piccoli particolari delle attività dell'uomo ed ha un uguale diritto alla libertà e a prendersi delle libertà con lui.  È autorizzata ad un posto supremo nella sua stessa sfera di attività proprio come l'uomo nella sua.  Ciò deve essere lo stato naturale delle cose e non la sola conseguenza di aver imparato a leggere e scrivere.  Per pura forza di un'abitudine viziosa, persino gli uomini più ignoranti e senza valore godono di una superiorità sulla donna che non meritano e non devono avere.  Molti dei nostri movimenti si fermano a metà strada a causa della condizione delle nostre donne.

L’uomo, il fautore della legge, dovrà pagare una pena terribile per la degradazione che ha imposto al cosiddetto sesso debole.  Quando la donna, liberata dalle trappole dell'uomo, raggiungerà la massima altezza e si ribellerà contro la legislazione e le istituzioni  progettate dall'uomo, la sua ribellione, senza dubbio non-violenta, sarà tuttavia efficace.

La donna ha aggirato l'uomo in una varietà di modi nelle sue sottili maniere inconsce, poichè l'uomo vanitoso ed ugualmente inconsapevole ha lottato per contrastare la donna nel tentativo di sopraffarlo.  Il risultato è uno stallo.  Così osservato, è un problema serio che le figlie illuminate di Bharat Mata sono chiamate a risolvere.  Non possono imitare la maniera dell'Occidente, che può essere adatto al proprio ambiente.  Devono applicare i metodi adatti al genio ed all’ambiente indiano.  Loro devono essere forti, controllori, puri, accomunati, conservativi di quella che è la cosa migliore nella nostra coltura e senza alcuna esitazione rifiuteranno quello che c’è di basso e degradante.  Questo è il lavoro di Sitas, di Draupadis, di Savitris e di Damayantis, non di amazzoni e puritani.

L'uomo ha considerato la donna come un suo strumento.  Lei ha imparato essere il suo attrezzo ed alla fine ha trovato facile e piacevole essere tale perché quando si trascina un altro nella propria caduta la discesa è facile.

Sostengo che la giusta educazione in questo paese debba insegnare alla donna l'arte di dire “no” anche a suo marito, per insegnarle che non fa parte del suo dovere trasformarsi in un puro attrezzo o in una bambola nelle mani di suo marito.  Ha diritti e doveri.

Il diritto all’educazione

Credo in una propria educazione della donna.  Ma credo che la donna non dia il suo contributo al mondo imitando o facendo una corsa con l’uomo.  Può fare la gara, ma non si eleverà alle grandi altezze cui è capace se imiterà l'uomo.  La donna deve essere il complemento dell'uomo.

 

Autoprotezione

Coloro che vedono in Sita una schiava volontaria sotto Rama non realizzano la nobiltà della sua indipendenza o della considerazione che Rama ha per lei in tutto.  Sita era una donna indifesa e debole incapace di proteggere se stessa o il suo onore. Temo che le ragazze moderne amino essere Giulietta per una mezza dozzina di Romeo.  Lei ama l'avventura ... La ragazza moderna veste per non proteggersi da vento, pioggia e sole, ma per attrarre l'attenzione.  Migliora la sua natura truccandosi e sembrando straordinaria.  Il metodo della non-violenza non è per tali ragazze.

Le donne non possono cercare la protezione degli uomini.  Devono contare sulla loro propria forza e purezza di carattere e su Dio come fece Draupadi da vecchia.

 

Il posto legittimo

Le donne sono custodi speciali di tutto quello che è puro e religioso nella vita.  Conservative per natura, se sono lente a liberarsi delle abitudini superstiziose, sono anche lente a continuare tutto quello che sia puro e nobile nella vita.

Non prevedo che la moglie, in generale, segua una vocazione indipendentemente da suo marito.  La cura dei bambini e seguire la famiglia devono assorbire abbastanza completamente tutte le sue energie.  In una società bene organizzata, l’ulteriore impegno  di mantenere la famiglia non deve cadere su lei.  L'uomo dovrebbe provvedere al mantenimento della famiglia, la donna alla gestione delle faccende di casa, in modo che i due si completano così e che i lavori di ciascuno siano complementari fra di loro.  Non vedo in questo l'invasione dei diritti della donna o la soppressione della sua libertà. ... Gli epiteti usati nella nostra letteratura per descrivere una moglie sono Ardhangana, “la metà migliore” e sahadharmini, “la donna di servizio”.  Il marito che parla alla moglie come deviante o dea non mostra alcuno spregiativo.  ...  La donna che conosce e svolgee le sue mansioni realizza la sua condizione dignitosamente.  È la regina, non la schiava, della famiglia che presiede.

L’uomo ha dominato la donna sin dalle epoche passate ed in modo che la donna ha sviluppato un complesso di inferiorità.  Ha creduto vero l’interessato insegnamento dell'uomo per cui sembrava fosse inferiore a lui.  Ma i profeti fra gli uomini hanno riconosciuto la sua condizione alla pari.  Tuttavia non c’è dubbio che ad un certo punto ci sia una biforcazione.  Mentre entrambi sono fondamentalmente uno, è ugualmente vero che nella forma ci sia una differenza vitale fra i due.  Quindi anche le vocazioni dei due devono essere differenti.

 

Le donne e l’ahimsa

Credo che sia una missione della donna esibire l’ahimsa a livelli migliori e più alti  ... Per la donna è più opportuno che per l’uomo esplorare ed intraprendere l'azione più coraggiosa nell’ahimsa...  Per il coraggio di auto-sacrificio la donna è ogni giorno superiore all'uomo, così come credo che  sia l’uomo, per la forza bruta, rispetto alla donna.

A mio avviso se fondamentalmente l'uomo e la donna sono una sola cosa, il loro problema deve essere essenzialmente uno.  L'anima in entrambi è la stessa.  I due che vivono la stessa vita, hanno la stessa sensibilità.  Ciascuno è un complemento dell'altro.  L’uno non può vivere senza aiuto attivo dell'altro.

Ho pensato... che la donna sia la reincarnazione dell’ahimsa.  Ahimsa significa amore infinito, che di nuovo significa la capacità infinita di soffrire.  Chi se non la donna, madre dell'uomo, mostra questa capacità nella misura più grande?  La mostra durante i nove mesi mentre porta dentro di se l'infante e lo nutre e deriva gioia dalla coinvolgente sofferenza.  Che cosa può battere la sofferenza causata dai dolori del travaglio?  Ma lei li dimentica nella gioia della creazione.  Chi, ancora, soffre giornalmente in modo che il suo bambino possa crescere ogni giorno?  Lasciate che trasferisca quel suo amore all’intera umanità, lasciate che dimentichi di essere sempre o di poter essere oggetto della lussuria dell'uomo.  Ed occuperà la sua fiera posizione di fianco all'uomo come  sua madre, creatrice e guida silenziosa.  È dato a lei insegnare l'arte della pace al mondo che fa la guerra e che ha sete di quel nettare.

 

Una missione speciale

Il dovere della maternità, che la vasta maggioranza delle donne intraprenderà sempre, richiede qualità che l'uomo non necessariamente deve possedere.  Lei è passiva, lui attivo.  Lei è essenzialmente padrona della casa.  Lui si preoccupa di provvedere al pane, lei ne è la custode e la dispensatrice.  Lei  è la curatrice in tutti i sensi del termine.  L'arte di allevare i figli della specie infanti è una sua (di lei n.d.t.) speciale ed unica prerogativa.  Senza la sua preoccupazione la specie  si estinguerebbe.  A mio parere, sta degradando per entrambi i sessi il fatto che la donna dovrebbe essere invitata o incitata ad abbandonare il focolare e mettere il fucile sulle spalle per proteggere quel focolare.  È una regressione alla barbarità ed all'inizio della fine.  Nel provare a guidare il cavallo che l'uomo guida, lei si butta giù e coinvolge anche lui.  Il peccato sarà sulla testa dell'uomo per aver tentato o costretto la sua compagna disertare la sua chiamata speciale.  C’è tanto coraggio nel mantenere la propria casa in buon ordine e stato come ci sono strumenti per difenderla contro l'attacco esterno ...  Il mio contributo al grande problema si trova nel mio presentare la verità e l’ahimsa quali strumenti da accettare in ogni ambito di vita, sia per gli individui che per le nazioni.  Ho abbracciato la speranza che in questa donna ci sia la guida insindacabile e, trovando il suo posto nello sviluppo umano, si libererà del suo complesso di inferiorità.  Se può fare questo con successo, deve risolutamente rifiutare di credere nell'insegnamento moderno che tutto è determinato e regolato dall'impulso del sesso ...

La donna è naturalmente portata all’auto-sofferenza. La non-violenza, quindi, gli diventa più facile.

Mi aspetto un più alto grado di amore e tolleranza dalle donne rispetto agli uomini. Mi chiedo in quale direzione stiano andando e quali donne vorranno o potranno insegnare ai loro figli se i loro cuori sono permeati di odio.

Uguaglianza dei sessi

Sono intransigente in materia di diritti delle donne.  A mio parere, dovrebbe lavorare con ogni tutela  legale senza essere senza essere soggetta all'uomo.  Dovrei trattare i figli e le figlie in condizioni di parità.

L'uguaglianza dei sessi non significa l'uguaglianza delle professioni.  Non ci può essere una restrizione legale contro una cacciatrice o il maneggiare una lancia.  Ma lei istintivamente si ritrae da una funzione che appartiene all'uomo, la natura ha generato i sessi in modo vicendevolmente complementari.  Le loro capacità sono definite in funzione del loro essere.

La legislazione è stata principalmente oggetto degli uomini;  e l'uomo non è sempre stato giusto e capace di discriminare durante l’espletamento di quel incarico assunto di propria iniziativa.  La maggior parte del nostro sforzo nel promuovere l’emancipazione delle donne dovrebbe essere orientato verso la rimozione dei quei difetti che sono rappresentati nel nostro Shastras come le caratteristiche necessarie e radicate delle donne.  Chi tenterà questo e come?  A mio umile parere, per fare questo tentativo, dovremo rendere le donne, pure, costanti ed auto-controllate come Sita, Damayanti e Draupadi.  Se le rendessimo tali, come moderne sorelle riceverebbero lo stesso omaggio dalla società indù alla stessa stregua delle loro antesignane di Yore.  Le loro parole avrebbero la stessa autorità dello Shastras.  Ci vergogneremmo delle vecchie riflessioni su di loro che nel frattempo si allontanerebbero dal nostro Smritis e presto le dimenticheremmo.  Tali rivoluzioni sono già avvenute nell’Induismo in passato e avverranno in futuro, conducendo alla stabilità della nostra fede.

Non faccio distinzione fra l'uomo e la donna.  La donna dovrebbe ritenersi altrettanto indipendente quanto gli uomini.  Il coraggio non è il monopolio dell'uomo.

Oggi poche donne partecipano alla vita politica e la maggior parte di queste non sanno pensare da indipendenti.  Sono soddisfatte di vivere all’ombra dei loro mariti o dei loro genitori.  Realizzando la loro dipendenza, smetterebbero di piangere per i diritti delle donne.  Invece di fare questo, tuttavia, le donne lavoratrici dovrebbero battersi per il diritto di voto, impartire loro una formazione pratica, insegnargli a pensare autonomamente, liberarle dalle catene di casta che le tengono legate, in modo da determinare in loro un cambiamento che costringerà gli uomini a capire la forza e la capacità di sacrificio della donna e a dare loro i posti d’onore.

Non c’è occasione in cui le donne si considerino subordinate o inferiori agli uomini.  In varie lingue si afferma che la donna è metà dell'uomo e, per parità di ragionamento, l'uomo è metà della donna.  Sono non due entità separate, ma le metà di una cosa sola.  La lingua inglese va oltre e denomina la donna la metà migliore dell'uomo.  Di conseguenza, raccomando alle donne di ricorrere alla disobbedienza civile contro tutte le restrizioni indesiderabili ed indegne.  Tutte le restrizioni per essere favorevoli devono essere volontarie.  Non c’è possibilità di danno derivante dalla disobbedienza civile.  Presuppone purezza e resistenza ragionata.

L’uomo dovrebbe imparare a far posto alla donna e paesi o comunità in cui le donne non sono onorate non possono essere considerate civili.

 

Purdah

E perchè c’è tutta questa ansia morbosa circa la purezza femminile?  Le donne hanno qualcosa da dire sulla questione della purezza maschile?  Non percepiamo alcuna ansia delle donne circa la castità degli uomini.  Perchè gli uomini dovrebbero arrogarsi il diritto di sindacare sulla purezza femminile?  Essa non può essere imposta dall’esterno.  È un aspetto di sviluppo interiore e, quindi, di auto-sforzo individuale.

La castità non è uno sviluppo in serra.  Non può essere protetto dal muro di cinta del purdah.  Deve svilupparsi da dentro e, per valere qualche cosa, deve essere capace di sostenere ogni tentazione non cercata.

 

Il sistema della dote

Il sistema deve andare in disuso.  Il matrimonio deve cessare di essere un problema di compromesso fatto dai genitori per soldi.  Il sistema è intimamente collegato alle caste.  Per quanto la scelta sia ristretta ad alcune centinaia di ragazzi e ragazze di una casta in particolare, il sistema persisterà qualunque cosa sia detta contro di esso.  Le ragazze o i ragazzi o i loro genitori dovranno rompere i legami di casta se il male deve essere sradicato.  Tutto questo significa educare il carattere che rivoluzionerà la mentalità dei giovani della nazione.

Ogni ragazzo che considera la dote una condizione per il matrimonio discredita la sua educazione ed il suo paese e disonora la femminilità. ... Una forte opinione pubblica dovrebbe essere mobilitata a condannare la pratica degradante della dote ed i ragazzi che sporcano le loro dita con questo oro ottenuto dal male dovrebbero essere scomunicati dalla società.  I genitori delle ragazze dovrebbero smettere di essere abbagliati dai laureati Inglesi e non dovrebbero esitare ad andare fuori delle loro piccole caste e province per assicurare alle loro figlie dei  giovani veramente galanti.

 

Vedove risposate

La vedovanza volontaria, adottata coscientemente dalla donna che ha sentito che l'affetto del coniuge aggiunge tolleranza e dignità alla vita, santifica l’ambiente familiare ed innalza la stessa religione.  La femminilità propria o imposta dalla religione è un giogo insopportabile che contamina l’ambiente domestico con vizi segreti e degrada la religione.  Se fossimo puri, se conservassimo l’Induismo, dovremmo sbarazzarci di questo veleno della femminilità imposta.  La riforma deve cominciare da coloro che hanno …

Divorzio

Il matrimonio conferma il diritto all'unione fra due persone con l'esclusione di tutti gli altri che, secondo il loro comune parere, considerano tale unione desiderabile, ma che non conferisce alcun diritto al singolo partner di chiedere all'altro di obbedire al proprio desiderio di unione.  Quello che si dovrebbe fare quando un partner per la morale o altri motivi non può essere conforme ai desideri dell’altro è una questione a parte.  Personalmente, se il divorzio fosse l'unica alternativa, non esiterei ad accettarlo, piuttosto che interrompere il mio progresso morale, supponendo di attenermi a motivi puramente morali.

 

Educazione sessuale

Quale posto ha... l’educazione sessuale nel nostro sistema di istruzione, o non ne ha affatto?  L’educazione sessuale è di due generi: quello usato per il controllo o l’accrescimento della passione sessuale e quello usato per stimolarlo ed alimentarlo.  L'istruzione, nel primo caso, è una parte necessaria della formazione del bambino mentre, nel secondo caso, è nociva e pericolosa ed adatta quindi ad essere soltanto evitata.  Tutte le grandi religioni hanno considerato giustamente il kama come il nemico per eccellenza dell'uomo; la rabbia o l'odio vengono soltanto in secondo luogo.  Secondo la Gita, i secondi sono figli del primo.  La Gita, naturalmente, usa la parola kama nel senso più largo di “desiderio”.  Ma la stessa assume per buono il senso stretto in cui è usato qui.  Ciò, tuttavia, non da ancora una risposta alla domanda, cioè, se è meglio comunicare ai giovani allievi la conoscenza dell'uso e la funzione degli organi genitali.  Mi sembra che impartire tale conoscenza sia necessario fino a un certo punto.  Attualmente apprendono spesso tale conoscenza in qualsiasi modo con il risultato che sono fuorviati a pratiche sbagliate.  Non possiamo controllare correttamente o conquistare la passione sessuale prestandogli un’attenzione distratta, sono, quindi, fortemente a favore dell'educazione di ragazzi e ragazze, l'importanza ed il corretto uso dei loro organi sessuali.  E, per conto mio, ho provato a comunicare questa conoscenza ai ragazzi di entrambi i sessi della cui educazione ero responsabile.  Ma l’educazione sessuale che corrispondo deve avere per oggetto la conquista e la sublimazione della passione per il sesso.  Tale formazione dovrebbe automaticamente servire a far comprendere ai ragazzi la distinzione essenziale fra l'uomo e la bestia, per incitarli a rendersi conto che è privilegio speciale ed orgoglio dell'uomo essere dotato sia di facoltà mentali che del cuore; egli infatti, pensa non meno di un animale istintivo in quanto, come mostra la derivazione stessa della parola, rinunciare alla sovranità della ragione sulla cecità dell’istinto, è come rinunciare alla proprietà dell'uomo.  Nell'uomo la ragione accelera e guida il sentimento.  Nella bestia l'anima dorme sempre.  Svegliare il cuore è svegliare l'anima che dorme, e svegliare la ragione serve ad inculcare la distinzione fra bene e male.  Chi dovrebbe insegnare questa vera scienza del sesso?  Chiaramente, colui che ha raggiunto la padronanza delle sue passioni.  Per insegnare l'astronomia e le scienze affini abbiamo insegnanti che sono passati attraverso un loro addestramento e sono padroni della loro arte.  Nondimeno dobbiamo avere come insegnanti della scienza sessuale, cioè, la scienza rivolta all’educazione sessuale, coloro che la hanno studiata e di cui ne hanno acquisito la padronanza.  Anche un'espressione altezzosa che non abbia l’appoggio della sincerità e l'esperienza sarà inerte, senza vita ed non riuscirà in nessun modo a penetrare ed accelerare i cuori degli uomini, mentre i discorsi che sgorgano dall’auto-realizzazione e dall’esperienza genuina sono sempre fruttuosi.  Oggi il nostro intero ambiente - le nostre letture, il nostro pensare, il nostro comportamento sociale - è generalmente calcolato per asservire e andare incontro agli stimoli sessuali.  Rompere questa spirale non è compito facile.  Ma è un'operazione degna della nostra più alta attività.  Anche se ci fosse una manciata di insegnanti dotati di esperienza pratica, che accettassero l’ideale di raggiungere l’auto-controllo come l'ideale e più alto dovere dell'uomo, che fossero sostenuti da una fede eterna nell'annuncio genuino della loro missione, che fossero svegli, vigilanti ed attivi, il loro lavoro illuminerebbe il percorso dei ragazzi, ... salverebbe l’incauto dal cadere nella melma della sessualità e assicurerebbero coloro che potrebbero già essere inghiottiti da essa.

 

Crimini contro le donne

 

 

L’onore delle donne

Ho sempre considerato che fosse fisicamente impossibile violare una donna contro la sua volontà. L’ oltraggio avviene solo quando lei da adito alla paura o non comprende la sua forza morale. Se non può affrontare la forza fisica dell’assalitore, la sua purezza può darle la forza per morire prima che possa essere violata. Prendiamo il caso di Sita. Fisicamente era una debole di fronte a Ravana ma la sua purezza la fece resistere più di una volta contro la forza gigantesca di lui. Egli tentò in tutti i modi di sedurla ma non riuscì a toccarla fisicamente a causa della resistenza fisica  e dell’arma da lei possedute, Sita era sicura di essere sconfitta quando le forze le sarebbero venute a mancare.

È mia ferma convinzione che una donna senza paura sa quello che la sua purezza rappresenta: uno scudo che non può mai essere disonorato. Per quanto l’uomo possa essere bestiale si sottometterà con vergogna di fronte alla fiamma abbagliante della purezza femminile. … pertanto raccomando alle donne … di provare a coltivare questo coraggio. Saranno veramente senza  timore se possono e smettono di  tremare come fanno oggi al solo pensiero di essere importunate … Parenti e mariti dovrebbero insegnare alle donne l’arte di non aver paura. Questo può essere meglio appreso se confortati da una fede vivente in Dio. Sebbene Egli sia invisibile è comunque un protettore infallibile. Chi avrà questa fede sarà il più coraggioso di tutti. Quando una donna è importunata non può smettere di pensare in termini di himsa o ahimsa. Il suo dovere primario è l’auto-difesa. Ella ha la libertà di impiegare ogni metodo o mezzo che gli venga in mente per difendere il suo onore. Dio gli ha dato unghie e denti. Lei deve usarli con tutte le sue forze e, se necessario, morire nel tentativo. L’uomo o la donna che hanno perso la paura di morire saranno in grado non solo di proteggere se stessi ma anche gli altri anche perdendo la propria vita.

Nella società in cui viviamo tali oltraggi avvengono. Un uomo o una donna non-violenti vorranno e dovranno morire senza vendetta, odio o malevolenza nel difendere il proprio onore o quello della donna. Questa è la più alta forma di coraggio.

L’arte di morire con coraggio e con onore non necessita di particolari insegnamenti, basta una fede viva in Dio.

 

Prostituzione

La prostituzione è vecchia quanto il mondo ma sarei sorpreso se fosse sempre stata una normale caratteristica della vita cittadina come lo è oggi. In ogni caso verrà il momento in cui l’umanità insorgerà contro questa pratica e farà della prostituzione un aspetto del passato come ha fatto con molte e cattive usanze nonostante tutto il tempo in cui sono state seguite.

Per la donna il proprio motivo di rapporto con i bordelli è perpetuato da una doppia propaganda: (a) tra donne che vendono il proprio onore per trarne mezzi di sostentamento (b) tra gli uomini i quali devono ugualmente comportarsi meglio verso le sorelle che con ignoranza ed insolenza definiscono il sesso debole. Ricordo anni e anni fa ai primi del ’90 quando il coraggio della gente dell’Esercito della Salvezza, a rischio della propria incolumità, erano soliti continuare a picchettare gli angoli di alcune note strade di Bombay che erano piene di case di malaffare. Non c’è alcuna ragione per cui alcune di queste cose non debbano essere organizzate su larga scala.

Il termine “prostitute” comunemente si suppone che sia attribuibile a donne con un carattere lascivo. Ma gli uomini che si abbandonano al vizio sono anch’essi delle prostitute  se non di più delle donne che, in molti casi, devono vendere i loro corpi al fine di guadagnarsi la sopravvivenza. Questa cattiva pratica dovrebbe essere dichiarata illegale. Ma la legge può solo aiutare fino ad un certo punto. Il male esiste in ogni paese anche a dispetto della legge. Una forte opinione pubblica può aiutare la legge tanto quanto può ostacolarla.

I voti dell’Ashram

Questa è una massima di vita che ho accettato, e cioè, che nessun lavoro fatto da qualche uomo, che nessun problema per quanto grande sia, prospereranno realmente a meno che abbiano un appoggio religioso. Ma cos’è la religione? … Io risponderei; non la regione che si potrebbe apprendere dopo aver letto tutte le scritture del mondo; non è una comprensione mentale, ma un sentire del cuore. È una cosa a noi non aliena che deve essere fatta evolvere fuori di noi. È sempre in noi; in alcuni consciamente; in altri un pò inconsciamente. Ma è (sempre) lì; e se ci rendiamo conto di questo istinto religioso in noi anche con l’aiuto esterno o con la crescita interiore, non importa come ci si arrivi, deve essere realizzato se vogliamo fare ogni cosa nel modo giusto ed ogni cosa che duri nel tempo.

Le nostre scritture hanno dettato certe regole come massime di vita e come assiomi che dobbiamo assumere come verità auto-dimostrate … credendo implicitamente in esse per tutti questi lunghi anni ed avendo attualmente cercato di  tradurre in pratica queste ingiunzioni …, le ho ritenute necessarie per cercare l’associazione di quanti pensano come me nel fondare questa istituzione … sono da ritenersi le regole che sono state dettate e che devono essere osservate da tutti coloro che cercano di essere membri di questo Ashram (sono dei seguaci):

 

I voti di verità

Non semplice verità come noi normalmente la intendiamo, non verità che risponde semplicemente al detto “l’onesta è la miglior politica” e che implica, se non è la miglior politica, che dobbiamo allontanarci da essa. Qui la Verità è concepita come mezzo che abbiamo per regolare la nostra vita acquisendo questo pezzetto di Verità ad ogni costo; e per soddisfarne la definizione ho messo giù la celebre vita di Prahlad. Per amore della Verità come egli la conosceva, era preparato a morire senza preoccuparsi di restituire i colpi che aveva ricevuto da suo padre o da quelli che avevano seguito le istruzioni del padre. Non solo egli non avrebbe in nessun modo restituito i colpi; al contrario, col sorriso sulle labbra, sopportò le innumerevoli torture a cui fu sottoposto e sostenne la Verità fino alla fine. Questo fu il fatto; ma se fosse morto nel mezzo delle torture avrebbe ancora voluto aderire alla Verità che à la stessa che vorrei seguire io … nel nostro Ashram abbiamo una regola per cui quando diciamo “No” intendiamo dire “No” a prescindere dalle conseguenze.

 

La dottrina dell’Ahimsa

Letteralmente parlando Ahimsa significa “non uccidere”. Ma per me ha innumerevoli significati e mi prende in una dimensione più alta, infinitamente più alta … Ahimsa significa che tu non puoi offendere nessuno; non puoi nutrire un pensiero severo anche con chi si può ritenere un tuo nemico. Per chi segue questa dottrina non c’è posto per un nemico … ma ci sono persone che si considerano nemiche di se stesse … Così credo che noi non si possa nutrire un cattivo pensiero per qualche persona. Se rispondiamo colpo su colpo ci allontaniamo dalla dottrina dell’Ahimsa. E quando dico che non dovremmo nutrire risentimento, non dico che dobbiamo essere acquiescenti; ma per  “risentimento” io intendo esprimere il desiderio per cui alcuni danni debbano essere fatti al nemico; o che egli debba essere messo fuori causa, non certo con nostre azioni dirette ma con le azioni di qualcun altro e cioè della divina provvidenza. Se coviamo anche questo pensiero noi ci allontaniamo da questa mia dottrina dell’ahimsa. Coloro i quali aderiscono all’Ashram devono letteralmente accettare questo significato. Che tuttavia non significa che noi applichiamo interamente la dottrina. Siamo ben lungi. Essa è un’ideale che noi dobbiamo raggiungere ed è un’ideale da raggiungere proprio in questo momento se siamo in grado di fare così. Ma non è una proposizione geometrica; e neanche come risolvere problemi difficili di alta matematica; è infinitamente più difficile che risolvere quei problemi. Molti di voi si saranno consumati fino a notte inoltrata a risolvere quei problemi. Se volete seguire questa dottrina dovrete fare molto di più che rimanere impegnati fino a notte inoltrata. Dovrete passare molte notti insonni e passare attraverso torture mentali ed agonie prima che possiate raggiungere una distanza misurabile da questo obiettivo. Esso è l’obiettivo, esso è l’obiettivo e niente di meno di questo che voi ed io dobbiamo raggiungere se vogliamo capire cosa significa la vita religiosa. … Un uomo che ha creduto nell’efficacia di questa dottrina trova nell’ultimo stadio, quando cioè è prossimo a raggiungere l’obiettivo, l’intero mondo ai suoi piedi … se esprimete il vostro amore – l’ahimsa – in maniera che si imprima indelebilmente sul vostro così detto nemico, egli dovrà tornarvi quell’amore … seguendo questa regola non c’è posto per l’assassinio organizzato o per omicidi apertamente convinti o … per qualsiasi violenza commessa per amore del vostro paese o anche per riguardo all’onore di qualcuno a voi prezioso per il quale tenete molto. Dopo tutto sarebbe una povera difesa del loro onore. Questa dottrina ci dice che possiamo riguardare l’onore di coloro a cui teniamo molto mettendo noi stessi nelle mani di quell’uomo che vorrebbe commettere il sacrilegio. E questo richiede un di gran lunga maggior coraggio fisico e mentale che non colpire … se non vi rivalete ma rimanete fermi tra la vostra accusa e l’oppositore, semplicemente ricevendo il colpo e non reagendo, che succederà? Vi prometto che tutta la sua violenza si consumerà su di voi ed il vostro amico non rimarrà incolume. In questo stile di vita non si concepisce il patriottismo che giustifica certe guerre di cui si è testimoni oggi in Europa.

 

Il voto del celibato

Coloro che vogliono svolgere un servizio nazionale o avere un barlume della reale vita religiosa, devono condurre una vita di celibato che siano sposati o no. Solo il matrimonio porta una donna vicina all’uomo ed essi diventano amici in senso speciale mai da separare ne in questa vita ne in quella a venire. Ma non penso che, nella nostra concezione di matrimonio, debba entrarci la lussuria. In ogni caso, questa è una condizione per coloro che vengono all’Ashram. Non tratto con quelli ad ogni costo.

Il voto del controllo del palato

Un uomo che voglia controllare le sue passioni animali vi riuscirebbe facilmente se controllasse il suo palato (n.d.t. da noi si è soliti parlare di peccato di gola; tuttavia si è lasciato il termine originario di palato attribuendovi lo stesso significato: l’abuso del cibo come piacere). Temo che questo sia il voto più difficile da seguire … A meno che siamo preparati a sbarazzarci dello stimolo e dell’ardore, capaci di controllare il superfluo, il non necessario e gli stimoli eccitanti delle passioni animali … se non facciamo così … probabilmente abusiamo della sacralità dei nostri corpi che ci sono stati dati, diventando meno di animali e bestie che mangiano, bevono ed indulgono in passioni che condividono con gli animali. Ma avete mai visto un cavallo o una mucca lasciarsi andare all’abuso del palato come facciamo noi? Supponete che sia un segno di civiltà, di vita reale, che mangiassimo talmente tanto da non sapere dove ci troviamo; e cercassimo piatti finché, alla fine, diventeremmo assolutamente matti da girare i fogli del giornale che fa pubblicità a questi piatti.

 

Il voto di non rubare

Io credo che noi si sia ladri in ogni caso. Se prendo qualcosa che non mi è necessario per proprio uso immediato e lo affondo, lo rubo a qualcun altro.  È la legge fondamentale della Natura, senza eccezione, che la Natura, giorno per giorno, produca abbastanza per i nostri voleri; e se solo ognuno prendesse abbastanza per se stesso e niente di più, non ci sarebbe povertà in questo mondo, non ci sarebbe alcun uomo che morirebbe di fame. Non sono Socialista e non voglio togliere nulla a quelli che hanno possedimenti; ma dico che personalmente quelli di noi che vogliono vedere la luce nel buio devono seguire questa regola. Non voglio togliere niente a nessuno. Dovrei essere quindi lontano dalla regola della non-violenza. Se qualcun altro possiede più di me, lo concedo. Ma così come è stata regolata la mia vita per tutto il suo corso, non oso possedere qualcosa che non voglio. In India abbiamo molti milioni di persone che devono accontentarsi di un pasto al giorno che consiste in una brodaglia senza niente di buono e con un pizzico di sale. Voi ed io non abbiamo diritto a qualcosa che abbiamo realmente finché questi milioni di persone non saranno vestiti e nutriti. Voi ed io che dovremmo saperlo meglio, dovremmo regolare i nostri voleri, ed anche privarci volontariamente di qualcosa affinché essi possano essere accuditi, nutriti e vestiti.

 

Il voto del non possesso

 

Questo che segue è naturalmente la questione.

 

Il voto di swadeshi

Il voto di swadeshi è un voto necessario. Ci allontaniamo da una delle sacre leggi del nostro essere quando lasciamo il nostro vicinato e andiamo via da un’altra parte per soddisfare i nostri voleri. Se un uomo viene da Bombay e vi offre delle merci non siete giustificati a solidarizzare col mercante di Bombay nel mentre avete un mercante alla vostra porta nato ed educato a Madras. Questa è la mia vista di swadeshi. Nel vostro villaggio siete limitati a solidarizzare col barbiere del vostro villaggio escludendo il barbiere finito che potrebbe venire da Madras. Se trovate necessario che il barbiere del vostro villaggio debba raggiungere le cognizioni del barbiere di Madras potete fare in modo che impari. Mandatelo a Madras con qualsiasi mezzo, se è vostro desiderio, affinché egli possa imparare il suo mestiere. Finché farete questo non siete giustificati ad andare da un altro barbiere … questo è swadeshi. Così quando troviamo che ci sono molte cose che in India non possiamo ottenere, dobbiamo provare a fare senza di loro; ma credetemi, quando avete quel quadro in mente troverete un grande fardello tirato giù dalle vostre spalle proprio come il Pellegrino che trasportandolo inconsciamente lo lasciò cadere e divenne un uomo più libero di quando aveva intrapreso il suo viaggio. Così vi sentireste uomini più liberi di quanto non lo siate ora se adotterete immediatamente questa vita di swadeshi.

 

Il voto di rinuncia alla paura

Nel mio girovagare ho trovato che l’India, quale mio paese, è stato come colpito da paralisi.  Non possiamo aprire le nostre labbra in pubblico;  possiamo solo parlare segretamente di quello che pensiamo.  Possiamo fare qualche cosa che ci piace all'interno delle quattro mura domestiche;  ma quelle cose non possono essere di dominio pubblico. Se avessimo fatto voto di silenzio, non avrei niente dire.  Vi dico che c’è soltanto uno da temere e quello è Dio.  Se temessimo Dio, non temeremmo l’uomo, comunque importante questi possa essere;  e quindi, se volete, seguirebbe il voto della Verità, per cui l’impavidità è assolutamente necessaria.  Prima che noi si possa aspirare a guidare i destini dell'India, dovremmo adottare questa abitudine a non avere paura.

Il voto relativo alla “intoccabilità”

C’è una macchia ineffabile che l’Induismo oggi si porta dietro.  Ho rifiutato di credere che ci fosse stato tramandato da tempi immemorabili.  Penso che questo miserevole, orrendo, schiavizzante spirito di inviolabilità ci abbia toccato quando abbiamo raggiunto il declino più basso. Questa malvagità ci ha bloccati ed ancora rimane tra noi.  Nella mia mente, costituisce una maledizione che ci è toccata;  e finché rimane con noi, penso che ci si debba limitare a considerare che ogni afflizione che ci viene in questa sacra terra sia una punizione adeguata al crimine indelebile che stiamo commettendo. 

Ogni persona dovrebbe essere considerata intoccabile perché a causa di essa riceve la mia comprensione; e voi, allievi del mondo, che ricevete tutta questa formazione moderna, se diventaste parte attiva di questo crimine, non sarebbe stato meglio per voi ricevere una formazione qualunque.

 

L’educazione attraverso il vernacolo

In Europa, ogni uomo di cultura impara non soltanto la sua propria lingua ma anche l'altra lingua (quando si reca) in India.  Per risolvere il problema della lingua in India, in questo Ashram dobbiamo dedicargli un punto per imparare quanti più vernacoli indiani possibili.  La difficoltà di imparare queste lingue è niente in confrontato a quello di acquistare la padronanza dell'inglese.  Come si fa a cancellare dalla nostra memoria tutti gli anni della nostra infanzia?  Ma questo è precisamente ciò cosa facciamo quando cominciamo la nostra più vita usando una lingua straniera.  Questo genera una frattura che pagheremo caro.  Ed ora vedrete il collegamento fra questa formazione e l’intoccabilità: la persistenza di quest’ultima nonostante la diffusione del sapere e della scolarità.  La formazione ci permette di vedere il crimine orribile, ma siamo bloccati dal timore e, pertanto, non possiamo far nostra questa dottrina.

 

Il voto di Kaddar

Potete chiedere, “perchè dovremmo utilizzare le nostre mani?”  Potete dire: “il lavoro manuale deve essere fatto da coloro che sono illetterati.  Noi possiamo occuparci soltanto di letteratura e della lettura di saggi politici.”  Dobbiamo capire che il lavoro ha una sua dignità.  Se un barbiere o un calzolaio frequentano un'università, non devono abbandonare la loro professione.  Considero che tali professioni siano buone altrettanto quanto quella del medico.  Infine, quando siete stati conformi a queste regole, potete ritrovarvi.

 

L’uso religioso delle idee politiche

Le idee politiche, separate dalla religione, non hanno assolutamente significato.  Se gli studenti del mondo facessero proprie le piattaforme politiche di questo paese, non sarebbe necessariamente un segno di sano sviluppo nazionale;  ma questo non significa che voi, in quanto studenti, non dobbiate studiare la politica.  Le idee politiche sono una parte del nostro essere;  dobbiamo capire le nostre istituzioni nazionali.  Possiamo acquisirle già dalla nostra infanzia.  Così, nel nostro Ashram, ad ogni bambino si insegna a comprendere le istituzioni politiche del nostro paese e a sapere che il paese sta vibrando con nuove emozioni, con nuove aspirazioni, con nuova vita.  Ma desideriamo inoltre una luce costante, la luce infallibile della fede religiosa;  non una fede che faccia appello soltanto all'intelligenza, ma una fede che indelebilmente sia scritta nel cuore.  In primo luogo desideriamo realizzare la nostra coscienza religiosa e subito dopo, l’intera vita si aprirà a noi;  questo dovrebbe essere un sacro privilegio di tutti, in modo che, quando i giovani diventino adulti, siano preparati correttamente alla battaglia della vita. Oggi accade proprio questo;  gran parte della vita politica è confinata agli studenti, ma subito dopo cessano di essere studenti ed affondano nell’oblio, cercando occupazioni misere, senza conoscere niente di Dio, niente dell’aria fresca o della luce luminosa, o di reale e vigorosa indipendenza, come risulta dall’obbedienza a quelle leggi che ho seguito prima di voi …

 

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