Home Su - Up Mappa del Sito Site Map Sponsors Two minutes

Leggende                                       
 

      Francesco Guccini - Il vecchio e il bambino

I Menestrelli, antichi cantautori protetti da Carlo Magno re di Francia, ci hanno tramandato le storie di questo re e dei suoi cavalieri, i Paladini. In particolare di Orlando che la leggenda vuole sia morto a Roncisvalle nel 778, quando la retroguardia dell’esercito francese fu distrutta dai Baschi in una imboscata .

Queste gesta sono riportate nella “Chanson de Roland” una tra le più famose Chanson de geste. A Santo Domingo De La Calzada i protagonisti di una bella e simpatica leggenda sono: un pellegrino, una forca ed un gallo. Si tratta infatti della storia di un giovane che andava a Santiago coi suoi genitori. Qui a Santo Domingo una locandiera, invaghitasi di lui lo voleva trattenere; lo tentò in vari modi ma per il giovane fu più forte il desiderio di concludere il suo pellegrinaggio. La donna respinta mise per vendetta una coppa d’argento nel sacco del giovane e corse a denunciarlo per furto così che egli fu condannato all’impiccagione. I genitori ripresero tristemente il viaggio verso Santiago ed al ritorno ripassaro-no da Santo Domingo trovando il figlio che, sorretto da San Giacomo, pendeva dalla forca ancora vivo. Corsero subito a dirlo al governatore che non prestò loro fede e additando i polli arrosto che si trovava in tavola disse: ”Vostro figlio è vivo come i galli che sto mangiando! Non aveva però ancora finito di parlare che i galletti spennati e ben cotti si rivestirono delle loro bianche penne e si misero a cantare saltellando nel piatto. Il giovane fu immediatamente liberato, il gallo e la gallina trovarono squisita accoglienza in cattedrale e da allora fu il detto “Santo Domingo de la Calzada, donde cantaron el gallo y la gallina despùes de asados”.

Il gallo è anche un simbolo perché col suo canto indica lo spuntare del sole. Un gallo avvisò Pietro del suo tradimento la sera del giovedì santo. Nel Medioevo il gallo era simbolo della vigilanza ed è per questo che svetta su torri e cattedrali. Una credenza medioevale poi diceva che il giorno del giudizio tutti i galli avrebbero unito il loro canto per svegliare i vivi ed i morti.

Al Cebreiro si giunge con una faticosa salita. Il luogo è molto affascinante e pieno leggende e miracoli. Le ”Pallonzas”, case circolari in pietra col tetto di paglia, ricordano i Celti e la bella chiesa il Sacro Graal. Una mattina d’inverno, tra l’infuriare di una tormenta di neve, un pellegrino con tanta fatica giunse per la Santa Messa. Il rito era iniziato e il sacerdote che si preparava per la consacrazione vedendolo tanto conciato e in ritardo lo trattò con disprezzo. L’ostia si trasformò allora in carne, il vino in sangue e l’immagine della Vergine s’inchinò al prodigio, ricordato ancora oggi da un’ampolla di cristallo. Questo luogo da allora fu chiamato Cebreiro del santo Graal (calice), simbolo reso famoso  dalla leggenda di Re Artù. In questa leggenda infatti il sacro Graal sarà oggetto della ricerca perigliosa dei cavalieri della Tavola Rotonda e sarà ritrovato dal più puro dei cavalieri che era anche il più giovane: Parsifal. Assieme a quello carolingio, sempre nel XI secolo, prese infatti vita il ciclo dell’epopea cavalleresca brètone con Artù ed i “Cavalieri della Tavola Rotonda”.

Sono storie poetiche ed avventurose iniziate col mandato del Mago Merlino, affidato ad Artù come compito sacro: “...Spetta a voi ed ai vostri cavalieri un’impresa nobile santa ...In qualche luogo del mondo si nasconde la coppa in cui Giuseppe d’Arimatea raccolse il sangue di Cristo. Si chiama Santo Graal ed alla sua ricerca dovrete dedicare la vita. Riunirete per far ciò i più valorosi ed istituirete un ordine cavalleresco che prenderà il nome di Tavola Rotonda perché sarete fratelli e tutti uguali davanti alla missione da compiere. Sederete attorno ad una tavola rotonda perché nessuno abbia un posto privilegiato.

La notte di Natale re Artù riunì i più valorosi nobili che giurarono di consacrare la loro vita alla ricerca del Sacro Graal.  Un seggio dei centocinquanta restò comunque vuoto in attesa del “Cavaliere eletto”, Parsifal, che ultimo tentò la prova ed ebbe successo.

Per ulteriori informazioni inviate una mail a:

 

 

For additional information please email us at:

Home ] Su - Up ]