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Logistica

      Lucio Battisti - Perchè no

 

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Avvicinamento al punto di partenza

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Andata

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Ritorno

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Dormire

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Mangiare

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Altre considerazioni e link utili  

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Camino de Santiago (pagina precedente)

 

 

 

 

 

AVVICINAMENTO AL PREVISTO PUNTO DI PARTENZA

Il mezzo migliore è il treno

 

ANDATA

 

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Partenza da Milano alle ore 15 con arrivo a Ventimiglia alle 21 e Nizza alle 21.15 circa www.trenitalia.it  (controllate gli orari)

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Partenza da Nizza alle 22 con arrivo a Bayonne alle 10.15 (treno con cuccette);

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Da Bayonne partenza alle ore 15 con arrivo a Saint Jean Pied De Port alle 16.

La durata del percorso è di circa 25 ore con possibilità di una sosta di quattro ore a Lourdes dove si arriva alle 8, si riparte alle 12 e si è a Bayonne alle 13.45. Giunti a St Jean si visita il centro storico dove si trova il centro di accoglienza dei pellegrini: 

Accueil-Information Saint Jacques – Rue de la Citadelle, 39  0559370509.

Qui viene fornita la credencial, viene apposto il timbro di partenza e si è alloggiati al rifugio municipale (solo 18 posti) o in case private per il pernottamento. Siete pronti per cominciare la vostra avventura andate alla pagina dei percorsi

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RITORNO

 

Il ritorno è possibile:    1 - in aereo dall’aeroporto di Santiago (Labacolla)

                                       2 - in autobus

                                       3 - in treno

1       Sono esposti negli albergue della Galizia gli indirizzi cui rivolgersi per il biglietto e le tariffe praticate. Presentando la credencial si ha diritto a forti sconti.

2       Si parte alle 16.30 con arrivo a Irun (frontiera francese) alle 6.30.

Ci si ferma per 10/20 minuti nelle principali città attraversate.

Il viaggio è abbastanza comodo e per gli orari ci si può rivolgere alla compagnia ALSA (se ne può consultare anche il sito).

Da Irun si raggiunge in treno Hendaye e si rifà il percorso dell’andata a ritroso con partenza alle 17.

3       Si parte sempre di mattina alle 9.04 dalla stazione ferroviaria di Santiago pervenendo ad Irun / Handaye intorno alle 22.

          Si dorme qui alla frontiera e quindi si ripercorre a ritroso il viaggio dell’andata con possibilità di una sosta a Lourdes.

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COME SI DORME

Lungo il cammino ci sono tanti posti in cui si può dormire. Normalmente si utilizzano gli “Albergue” (più o meno equiparabili ai nostri rifugi di montagna ed ostelli per la gioventù) al Centro di Accoglienza di Saint Jean Pied De Port ne viene fornito l’elenco. L’albergue è di varie dimensioni (dai 10 ai 100 posti generalmente in letti a castello). Il letto è fornito di materasso ma non sempre di cuscino e mai di lenzuola o federe. E' pertanto indispensabile il saccolenzuolo ma è consigliabile un buon sacco a pelo ed una federa. Chi avesse freddo può comunque chiedere una coperta. Negli alberghi si trovano anche servizi igienici e docce (non sempre l’acqua è calda perché i boyler son elettrici e i pellegrini sempre molti). 

C’è quasi sempre anche un posto per lavare ed asciugare la biancheria, un locale ad uso cucina ed una stanza refettorio. L’apertura degli albergue è quasi sempre di pomeriggio (si chiudono alle otto di mattina e riaprono intorno alle due/tre del pomeriggio). Si è in genere accolti da un ospitaliere volontario che appone il “Sello” (timbro) sulla credencial e trascrive le generalità del pellegrino su appositi registri assegnando quindi il posto letto ed indicando brevemente le regole per il buon utilizzo del’albergo. Generalmente l’accoglienza è rapida. In alcuni albergue (Granon, Samos..) il pellegrino diviene anche membro della comunità e viene coinvolto nella sua attività e nei suoi riti.  

La gestione degli alberghi è affidata a volontari (il parroco, frati o suore di conventi vicini, volontari facenti parte di confraternite o associazioni spagnole di sostegno al Camino De Santiago). In alcuni casi sono stranieri: Inglesi a Ponferrada e Rabanal, Olandesi ad Hospital De Orbigo, Italiani del Centro Studi Compostellani di Perugia a Puente Fitero. In genere non ci sono tariffe obbligatorie da pagare anche se l’offerta è moral-mente vincolante ed anche quando ci fossero delle tariffe non superano mai i due o tre euro per notte. Salvo casi eccezionali il pernottamento è consentito per una sola volta. In caso di sovraffollamento la precedenza viene quasi dappertutto e quasi sempre riservata ai pellegrini che percorrono il cammino a piedi. Può capitare di trovare l’albergo completamente occupato e in questo caso non si viene comunque rifiutati ma dotati di uno stuoino e di coperte per potersi attrezzare a dormire per terra. In questi casi si può anche essere indirizzati presso “Albergue particular” gestiti da famiglie oppure in case private che, in accordo con gli ostelli, ospitano i pellegrini per un modico compenso. Ci si può comunque anche avvalere degli “Hostal”, veri e propri alberghi molto simili ai nostri Hotel a tre stelle ad un buon prezzo. Una volta o due è anche opportuno avvalersi di un Hostal per rimettersi un po’ in sesto.

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DOVE E COME SI MANGIA

In Quasi tutti gli albergue c’è la possibilità di cucinarsi quanto si è comperato nei negozi o nei supermercati durante il percorso.  In alcuni poi, per una modica cifra viene servita, a richiesta, la colazione. In alternativa la colazione del mattino si può fare durante il primo tratto del viaggio tenendo presente che i bar di norma aprono un po’ tardi. In tutti i paesi dove si trovano gli albergue ci sono locali in cui si può cenare con i menù “Del peregrino” o “Del dia” che sono a prezzo fisso (5 / 7 euro) e generalmente

 buoni e abbondanti con primo, secondo con contorno, pane, bottiglia di vino o bibita, dolce o frutta. La cucina è simile a quela italiana: spaghetti al pomodoro, paella, minestra di fagioli, zuppa di verdura, zuppa di pesce, insalate varie, pomodori, formaggio, tonno, pollo arrosto, fette di maiale o manzo, peperoni ripieni, trota, salmone alla piastra, spezzatino, patate, fagioli, yogurt, gelati, budino, frutta ecc. Il vino è quasi dappertutto buono.

A mezzogiorno si mangia quasi sempre al sacco con viveri freschi comprati nei negozi e con frutta anche se ci sono bar attrezzati per servire le “Etapas” che sono colazioni veloci e abbastanza buone. In quasi tutti i paesi per i quali si transita cè una buona fontana. Al mattino è bene assumere carboidrati e zuccheri, a metà giornata carboidrati e frutta fresca, alla sera proteine. E’ soprattutto necessario bere molto anche se il tempo spesso non è molto caldo in quanto camminando col peso inevitabilmente si suda. E’ anche sempre valido il detto “Sacco vuoto non sta in piedi”.

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NOTE PRATICHE

 ALCUNE CONSIDERAZIONI

Ciascun pellegrino può organizzare il viaggio come crede e prepararsi al meglio secondo la propria esperienza di escursionista. Il viaggio è già comunque di per sé abbastanza avventuroso e ricco di imprevisti e piccoli contrattempi ed è quindi bene programmarlo un attimino anche se per qualcuno può essere più entusiasmante partire alla ventura. Presso di noi sono disponibili, a richiesta, le mappe dei percorsi di tutte le tappe.

che fare?

 L’equipaggiamento deve essere adeguato a quello di un lungo trekking e va fatta molta attenzione a quanto si porta perché lo zaino si dovrà tenere sulle proprie spalle per 6/7 ore al giorno e se troppo pesante diventa un vero problema anche se poi ci si abitua. E’ bene che lo zaino mediamente non superi i 10 chili, al massimo sia di dodici per chi è più robusto e pesante.

Dal punto di vista meteorologico il tempo è abbastanza imprevedibile e a parte l’estate spagnola che è molto calda (tranne che sui Pirenei e in Galizia) piove spesso e fa abbastanza freddo quasi sempre e quasi dappertutto. I mesi migliori dovrebbero essere maggio/giugno e settembre/ottobre ma non sempre è così e non si può essere sicuri di niente. Bisogna confidare molto anche in un po’ di fortuna.

Il meteo

 

 Per un italiano è relativamente facile (anche se non immediato) intendersi con uno spagnolo a condizione che si parli lentamente, in modo chiaro e con la voglia di farsi capire. Tutto quello che ci si è dimenticati o di cui si ha bisogno per qualsiasi motivo può essere facilmente reperito ed acquistato in quanto le abitudini e la cultura spagnola sono abbastanza simili alle nostre. Anche i medicinali sono di facile reperimento perché nei paesi e soprattutto nelle città ci sono tante farmacie però per alcuni farmaci è necessaria la ricetta di un medico. In tal caso si può anche usufruire dei medici del pronto soccorso negli ospedali delle città.

 Il cammino di Santiago non costa molto ed escluso il viaggio le spese sono quasi esclusivamente quelle per il vitto e l’alloggio che al massimo hanno un costo di 15 / 20 euro al giorno. Ci si può portare la carta di credito o il bancomat per prelievi di contante e soprattutto per pagarsi il viaggio di ritorno. La spesa media per il vitto, l’alloggio, alcuni extra, biglietti vari d’ingresso a musei, cattedrali…ecc. di solito non supera i 500 / 600 euro per un mese.

Link Utili

http:// www.jacobeo.net/

http:// www3.gratisweb.com/caminosantiago

http:// museodopobo.es

http:// www.coccarelli.it/santiagoinbici/

http:// users.iol.it/lunense/

http://cgac.org

http://mdperegrinacions.com

 

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