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Intervista al Principe                                       
 

 

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Intervista al Principe della Pace

Confesso di essere stato molto emozionato nell’accingermi ad intervistare il Principe della Pace; sarà stata la ricorrenza natalizia o forse l’opportunità di vivere un’esperienza unica ed indimenticabile. Non so bene. Ho Sentito solo che era un evento importante, come quelle cose che capitano una sola volta nella vita e te la trasformano. Cose che ti condizionano fino al punto di ritenere che tutta l’esistenza debba essere ripensata ed il quotidiano finalizzato a perseguire la Pace sempre e comunque nella convinzione che il messaggio sia il senso vero della vita stessa. Ho incontrato il Principe mentre ricorreva il Suo compleanno ed è stato così gentile da rilasciarmi alcune dichiarazioni: sentite cosa ha detto.

D. Innanzitutto buon compleanno signor Principe. So che quest’oggi è per Lei un’occasione particolarmente sentita per rivolgere a noi tutti parole di conforto e di incitamento. Tra l’altro mi sembra che in questi giorni ricorra anche il festeggiamento del secondo millenario del Suo Casato e potrebbe essere motivo per tracciare un qualche bilancio; consideri comunque, signor Principe, che per me è veramente un’occasione unica tanto da non riuscire a stare "nella pelle" al solo pensiero di pendere dalle Sue labbra.

R. Capisco quel che intendi dire…ho provato più o meno le stesse cose quando, un giorno, Mio Padre mi disse: "Occorre che diamo una mano a questa gente; mi sembra che siano piuttosto confusi e non capiscano bene il perché della loro esistenza. Vuoi provare Tu a fargli percepire il senso vero delle cose? Un modo di vivere con dignità nel rispetto del prossimo che li aiuti a riflettere e magari ad indirizzare le loro opere con l’obiettivo di vivere in pace?". E’ stata l’occasione per fare qualcosa di importante, senza chiedere nulla in cambio, e credimi … è il fondamento di tutto!

D. Ma come Signor Principe sta sostenendo che occorre dare senza aspettarsi nulla in cambio? Ma allora, mi scusi, tutto quello per cui vale la pena di vivere come: il futuro dei figli, una carica importante (che so proprietario d’azienda, deputato, ministro, presidente di una importante istituzione ecc. ecc.), il successo, i soldi, la carriera … dove li mettiamo? Non si vive per raggiungere questi obiettivi e …?

R. Aspetta un momento. Quello che dici è importante ma considera anche che se tutte queste cose rimanessero fini a se stesse non varrebbero nulla. Tutti gli sforzi che fate ogni giorno dovrebbero avere un obiettivo di fondo: IL BENE e LA PACE COMUNE. A che serve avere tanti soldi se poi un tuo simile non riesce a sfamarsi o ad avere un tetto sotto cui ripararsi o muore per non riuscire a curarsi? A che cosa è utile il successo se poi non lo usi per farti portavoce di chi soffre o ha bisogno? Ed infine che senso ha occupare una carica importante se poi le tue scelte non indirizzano azioni volte al superamento dell’ingiustizia sociale? E…la lista è lunga; te la lascio in modo che tu possa ricordatele tutte. In ogni caso, considera che il vero tornaconto non è costituito da quanto riesci a mettere nelle tue tasche; è invece, la consuetudine ad agire per assumere la tendenza a fare le cose per gli altri. Ed in questo non ci si può aspettare nulla dal prossimo ma si vive per esso. Pensa … voi uomini vi affannate e vi ammalate per accumulare denaro e poi lo spendete per recuperare la salute; pensate al domani come se foste eterni e quando vi ritrovate vecchi rimpiangete di non aver vissuto il passato; credete di dover essere al centro del mondo e non ritenete di dover mettere il mondo al centro delle vostre attenzioni … probabilmente vi sfugge qualcosa!

D. Bè, si, certo … forse ha ragione Lei … forse siamo … Ma come vorrebbe che fossimo nella vita di tutti i giorni? Cosa vorrebbe che facessimo? Cosa dovremmo imparare … voglio dire che l’esperienza insegna "a guardarsi" dal prossimo non ad aiutarlo!

Con un lungo sorriso e dopo avermi strizzato l’occhio:

R.

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Vorrei che imparaste che non potete fare nulla per farvi amare ma tutto quello che potete fare è lasciarvi amare!

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Che imparaste che non è bene paragonarsi agli altri. Tutti saranno giudicati individualmente per i loro meriti e non come se fossero un gruppo in competizione!

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Che imparaste che un ricco non è quello che ha di più ma uno che ha bisogno di meno!

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Che siate tolleranti e che abbiate la propensione a perdonare piuttosto che a condannare!

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Che imparaste a pensare che due persone possono vedere la stessa cosa ma percepirne aspetti differenti!

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Che un vero amico è uno che ti conosce bene e nonostante tutto ti ama lo stesso!

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Che è importante perdonare se stessi oltre che perdonare gli altri!

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Che la pace si costruisce sentendosi prima di tutto  in pace con se stessi!

Mi ha lasciato senza parole, estasiato e con la voglia di non allontanarmi da Lui! Sentivo un senso di tranquillità, di pace interiore e non pensavo al terrore di dover tornare fra un branco di lupi famelici. Avevo invece l'impressione che tutta la mia esistenza poteva essere racchiusa in quel colloquio sentendomi appagato dalle Sue parole e dalla Grazia che emanava. Ho trovato comunque il modo di ringraziarlo per avermi concesso il Suo tempo e per tutto quello che aveva fatto per me e per la mia famiglia ed Egli ha aggiunto:

"Io sono sempre qui 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno ed ho sempre del tempo da dedicare a voi tutti. Ogni volta che avrete bisogno di me tutto quello che dovrete fare è chiedere ed io risponderò".

La gente potrà dimenticare le parole che hai detto, quello che hai fatto … ma non dimenticherà mai le sensazioni che tu hai dato loro.

 

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